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Autore: BenHuznestova    11/11/2008    6 recensioni
"Dum loquimur fugerit invida aetas.Carpe diem,quam minimum credula postero."-Quintus Horatius Flaccus-
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Julia Fernandez, Kei Hiwatari, Yuri
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata a tutti..e a nessuno in particolare.
*Personaggi proprietà di Takao Aoki*

                                                                                                   "Dum loquimur fugerit invida aetas.

                                                                                                    Carpe diem, quam minimum credula postero."

                                                                                                 

                                                                                                -Quintus Horatius Flaccus-*

 

 

 

Madrid.

Caotica, variopinta città del sole, energica adunanza di colori, lingue, sapori..

 

..troppa confusione.

 

Sorrido mescolando il mio espresso italiano.

 

Non certo per me che col tempo ho imparato ad adeguarmi a qualsivoglia tipo di situazione,a dimostrarmi all'altezza di qualsiasi prova o avversità che la vita mi ha posto dinnanzi. Ma mi sembra così strano il dover venire a ripescarti proprio qui.

 

Il campanello sulla porta prende a tintinnare nervoso e poi subito s'acquieta. Sovrastando il vociare degli altri clienti, giunge alle mie orecchie come la breve sequenza di suoni graditi, più che come un allarme, come dovrebbe invece essere.

Ti osservo guardarti sospettosamente attorno per poi fissare finalmente il tuo sguardo su di me. Non posso dire di esserne lusingato considerato il modo in cui lo fai.

Più che giusto.

 

In molti si girano a guardarti mentre abbandoni la soglia del locale per avanzare tra i tavoli;alcuni solo di sottecchi,altri invece si voltano completamente senza alcun pudore. Tutti però non possono fare a meno di ammirare la tua enigmatica bellezza.

Neppure io.

 

-Spero sia importante. -dici solamente sedendoti di fronte a me.

Non nego che avrei sperato almeno in un freddo saluto.

-Ciao Yuriy-sorrido-non sei cambiato affatto.-

 

Abbastanza ipocrita come complimento.. un occhio meno attento stenterebbe a riconoscere nel giovane uomo che sei divenuto il femmineo ragazzino di un tempo.

Accarezzo il tuo viso con lo sguardo assaporando ognuna delle nuove caratteristiche che hanno tentato di rimpiazzare il ricordo che serbavo di te: dai capelli sempre di un rosso intenso che hai deciso di tagliare e che ora sono persino più corti dei miei; ricordo ancora quando erano lunghi e lisci e quanto adoravo scompigliarli e osservare il modo unico in cui incorniciavano il tuo viso.. quello stesso viso che ora è più maturo e adulto ma che non ha perso nonostante ciò la sua delicata bellezza.

Persino quell'accenno di barba sotto il mento non riesce a cancellare l'immagine dell'imberbe ventitreenne che ho lasciato, come gli sprezzanti zaffiri che mi scrutano in tralice non lasciano dubbio che la persona che a lungo ho cercato è qui di fronte a me.

Non passerà mai abbastanza tempo da cambiarti, Ivanov.

 

-Neanche tu, purtroppo. -tagli corto. Proprio in quell'istante un cameriere poggia una seconda tazzina sul tavolo. Inarchi un sopracciglio.

-Caffè al ginseng-spiego sorseggiando il mio-un tempo lo prendevi sempre.-.

Scosti con fastidio la tazzina ed incroci le braccia sul tavolo.

-Esatto, un tempo. Hai fatto bene a parlare al passato.-.

Spietato.

Non posso fare a meno di sorridere ancora dietro la tazzina. Effettivamente era proprio così che immaginavo di trovarti..

-Cosa vuoi?-

 

Dritto al punto, sei rimasto lo stesso pragmatico lupo di sempre.. per questo ho voluto incontrarti,Yu.

 

-Avevo voglia di rivederti.-

Assumi un’espressione scettica.

-Dopo ben sette anni?!-

 

Touché.

