Film > The Big Four
Ricorda la storia  |      
Autore: DioMagoPrescelto99    25/12/2014    1 recensioni
E' Natale ragazzi!!! YEEE Gioia e Allegria!!!
Questa è una One shot natalizia dove i nostri amati Big Four sono guardiani!! *-*
Manny, l’uomo della luna, aveva dato ai quattro guardiani anziani, Nord, Dentolina, Calmoniglio e Sandman la missione di andare a cercare il nuovo guardiano scelto. E proprio domani, la vigilia di Natale, avrebbero dovuto portare a termine questo compito ... perciò i quattro nuovi guardiani Hiccup, Rapunzel, Jack e Merida, nonostante le diffidenze riscontrate da quest'ultima, alla fine avevano accettato l'incarico di Babbo Natale per una Notte ...
Auguri a tutti Ragazzi!!
Spero vi piaccia *^*
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Jack Frost, Merida, Rapunzel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
FRIENDS ARE CHRISTMAS

 


-    Nord non preoccuparti ci pensiamo noi! - , lo rassicurò il moro poggiando una mano sulla spalla del grosso uomo dalla barba e i capelli bianchi vestito di rosso, con tatuati sulle braccia da un lato i nomi dei bambini buoni e dall’altro i nomi dei bambini cattivi.
-    Consegneremo noi i regali domani - , disse con un sorriso la dolce Rapunzel cercando di far sollevare il morale di Nord, triste per non poter portare, la notte di Natale, i regali a tutti i bambini del mondo. 
Manny, l’uomo della luna, aveva dato ai quattro guardiani anziani, Nord, Dentolina, Calmoniglio e Sandman la missione di andare a cercare il nuovo guardiano scelto. E proprio domani, la vigilia di Natale, avrebbero dovuto portare a termine questo compito. Nord però quel giorno doveva consegnare i regali a tutti i bambini, perciò l’unica soluzione a questo problema era affidare il compito di consegna dei regali ai nuovi quattro guardiani scelti da poco, Hiccup, Merida, Rapunzel e Jack. I quattro, nonostante le diffidenze riscontrate da Merida, alla fine avevano accettato l’incarico di Babbo Natale per una notte.
L’unico problema era quello di convincere Nord che ce l’avrebbero fatta a consegnare i regali. A portare il regalo che tanto desideravano quei teneri bambini che con gioia attendevano di aprirli e trovarvi una sorpresa a loro gradita.
-    Dai Nord, io mi fido di loro, ce la faranno! - , Dentolina, anch’essa, cercava di tranquillizzare il grande Nord dicendo lui che ce l’avrebbero fatta. Anche se loro quattro erano il massimo nel non cacciarsi nei guai, lei sapeva che non li avrebbero delusi in un compito così importante. Quei bambini, quelle splendenti luci sul loro mappamondo, ricordavano loro la gioia che c’era nel dare gioia ai bambini. Luci di speranza, luci di vita, luci che li aiutavano a mantenere vivi i sogni.
-    Dai! Sanno che se sgarrano li prendo a boomerang in testa - , ironizzò Calmoniglio saltando di fianco al vero Babbo Natale.
Anche Sandman dimostrava il suo assenso con un grosso pollicione d’oro sulla sua testa, oro brillante come il sole, come i sogni dei bambini.
-    Eh va bene mi fido di voi! Compite bene questo compito. Domani è la vigilia e dovrete iniziare a consegnare presto i regali  per via dei fusi orari. Poi dovete dividervi il lavoro. Prendete la mia sfera di vetro. Create i portali e fate il giro di tutte le città e tutte le case … - , Nord iniziò a straparlare cercando di nascondere quanto fosse veramente nervoso. 
-    Si, si, va bene. Ce la caveremo - , intervenne Jack, prendendo Nord e scortandolo all’uscita dal suo grande palazzo, pronto a salutarli per la loro partenza.
