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Autore: itsrigel    25/12/2014    1 recensioni
Una ragazza come tante. Forse è una descrizione sbagliata per Chiara, ma in fondo non ha nulla di speciale se non la sua immaginazione.
Ed è proprio questa immaginazione che le procurerà non pochi casini.
Come reagirà trovandosi un'Assassina, un mezzelfo, una Shadowhunter, un Ninja, un Cavaliere dei Draghi, un mago, un Tributo e un pervertito nella sua “normalissima” vita?
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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N.d.a. 
Tanto per aggiungere follia alla follia. Buon Natale da Chiara e Antonio ;*


"Cos'è la vita, senza l'amore?
È solo un albero che foglie non ha più
E s'alza il vento
un vento freddo come le foglie
le speranze butta giù
ma questa vita cos'è, se manchi tu?"

Ah, il periodo natalizio. Uno dei periodi più felici e caotici dell'anno.
Stava andando tutto bene, con tutti i ragazzi a prepararsi per festeggiare. Per quella speciale occasione, avevano deciso di travestirsi a tema natalizio.
"Un cosplay di gruppo", aveva pensato entusiasta Chiara. Anzi, più che entusiasta, decisamente esaltata all'idea di una cosa così stupida, eppure divertente.
Ma poi sopravvenne un problema. Un problema che avrebbero dovuto calcolare, tanto era idiota.
《Chi fa Babbo Natale, gli elfi e le renne?》domandò Antonio, tutt'ad un tratto distratto dall'appendere le varie decorazioni natalizie, (comprendenti luci varie, fiori pieni di brillantini scelti da Chiara e vari nastri colorati).
Chiara si guardò intorno, aspettando che fosse qualcuno a rispondere al posto suo. Non le andava per niente di scegliere: si sarebbe accaparrata quello che rimaneva.
《Io faccio Santa》 rispose, secondo le aspettative di Chiara, Noah. 《E Chiara-chan potrebbe essere la mia elfa sexy》 aggiunse, con un sorriso fin troppo ironico, che fece ridere Chiara ancor più dell'affermazione. 
《Più che elfa sexy》 lo corresse, 《mi troverei meglio nei panni di una renna goffa. Una dolce,  morbidosa renna goffa col naso rosso.》
Anche Antonio avrebbe riso, se non fosse stato per il fatto che era lui a voler fare Babbo Natale. 《Emh- veramente avrei voluto farlo io, il Babbo》 biascicò, guardando Chiara e Noah che continuavano a ridacchiare sommessamente.
Noah si limitò a gettare un'occhiata ad Antonio. 《Io sono perfetto per farlo. Giusto, rossa?》 Forse scelse l'aggettivo sbagliato per chiamare Iris, perché, insieme a lei, alzarono lo sguardo anche Mizuki e Juliet, entrambe fulve di capigliatura. 《A chi parlavi?》 Chiese giustamente Mizuki. 
Noah aggrottò la fronte. 《Alla tizia con le orecchie a punta. 》
《Ma sia Juliet che Iris hanno le orecchie a punta》 gli annunciò Chiara, pronta a non farsi sfuggire il minimo errore. Noah sospirò, esasperato da quella situazione così diversa dal suo ordinario estremamente mondano. 《It doesn't matter. Sono perfetto comunque.》
《Se sei perfetto fai l'elfo Legolas》 intervenne subito Antonio. I suoi personaggi lo affiancarono, subito pronti a dar manforte. 
《Ma quale perfetto, ha anche un po' di pancetta.》
《Ed è bassino.》
《Ed antipatico.》
《Idiota.》
Antonio rise, guardando i suoi ragazzi divertito. 《Ma dai, basta!》
Nemmeno Chiara poté trattenersi dal ridere. Non che fosse una novità: non si tratteneva mai. 《Ma pora stellina》 disse, allungando un braccio verso Noah e afferrandogli la spalla. 《Non è egoista!》
Noah allargò le braccia in un gesto eloquente. 《Non ho nemmeno la pancia, tanto per farvi notare.》
Chiara squadrò per un attimo Noah, con fare critico e (stranamente) serio. 《Effettivamente hai dei tratti molto delicati, N. Proprio da elfo. Secondo me tu, Iris, Juliet e Mizuki potreste fare degli elfi perfetti.》 
Poi si rese conto di quello che aveva appena detto: tutti i suoi personaggi con le fattezze più dolci che aveva, erano rosci. Scosse la testa, per cacciare quel pensiero insensato. 《Anya potrebbe fare la renna insieme a me, se le va.》
L'Assassina, sentendosi chiamata in questione, si voltò verso Chiara. 《Io che mi vesto come te?》 Disse. 《Scordatelo. Piuttosto faccio anche io l'elfa.》
《 Ah, già》 Antonio iniziò a parlare con nonchalance, mentre riprendeva ad appendere festoni e robe varie. 《Mi ero dimenticato di dirvi che dovremo consegnare i regali, è nel contratto.》
Chiara inarcò un sopracciglio, in quel gesto quasi involontario che faceva ogni volta che non capiva qualcosa. 《Quale contratto, Antò?》
Antonio sembrò quasi spaventato dall'espressione di Chiara.
《Ehm... beh, diciamo che ho perso una scommessa con Babbo Natale. Una lunga, lunghissima storia. Ecco, da bambino scrissi una storia con lui come protagonista, quindi anche lui è un OC》 spiegò, balbettando, mentre lo sguardo di Chiara si faceva sempre più severo.
《E- e sì, sai com'è, ho giocato con lui una partita a schacchi e... e ho perso. Quindi dobbiamo consegnare noi i regali al posto suo.》
Chiara guardò Antonio con gli occhi spalancati, mentre Anya mollava tutto ed usciva dalla stanza. D'un tratto, l'atmosfera felice che si era creata tra i personaggi della ragazza era andata in frantumi, sostituita dalla svogliatezza. Anche Iris, sempre su di giri, sembrava annoiata. 《Mi stai dicendo che io devo lavorare il giorno di Natale?》
Antonio impallidì. 《B-beh, grazie al Tardis abbiamo la possibilità di finire e, poi, anche di festeggiare,  quindi sì. Ah, ho chiesto una mano ad un paio di amici, spero non vi dispiaccia.》
 A Chiara venne voglia di sbattere la testa al muro e svenire, non prima di aver gridato che "i morti non si spostano" (a causa di una storia talmente senza senso che a volte non capiva neppure lei). Poi arrivò l'illuminazione.
《Yoshi, Babbo Natale non esiste. I genitori compreranno i regali ai figli come gente normale. A che caspita serviamo noi?》 
Antonio ridacchiò.《Non intentevo QUEL Babbo Natale, è questo il problema. Intendevo l'altro, quello di Futurama.》Chiara aggrottò la fronte. C'era un Babbo Natale anche in Futurama? 《E lui se non consegnamo i regali... ecco, immagina una fine alla "Saw".》
Dopo tutto questo, battere la testa e svenire sembrava un'idea così allettante nella testa di Chiara. Intanto, i suoi neuroni lavoravano per studiare un modo per uscire da quella scomoda situazione.
Di solito la gente parla, quando Chiara sta zitta. Ma in quella situazione, i suoi personaggi stettero in silenzio ad aspettare un verdetto. Chi meglio di loro sapeva che Chiara, mentre pensa, non va mai disturbata?
Nella migliore delle ipotesi, ti ignorerebbe. Nella peggiore, ascolterebbe chi prende parola e perderebbe il filo del suo ragionamento. Allora sì, che sarebbero guai.
Il silenzio tombale che si era andato a creare fu spezzato dalla risata di Antonio, che quasi infastidì Chiara. Per quale assurdo motivo fuori dal mondo stava ridendo?
《Ah, comunque sappi che era uno scherzo, e tu ci sei cascata malissimo. Buon Natale!》 Mizuki scoppiò a ridere, guardando la faccia sconvolta della sua "madre". 《In realtà》, riprese Antonio,  《l'unica cosa che dobbiamo fare è mettere i regali sotto l'albero e aspettare gli ospiti che ho invitato.》
In quel momento, un "vaffanculo" sarebbe andato d'amore e d'accordo con i pensieri di Chiara. Ma lei, in fondo, era una brava ragazza che dava un valore fin troppo alto alle parole e che non diceva mai parolacce.
Ci pensarono Juliet, Iris e Noah a imprecare contro Antonio, ridendo dello scherzo.
Anche Chiara rise. 《Ho mai detto di odiarti, Yoshi?》
《Un sacco di volte, carissima.》

