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Autore: berserker eagle    25/12/2014    0 recensioni
Sandra, Capopalestra di Blackthorn.
Lance, Colui che voleva distruggere il mondo per ricrearlo.
Una la legge della città.
L'altro esiliato.
Due destini ormai separati che per un secondo s'incontrano di nuovo.
[DragonShipping]
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lance, Sandra
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga, Videogioco
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Ogni anno la neve, come candide piume di un uccello bianco e cristallino lambiva la città di Blackthorn, avvolgendo case, strade ed i radi passanti che si aggiravano per le strada deserte, decisi a comprare gli ultimi regali per i propri cari, chi per voglia, chi per dimenticanza.

Ogni anno.....prima di questa particolare vigilià.

Decine di domadraghi, avvolti da pesanti mantelli di feltro, decorati all'altezza del collo da folti piumaggi nero pece si aggiravano per le strade ricoperte dalla gelida neve; alcuni usavano lanterne per vedere nell'oscurità della sera della vigilia, altri si affidavano ai pokemon ed ai loro istinti per trovare cioè che cercavano......mentre altri ancora brancolavano nel buio, sperando nella fortuna.

Lasciando la pacifica città in una cacofonia di urla e di suoni.

 

 

-Dragonair, prova ancora Iper-Raggio- Ribatté Sandra, Capopalestra di Blackthorn, avvolta dal caldo avvolgente che la lava della sua palestra irradiava nei dintorni.
Aveva sempre adorato la lava, fin da piccola l'aveva vista come simbolo di forza e di decisione, degno soltanto di chi con la dedizione più pura superava i propri simili.
Non che odiasse cosa come l'acqua od il ghiaccio...tutt'altro, sebbene non fosse molto pratica nel destreggiarsi nella prima..per usare un eufemismo.
Il verso seccato del suo dragonair, sdraiato sul pavimento di cupa pietra della sua palestra, la riscosse da suoi pensieri, ricordandogli che lei e per estensione il suo pokemon si stavano allenando da ore....come testimoniava lo sguardo del drago disteso davanti a lei ed il fatto che la palestra, di solito piena di domadraghi, fosse completamente deserta.
Con un sospiro la donna si accocolo davanti al suo pokemon, rimanendo in equilibrio sulle punte dei suoi stivali, guardando il giovane drago faccia a faccia.
Un uomo sarebbe rimasto senza parole davanti al suo volto: capelli azzurri che nella palestra poco illuminata sembravano un cupo oceano sotto i raggi della luna ed un volto tutto sommato affascinante che incorniciava due occhi che potevano essere descritti come due schegge di ghiaccio purissimo incastonate a sostituire l'iride della capopalestra.
Dragonair invece si limito ad un verso simile ad un linguaccia, prima d'interrompere il contatto visivo con l'allenatrice.
Suddetta allenatrice per tutta risposta si sposto di nuovo, ritrovandosi faccia a faccia con il suo pokemon.
Quella piccola danza continuo per qualche minuto, fino a quando Sandra si sciolse con un piccolo sorriso, lasciando che il drago ritornasse nella pokeball, vittorioso.
-Basta allenamenti per oggi, hai vinto- bisbigliò alla pokeball l'allenatrice, sancendo una volta per tutte la vittoria del Dragonair -Umpf....solo Lance riusciva a farti lavorare più del minimo necessar...-
La frase terminò sul finire, mentre un pensiero si faceva strada nella mente della ragazza,come ferro incandescente.
“Lance non verrà più qui”
Senza dire altro la donna s'incamminò verso l'uscita della palestra....
“Hai fatto la tua scelta”
Il passo elegante che la distingueva divenne un camminata forzata....
“Lui o Blackthorn”
Per poi divenire una corsa per uscire da quella palestra.....
"Ed hai scelto le cose a te vicine rispetto ad un pazzo troppo lontano, perso a pensare come diventare campione”
Sandra usci dalla sua palestra a passo di carica, incurante della differenza di temperatura fra l'edificio e l'esterno, lasciandosi quasi scappare un grido quando la fredda aria della notte le penetrò nei polmoni.

Eppure i ricordi rimanevano.

 

 

-E vero?!Sandra...è vero?! La voce di Lance era...furibonda...ed allo stesso tempo rassegnata, anche se al tempo non se ne era accorta; sembrava una persona che aveva già capito di aver perso qualcosa, ma che non voleva rassegnarsi.
La ragazza non rispose, preferendo fissare un punto indefinito dietro le spalle di lance, il volte rilassato e privo di emozioni.

