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Autore: angelo_nero    25/12/2014    2 recensioni
Due maghi innamorati ma con la paura di uscire allo scoperto, due maghi completamente diversi ma che si completano a vicenda, due ragazzi così giovani eppure così maturi. Complici un cielo stellato, un manto bianco e un piccolo incoraggiamento da parte di un'amica: una dichiarazione sotto le stelle.
questa storia partecipa al contest "una corolla di immagini" indetto da Aki sama e aturiel
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil, Redfox, Levy, McGarden
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Hoshizora no shita de seimei

 

Il cielo, di un grigio pallido quasi surreale, coperto da quelle nuvole che non avevano smesso un attimo di far cadere quei fiocchi bianchi e gelati che lei tanto amava.

Seduta vicino alla finestra guardava fuori assorta nei propri pensieri, ormai da ore. Nessuno dei suoi nakama aveva osato distrarla da quel suo stato quasi spettrale. L'unico da cui voleva essere disturbata non entrava in gilda da due settimane, lo stesso lasso di tempo che era passato da quando era partito per un incarico.

Il giorno prima, che per via della bufera non si era potuta presentare in gilda, lui aveva fatto la sua comparsa chiedendo, sotto lo stupore di tutti, come mai lei non fosse presente.

-Ehi, fiammifero la smetti di starmi in mezzo ai piedi?- urlò Gray dopo che Natsu gli cadde addosso. -Tu pensa a metterti qualcosa addosso, ghiacciolo!- rispose il Dragon Slayer.

In lontananza avvertiva le voci dei due litiganti mentre intraprendevano l'ennesima rissa, a cui poi si unirono anche tutti gli altri gridando -Rissa!- buttandosi nella mischia.

Sospirò pensando che tutto quel trambusto che di solito le metteva allegria, quel giorno non riusciva a strapparle neanche un sorriso.

Avvertì una mano sulla spalla e si voltò incontrando il sorriso di Lucy -Oh, sei tu Lu-chan.- disse riportando lo sguardo alla finestra. Sentì il rumore prodotto da una sedia che veniva trascinata e con la coda dell'occhio osservò la sua migliore amica sedersi accanto a lei. -C'è qualcosa che non va?- le chiese Levi osservando lo sguardo indagatore della maga.

Lucy incrociò le braccia e chiuse gli occhi aggrottando le sopracciglia -Io sto bene, piuttosto tu hai qualcosa che non va. Non fai altro che sospirare.- disse. Levi si lasciò andare a un altro sospiro, appoggiò il gomito al davanzale della finestra e vi appoggiò il mento guardando lontano, sperando di scorgere la sua figura. -Vedi, l'hai fatto di nuovo!- affermò la ragazza bionda sporgendosi verso l'altra. -Non ti si può nascondere proprio nulla, vero Lu-chan?- chiese abbozzando un falso sorriso.

Lucy continuò a guardare stranita la nakama inclinando la testa di lato -Allora c'è veramente qualcosa che non va. Forza sputa il rospo!- disse risoluta avvicinandosi maggiormente all'azzurra. Levi sospirò nuovamente portando lo sguardo sul pavimento prendendo a giocare con il laccio della felpa. Sapeva che con lei poteva confidarsi, ma era comunque reticente a parlare di tutto ciò, specialmente di quella persona.

Alzò lo sguardo sugli occhi nocciola della maga e cominciò -Mi manca una persona.- disse di getto. Attese una risposta dalla ragazza che però non arrivò. Così si vide costretta a continuare -Sono due settimane che non lo vedo e mi sembra un'eternità. Mi manca come l'aria che respiro. Non so cosa mi stia succedendo, non mi sono mai sentita così. È diventato una costante nella mia vita e voglio che rimanga tale.- aggiunse aggrottando un po' le sopracciglia.