 

-Si. -ti passi una mano tra i capelli evidentemente sconcertato. Provo a toccare l'altra abbandonata sul ripiano di legno, ma subito la ritiri, come bruciato.

 

Bruciato.. è così che ti sei sentito,mh?

 

-Tornatene a casa, Kai. -ringhi fulminandomi.. ridacchio rimestando nel fondo della mia tazza,beandomi dei tuoi occhi furenti fissi su di me.

-Dovresti apprezzare la sincerità, Yu..-

-E quando mai sei stato sincero?-interrompo il mio inutile passatempo ed alzo lo sguardo:subito incontro il tuo,furioso,glaciale,una tempesta nel pieno della sua ira.. ma so di riuscire a placarla,Yu,non hai mai avuto alcun potere su di me.

Non si può dire il contrario.

-Adesso, per esempio. -dico placidamente.

 

Resistimi scostante lupo. Arrabbiati, fingi di disprezzarmi, gioca a respingermi. E’ una sfida che non puoi vincere.

 

-Scusami, ma non ho proprio tempo da perdere.. -fai per alzarti,ma stavolta riesco ad afferrarti in tempo.

-Lasciami. -sibili piano.

-Ascoltami,non ti annoierò a lungo. -mi fissi perplesso per qualche istante per poi risederti con un sospiro rassegnato.

 

Ho già vinto, indomabile fiera e non lo sai..

 

-Non mi rovinerai la vita una seconda volta. -mormori aspramente.

 

Vita?

 

-E' proprio della tua vita che sono venuto a parlarti-ti vedo,sai?Come stringi i pugni attendendo il prossimo attacco-ho avuto modo di osservarti. Bella famiglia.-.

T’irrigidisci e per un attimo rivedo lo sguardo sperduto del passato. Ma è una visione che dura poco,subita sostituita da un'espressione feroce.

-Lasciale fuori!-

 

Ma come siamo nervosi..

 

-Mi stai minacciando, Yuriy?-domando fingendo stupore. Non fai una piega, troppo occupato ad ergere inutili difese.

-E tu?-

 

Bravo lupacchiotto, inizi a giocare..

 

-Lo sai che tutto questo non ti appartiene..-

-Cosa mi appartiene allora,Kai?!-riduci gli occhi a due sprezzanti fessure color del cielo.. così bello,così stupido..

-Non 'cosa ti appartiene' ma 'cosa ti potrebbe appartenere'.. -sussurro insinuante congiungendo le mani di fronte a me;in risposta,un'espressione schifata.

-Interessante.. sono proprio curioso di sentire che proposta ha da farmi Satana!-ironizzi.

 

Satana?E chi sarebbe..?

 

-Quella donna.. non avrei mai immaginato che avresti finito col metterti con lei.. -sospiro-non ho mai visto di buon occhio quella Fernandez..-

-Problemi tuoi. -incroci le braccia al petto, fulminandomi.

Non c'è quasi gusto..

-Ho visto la vostra piccola..Alisa,Alita..-

-Aelita. -mi correggi piccato.Sorrido.

-E' molto bella-riprendo-quasi come il suo papà. -aggiungo poi maliziosamente.

-Ancora Kai,cosa vuoi da me?-

-Voglio te.-

 

Come mai non vedo sorpresa sul tuo volto?Eri così sicuro che sarei tornato a cercarti?

 

Ti concedi una risatina amara mentre non accenno a perderti di vista. Poi finalmente torni a guardarmi, in volto un sorriso pietoso.

-Soltanto tu potevi avere una simile faccia di bronzo, Hiwatari.-.

-Lo so.-

-Cosa c'è?Ti sei stancato di deludere la gente?-mi provochi-Pensavo non ritornassi mai sulle tue decisioni..-

Sfodero il mio miglior sorriso impertinente.

-Infatti. L’ho fatto solo per te.-

 

Sarai abbastanza ingenuo, Ivanov?

