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Autore: Regina_Guerriera    24/12/2014    1 recensioni
E’ vero nella vita trattiamo male chi ci tratta bene , trascuriamo chi per noi sarebbe disposto a far di tutto e in amicizia abbiamo tante prove di queste avvenimenti. Ma alcune amicizie e alcuni amori anche se affrontano questi periodi saranno sempre in grado di cavarsela e in un modo o nell’altro di uscire dal tunnel buio nel quale si sono andati ad infilare.
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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E’ vero nella vita trattiamo male chi ci tratta bene , trascuriamo chi per noi sarebbe disposto a far di tutto  e in amicizia abbiamo tante prove di queste avvenimenti. Ma alcune amicizie e alcuni amori  anche se affrontano questi periodi saranno sempre in grado di cavarsela e in un modo o nell’altro di uscire dal tunnel buio nel quale si sono andati ad infilare.
 
Mi chiamo Emily Bedoya ho 17 anni e frequento il quarto anno di liceo all’High School  di Orlando in Florida negli USA .
  Non sono la classica ragazza americana biondo chiaro quasi come se fosse giallo con la carnagione e gli occhi chiari  infatti non sono nata a Orlando ma nel quartiere Palermo di Buenos Aires in Argentina  , ho la carnagione color oro come se fossi sempre abbronzata ( un carattere abbastanza distintivo )  i capelli sul biondo a tratti scuro e a tratti chiaro  e gli occhi verdi che cambiano in base alla luce del sole ; La gente in Florida è tutta chiara di carnagione quindi è molto facile riconoscere uno straniero.
Mi sono trasferita ad Orlando con la mia famiglia mia madre Janelle , mio padre Henry e il mio fratellino di 15 anni Mike , per fortuna parlavamo tutti e quattro perfettamente l’inglese altrimenti saremmo stati additati ancora di più come stranieri. Orlando è umida , fredda , senza un raggio di sole … completamente diversa da Buenos Aires nella quale il sole picchia forte per quasi tutto l’anno ad eccezione dell’inverno dove alcune volte inizia pure a nevicare .
E’ il primo giorno di scuola sia per me che per Mike andremo nello stesso liceo “ wao che emozione “ pensai tra me e me ; misi piede per la prima volta all’High School di Orlando il 19 Settembre alle 7:30 nel parcheggio della scuola con la mia mini cooper nera ,  scesi dalla macchina e mi ritrovai gli sguardi di mezza scuola su di me ero quella nuova , quella strana , non mi curai tanto di loro sono una ragazza sicura di me non mi faccio mettere in soggezione è un tratto abbastanza forte del mio carattere , continuai a camminare guardando dritto davanti a me passando in mezzo agli sguardi indiscreti degli studenti salii gli scalini e mi diressi subito verso la segreteria alunni per ritirare il mio programma dei corsi .

Girai un pò prima di trovare quel maledetto ufficio ma infine lo trovai entrai e mi ritrovai una signora grassottella con i capelli rossi corti altezza orecchio  con degli occhiali abbastanza buffi che con fare scorbutico come se già alle 7:45 fosse stanca di lavorare mi disse : cosa c’è  ?  risposi con molta calma : sono nuova mi servirebbe l’orario mi chiamo Emily Bedoya , la signora mi scrutò da cima a fondo prima di darmi il mio orario poi si decise e mi porse un foglietto con l’orario settimanale , uscii ringraziandola ma parse che non vi fece molto caso , “ dove sei finita Emily ? All’inferno ? si può darsi “ pensai  nella mia testa poi il mio sguardo si posò sul foglietto che tenevo stretto tra le mani  era lunedì quindi a prima ora avrei avuto Biologia seguita da Chimica – Storia – Diritto –Spagnolo e finalmente poi sarei potuta uscire da quest’inferno . La giornata passò ora dopo ora mi chiedevo perché mi ritrovavo in quella situazione , in quella gabbia di pazzi … poi mi ricordai entrambi i miei genitori erano medici per specificare primari : mio padre di chirurgia di urgenza e mia madre di pediatria , e ad Orlando si trovava uno degli ospedali migliori  degli Stati Uniti.
Finalmente ero fuori non ce l’avrei fatta a sopportare un’altra ora , arrivai dopo circa mezz’ora a casa ovviamente come sempre non c’era nessuno a casa solo io e i miei pensieri , mamma e papà a lavoro e Mike agli allenamenti di nuoto , anche io una volta nuotavo ma…. quel brutto ricordo riemerse come una lama incandescente dentro una ferita già aperta , tempo fa ebbi un fastidio al petto dopo alcune visite scoprii che ero malata di cuore e quindi mi obbligarono a dimenticarmi del  nuoto e delle gare ; Dopo aver dato sfogo a questo brutto ricordo salii a mala voglia le scale girai l’angolo ed entrai nella mia nuova camera ancora piena di scatoloni , mi buttai a peso morto sul letto affondando la faccia nel cuscino e magicamente mi addormentai.
 
   
 
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