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Autore: ElaTwinkeltoes    25/12/2014    2 recensioni
- Quindi non sei cattiva come il lupo di Cappuccetto Rosso?- le chiese il ragazzino dai capelli biondi, che risplendevano alla luce lunare. Lupa odiava quando le facevano questa domanda, le faceva venir voglia di sbranare tutti. Ma poi ricordava che effettivamente la domanda giungeva spontanea. E ciò la riempiva di frustrazione. Tutta colpa di quella ragazzina dal cappuccio rosso che le aveva rovinato definitivamente la reputazione.
- Se vieni con me, ti racconto la vera storia. - fece Lupa, facendo leva sull'eccessiva curiosità che caratterizzava i cuccioli d'uomo di quell'età.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa fanfiction è solo una rivisitazione della storia di Cappuccetto Rosso dei fratelli Grimm, pertanto il personaggio non mi appartiene, così come non mi appartiene il personaggio di Lupa.
 

La storia di Cappuccetto Rosso raccontata da Lupa


- Quindi non sei cattiva come il lupo di Cappuccetto Rosso?- le chiese il ragazzino dai capelli biondi, che risplendevano alla luce lunare. Lupa odiava quando le facevano questa domanda, le faceva venir voglia di sbranare tutti ma poi ricordava che effettivamente la domanda giungeva spontanea. E ciò la riempiva di frustrazione. Tutta colpa di quella ragazzina dal cappuccio rosso che le aveva rovinato definitivamente la reputazione.
- Se vieni con me, ti racconto la vera storia. - fece Lupa, facendo leva sull'eccessiva curiosità che caratterizzava i cuccioli d'uomo di quell'età.
Il ragazzino, Nicholas, si asciugò gli occhi con il braccio. Lupa fu felice per lui. Se avesse continuato a piagnucolare era costretta ad eliminarlo. 
Il ragazzino si sedette e la guardò, aspettando che lei incominciasse a raccontare.
- Cappuccetto Rosso, era una ragazzina proprio come te. Doveva fare lo stesso percorso che farai tu. Hai mai sentito parlare di Giove o Apollo o Bacco?- domandò in modo materno e tranquillizzante al piccolo
- A scuola, qualche volta. Bacco era quello del vino, credo- rispose Nicholas titubante.
Lupa fece un sorrisetto lupesco – A Bacco non piace essere definito 'quello del vino'. Quindi stai attento. - 
- Perché dovrei? Non esist- 
- Invece si.- replicò Lupa. Era sempre la stessa storia con tutti i semidei. Anzi i bambini erano più facili da convincere ma quelli più grandi erano molto più cocciuti. Nicholas aveva 10-11 anni ma era ancora incline a credere a cose come l'esistenza delle fatine dei denti. A Lupa faceva una leggera tenerezza. Non le capitavano semidei così fanciulleschi da moltissimo tempo. Di solito era un po più maturi rispetto alla loro età.
Nicholas guardava un punto imprecisato della foresta, pensieroso. Nella sua testa passavano immagini di un signore dalla lunga barba bianca seminascosto da una nuvola che lanciava fulmini a destra e a manca, di un tipo giovane, abbronzato e biondo che guidava un carro con una palla piena di luce, un altro si trovava in fondo ai mari e somigliava al Re Tritone della Sirenetta e altre persone ancora …
- Allora ti è passata la voglia di sapere il continuo?- domandò Lupa impaziente
Il ragazzino si riscosse dai suoi pensieri e posò lo sguardo su Lupa, attento.
- Cappuccetto Rosso era una ragazzina di quattordici anni che doveva portare del cibo a sua nonna. Saprai di certo che c'era un lupo nel bosco che voleva mangiarsela. Quel lupo ero io-
Nicholas trattenne il fiato e si irrigidì tutto. Lupa poteva leggere il terrore nei suoi occhi.
- Non essere così spaventato. Non siamo arrivati a quella parte. Cappuccetto Rosso, doveva essere addestrata, come farò poi con te, perciò ascolta bene e impara dai suoi errori. Invece di andare dalla nonna, deviammo per il bosco. Cappuccetto Rosso era una ragazzina piuttosto in gamba ma si rovinò da sola. Come lei, anche tu avrai una permanenza qui e ascolta bene la morale della storia. La addestrai bene e lei imparava in fretta. Aveva un visino così dolce e angelico che riusciva ad ingannare nonostante la tenera età. Aveva i poteri di Venere ma non arrivò neanche a farsi riconoscere dalla dea-
- Perché?- chiese il ragazzino con la voce che tremava un po. Lupa sapeva che l'avrebbe spaventato a morte e che avrebbe fatto la stessa fine di Cappuccetto Rosso perciò gli disse- Te lo dirò quando terminerai il tuo addestramento - . Era pur sempre un ragazzino, doveva tener conto anche di quello. I cuccioli d'uomo avevano una psiche più fragile rispetto ai cuccioli di lupi. Non che fossero stupidi ma già i piccoli lupi erano abituati agli assassinii e alla legge del più forte. Doveva dare il tempo a quel ragazzino di maturare la cosa e se neanche a quel punto non era in grado di reggere, vuol dire che non c'era niente da fare.
Il ragazzino preoccupato di accoccolò vicino a Lupa cercando di addormentarsi. Lupa continuò a pensare alla tragica fine di Cappuccetto Rosso