 

Scuoti la testa, incredulo. Poi mi guardi da sotto in su,come se fossi una sottospecie di menomato mentale.

-Ti rendi conto di ciò che stai dicendo?-

-Perfettamente-annuisco-sono qui per te,per portarti via da tutto questo.-

-Tutto questo?!?-esclami stupito. Non mi scompongo.

-Da tutta questa falsità, Yu.-

 

Non t’illudere d’essere felice.

 

-.. a quanto pare hai perso il senno a forza di rimanere solo.. -mormori accigliato.

-Non ho perso il senno. Ma tu rischi di perder di vista la realtà.-

-E qual è la realtà?-

-Tutto questo non ti appartiene.-

 

Sussulti e avverto l'odio rimpossessarsi di te. Apri gli occhi, Yu.

 

-Questa famiglia, questo lavoro,questa terra.. non ti appartengono,Yuri e lo sai!-

-Evidentemente la pensiamo in maniera differente.-.

-Non puoi essere felice, Yu!-

-Non ho mai detto di esserlo.-

 

Silenzio.

..com'è possibile?Io,il grande Kai Hiwatari,zittito da una semplice frase?

Da una tua frase?

 

-Io non sono felice Kai.. alla fin fine nessuno lo è completamente-dove vuoi andare a parare?-sono sereno,in ogni caso.-

-.. che diavolo stai dicendo?-

 

Stai tentando di fuggire alla mia logica,lupo?Non ti riuscirà..

 

Sospiri.

-Hai una vaga idea di come mi sia sentito quando mi hai abbandonato,Kai?-

Non me la sento di fingere su questo punto.

-Si.-

Assumi un'aria vagamente soddisfatta.

-Invece no;non puoi saperlo,semplicemente perchè nessuno è mai stato tanto crudele con te da farlo-mi aspettavo una ramanzina del genere..

-Mi dispiace..-

 

Non è vero.

 

-Non è vero-ribatti-a te non è mai dispiaciuto di aver spezzato il cuore a decine di persone. Non hai mai gurdato più in là della tua personale soddisfazione; se ti si presentasse l'opportunità, rifaresti la stessa cosa.-.

 

Ci hai azzeccato, tesoro.

 

-Sono un peccatore recidivo-sorrido sensualmente-ma sono venuto qui proprio per essere perdonato.-

Scuoti la testa, sempre con una smorfia amareggiata.

-Sono l'ultimo a cui dovresti chiedere perdono.-.

-Sei l'unico a cui vorrei chiederlo.-

Un ghigno. Un déjà vu.

-Un'altra prova di quanto tu sia egoista,Hiwatari.-

 

Cos'è quell'espressione?Ridi di me, inutile bambola?

 

-Quante vite hai distrutto,Kai?In fondo Takao,Rei ed io siamo solo gli ultimi.. se poi conti tutti quelli che li amavano,allora puoi notare che la lista si allunga visibilmente..-

 

Reagisci!

 

-A proposito di gente che ama-insinuo acidamente-quando ho saputo che ti eri rifatto una "vita" pensavo seriamente che il caro Huznestov ne avesse approfittato-una piccola pausa per saggiare il mio avversario-cos'è successo?E' stato troppo stupido persino per prendere il mio posto?-

Sorridi, stavolta sinceramente.

-Boris mi ha amato veramente, molto più di quanto tu non abbia mai fatto-chiude gli occhi-ed è stato ben ripagato.-

Cosa vuoi dire?

-Scommetto che non ti sei neanche preso la briga di informarti riguardo a chi stesse al fianco di Rei ora.-.

Non è possibile. Vuoi dire che..

 

..Boris...e Rei..?

 

-.. mi stai prendendo in giro..?-riapri gli occhi,luminosi come non li avevo mai visti.

-Takao e Max si sono trasferiti in America. Alla fine il tuo seme della discordia non è stato poi così potente. -non ci posso credere..

 

Impossibile!

