Dedicata
a tutti..e a nessuno in particolare.
*Personaggi proprietà di Takao Aoki*
"Dum loquimur fugerit invida aetas.
Carpe diem, quam minimum credula postero."
-Quintus Horatius Flaccus-*
Madrid.
Caotica,
variopinta città del sole, energica adunanza di colori,
lingue, sapori..
..troppa
confusione.
Sorrido
mescolando il mio espresso italiano.
Non
certo per me che col tempo ho imparato ad adeguarmi a qualsivoglia tipo
di
situazione,a dimostrarmi all'altezza di qualsiasi prova o
avversità che la vita
mi ha posto dinnanzi. Ma mi sembra così strano il dover
venire a ripescarti
proprio qui.
Il
campanello sulla porta prende a tintinnare nervoso e poi subito
s'acquieta.
Sovrastando il vociare degli altri clienti, giunge alle mie orecchie
come la
breve sequenza di suoni graditi, più che come un allarme,
come dovrebbe invece
essere.
Ti
osservo guardarti sospettosamente attorno per poi fissare finalmente il
tuo
sguardo su di me. Non posso dire di esserne lusingato considerato il
modo in
cui lo fai.
Più
che
giusto.
In
molti si girano a guardarti mentre abbandoni la soglia del locale per
avanzare
tra i tavoli;alcuni solo di sottecchi,altri invece si voltano
completamente
senza alcun pudore. Tutti però non possono fare a meno di
ammirare la tua
enigmatica bellezza.
Neppure
io.
-Spero
sia importante. -dici solamente sedendoti di fronte a me.
Non nego
che avrei sperato almeno in un freddo saluto.
-Ciao
Yuriy-sorrido-non sei cambiato affatto.-
Abbastanza
ipocrita come complimento.. un occhio meno attento stenterebbe a
riconoscere
nel giovane uomo che sei divenuto il femmineo ragazzino di un tempo.
Accarezzo
il tuo viso con lo sguardo assaporando ognuna delle nuove
caratteristiche che
hanno tentato di rimpiazzare il ricordo che serbavo di te: dai capelli
sempre
di un rosso intenso che hai deciso di tagliare e che ora sono persino
più corti
dei miei; ricordo ancora quando erano lunghi e lisci e quanto adoravo
scompigliarli e osservare il modo unico in cui incorniciavano il tuo
viso..
quello stesso viso che ora è più maturo e adulto
ma che non ha perso nonostante
ciò la sua delicata bellezza.
Persino
quell'accenno di barba sotto il mento non riesce a cancellare
l'immagine
dell'imberbe ventitreenne che ho lasciato, come gli sprezzanti zaffiri
che mi
scrutano in tralice non lasciano dubbio che la persona che a lungo ho
cercato è
qui di fronte a me.
Non
passerà mai abbastanza tempo da cambiarti, Ivanov.
-Neanche
tu, purtroppo. -tagli corto. Proprio in quell'istante un cameriere
poggia una
seconda tazzina sul tavolo. Inarchi un sopracciglio.
-Caffè
al
ginseng-spiego sorseggiando il mio-un tempo lo prendevi sempre.-.
Scosti
con fastidio la tazzina ed incroci le braccia sul tavolo.
-Esatto,
un tempo. Hai fatto bene a parlare al passato.-.
Spietato.
Non posso
fare a meno di sorridere ancora dietro la tazzina. Effettivamente era
proprio
così che immaginavo di trovarti..
-Cosa
vuoi?-
Dritto
al punto, sei rimasto lo stesso pragmatico lupo di sempre.. per questo
ho
voluto incontrarti,Yu.
-Avevo
voglia di rivederti.-
Assumi
un’espressione scettica.
-Dopo ben
sette anni?!-
Touché.
-Si. -ti
passi una mano tra i capelli evidentemente sconcertato. Provo a toccare
l'altra
abbandonata sul ripiano di legno, ma subito la ritiri, come bruciato.
Bruciato..
è così che ti sei sentito,mh?