-    Ce ne occuperemo noi! - , concluse Merida. I quattro guardiani anziani salirono sulla slitta di Nord e con un saluto, un po’ preoccupato, partirono nel cielo colmo di stelle del polo nord.
-    E state attenti! - , sentirono gridare dalla slitta ormai scomparsa nell’orizzonte.
I quattro restanti guardiani tornarono dentro il palazzo. Hiccup decise di girovagare per tutti quei corridoi, muovendosi silenzioso come per non farsi scoprire. Camminava scrutando i vari quadri e le varie stanze che incontrava durante il suo cammino. Anche se mentre faceva tutto ciò non era presente col la mente. Pensava a tre anni prima quando lui ancora non era un guardiano. Quando lui era a Berk e lottava per far accettare i draghi fra il suo popolo. A suo padre che non accettava ancora il vero Hiccup, che voleva un Hic più vichingo. Grazie a Dentolina poteva ricordare tutto il suo passato, ma sfortunatamente anche la sua morte.
Lì nel cielo in groppa a Sdentato cercando di battere La Morte Rossa. Sdentato che lancia le fiamme nella bocca dell’enorme drago e quest’ultimo che cade ed esplode. Infine se stesso che cade fra le fiamme mentre Sdentato cercava di salvarlo cadendo anch’esso lì con lui. In quel momento venne scelto, lui col suo amico drago, ed entrambi divennero guardiani. Subito vennero presi e scortati via per diventare nuovi guardiani. Arrivati al palazzo di Nord incontrò Merida e Rapunzel, nuove guardiane anche loro. All’inizio non aveva fatto molta amicizia ne con i vecchi ne con i nuovi guardiani, forse perché erano tutti spaventati da Sdentato. Pian piano però Rapunzel era diventata sua migliore amica e confidente. Jack il suo migliore amico burlone che tirava sempre su il morale. Sandman gli portava solo buoni sogni. Stimava Calmoniglio per il coraggio e l’audacia. Nord invece era il suo nuovo esempio da seguire. Dentolina invece gli aveva restituito i ricordi. Per ultima invece fu Merida, fin dal primo giorno era sempre stata diffidente con lui. Col suo carattere ribelle, scontroso ma allo stesso tempo generoso e molto coraggioso lo aveva affascinato dall’inizio, ma lei aveva fatto di tutto per allontanarlo. Alla fine erano diventati buoni amici e dopo qualche tempo fidanzati. Lui l’amava con tutto se stesso. Ma dentro di sé un vuoto si stanziava nel suo cuore e nella sua mente. Una ragazza simile a Merida. Bionda coraggiosa e dura. Una ragazza che lui aveva tanto amato e che ancora tutt’oggi aveva un piccolo posto nel suo cuore. Accantonò tutti questi pensieri che gli passavano per la testa e prese a fissare una piccola porta che apriva l’ingresso a una tanto piccola stanza, dove una luce catturò l’attenzione del moro. Questo decise di entrare e scoprire cosa aveva causato quel luccichio. Pian piano spalancava la porta di legno, con la lentezza di una lumaca. Ma dentro non vi trovò niente di tanto diverso dal normale. Poi voltò lo sguardo verso una grande cassetta della posta. Il luccichio, ormai lieve, proveniva dall’interno di quel contenitore rosso. Hiccup decise di curiosare e senza esitare aprì la cassetta trovandoci una sola e unica lettera di un bianco latte. Girandosi in torno capì che quella era la stanza dove Nord riceveva le lettere dei bambini. Perciò altro non poteva essere se non una lettera appena arrivata. Decise di prenderla e aprila perché chiunque l’avesse scritta di sicuro domani avrebbe voluto avere ciò che aveva chiesto. 
Si sedette sulla sedia vicino il tavolino  di legno presente nella stanza. Accese una piccola luce da lettura e scrutò la lettera. Era normale chiusa da una strana sostanza appiccicosa che di sicuro non era colla. Sembrava molto alla bava che Sdentato aveva sulle sue fauci. E subito capì da dove proveniva quella lettera e che quella sostanza appiccicosa non era altro che saliva di drago. Sul lato alto destro della lettera vi era un piccolo francobollo con l’immagine di un elmo vichingo. Quella lettera proveniva dalla sua città di nascita, proveniva da Berk!
