Film > The Big Four
Ricorda la storia  |      
Autore: _Lullaby99_    25/12/2014    3 recensioni
It's Christmas Time!
One shot flufflosa sui nostri quattro eroi alle prese con la notte più magica dell'anno. ^^
Dal testo: ‘ Andiamo, Babbo Natale, fatti vedere. Ti preeego. ‘ pensava ardentemente.
Ma l’omone panciuto non si faceva vedere, e le speranze dei bambini andavano pian piano svanendo.

Il mio regalo di Natale per voi ♥
Spero vi piaccia ;)
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Hiccup Horrendous Haddock III, Jack Frost, Merida, Rapunzel
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Waiting for Santa Claus

Vigilia di Natale

La neve imbiancava le strade deserte della cittadina in quella fredda serata invernale. 
La piccola Rapunzel giaceva accanto al camino di casa sua, intenta a scaldarsi le manine gelate col calore emanato dal fuoco. Lo scoppiettio delle fiamme le piaceva, come le piaceva quella sensazione di calore che le pervadeva il corpo quando il freddo all’esterno impazzava. E cosa che ancor di più le piaceva era il Natale. 
L’aria che si respirava in quel periodo dell’anno era intrisa di quel non so ché di magico che a Rapunzel tanto affascinava. 
L’albero decorato a festa, le calze appese al camino, le tavole imbandite ed i canti natalizi. Ma soprattutto ciò che l’attira di più in quel periodo dell’anno erano le tante luci colorate che si stagliavano qua e là per le vie della città.
Erano ovunque, e Rapunzel non riusciva a spiegarsi come mai le persone si impegnassero tanto solo in quel periodo dell’anno a sistemarle sulle loro case e sui loro negozi. 
Sua madre però, qualche giorno prima, le aveva dato una risposta abbastanza esaustiva, che l’aveva convinta sin da subito.  
Lo fanno per indicare a Babbo Natale la strada che porta alle loro case ‘ aveva detto sicura e Rapunzel non aveva resistito all’impulso di andarlo a raccontare alla sua amica, non che vicina di casa, Merida. 
Questa, scettica come sempre, aveva risposto convinta che Babbo Natale non esisteva, e che quelle luci servivano solamente a decorare le case nel periodo di festa. 
Ma Rapunzel rifiutava di credere a ciò. Babbo Natale esisteva e quella sera glielo avrebbe dimostrato.
Mentre la bambina osservava assorta le fiamme, la porta si aprì improvvisamente, lasciando entrare suo padre ed una gelida folata di vento in casa Corona.
Nelle mani, l’uomo portava due buste cariche di cibo comprato all’ultimo minuto nell’unico supermercato aperto in quella serata festiva. 
La mamma lo accolse a braccia aperte, dato che aveva aspettato quel rifornimento speranzosa da ore.  
Quella sera, tutti i vicini erano stati invitati a cenare da loro, nel vero spirito del Natale, ma il risultato era stato che la mamma si era dovuta mettere all’opera per cucinare per più di trenta persone – cosa che non si era aspettata affatto all’inizio, quando aveva invitato tutto il quartiere a cena -. 
-    Mamma, posso aiutarti se vuoi. – chiese dolcemente la bambina alla donna, che sorrise a quella proposta.
Anche se aveva solo sette anni, Rapunzel aveva un talento innato per la cucina. 
Così, la mamma accettò senza farsi pregare troppo, desiderosa di avere tutte le mani che si trovavano in quella casa a disposizione.
Anche il papà aiutò difatti, provocando però un piccolo disastro in cucina. Prima di azionare il frullatore bisogna inserire il coperchio, lo sanno tutti dopotutto!
Dopo numerose peripezie, il Miracolo di Natale avvenne. Riuscirono a preparare la cena per tutti senza far esplodere la casa.
Ebbero giusto il tempo di lavarsi e vestirsi prima che il primo vicino bussasse alla porta.
Erano i signori Arendelle con le loro due figlie Elsa ed Anna. In realtà, loro non erano solamente dei vicini per i Corona, ma anche loro cugini alla lontana. 
Elsa portava un abito lungo azzurro ed era due anni più grande di Rapunzel. Anna invece era vestita di verde, coi capelli legati nelle solite due treccine, ed aveva la stessa età della padrona di casa. 