-Tornatene
a casa, Kai. -ringhi fulminandomi.. ridacchio rimestando nel fondo
della mia
tazza,beandomi dei tuoi occhi furenti fissi su di me.
-Dovresti
apprezzare la sincerità, Yu..-
-E quando
mai sei stato sincero?-interrompo il mio inutile passatempo ed alzo lo
sguardo:subito incontro il tuo,furioso,glaciale,una tempesta nel pieno
della
sua ira.. ma so di riuscire a placarla,Yu,non hai mai avuto alcun
potere su di
me.
Non si
può dire il contrario.
-Adesso,
per esempio. -dico placidamente.
Resistimi
scostante lupo. Arrabbiati, fingi di disprezzarmi, gioca a respingermi.
E’ una
sfida che non puoi vincere.
-Scusami,
ma non ho proprio tempo da perdere.. -fai per alzarti,ma stavolta
riesco ad
afferrarti in tempo.
-Lasciami.
-sibili piano.
-Ascoltami,non
ti annoierò a lungo. -mi fissi perplesso per qualche istante
per poi risederti
con un sospiro rassegnato.
Ho
già
vinto, indomabile fiera e non lo sai..
-Non mi
rovinerai la vita una seconda volta. -mormori aspramente.
Vita?
-E'
proprio della tua vita che sono venuto a parlarti-ti vedo,sai?Come
stringi i
pugni attendendo il prossimo attacco-ho avuto modo di osservarti. Bella
famiglia.-.
T’irrigidisci
e per un attimo rivedo lo sguardo sperduto del passato. Ma è
una visione che
dura poco,subita sostituita da un'espressione feroce.
-Lasciale
fuori!-
Ma
come siamo nervosi..
-Mi stai
minacciando, Yuriy?-domando fingendo stupore. Non fai una piega, troppo
occupato ad ergere inutili difese.
-E tu?-
Bravo
lupacchiotto, inizi a giocare..
-Lo sai
che tutto questo non ti appartiene..-
-Cosa mi
appartiene allora,Kai?!-riduci gli occhi a due sprezzanti fessure color
del
cielo.. così bello,così stupido..
-Non
'cosa ti appartiene' ma 'cosa ti potrebbe appartenere'.. -sussurro
insinuante
congiungendo le mani di fronte a me;in risposta,un'espressione schifata.
-Interessante..
sono proprio curioso di sentire che proposta ha da farmi
Satana!-ironizzi.
Satana?E
chi sarebbe..?
-Quella
donna.. non avrei mai immaginato che avresti finito col metterti con
lei..
-sospiro-non ho mai visto di buon occhio quella Fernandez..-
-Problemi
tuoi. -incroci le braccia al petto, fulminandomi.
Non
c'è
quasi gusto..
-Ho visto
la vostra piccola..Alisa,Alita..-
-Aelita.
-mi correggi piccato.Sorrido.
-E' molto
bella-riprendo-quasi come il suo papà. -aggiungo poi
maliziosamente.
-Ancora
Kai,cosa vuoi da me?-
-Voglio
te.-
Come
mai non vedo sorpresa sul tuo volto?Eri così sicuro che
sarei tornato a
cercarti?
Ti
concedi una risatina amara mentre non accenno a perderti di vista. Poi
finalmente torni a guardarmi, in volto un sorriso pietoso.
-Soltanto
tu potevi avere una simile faccia di bronzo, Hiwatari.-.
-Lo so.-
-Cosa
c'è?Ti sei stancato di deludere la gente?-mi
provochi-Pensavo non ritornassi
mai sulle tue decisioni..-
Sfodero
il mio miglior sorriso impertinente.
-Infatti.
L’ho fatto solo per te.-
Sarai
abbastanza ingenuo, Ivanov?
Scuoti la
testa, incredulo. Poi mi guardi da sotto in su,come se fossi una
sottospecie di
menomato mentale.
-Ti rendi
conto di ciò che stai dicendo?-
-Perfettamente-annuisco-sono
qui per te,per portarti via da tutto questo.-
-Tutto
questo?!?-esclami stupito. Non mi scompongo.