L’aprì lentamente come se fosse una mina pronta ad esplodere e lui stesse cercando di disinnescarla. Lievemente e con tutta la calma del mondo sfilò il foglio che la lettera conteneva.

Caro Babbo Natale,
Sono una delle tante vichinghe presenti a Berk. In tutti questi anni di vita non ho mai inviato o  chiesto qualcosa a te tramite queste inutili lettere. Questa è la prima volta. 
Ho scritto questa lettera perché voglio chiederti una cosa difficile da ottenere. Ma è una cosa che desidero tanto. 
Tre anni fa, un ragazzo di qui è scomparso. Il suo nome è Hiccup. Stava cavalcando il suo drago, beh si qui a Berk ci sono i draghi, combattendo contro La Morte Rossa quando l’ha battuta loro due sfortunatamente sono caduti tra le fiamme del gigantesco drago. Non abbiamo ritrovato corpi, perciò sappiamo che lui è scomparso anche perché dopo che Sdentato, il suo drago, e lui sono caduti fra le fiamme abbiamo visto un’ombra nera volare via. Abbiamo tutti pensato che qualcuno l’avesse portato via, che Sdentato l’avesse portato via. Da quel giorno qui a Berk i draghi sono diventati nuovi amici per tutti noi, ma giorno dopo giorno si sente la mancanza, e soprattutto io sento la mancanza del MIO Hiccup. Per concludere, l’unica cosa che ti chiedo in tutta la mia vita per Natale è rincontrarlo o almeno sapere che sta bene.
Astrid.

Il suo cuore batteva a mille. Non aveva mai pensato a come stessero a casa sua. Non aveva mai pensato neanche di tornarci. La sua vita qui era bellissima, avventurosa e meravigliosa. Ma dopo quella lettera un leggero desiderio di tornare a casa e di rivedere le persona a lui care si stava riformando. Forse era stato il destino a volere che questo accadesse, che lui trovasse e leggesse quella lettera. Decise di non pensarci perciò tornò in camera pronto per andare a dormire, cercando di accumulare abbastanza forze per la mattina seguente e per la distribuzione dei regali, sperando anche che la notte gli avrebbe portato consiglio suggerendogli cosa fare con la lettera di Astrid. Poggiò il foglio nel tiretto del suo comodino e una volta spenta la luce cadde in un dolce sonno profondo.

La mattina dopo tutti si alzarono presto per mettere in atto gli ultimi preparativi. Cosa più importante il mezzo di trasporto da utilizzare. Ad Hiccup venne l’idea di usare una delle tante slitte di nord e di legarla alla groppa di Sdentato così da poter volare nel cielo e viaggiare veloci allo stesso tempo. Misero il sacco dei regali a bordo e tutti e quattro uno dopo l’altro salirono sulla slitta pronti a patire. Merida si sedette di fianco ad Hiccup prendendolo per mano. Il moro la osservò. Come sempre aveva quei folti ricci rossi dall’aria ribelle quasi come quella della padrona e sulla schiena posizionato il suo stupendo arco di legno e una faretra riempita di frecce. Il potere di Merida era il fuoco, qualsiasi cosa toccasse poteva, a suo piacimento, prendere fuoco. Poi si voltò per vedere se i suoi due amici si erano sistemati per bene sulla slitta. Rapunzel stava ancora finendo di mettere a bordo i suoi chilometrici capelli che al suono della sua voce si illuminavano di una luce simile a quella del sole che guariva e risanava l’animo delle persone. Al suo fianco vi era Jack, il guardiano del divertimento, lo spirito della neve e del ghiaccio. Era lì immobile che si reggeva al bastone dalla punta incurvata con occhi ancora sonnolenti.