Lucy ci pensò un attimo comprendendo bene il problema dell'amica che, intanto, aveva ripreso a torturare il laccio attorcigliandolo attorno al dito. -Levi.- la richiamò. La scripter alzò la testa ritrovandosi la faccia sorridente della maga degli spiriti a pochi centimetri dal viso, arrossì leggermente presa in contropiede. -È Gajeel, vero?- disse candidamente mentre il viso della ragazza di fronte andava a fuoco. Come aveva fatto a capirlo così in fretta? Si sentiva così stupida. -È così? Lo immaginavo! Levi è innamorata di Gajeel!- disse la bionda euforica. -Sssh! Non urlarlo però!- l'ammonì posandosi l'indice sulle labbra. Si guardò intorno e, quando si assicurò che nessuno l'avesse ascoltate, le chiese -Come hai fatto a capirlo?- Lucy si appoggiò allo schienale della sedia incrociando le braccia. -Beh, hai parlato al maschile e poi sono andata ad esclusione.- alzò l'indice della mano destra. -Natsu non è il tuo tipo, Gray è accalappiato da Juvia, Laxus, Fried e Bixlow assolutamente no, Elfaman neanche a pensarci anche perché Evergreen ti pietrificherebbe, Alzac è sposato, Max, Warren e Nab li ho esclusi quasi senza pensarci, Romeo è troppo piccolo, per non parlare di Jet e Droy. Quindi escludendo la “generazione matura”, l'unico rimasto è Gajeel. - concluse la maga lasciando di stucco la piccola scripter.

-Va bene, hai vinto. Mi piace Gajeel, lo amo, ma credo che lui non provi lo stesso nei miei confronti. Insomma siamo così diversi...- disse sconsolata Levi riportando lo sguardo sugli scarponcini grigi. -Invece secondo me a lui piaci.- disse risoluta l'altra. -Tu non ci hai fatto caso, ma io si.- disse sorridente. Levi la guardò confusa: a cosa non aveva fatto caso? L'altra appoggiò le mani sul bordo della sedia. -Lui ti guarda ogni singolo istante, dal momento in cui metti piede nella gilda al momento in cui te ne vai, senza mai distogliere lo sguardo. Se questo non è amore!- aprì le braccia in un gesto teatrale.

Davvero Gajeel la osservava? Non le sembrava possibile, eppure la sua amica era così sicura. In effetti i loro rapporti erano leggermente cambiati da quando erano tornati dall'Isola Tenrou, dopo sette anni di assenza. Però non credeva possibile una cosa del genere! Insomma sempre del Dragon Slayer del ferro si stava parlando, non di un ragazzo qualunque.

E se invece ciò che ha detto Lucy fosse vero? E se veramente quel ragazzo che aveva sempre ammirato da lontano, provasse qualcosa per lei, che andasse aldilà dell'amicizia?

-Perchè non vai da lui?- le chiese la bionda sorridente. -Non hai detto che ti manca? Potrebbe essere la buona occasione per rivelargli ciò che provi- La maga dai capelli blu ci pensò su -Ma non so dove si trova. Come faccio a trovarlo?- La maga degli spiriti stellari indicò il bancone alle sue spalle. Levi si sporse un po'. Ma certo! Lily! Pensò correndo verso l'Exceed scordandosi completamente dell'amica.

Il gatto stava sorseggiando il suo solito succo al kiwi quando Levi fece girare lo sgabello per poterlo guardare. L'Exceed rimase sorpreso -Ciao, Levi. - la salutò tornando al suo succo. -Lily, dov' è Gajeel?- chiese la scripter senza giri di parole. Il gatto inclinò la testa lateralmente cercando di capire cosa passasse per la testa della maga. -Proprio qui fuori.- rispose. -Grazie!- disse la maghetta correndo fuori, quasi dimenticando di afferrare il giubbotto, se non fosse stato per Lucy che glielo aveva lanciato.

 

Lo trovò seduto sotto un albero centenario che fissava i fiocchi di neve cadere a terra. -Bella la neve vero? A me piace tanto questo manto bianco, anche se preferisco l'estate.- la voce della maga lo colse di sorpresa. Si voltò notando una Levi tutta sorridente sostargli di fianco -Bentornato!-gli disse quasi sottovoce sedendosi al suo fianco. Seguì i suoi movimenti con lo sguardo rimanendo in silenzio. -Com'è andata la missione?- chiese lei abbracciandosi le gambe.