-Da tutta
questa falsità, Yu.-
Non
t’illudere d’essere felice.
-.. a
quanto pare hai perso il senno a forza di rimanere solo.. -mormori
accigliato.
-Non ho
perso il senno. Ma tu rischi di perder di vista la realtà.-
-E qual
è
la realtà?-
-Tutto
questo non ti appartiene.-
Sussulti
e avverto l'odio rimpossessarsi di te. Apri gli occhi, Yu.
-Questa
famiglia, questo lavoro,questa terra.. non ti appartengono,Yuri e lo
sai!-
-Evidentemente
la pensiamo in maniera differente.-.
-Non puoi
essere felice, Yu!-
-Non ho
mai detto di esserlo.-
Silenzio.
..com'è
possibile?Io,il grande Kai Hiwatari,zittito da una semplice frase?
Da una
tua frase?
-Io non
sono felice Kai.. alla fin fine nessuno lo è
completamente-dove vuoi andare a
parare?-sono sereno,in ogni caso.-
-.. che
diavolo stai dicendo?-
Stai
tentando di fuggire alla mia logica,lupo?Non ti riuscirà..
Sospiri.
-Hai una
vaga idea di come mi sia sentito quando mi hai abbandonato,Kai?-
Non me la
sento di fingere su questo punto.
-Si.-
Assumi
un'aria vagamente soddisfatta.
-Invece
no;non puoi saperlo,semplicemente perchè nessuno
è mai stato tanto crudele con
te da farlo-mi aspettavo una ramanzina del genere..
-Mi
dispiace..-
Non
è
vero.
-Non
è
vero-ribatti-a te non è mai dispiaciuto di aver spezzato il
cuore a decine di
persone. Non hai mai gurdato più in là della tua
personale soddisfazione; se ti
si presentasse l'opportunità, rifaresti la stessa cosa.-.
Ci hai
azzeccato, tesoro.
-Sono un
peccatore recidivo-sorrido sensualmente-ma sono venuto qui proprio per
essere
perdonato.-
Scuoti la
testa, sempre con una smorfia amareggiata.
-Sono
l'ultimo a cui dovresti chiedere perdono.-.
-Sei
l'unico a cui vorrei chiederlo.-
Un
ghigno. Un déjà vu.
-Un'altra
prova di quanto tu sia egoista,Hiwatari.-
Cos'è
quell'espressione?Ridi di me, inutile bambola?
-Quante
vite hai distrutto,Kai?In fondo Takao,Rei ed io siamo solo gli ultimi..
se poi
conti tutti quelli che li amavano,allora puoi notare che la lista si
allunga
visibilmente..-
Reagisci!
-A
proposito di gente che ama-insinuo acidamente-quando ho saputo che ti
eri
rifatto una "vita" pensavo seriamente che il caro Huznestov ne avesse
approfittato-una piccola pausa per saggiare il mio
avversario-cos'è successo?E'
stato troppo stupido persino per prendere il mio posto?-
Sorridi,
stavolta sinceramente.
-Boris mi
ha amato veramente, molto più di quanto tu non abbia mai
fatto-chiude gli
occhi-ed è stato ben ripagato.-
Cosa vuoi
dire?
-Scommetto
che non ti sei neanche preso la briga di informarti riguardo a chi
stesse al
fianco di Rei ora.-.
Non
è
possibile. Vuoi dire che..
..Boris...e
Rei..?
-.. mi
stai prendendo in giro..?-riapri gli occhi,luminosi come non li avevo
mai
visti.
-Takao e
Max si sono trasferiti in America. Alla fine il tuo seme della
discordia non è
stato poi così potente. -non ci posso credere..
Impossibile!
-La gente
cambia, Kai-osserva-hai sbagliato in partenza,già solo
dicendomi che ti
ricordavo lo stesso Yuriy di sette anni fa. Sono cambiato, Kai, come
tutti.