L'opposto della calda lava che ammirava, ironicamente.
-Sandra! Non...-
-In qualità di Capopalestra ho dichiarano nullo ogni tuo diritto come cittadino di Blackthorn- Risposta secca, meccanica, degna del comportamento che le avrebbe valso il sopranno di “Regina dei ghiacci”
-Il...- la risposta di Lance venne tagliata sul nascere con precisione millimetrica.
-Il concilio degli anziani non c'entra nulla, semplicemente non posso permettere che il più grande domadraghi della città entri in conflitto con gli anziani che ci guidano, di conseguenza, sei esiliato dalla città di Blackthorn....non fai più parte della nostra....della mia vita, le tue idee sulla cosiddetti abusi dei pokemon non ci riguardano.
Ne ci riguarda la strana stregoneria che usi per guarirli.-
L'unica risposta all'inizio fu il silenzio e lo sguardo fisso di lance davanti a quella sterile risposta.
I due più grandi allenatori della città rimasero in silenzio a guardarsi, senza muovere un passo per minuti interi, pensando, mentre il mantello cremisi di lance giaceva immobile con insieme al suo possessore.
-Perché?Eri come una sorella...no...più di una sorella per me-
Furono le semplice parola di Lance, pronunciata quasi in un flebile inudibile sibilo.
-Dovevo scegliere fra la mia città ed una persona costretta ad essere lontana da me per il suo sogno, ho fatto la mia scelta. Ora sei libero creare un mondo come meglio credi...non trovi?Noi due ormai siamo estranei-

 

Quelle erano state le loro ultime parole, notò Sandra cercando, inutilmente, di riparasi dal freddo con la sua tenuta da domadraghi, troppo leggera per resistere al freddo invernale come il mantello che aveva lasciato all'interno di quella palestra...dove non aveva nessuna intenzione di entrare di nuovo.

-Buon natale, Sandra-
La voce conosciuta fece scattare Sandra come una leonessa pronta a colpire, facendola girare di colpo verso la direzione da cui il suono proveniva.
Solo per trovarsi avvolta in un pesante mantello rosso cupo, il colore ed il tessuto logorati dall'uso e dalle intemperie.
Quando Sandra riusci a districarsi dal vestiario si ritrovo sola, avvolta nel tiepido tepore di quella veste misteriosa.
Fu solo quando uno dei domadraghi della sua palestra, un certo Marcus, la scorse che la donna si riprese, indossando nuovamente un'espressione impeccabile.
-Capopalestra! Abbiamo notizie che Lance è entrato nella città! Per caso è entrato nella palestra? Ha notato qualcosa?
L'allenatrice non rispose subito, preferendo avvolgersi nel mantello di feltro che aveva ricevuto, un espressione indecifrabile sul volto.

Forse Felicità.

Forse odio.

Forse speranza.

Per poi bisbigliare qualcosa con le labbra screpolate, inudibile a chiunque non fosse lei.
Dopodichè con un cenno fece segno a Marcus di seguirla, incamminandosi verso la città, avvolta dalla neve che candida come piume cadeva, come ogni anno, sulla città di Blackthorn

 

 

 

 

 

-Non lo so ancora, qualche bisbiglio...forse un fantasma? Oppure un persona che credevo perduta?

 

 

 


 

Sandra odia Lance e lo considera un fantasma? Forse. Vuole rivederlo e gli manca? Forse.

Sinceramente questa storia è allo stesso tempo un augurio di natale ed un piccolo sfogo per ricordi a cui piace giocare a nascondino(Riguardo una certa persona in ogni caso) che mi hanno fatto venire voglia di scrivere questa storia di Natale.

In ogni caso scegliete pure voi cosa vuole fare Sandra, ed immaginate cosa potra succedere di conseguenza.;)
Sono curioso di sapere a che conclusioni giungerete.

E scusatemi molto se questa storia sarà orrenda(Perché dopo non aver scritto per troppo tempo...sinceramente a me questa storia sembra un misto fra un Predator, un alien ed un Flood, mischiata con un po' di Angeli piangenti, quindi prego! Tirate Recensioni negative a gogo, sono abbastanza sicuro di meritarmele, ma non ho resistito a scrivere questa cosa è stato letteralmente più forte di me)
Berserker Eagle, Out.^^

  
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