Il mago appoggiò la testa al tronco dell'albero portando la sua attenzione verso i rami, ormai spogli, ricoperti di neve. -Normale.- le rispose piatto.

Rimasero in silenzio per qualche minuto non sapendo cosa dirsi. Levi cominciò a chiedersi se non fosse stato un errore andare a cercarlo, se forse sarebbe stato meglio rimanere in gilda ed aspettare che lui si facesse vivo. Ormai era lì e non poteva di certo tirarsi indietro.

Appoggiò la testa sulle ginocchia piegate -Sai, mi sei mancato in queste due settimane. Mi sei mancato molto.- cominciò. Con la coda dell'occhio cercò di scorgere le espressioni del Dragon Slayer: aveva chiuso gli occhi tenendo la testa appoggiata al tronco dell'albero, sembrava addormentato. Tornò a guardarsi le scarpe e continuò a parlare incurante del fatto che, forse, non la stesse ascoltando. -Non vedevo l'ora che tornassi, ti ho pensato ogni minuto del giorno e della notte, sognando addirittura di stringermi a te.- arrossì leggermente di fronte a quella confessione, si sentiva ridicola. -Devo confessarti che non mi era mai capitato prima, di pensare così intensamente a una persona intendo. Il mio unico chiodo fisso sono stati i libri, con il loro odore di carta e inchiostro sono stati i miei unici pensieri. Almeno fin quando non sei arrivato tu.- si fermò a prendere fiato. Si sentiva il volto in fiamme, come se stesse per bruciare, era sicurissima di essere arrossita fino alla punta dei capelli. Prese un respiro profondo e continuò – Tu.. tu sei costantemente nei miei pensieri, nei libri che leggo, paragono il protagonista di turno a te. Mi sento felice se ci sei e distrutta se non ti vedo, ho pensato di morire, quella volta a Tenrou, quando non riprendevi conoscenza.- ricacciò indietro le lacrime al ricordo di quel doloroso evento. Si azzardò a voltarsi nella sua direzione: era ancora appoggiato al tronco, stavolta con gli occhi aperti. Quando posò le iridi rosse su di lei si voltò imbarazzata, concentrandosi nuovamente sulla neve ai suoi piedi. Non sapeva se veramente la stesse ascoltando o faceva solo finta. -Ti amo, Gajeel.- concluse sottovoce sprofondando con la testa tra le gambe per l'imbarazzo. Si sentiva più leggera dopo quella confessione ma tremendamente in imbarazzo, insomma non sapeva neanche se lui provasse la stessa cosa. -Ciò non implica che tu debba per forza provare lo stesso.- disse a malincuore alzandosi e facendo un paio di passi in avanti. Avvertiva gli occhi indagatori del mago sulla propria schiena e resistette alla voglia di piangere. Aveva capito, dal suo silenzio, che non aveva nulla da dire. Si voltò sorridendo -Permettimi però di rimanere al tuo fianco, farò il possibile per non infastidirti.- si arrese così, senza combattere, senza provare a far entrare uno spiraglio di luce dentro quel cuore nero. A lei bastava potergli stare accanto, non aveva bisogno d'altro.

-Lo sai che dici un sacco di cavolate, gamberetto?- si sentì dire da quella voce profonda che tanto amava. Il suo sorriso scomparve a quelle parole. Inclinò la testa di lato -Cosa intendi?- era ancora speranzosa, dopotutto.

Vide il ragazzo annullare la distanza tra loro percorrendo quei pochi passi che li separavano. Dovette alzare la testa per poterlo guardare negli occhi, era decisamente più alto di lei e più massiccio. I lunghi capelli neri erano trattenuti da una fascia bianca e grigia esattamente come quella che portava lei, gli occhi cremisi brillavano al chiaro di luna, che ormai regnava incontrastata nel cielo blu. Quando si avvicinò ancor di più, lasciando pochi centimetri tra loro, potè ammirarli meglio mentre le leggevano dentro facendola arrossire di colpo, stranamente non riuscì a distogliere lo sguardo da quei due rubini.