L’unico che non l'ha fatto sei proprio tu-un'occhiata
gelida-fattene una
ragione.-
No..
non ti permetto.. di guardarmi così..
-Ma cosa
stai dicendo?!-stento a mantenere il controllo-Che cazzate vai
dicendo?!?Cambiare?!?Tu ti stai solo nascondendo!Stai solo tentando di
non
cedere al dolore!-fatico a non alzare la voce. Come potrei non farlo
con
davanti un simile ipocrita?
-Io sono
sopravvissuto al dolore, Kai-sussurra-ho resistito alla
disperazione,alla
delusione del tuo ennesimo abbandono. Ho capito.. e ho vinto.-
Cosa?!
-Cos..
cos’hai capito..?-domando automaticamente.
Socchiude
i suoi crudeli turchesi, umiliandomi.
-Ho
capito che non mi sei indispensabile. Che non lo sei a nessuno di
quelli a cui
hai rovinato l'esistenza. -ti allunghi verso di me, vittorioso-siamo
noi ad
esserti indispensabili.-.
...
-Ragiona
Kai-ritorni al tuo posto come se nulla fosse-sei stato soltanto capace
di
portare infelicità nelle nostre vite. Alla fine ci siamo
rialzati e abbiamo
ricominciato da capo, ma nessuno è venuto a
cercarti-un'inflessione nella tua
voce, quasi tristezza-nessuno.-.
-.. io
non ho mai avuto bisogno di voi,non t'illudere.-
-Benissimo.
Allora perchè sei qui?-
..già,perchè
sono qui..?
-.. io ti
amo,Yu. -stento a riconoscere la mia stessa voce tanto è
patetica. Nonostante
questo non vedo mutare nulla nella tua maschera marmorea..
-Menti
con me se vuoi, ma non mentire ancora a te stesso-ribatti gelido-non
hai più
nulla,Kai. Hai sempre vissuto tutto in funzione delle tue aspirazioni,
la vita,
gli affari, l'"amore".. ogni singolo istante era macchinosamente
impegnato a ricavarti un profitto,una qualche soddisfazione futura,un
incentivo
per il tuo ego-ti fermi qualche istante a riprendere il fiato-mai una
volta che
ti sia soffermato a godere di una gioia momentanea,di un presente vivo
e
tangibile. Tutta la tua vita è stata un susseguirsi
d’azioni machiavelliche
rivolte al raggiungimento di una tua utopica realizzazione
personale-chini il
capo,sembri quasi dispiaciuto-e cos'hai in mano ora?Niente,nient'altro
che
cenere di una vita che ti poteva appartenere ma che hai gettato alle
ortiche
rifiutandone il semplice scorrere giorno per giorno..-
Perchè,
Yu..?Perchè non riesco a comprenderti..?
-Anche
ora,mentre parliamo,il tempo continua a scorrere inesorabilmente..
cos’è allora
il futuro che tanto rincorrevi,Kai?Non sarebbe forse stato meglio
fermarti e
limitarti ad amare ciò che il presente aveva da offrirti?La
tua esistenza non
sarebbe forse stata migliore?-
-.. la
tua esistenza non è migliore della mia. -sibilo.Un sospiro
rassegnato.
-Sei
libero di pensarlo. Ma non farai altro che sprecare altro tempo.-
-Tempo..
parli e parli ma non vorrai davvero farmi credere di non aver mai
calcolato
ogni tua minima azione in previsione del futuro?!Che,soprattutto ora
che hai
una famiglia,non hai mai "sprecato"il tuo tempo ad escogitare un
qualsivoglia modo per agevolarla negli anni a venire?!Rispondi
sinceramente!-
Un sorriso
radioso t’illumina il viso..
perchè?Perchè non ne ricordo uno così
in tutta la
nostra storia?
In tutte
le mie storie?