 

-La gente cambia, Kai-osserva-hai sbagliato in partenza,già solo dicendomi che ti ricordavo lo stesso Yuriy di sette anni fa. Sono cambiato, Kai, come tutti. L’unico che non l'ha fatto sei proprio tu-un'occhiata gelida-fattene una ragione.-

 

No.. non ti permetto.. di guardarmi così..

 

-Ma cosa stai dicendo?!-stento a mantenere il controllo-Che cazzate vai dicendo?!?Cambiare?!?Tu ti stai solo nascondendo!Stai solo tentando di non cedere al dolore!-fatico a non alzare la voce. Come potrei non farlo con davanti un simile ipocrita?

-Io sono sopravvissuto al dolore, Kai-sussurra-ho resistito alla disperazione,alla delusione del tuo ennesimo abbandono. Ho capito.. e ho vinto.-

 

Cosa?!

 

-Cos.. cos’hai capito..?-domando automaticamente.

Socchiude i suoi crudeli turchesi, umiliandomi.

-Ho capito che non mi sei indispensabile. Che non lo sei a nessuno di quelli a cui hai rovinato l'esistenza. -ti allunghi verso di me, vittorioso-siamo noi ad esserti indispensabili.-.

 

...

 

-Ragiona Kai-ritorni al tuo posto come se nulla fosse-sei stato soltanto capace di portare infelicità nelle nostre vite. Alla fine ci siamo rialzati e abbiamo ricominciato da capo, ma nessuno è venuto a cercarti-un'inflessione nella tua voce, quasi tristezza-nessuno.-.

-.. io non ho mai avuto bisogno di voi,non t'illudere.-

-Benissimo. Allora perchè sei qui?-

 

..già,perchè sono qui..?

 

-.. io ti amo,Yu. -stento a riconoscere la mia stessa voce tanto è patetica. Nonostante questo non vedo mutare nulla nella tua maschera marmorea..

-Menti con me se vuoi, ma non mentire ancora a te stesso-ribatti gelido-non hai più nulla,Kai. Hai sempre vissuto tutto in funzione delle tue aspirazioni, la vita, gli affari, l'"amore".. ogni singolo istante era macchinosamente impegnato a ricavarti un profitto,una qualche soddisfazione futura,un incentivo per il tuo ego-ti fermi qualche istante a riprendere il fiato-mai una volta che ti sia soffermato a godere di una gioia momentanea,di un presente vivo e tangibile. Tutta la tua vita è stata un susseguirsi d’azioni machiavelliche rivolte al raggiungimento di una tua utopica realizzazione personale-chini il capo,sembri quasi dispiaciuto-e cos'hai in mano ora?Niente,nient'altro che cenere di una vita che ti poteva appartenere ma che hai gettato alle ortiche rifiutandone il semplice scorrere giorno per giorno..-

 

Perchè, Yu..?Perchè non riesco a comprenderti..?

 

-Anche ora,mentre parliamo,il tempo continua a scorrere inesorabilmente.. cos’è allora il futuro che tanto rincorrevi,Kai?Non sarebbe forse stato meglio fermarti e limitarti ad amare ciò che il presente aveva da offrirti?La tua esistenza non sarebbe forse stata migliore?-

-.. la tua esistenza non è migliore della mia. -sibilo.Un sospiro rassegnato.

-Sei libero di pensarlo. Ma non farai altro che sprecare altro tempo.-

-Tempo.. parli e parli ma non vorrai davvero farmi credere di non aver mai calcolato ogni tua minima azione in previsione del futuro?!Che,soprattutto ora che hai una famiglia,non hai mai "sprecato"il tuo tempo ad escogitare un qualsivoglia modo per agevolarla negli anni a venire?!Rispondi sinceramente!-

 

Un sorriso radioso t’illumina il viso.. perchè?Perchè non ne ricordo uno così in tutta la nostra storia?

In tutte le mie storie?