-    Ciao! – le salutò gioiosa Rapunzel.
Anna ricambiò subito il suo saluto euforico, Elsa invece ne accennò uno con la mano, abbozzando anche il sorriso che ne seguì. Era sempre molto fredda con tutti e Rapunzel non ne capiva proprio il motivo. A Natale poi, era davvero un peccato vederla così distante!
Dopo i signori Arendelle, Hiccup e suo padre si fecero vivi. Stoick sembrava come sempre immenso nel suo cappotto di pelliccia animale e, per un primo istante, Rapunzel non aveva affatto notato la presenza dell’amico lentigginoso accanto al padre. 
-    Ciao Rapunzel. – le disse il ragazzino, suo coetaneo, dopo aver salutato i genitori della biondina.
Mentre Rapunzel sistemava i cappotti dei primi arrivati nella cabina armadio, numerose persone facevano il loro ingresso in casa Corona.
La piccola Mavis insieme a suo padre, Aurora ed i suoi genitori, persino Mulan e la sua famiglia, con tanto di nonna a seguito. Pian piano la tavolata si stava riempiendo di persone affamate, pronte a degustare i piatti preparati con amore dai padroni di casa e ad aspettare insieme la mezzanotte. 
Più tardi degli altri – e anche leggermente in ritardo, forse per via del pancione della signora – i Dun Broch giunsero finalmente a casa di Rapunzel. 
Merida corse incontro alla padrona di casa e ad Hiccup, che si erano sistemati a tavola aspettando l’arrivo degli ultimi ospiti. 
-    Sono affamata! – fu la prima cosa che disse – Ed è meglio sedersi lontano da mia mamma. Sapete, mangia per quattro persone! –
Presto Merida avrebbe avuto ben tre fratellini e Rapunzel non vedeva l’ora di conoscerli. A Natale dell’anno prossimo ci sarebbero stati tre posti in più a tavola!
-    Manca qualcuno? – chiese poi all’improvviso la mamma di Rapunzel, cercando eventuali posti vuoti nella tavolata
-    Si mamma, mancano Jack ed il signor Bunnymund! –
Rapunzel sperava proprio che venissero. Il signor Bunnymund non era il vero padre di Jack, ma il suo genitore adottivo. Prima che venisse a vivere nello stesso quartiere di lei, Merida ed Hiccup, il bambino era vissuto in un orfanotrofio infatti. Quando ripensava alla storia di Jack, la bambina si intristiva improvvisamente. 
Chissà quanti Natali da solo aveva passato. 
Beh, con quello avrebbe recuperato tutti quelli persi! Lo Spirito Natalizio si respirava nitido in sala, e Rapunzel era sicura che a Jack sarebbe piaciuto. 
Poi, qualcuno bussò alla porta e la signora Corona corse ad aprire. 
Erano Jack ed appunto il signor Bunnymund. Il primo si precipitò all’interno della casa, salutando tutti i presenti, mentre il secondo rimase sull’uscio della porta.
La mamma di Rapunzel lo invitò ad entrare, ma questo rifiutò cordialmente. 
-    Perché non è voluto restare? – chiese curiosa Rapunzel a Jack, mentre questo si sedeva accanto a lei
-    Non gli piace il Natale. – rispose lui con tranquillità
-    COSA?! – esclamò di rimando la bambina – Come... tutti amano il Natale! –
-    Beh, devi ammettere che è diventata una festa molto commerciale. – le disse Hiccup con tono risoluto.
Era il più maturo dei quattro, nonostante fossero tutti coetanei. 
-    E poi Babbo Natale non esiste. – continuò Merida, riprendendo il discorso cominciato con Rapunzel qualche giorno prima
-    Oh si che esiste. – rispose Jack, guardandola un po’ torvo
-    Allora perché, nonostante io non abbia mai inviato una letterina a lui, i regali arrivano lo stesso? –
-    Perché ti legge nel pensiero! – ribatté Rapunzel, euforica – E stanotte, lo giuro, ti dimostrerò che esiste! –
-    No, no, andiamo tutti a dormire. – interrupe i loro piani Hiccup
-    Oh andiamo Hic, non rovinare il divertimento. – gli diede una pacca sulla spalla Jack – Aspettiamo Babbo Natale, mica un killer pronto a farci tutti fuori! –
-    Un che cosa? – chiese Rapunzel, non sapendo assolutamente cosa fosse un killer
-    Lascia perdere. –