-No,
Kai-rispondi placidamente-quello che è successo tra noi mi
ha insegnato a
vivere la vita giorno per giorno,a cogliere l'attimo e a godere
dell'istante:non so cosa mi riserverà la vita domani ed ogni
ora può essere
l'ultima,ogni sorriso è destinato a spegnersi nell'arco di
un pensiero. Tutto
ciò di cui ho bisogno è vivere,Kai,non importa in
quali condizioni o con quali
mezzi,l'importante è farlo prendendo solo il meglio di
ciò che ha da darmi il
presente. Il futuro sarà un nuovo oggi, domani-ridacchi
grattandoti la
fronte-questi discorsi ti potranno sorprendere in bocca a me, ma come
ti ho già
detto "le persone cambiano". Vorrei solo che queste mie parole non
siano arrivate troppo tardi per te.-
..Yuriy..
-Perchè?-chino
il capo, le spalle scosse da tremiti incontrollabili-perchè
mi dici
questo?L'Ivanov che ho abbandonato non avrebbe mai parlato
così..-
..serenamente?
-Te l'ho
già detto, Kai.. -non ti lascio il tempo di terminare la tua
insulsa frase:mi
alzo in piedi di scatto,piantando i miei occhi nei tuoi. Devo avere
un'espressione stravolta da come mi guardi.
-Perchè
ti comporti così?!Non ti è dato di essere
sereno,non senza di me!-fai per
ribattere qualcosa ma ti precedo ancora,senza controllo-Puoi anche
fingere di
aver superato tutto,di esserti lasciato alle spalle il mio abbandono,ma
non
permetterti di farmi la morale,non sei mai stato nella posizione di
farmela,né
tu né..-
..Rei..
Un
capogiro mi costringe a sedermi ma il nervoso non accenna ad
attenuarsi.. sento
la pressione salire,il sangue che viene pulsato fino a far scoppiare le
vene..
e tu.. tu ancora qui davanti a me che giochi a fare il superiore..
-.. non..
non hai niente più di me..-
..Rei..
Takao..
-Incredibile-ti
alzi in piedi sovrastandomi-tanto tempo fa paragonasti Brooklyn a un
buco
nero,pronto ad inghiottire tutto ciò che aveva la sfortuna
di incappare sulla
sua strada. Col tempo i ruoli si sono invertiti.-.
..Takao..
Mi sento
male.. fatico a mantenere il respiro regolare mentre la vista mi si
annebbia..
cosa mi stai facendo demonio di un rosso?
-Chissà
cosa succede ad un buco nero quando non ha più nulla da
attrarre a se.. -fai
per alzare i tacchi ed andartene ma provo a fermarti con le mie ultime
forze.
-..
aspetta,Yu.. non puoi.. non puoi lasciarmi così..-
-Lo sto
appunto facendo.-
-.. non
puoi.. per quanto io ti faccia soffrire tu.. non puoi..-
-Fare a
meno di te?-
..e
Yuriy.
-...-
-Non
sottovalutarmi.-
-Yuriy..-
-Basta,
non farmi perdere altro tempo. Non perdere altro tempo.-.
-.. non
sei nulla senza di me,non.. non farai altro che accontentarti..-
Ci
guardiamo negli occhi. Qualcosa mi dice che è per l'ultima
volta.
-.. per
tutta la vita. -soffio ormai stremato mentre la testa riprende a
scoppiarmi. Ti
vedo frugare qualche istante nelle tasche per poi gettare qualche
spicciolo sul
tavolo, accanto al tuo caffé ormai freddo.
-Questo
è
tutto quello che ti devo. -mormori piano per poi voltarti, stavolta
definitivamente.
A malapena riesco a seguirti con la coda nell'occhio,a fatica riesco a
sussurrare il tuo nome.
Tutti
voi..
-..
Yuriy.. -non posso resistere oltre. Avverto un fitta indescrivibile in
mezzo al
petto e un dolore acuto in testa come se dentro non vi fosse altro che
acqua
bollente. Sento il corpo farsi pesante e a malapena distinguo il rumore
di una
tazza che s’infrange al suolo in mezzo al caos che mi
circonda.
..non
ho un presente.. non ho un futuro.