Avvertì il calore della sua pelle quando appoggiò la sua mano sul proprio viso freddo, sollevandolo leggermente. Potè osservare da vicino i denti scoperti dal suo solito ghigno sfacciato, i canini erano quasi delle zanne talmente sembravano appuntiti, le sue labbra erano un desiderio proibito che si portava dietro ormai da mesi. Si chiedeva che sapore avessero e se fossero morbidi. -Dovresti sapere che non faccio niente contro la mia volontà. Non dovresti giudicare un libro dalla copertina, Levi, chi ti dice che io non provi lo stesso?- le disse in un soffio accarezzandole la guancia con il pollice.

Il cuore della maga mancò un battito, quindi era veramente possibile che lui provasse qualcosa. -Gajeel, io..- non riuscì a terminare la frase che il Dragon Slayer aveva posato le proprie labbra sulle sue, realizzando quel contatto tanto agognato. Chiuse gli occhi quando avvertì la mano sinistra del compagno strofinarle la schiena avvicinandola a sé.

Un contatto durato un eternità per loro, pochi minuti per il resto del mondo; quando si staccò e aprì gli occhi incontrando quelli del ragazzo, arrossì di botto nascondendosi tra le sue braccia mentre lui ridacchiava divertito. -Ehi, gamberetto, se ti imbarazzi per così poco dovrai fare molta più pratica.- la prese in giro guadagnandosi un pugno sul petto, che naturalmente non sentì. -Baka..- gli disse senza convinzione. Una folata di vento gelido la colse alla sprovvista facendola starnutire, cominciava a fare veramente freddo. -Ti va di rientrare? Comincio a sentire freddo.- disse sfregandosi le mani sulle braccia precedendolo. Dopo pochi passi, però, si fermò di botto e, quando lui la stava per sorpassare, lo fermò per la mano. C'era un tarlo nella sua mente che doveva assolutamente risolvere.

Il mago si voltò colto alla sprovvista -Gajeel... Cosa, cosa significa questo? Che ne sarà adesso di noi? Esiste un “noi”?- chiese tenendo lo sguardo basso.

Il ragazzo la fissò confuso -Hai bisogno di un invito scritto o di una dichiarazione pomposa per farti capire che sei la mia ragazza?- la canzonò marcando, però, l'aggettivo possessivo.

Levi alzò la testa di scatto per incontrare il suo sguardo, stava sognando per caso? -La..tua..ragazza? Io?- balbettò. Vide l'altro sbuffare e portare gli occhi al cielo ficcando le mani in tasca. -Vedi altre persone oltre a noi due?- le chiese sarcastico. Di tutto si sarebbe aspettato tranne che la maga gli si buttasse addosso in quel modo. Spalancò leggermente gli occhi stupito, lo aveva preso in contropiede sta volta. -Ma che fai?- la riproverò. Le alzò la testa e sorrise radiosa per poi alzarsi sulle punte e lasciare un dolce bacio sulle sue labbra. -Ci dovrai fare l'abitudine, pensò che ti abbraccerò molto spesso.- disse staccandosi da lui e cominciando a volteggiare tra la neve che aveva ripreso a scendere.

Gajeel si ritrovò a sorridere, o meglio ad abbozzare un sorriso, scuotendo la testa divertito rendendosi conto di quanto potesse essere infantile quella ragazza. Percorsero il viale che portava alla gilda in silenzio, solo le grida divertite di Levi spezzavano quella quiete.

Appena prima di varcare la porta la piccola scripter si fermò bloccando il passaggio anche a lui. -Che c'è?- chiese incuriosito quando vide il suo sorriso allargarsi.

Levi poggiò le mani sul viso del ragazzo avvicinandolo a proprio e lo baciò. Lui la lasciò fare, dopotutto quel contatto piaceva anche a lui.

Fu proprio Levi a staccarsi per prima e, dopo aver regalato uno splendido sorriso al suo ragazzo, varcò la soglia, seguita a pochi passi da quest'ultimo che, da quel momento in poi, avrebbe avuto una ragione in più per restare in quella gilda di pazzi.

 

  
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