 

-No, Kai-rispondi placidamente-quello che è successo tra noi mi ha insegnato a vivere la vita giorno per giorno,a cogliere l'attimo e a godere dell'istante:non so cosa mi riserverà la vita domani ed ogni ora può essere l'ultima,ogni sorriso è destinato a spegnersi nell'arco di un pensiero. Tutto ciò di cui ho bisogno è vivere,Kai,non importa in quali condizioni o con quali mezzi,l'importante è farlo prendendo solo il meglio di ciò che ha da darmi il presente. Il futuro sarà un nuovo oggi, domani-ridacchi grattandoti la fronte-questi discorsi ti potranno sorprendere in bocca a me, ma come ti ho già detto "le persone cambiano". Vorrei solo che queste mie parole non siano arrivate troppo tardi per te.-

 

..Yuriy..

 

-Perchè?-chino il capo, le spalle scosse da tremiti incontrollabili-perchè mi dici questo?L'Ivanov che ho abbandonato non avrebbe mai parlato così..-

 

..serenamente?

 

-Te l'ho già detto, Kai.. -non ti lascio il tempo di terminare la tua insulsa frase:mi alzo in piedi di scatto,piantando i miei occhi nei tuoi. Devo avere un'espressione stravolta da come mi guardi.

-Perchè ti comporti così?!Non ti è dato di essere sereno,non senza di me!-fai per ribattere qualcosa ma ti precedo ancora,senza controllo-Puoi anche fingere di aver superato tutto,di esserti lasciato alle spalle il mio abbandono,ma non permetterti di farmi la morale,non sei mai stato nella posizione di farmela,né tu né..-

 

..Rei..

 

Un capogiro mi costringe a sedermi ma il nervoso non accenna ad attenuarsi.. sento la pressione salire,il sangue che viene pulsato fino a far scoppiare le vene.. e tu.. tu ancora qui davanti a me che giochi a fare il superiore..

-.. non.. non hai niente più di me..-

 

..Rei.. Takao..

 

-Incredibile-ti alzi in piedi sovrastandomi-tanto tempo fa paragonasti Brooklyn a un buco nero,pronto ad inghiottire tutto ciò che aveva la sfortuna di incappare sulla sua strada. Col tempo i ruoli si sono invertiti.-.

 

..Takao..

 

Mi sento male.. fatico a mantenere il respiro regolare mentre la vista mi si annebbia.. cosa mi stai facendo demonio di un rosso?

-Chissà cosa succede ad un buco nero quando non ha più nulla da attrarre a se.. -fai per alzare i tacchi ed andartene ma provo a fermarti con le mie ultime forze.

-.. aspetta,Yu.. non puoi.. non puoi lasciarmi così..-

-Lo sto appunto facendo.-

-.. non puoi.. per quanto io ti faccia soffrire tu.. non puoi..-

-Fare a meno di te?-

 

..e Yuriy.

 

-...-

-Non sottovalutarmi.-

-Yuriy..-

-Basta, non farmi perdere altro tempo. Non perdere altro tempo.-.

-.. non sei nulla senza di me,non.. non farai altro che accontentarti..-

Ci guardiamo negli occhi. Qualcosa mi dice che è per l'ultima volta.

-.. per tutta la vita. -soffio ormai stremato mentre la testa riprende a scoppiarmi. Ti vedo frugare qualche istante nelle tasche per poi gettare qualche spicciolo sul tavolo, accanto al tuo caffé ormai freddo.

-Questo è tutto quello che ti devo. -mormori piano per poi voltarti, stavolta definitivamente. A malapena riesco a seguirti con la coda nell'occhio,a fatica riesco a sussurrare il tuo nome.

 

Tutti voi..

 

-.. Yuriy.. -non posso resistere oltre. Avverto un fitta indescrivibile in mezzo al petto e un dolore acuto in testa come se dentro non vi fosse altro che acqua bollente. Sento il corpo farsi pesante e a malapena distinguo il rumore di una tazza che s’infrange al suolo in mezzo al caos che mi circonda.

 

..non ho un presente.. non ho un futuro.