Diverse
mani mi toccano,corpi si agitano accanto a me concitati. Un ultimo
suono si fa
largo nel frastuono, un campanello che ha ripreso a tintinnare.
Non
è una
melodia. Non è un allarme.
E' il
personalissimo requiem di un fallimento.
****************************************************************************************************************************************************************************************************
-Santo
cielo!-
-Un
dottore!Chiamate un dottore!-
-Un
infarto?Possibile che sia un infarto?-
-L'ho
visto parlare con qualcuno qualche istante fa..-
-Poverino!Fate
qualcosa!-
Cammina,
Yuriy. Continua a camminare, non voltarti indietro o avrai fallito.
Non
guardare al passato, hai deciso di vivere per il presente, solo per il
presente,per tutta la vita.
Continua
a camminare e dimenticalo.
Caotica
Madrid.. sia benedetta la fiumana di gente che irrequieta
t'attraversa,questo
turbinio di facce e colori nel quale posso nascondermi,mimetizzarmi e
di nuovo
comparire.. qualche passo ancora e la trovo lì,appoggiata
svogliatamente alla
nostra vecchia Opel rossa,i pigri occhi verdi che si accendono alla mia
vista.
Sorridi
Yuriy, sorridi, anche se ora vorresti urlare. Sorridi per lei,
perchè gliel'hai
promesso,Ivanov,le hai promesso che non avresti mai più
permesso al passato di
fiaccarti.
Non ti
occorre un passato,non è importante un futuro. Il tuo
presente ora è
lei,soltanto lei e ha bisogno di te.
Sorridile
Yuriy e non voltarti.
-Finalmente-mi
abbraccia posando dolce le sue labbra sulle mie-stavamo diventando
impazienti.-
-Chiedo perdono-sorrido
entrando in macchina-ci ho messo più del previsto.-
-Ovviamente
è inutile chiederti con chi sei stato-brontola esasperata
chiudendo la
portiera-sai, non è detto che non potrei diventare gelosa un
giorno di
questi!-.
-Fai
pure-la punzecchio mettendo in moto la macchina-in realtà ho
di meglio di una
vecchia befana come te-mi giro ammiccando al grazioso angioletto fulvo
che si
dondola sul seggiolino-vero Aelita?-
Per tutta
risposta agita i piccoli pugnetti in aria, i vivaci occhi brillanti
allegri
dietro il ciuccio.
Ritorno a
guardare di fronte a me e ad immettermi nel traffico.
-Dove si
va papà?-domanda Julia tirandomi un orecchio. E’
quasi il tramonto, ma non è
mai tardi per chi vuole vivere.
-Davvero
t’interessa?-
Un
sorriso. Stavolta sincero, stavolta reale.
Potrà
essere una lacrima domani, ma adesso è un sorriso,adesso e
per te.
-Ovviamente
no. -rispondi dolcemente incantandoti al riflesso del tramonto.
E’ lì che vi
porto oggi.
Non
stare a rifletterci su, non desiderare nient'altro di più.
Carpe
diem.
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Note dell'autrice: *"Mentre parliamo il tempo invidioso sarà già passato/Cogli l'attimo,confidando il meno possibile nel domani.”
Lascio ognuno libero di rinterpretare questa fic come meglio crede.Personalmente sono sempre stata affascinata dal "Cogli l'attimo","Vivi il giorno"..inizialmente questa fic doveva essere un confronto tra Yuri e Boris,ma già prima dell'entrata di Ivanov mi sono resa conto che non poteva essere Boris a soccombere sotto la semplice logica del Carpe diem.Non il mio Boris.Il Boris che ho imparato ad amare probabilmente sarebbe stato il primo ad abbarcciare questa filosofia.
Per questo ho scelto Kai.L'ho ritenuto il più adatto..da notare che,al contrario delle altre mie fic,qui è la prima volta che tocca al bel meticcio di essere preso,come si dice, a "pesci in faccia".
Vi saluto,confidando in una buona recnsione.
Un bacio
..:*Ben Huznestova*:..
..Carpe diem..