-    Partiamo - , gridò poi il moro urlando a Sdentato di prendere il volo. Un attimo prima erano ancora nel palazzo, un attimo dopo nel cielo a volare veloci verso la prima città.
Diedero regali ad ogni bambino del mondo che avesse scritto una lettera a Nord o che semplicemente credeva in Babbo Natale. I quattro capirono che il compito a loro assegnato non era semplice come credevano. Dover prendere il giusto regalo. Intrufolarsi dal camino della casa giusta del bambino giusto e posizionare il regalo sotto l’albero senza farsi scoprire, non era poi tanto semplice. Andavano da una città a l’altra attivando la palla di vetro di Natale che Nord aveva loro consegnato. Sdentato resisteva all’interminabile viaggio riposandosi durante quel poco tempo che aveva per aspettare che gli altri mettessero i regali nelle case dei bambini e poi ripartiva in volo. In ogni città in cui andavano la notte dominava il cielo e le stelle circondavano la luna, o meglio l’uomo della luna. Questo brillava nel cielo quasi osservandoli quasi studiandoli. 
Il tempo passava e il loro lavoro diventava sempre più lento. La stanchezza iniziava a sovrastarli ma loro resistevano perché il loro compito doveva ancora terminare. Scesero sul tetto di una casa pronti a scendere dal camino, ma non fecero in tempo a farlo. La loro attenzione venne catturata da un’ombra nera alle loro spalle, muoversi nell’aria mentre pian piano prendeva una forma quasi umana. Jack divenne teso e rigido, le sue mani stringevano il bastone così forte che le nocche gli divennero bianche. Hiccup capì che Jack sapeva cosa stava succedendo e non era niente di buono.
-    Pitch! - , gridò l’albino con un tono di disgusto e rabbia mescolati.
-    Chi è? - , domandarono i tre guardiani fissando l’uomo creatosi dalla nube nera. Il vestito lungo gli ricadeva scuro su tutto il corpo come un mantello. Il viso bianco animato dai suoi occhi color oro.
-    Sono l’uomo nero. Creo paura e dissolvo la speranza. Sono la paura stesa e gli incubi della notte. Da oggi il vostro peggior nemico. - , esclamò con un sorriso maligno e di disprezzo.
Hiccup non ebbe il tempo di elaborare i dati donatogli dall’uomo che Jack mosse veloce il bastone scatenando una forte scia glaciale contro Pitch, mentre quest’ultimo la schivava ridiventando ombra.
-    Jack, ormai il mondo è colmo di paura e tu non riuscirai a fermarmi! Figurati con questi novellini! - , ghignò indicando Hiccup, Merida e Rapunzel. 
-    I novellini adesso ti abbatteranno! - , gridò Merida scagliando una forte freccia fiammeggiante contro l’uomo nero colpendogli un braccio. Questo gemete staccandosi la freccia e bruciandosi il palmo delle mani.
-    Stupidi guardiani non potete niente contro di me! - , gridò mentre altre ombre sbucavano dietro le sue spalle che pian piano assumevano la forma di stalloni neri pronti ad attaccare.
Merida era pronta al combattimento, infatti subito iniziò ad abbattere quei purosangue con frecce infuocate. Jack non era da meno, sferrava scie di ghiaccio contro altri cavalli abbattendoli e facendoli diventare come sabbia nera che cadeva giù inanimata. Rapunzel intanto prendeva a padellate qualche ombra disintegrandola mentre con un sorriso gioiva per la sua impresa. Hiccup non era pronto come gli altri tre, al contrario di loro, lui non aveva poteri né armi, lui aveva Sdentato e doveva liberarlo della slitta perché potesse fare qualcosa. Subito corse verso il suo amico drago e in men che non si dica anche loro erano pronti alla battaglia. Si alzarono in volo lanciando fiammate che distruggevano intere file di cavalli d’ombre. 
Il loro successo ebbe vita breve, l’uomo nero lo colse all’improvviso disarcionandolo dal drago e facendolo cadere sull’asfalto dove cadde di schiena sbattendo la testa e procurandosi una bella ferita grave. Non vedeva niente né riusciva a muoversi era moribondo all’immagine dei suoi amici che venivano sopraffatti dai purosangue di ombre e da Pitch che ora si era accanito su Jack.