Erano passate settimane da quando aveva portato Nicholas alla Casa del Lupo. Era effettivamente più maturo e non somigliava più il bambino terrorizzato che aveva portato lì. Doveva superare un'ultima prova finale per decidere se poteva diventare un legionario.
- Lupa- la chiamò Nicholas con un piccolo sorrisino. Da quando gli aveva raccontato di Romolo e Remo, di come li aveva trattati bene come se fossero suoi lupacchiotti, non pensava più che fosse una mangia bambini. Non riusciva a mangiarli i bambini, le ricordavano troppo i suoi Romolo e Remo, e una madre non mangia i suoi figli. Se proprio doveva, preferiva che ci pensasse il suo branco. E Nicholas le aveva fatto capire che anche lui aveva recepito il messaggio
- Lupa, mi hai raccontato tante storie, ma prima che io me ne vada, vorrei sapere la fine della storia di Cappuccetto Rosso-
- Vuoi proprio sapere come finisce?- domandò Lupa. Se avesse appreso la verità, come avrebbe reagito? Era curiosa come un cucciolo d'uomo anche lei, quel giorno.
- Si, mi piacerebbe tanto- rispose il ragazzino
- Dopo però te ne andrai. Cappuccetto Rosso era terrorizzata dai lupi. Aveva solo un modello di lupo che gli avevano inculcato in testa da quando era piccola. Come se le dicessero sempre: i lupi sono cattivi, non fidarti di loro. Una notte, mentre tutto il branco dormiva, scappò dall'accampamento, ma dall'accampamento puoi uscire solo se io lo voglio. Cominciai ad inseguirla ma riuscì comunque a riparasi a casa di sua nonna. Io restai in agguato nelle vicinanze. La nonna chiamò un signore, un cacciatore che da tempo non trovava cibo. Quell'uomo compì una strage. Morirono un sacco dei miei fratelli.-
- E poi? Li vendicasti?- chiese il ragazzino un po arrabbiato. La frase sorprese Lupa ma Nicholas non poteva vederla. Davvero il piagnucoloso moccioso era cambiato così tanto?
- Difesi il mio branco e uccisi il cacciatore. E anche Cappuccetto Rosso- rispose Lupa.
Lei non mangiava i bambini ma i deboli vanno eliminati. Sempre.
- Bene- fece Nicholas, apatico – e come mai la storia è diversa, allora?-
- Perché Angelika Grimm, il vero nome di Cappuccetto Rosso, raccontò una storia diversa dalla realtà ai suoi fratelli maggiori. Loro scrissero tutto ciò per ricordare la sorella scomparsa e le loro storie si diffusero. E' finita qui la storia.-
Nicholas guardò Lupa negli occhi. Non vi lesse paura oppure orrore ma nei suoi occhi brillava una scintilla. Nicholas pensava che Lupa non avesse tutti i torti. Aspettava un giudizio, come se l'essere mitologico fosse un giudice che si accingeva a leggere una sentenza.
- Verso sud, ragazzino. Sempre sud- si limitò a comunicare Lupa 
Nicholas si voltò e cominciò a camminare. 
Lui e Angelika Grimm avevano solo una cosa in comune: nessuno dei due aveva rivisto la Casa del Lupo.




Angolo dell'Autrice
 BUON NATALE A TUTTI VOI!
Si, non avendo niente a che fare e pensando a Cappuccetto Rosso, mi è venuta in mente questa storia. E' la prima fanfiction che voglio pubblicare e sono nel panico! Spero che la storia vi sia piaciuta come è piaciuto a me scriverla. Comunque, auguri a tutti.
Octavian: ehi! Qui sono solo io il sommo e augure!
Io: per foza, se solo tu augure. Adesso fai gli auguri e smammiamo
Octavian: Va bene. Buon Natale e Felice 2015 pieno di pupazzetti squartati
Io: Il solito ....
 
  
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