 

Diverse mani mi toccano,corpi si agitano accanto a me concitati. Un ultimo suono si fa largo nel frastuono, un campanello che ha ripreso a tintinnare.

Non è una melodia. Non è un allarme.

 

E' il personalissimo requiem di un fallimento.

 

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-Santo cielo!-

-Un dottore!Chiamate un dottore!-

-Un infarto?Possibile che sia un infarto?-

-L'ho visto parlare con qualcuno qualche istante fa..-

-Poverino!Fate qualcosa!-

 

Cammina, Yuriy. Continua a camminare, non voltarti indietro o avrai fallito.

Non guardare al passato, hai deciso di vivere per il presente, solo per il presente,per tutta la vita.

Continua a camminare e dimenticalo.

 

Caotica Madrid.. sia benedetta la fiumana di gente che irrequieta t'attraversa,questo turbinio di facce e colori nel quale posso nascondermi,mimetizzarmi e di nuovo comparire.. qualche passo ancora e la trovo lì,appoggiata svogliatamente alla nostra vecchia Opel rossa,i pigri occhi verdi che si accendono alla mia vista.

 

Sorridi Yuriy, sorridi, anche se ora vorresti urlare. Sorridi per lei, perchè gliel'hai promesso,Ivanov,le hai promesso che non avresti mai più permesso al passato di fiaccarti.

Non ti occorre un passato,non è importante un futuro. Il tuo presente ora è lei,soltanto lei e ha bisogno di te.

Sorridile Yuriy e non voltarti.

 

-Finalmente-mi abbraccia posando dolce le sue labbra sulle mie-stavamo diventando impazienti.-

-Chiedo perdono-sorrido entrando in macchina-ci ho messo più del previsto.-

-Ovviamente è inutile chiederti con chi sei stato-brontola esasperata chiudendo la portiera-sai, non è detto che non potrei diventare gelosa un giorno di questi!-.

-Fai pure-la punzecchio mettendo in moto la macchina-in realtà ho di meglio di una vecchia befana come te-mi giro ammiccando al grazioso angioletto fulvo che si dondola sul seggiolino-vero Aelita?-

Per tutta risposta agita i piccoli pugnetti in aria, i vivaci occhi brillanti allegri dietro il ciuccio.

Ritorno a guardare di fronte a me e ad immettermi nel traffico.

-Dove si va papà?-domanda Julia tirandomi un orecchio. E’ quasi il tramonto, ma non è mai tardi per chi vuole vivere.

-Davvero t’interessa?-

 

Un sorriso. Stavolta sincero, stavolta reale.

Potrà essere una lacrima domani, ma adesso è un sorriso,adesso e per te.

 

-Ovviamente no. -rispondi dolcemente incantandoti al riflesso del tramonto. E’ lì che vi porto oggi.

 

Non stare a rifletterci su, non desiderare nient'altro di più.

 

Carpe diem.

 

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Note dell'autrice: *"Mentre parliamo il tempo invidioso sarà già passato/Cogli l'attimo,confidando il meno possibile nel domani.”

Lascio ognuno libero di rinterpretare questa fic come meglio crede.Personalmente sono sempre stata affascinata dal "Cogli l'attimo","Vivi il giorno"..inizialmente questa fic doveva essere un confronto tra Yuri e Boris,ma già prima dell'entrata di Ivanov mi sono resa conto che non poteva essere Boris a soccombere sotto la semplice logica del Carpe diem.Non il mio Boris.Il Boris che ho imparato ad amare probabilmente sarebbe stato il primo ad abbarcciare questa filosofia.

Per questo ho scelto Kai.L'ho ritenuto il più adatto..da notare che,al contrario delle altre mie fic,qui è la prima volta che tocca al bel meticcio di essere preso,come si dice, a "pesci in faccia".

Vi saluto,confidando in una buona recnsione.

Un bacio

..:*Ben Huznestova*:..

..Carpe diem..

   
 
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