Gli invitati non tardarono ad arrivare. Una ventina di persone, di cui neanche una normale. Occhi grandi stile manga, capigliature vivaci, fisico perfetto che si ha solo nel mondo fantastico.
Chiara, immersa in quella marea crescente di persone, si sentiva anche abbastanza a disagio. Stava appiccicata ad Antonio, cercando di non perderlo mai di vista. Mancava poco che la scambiassero per la sua ombra.
《Si può sapere quante persone hai invitato, Antò?》 domandò, con quella sua caratteristica cadenza romanesca nella voce.
《Non tantissime》 rispose vago lui. 《Qualche studio Ghibli, qualche videogioco, qualche anime. Il Tardis a volte fa miracoli, sai?》
Chiara stava per augurare ad Antonio di "fasse 'na notata a' Tevere", quando si trovò davanti Totoro. Un enorme, coccoloso, morbidoso e dolce Tororo. Lanciò all'amico un'occhiata in tralice, mentre girava intorno a quella specie di enorme e tenero roditore.
《Okay; forse possono restare》capitolò infine, suscitando una risata in Antonio.

E quindi, tutti belli e carini, vestiti da Babbi Natale, renne dal nasino rosso ed elfi, stavano insieme a fare un emerito nulla. Chiara, Noah ed Antonio erano seduti a chiacchierare, gli altri un po' sparsi in giro per la casa, facendo gli idioti.
Chiara si stiracchiò, assonnata e stanca dalla giornata. 《Shono ugna regna》 biascicò, tanto per fare qualcosa. Noah rise.
《Hai ragione, sei una bellissima renna》 concordò.
《 Ma sta' zitto, scemo》 ridacchiò lei.
Intanto, Antonio li guardava e cercava di non ridere. Chiara si era accorta chel'aveva fatta sedere proprio sotto al vischio?
Noah di sicuro sì, perché cercava in tutti i modi di farla girare verso di lui. Alla fine, stufo di aspettare, le prese il viso con una mano e la baciò. Uno di quei baci rapidi, casti, ma pieni di calore.
Antonio quasi scoppiò a ridere quando, dopo che Noah si fu alzato ed allontanato, notò l'espressione persa di Chiara. Aveva la fronte aggrottata, le guance di un colore simile al fucsia e la bocca coperta da una mano. Guardò Antonio stralunata.
《Che caspita è successo, Antò?》
Lui scosse la testa, ridendo. Si alzò anch'egli in piedi, dopo averle dato un buffetto sulla guancia.
《Buon Natale!》
   
 
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