 

Notte di Natale

Al termine della cena, Rapunzel convinse sua madre e le famiglie dei suoi tre amici a farli rimanere a dormire per quella notte a casa sua.
Solo il signor Bunnymund all’inizio fu titubante sul da farsi, preoccupato che lo scalmanato Jack potesse provocare danni qua e là per le casa, ma i signori Corona riuscirono a convincere anche lui. 
Messi i pigiami e sistemati nella stanza di Rapunzel, fecero finta di addormentarsi davanti agli occhi dei genitori di quest’ultima, per poi, quando tutte le luci furono spente nella casa, alzarsi nel cuore della notte per osservare Babbo Natale in azione. 
-    Secondo le leggende, Babbo Natale non si fa vedere se i bambini sono svegli. – sussurrò Hiccup ai compagni d’avventura, mentre aspettavano silenziosi vicino al camino
-    Sono solo stupidaggini che ha messo in giro lui per fare il suo lavoro senza essere disturbato. – rispose Jack mettendo le mani nelle tasche del suo pigiama azzurro.
Rapunzel annuì, continuando a fissare il suo camino, speranzosa.
Andiamo, Babbo Natale, fatti vedere. Ti preeego. ‘ pensava ardentemente. 
Ma l’omone panciuto non si faceva vedere, e le speranze dei bambini andavano pian piano svanendo.
-    Magari dobbiamo illuminargli la via! – sussurrò con enfasi Rapunzel dopo qualche ora di attesa 
-    Ottima idea, prendiamo una torcia. –
-    Cosa? È arrivato? – sussultò Merida, che si era appisolata sul tappeto del salotto di casa Corona
-    Allora ci credi! – la beffeggiò Jack – Vuoi solo fare la superiore! –
-    Non... non è vero! Tappati la bocca! - rispose a tono lanciandogli addosso la sua pantofola rossa. 
Rapunzel corse a prendere una torcia nel cassetto, per poi darla a Jack, che sembrava il più esperto “ cercatore di Babbo Natale “. 
Illuminò tutto l’interno del camino e, da lì in poi a turno, ognuno di loro illuminò a sua volta il condotto, aspettando ansiosamente Babbo Natale.
Ma questo non arrivava, e la stanchezza cominciava a farsi sentire nei loro teneri corpicini. Hiccup fu il primo a crollare, seguito da Merida, Jack, ed infine Rapunzel.
Quando tutti e quattro si furono appisolati, un respiro di sollievo si alzò nella stanza, ed un omone paffuto vestito di rosso sistemò tutti i pacchetti sotto l’albero di casa Corona. 
Per non deludere i bambini, anche se non avrebbe dovuto farlo, lasciò un biglietto per loro, addentò uno dei biscotti cucinati e lasciati per lui da Rapunzel e poi se ne andò, trascinando con sé la magia delle feste. 

 

Mattina di Natale

La mattina dopo, i genitori di Rapunzel li trovarono tutti e quattro a dormire sul tappeto. Li svegliarono dolcemente e non li sgridarono.
-    Abbiamo aspettato Babbo Natale, mamma. – disse Rapunzel a sua discolpa
-    Ma vi siete addormentati sul più bello a quanto pare. – rispose il papà della bambina, indicando i pacchetti sotto l’albero.
Merida fu la prima a scattare verso di essi, e la prima a trovare il biglietto lasciato dall’uomo la notte passata.
-    Venite qui! – disse agli amici – Leggete! –
Rapunzel si sporse per leggere, insieme a Hiccup e Jack.
Sul biglietto c’era scritto, con una scrittura dolce e allo stesse tempo molto marcata:

 Chi dormire non pigliare pesci!
- North ( o Babbo Natale, come volere voi )
Ps: Grazie per dolcetti

Merida abbracciò il foglietto, sussurrando:
-    Lo sapevo che esistevi! –
Jack era pronto a sbeffeggiarla come sempre, mentre Hiccup e Rapunzel trattenevano le risate.
-    Menomale che dicevi di non crederci. – 


 


Shake up the Happines, Wake up the Happiness, IT'S CHRISTMAS TIME! 

 

- Shake up Christmas, Train 


Buon Natale amici di EFP! 
Eccoci alla One Shot che vi avevo promesso! Flufflosa, perché il Natale è la mia festa preferita e mi sento più dolciosa in questo specifico periodo dell'anno xD
Questo è un po' il mio regalo per tutti voi e speroche  lo abbiate apprezzato. 
Ho cominciato queste noticine finali con Shake up Christmas dei Train perché è stata la canzone che mi ha accompagnata durante la scrittura della One Shot ( l'ho sentita 30 volte il 23 dicembre, giorno in cui ho scritto questa One Shot xD ). All'inizio volevo fare una specie di Song-fic, poi ho capito che il testo della canzone non c'entrava nulla con ciò che stavo scrivendo, perciò ho lasciato stare e fatto di mio xD ù.ù 
Insomma, i nostri Big Four sono dei bambini di sette anni, alle prese con la fatidica domanda: Babbo Natale esiste o non esiste? E non potevano mica starsene con le mani in mano la notte di Natale, no? Dovevano illuminare il cammino dell'omone con una torcia nel camino! x'D Siete liberi di lanciarmi pomodori, ma dovevo immedesimarmi in un bambino di sette anni, cercate di comprendermi! 
Ma andiamo a prima, ovvero a tutte quelle comparsine/citazioni che ho inserito nel fantomatico cenone. Quanto avrei voluto partecipare anch'io! *-* Altro che parenti, meglio cenare coi personaggi Disney/Non
Quasi dimenticavo, tutti avranno capito che la One Shot è ambientata ai giorni nostri e che i genitori di Rapunzel sono i suoi veri genitori, ovvero il re e la regina di Corona ( ma qui il padre fa tipo il sindaco, credo. Almeno nella mia testa, perché non l'ho scritto xD ). 
Ed Elinor incinta *-* Ihihihi, secondo me quelle tre pesti scalciavano parecchio durante la cena xD 
Ed il finale con la letterina lasciata da North e Merida che fingeva solamente di non crederci... Io ce la vedo a fare una cosa del genere, non so voi x'D
Beh, credo di non aver dimenticato niente.
Auguro un Buon Natale a tutti ed un buon proseguimento di festività! 

Alla prossima! ^^

 

 

 

 

 

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Big Four / Vai alla pagina dell'autore: _Lullaby99_