Lo sguardo pauroso di Rapunzel trasformarsi in uno coraggioso e sicuro colpì Hiccup alla sprovvista. Questa aveva deciso di non arrendersi. Chiuse gli occhi ed Hiccup capì a cosa stava pensando. I desideri dei bambini e la gioia si diffusero nell’aria e tutta quell’energia venne raccolta e accumulata nei capelli di Rapunzel che d’incanto divennero brillanti come il sole. Una luce accecante e luminosa colma di speranza e allegria. I cavalli indietreggiarono e Pitch venne colto di sorpresa e incantato rimase a fissare la luce dei capelli di Rapunzel. Jack lo colpì facendolo sbattere contro il muro di un tetto e bloccandolo con un raggio ghiacciato. I capelli di Rapunzel brillavano sempre più e la luce perforava le creature d’ombra abbattendole. Quando i cappelli tornarono normali i cavalli oscuri non c’erano più e al loro posto la sabbia nera restava a terra immobile mentre Pitch era imbambolato bloccato dal ghiaccio di Jack.
-    Avrete vinto questa volta! Ma questo è solo l’inizio! - , e così Pitch scomparse in una nuvola nera come quella in cui era venuto.
-    Hiccup! - , gridò Merida correndo in soccorso del suo ragazzo. Gli occhi erano colmi di lacrime che presto sarebbero colate.
-    Rapunzel i capelli! - , gridò Merida alla ragazza che subito la raggiunse. La biondina afferrò i suoi capelli e li sistemò per bene arrotolandoli attorno alla testa del moro tramortito a terra.
Poi Rapunzel prese a cantare con una voce dolce, soave e rilassante che rallegrò Hiccup in un istante.

 
Fiore, dammi ascolto 
Se risplenderai 
Con i tuoi poteri 
Tu mi proteggerai 
Con la tua magia 
Tu mi aiuterai 
E non dirmi che 
Per me è tardi ormai 
E' tardi ormai

I capelli di Rapunzel brillarono e in poco tempo Hiccup si riprese ritornando in tutte le sue forze. Il mondo tornò chiaro e visibile ai suoi occhi e la prima cosa che vide riprendendo una vista migliore furono gli occhi di Merida piangenti mentre quest’ultima lo baciava. In quei momenti di separazione e di agonia Hiccup aveva capito quanto voleva bene a queste persone. Lui avrebbe perso la vita per loro e sapeva che anche loro lo avrebbero fatto per lui. I quattro si abbracciarono rimanendo per un po’ fermi ad unire il calore dei propri corpi in uno scambio di vere, pure e allegre emozioni che Hic sperava non finissero mai.
-    Ne dovremo parlare con Nord e gli altri! - , tutti annuirono riprendendo così a distribuire i regali.
Era tardi e solo un regalo mancava da essere consegnato. Un regalo di cui solo Hiccup era a conoscenza. 
-    Ragazzi abbiamo da fare un’ultima tappa. - , enunciò a tutti.
-    Qui dice che abbiamo finito! - , proferì Merida mostrando l’elenco delle città a cui consegnare i regali. – e poi non abbiamo più regali! - .
-    Non preoccupatevi! Andiamo a Berk! - .
Il viaggio durò poco. Dopo neanche un’ora furono nel villaggio in cui Hiccup era nato. Splendente ed equipaggiato a dovere sulla cura dei draghi. Quindi Astrid non mentiva quando diceva che ora a Berk i draghi ci abitavano. 
-    Ragazzi devo andarci da solo! - , gli altri si limitarono ad annuire rimanendo sulla slitta legata a Sdentato mentre Hiccup scendeva da quest’ultimo dirigendosi verso la casa di Astrid.
Entrò come una persona normale da una finestra e subito si ritrovò nel soggiorno della casa. Salì le scale per arrivare al piano superiore e alla stanza della bionda. Aprì piano la porta ritrovandosi così vicino al letto della sua amica addormentata. Guardandola gli ritornarono in mente tutti i ricordi della sua vita a Berk. Le umiliazioni del non essere abbastanza vichingo. Poi gli elogi fatti per saper controllare vari draghi. Il suo amico Sdentato. La sua cotta ormai passata per Astrid. Tutto questo lo aveva fatto diventare la persona che era adesso e non poteva essere altro che grato. Fece per voltarsi quando senti Astrid chiamare il suo nome.
La ragazza era sveglia a fissare il moro, sbalordita, stordita, confusa ma felice allo stesso tempo.
-    HICCUP! - , gridò di gioia saltando dal letto. – sapevo che non eri morto! - , corse ad abbracciarlo senza notare la freddezza del ragazzo.
-    Astrid ho letto la tua lettera - ,
-    Cosa? Come hai fatto? - ,
-    Non posso dirtelo! Sono venuto qui per dirti che sto bene! Che ho incontrato persone a cui voglio e che mi vogliono bene! Sono venuto per farti sapere che sono vivo! - , la bionda quasi pianse dalla gioia ma anche dalla malinconia. 
-    Non vuoi restare?! - , gli domandò quasi scongiurandolo e con le lacrime agli occhi.
-    Scusami Astrid, anche se volessi non posso … e poi ora, nel posto in cui mi trovo, ho una nuova famiglia … questo è un addio Astrid … ti voglio bene! Abbi cura di te! - , concluse chiudendosi la porta alle spalle e dividendosi per sempre da quella ragazza che una volta gli piaceva. 
Tornato dai suoi amici salì sulla slitta e ripartirono a tutta velocità verso il polo nord, verso casa loro. Durante il tragitto Hiccup capì che sarebbe stato bene. Nonostante future avversità qui, con queste persone a cui voleva bene, con queste persone che gli portavano la gioia nel cuore, avrebbe vissuto felice. Quel giorno era stato un Natale diverso dagli altri. Hiccup finalmente aveva capito che i suoi amici erano il suo Natale.

 

N.A.:   AUGURI A TUTTI!! oggi è Natale che bello! *-* Questa One shot la dedico a tutti coloro che la leggeranno/recensiranno/preferiranno!! Bene spero vi sia piaciuta e se avete riscontrato degli errori grammaticali e/o di scrittura e/o di battitura scrivetemeli in una recensione e io provvederò ad aggiustarli ;)
Per scrivere questa One shot mi ci è voluto molto. Poi oggi mentre la finivo il computer è impazzito! Lo schermo era diventato blu e poi si è spento da solo (POSSESSION!!) comunque ho riscritto tutto ciò che si era cancellato perciò eccolo qui! Spero che qualcuno recensisca ...
Oggi è un giorno bellissimo per me!! Ho ricevuto ben tre libri per Natale *^*: L'ombra del Vento, libro regalatomi dalla mia carissima migliore amica Slvre99, quel libro l'avevo preso in biblioteca per leggerlo, ma poi ha iniziato a piacermi molto così lei mi ha accontentato regalandomelo *^*. Eroi dell'Olimpo Il Marchio di Atena *-* oh gosh anche a dirlo sclero, regalo dei miei genitori che come sempre mi hanno accontentato, e oggi infatti ho letto i primi capitolo di questo meraviglioso libro *-*. Come ultimo regalo, ma non per importanza, Eroi dell'Olimpo La Casa di Ade *^* oddei sto sclerando!! Regalo fatto dalla mia migliore amica Lullaby99 thanks *^* VI VOGLIO BENE!!
Bene ho finito di rompervi con le note di autore ... ma ci vedremo presto fra due giorni quando publicherò la mia nuova long (di cui non so ancora il titolo xD) okay se volete ci leggiamo lì!!
Alla prossima
DMP
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Big Four / Vai alla pagina dell'autore: DioMagoPrescelto99