Film > Dragon trainer
Segui la storia  |       
Autore: MatteoIlSognatore    26/12/2014    4 recensioni
Tutti indossiamo una maschera chi più sottile chi più spessa e, a volte, queste maschere si fondono col nostro carattere rimodellando e perfino cambiarlo. Queste maschere sono impossibili da rimuovere...
O forse no?
Dagur,un personaggio che la maggior parte di noi odia per come c'è stato presentato sarà il protagonista e grazie ai suoi amici riuscirà a togliersi "la maschera di Dagur Lo Squilibrato" per far emergere il "vero Dagur"
Spero di avervi interessati; Dagur avrà 16 anni e arriverà anche ad interagire con Hiccup in futuro mostrandogli cambiamenti radicali.
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dagur 'Lo Squilibrato', Drago Bludvist, Hiccup Horrendous Haddock III, Un po' tutti, Valka
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Maschere di Bugie

 

POV DAGUR

«Eccolo, appena tornato dalla missione di pace, il nostro capo: Dagur “Lo Squilibrato”» dice spostandosi per non coprirmi agli occhi della folla giunta al porto per festeggiare il mio ritorno dall'isola Corno di Yack.
Inizio a dirigermi sul promontorio dov'è stata costruita casa mia e durante il tragitto la folla urla e schiamazza. Io, ogni tanto, alzo il braccio e sorrido a denti stretti e cerco di allungare il passo per entrare in casa mia, uno degli pochi posti dove posso essere “soltanto Dagur”: me stesso.
La pesante porta di legno si chiude alle mie spalle e mi ci appoggio anche con la schiena. Scivolo per qualche secondo con la schiena contro la porta fino a quando il mio sedere incontra il pavimento di legno. Mi stringo su me stesso portandomi le gambe al petto, affondo la testa nelle ginocchia e stringo forte le gambe con le braccia.
Improvvisamente mi torna i mente la gente che poco prima mi acclamava applaudendo e urlando il mio nome. Il rumore nella mia testa diventa sempre più forte. Sempre più forte. Fino ad interrompersi lasciandomi nuovamente solo.
Mi porto entrambe le mani sulla faccia e appoggio la testa al muro mentre mi massaggio gli occhi. Il respiro ritorna regolare e il cuore batte così piano quasi da non sentirlo più.
Mi alzo dirigendomi verso la catasta di legno e la ammucchio sotto al camino per scaldarmi un po' poi prendo qualche altro legnetto e lo metto sotto alla grossa pentola di poco decentrata rispetto alla stanza. Prendo una bacinella piena d'acqua e la verso nella pentola. Cerco, in un cassetto del salotto, una scatola di fiammiferi per accendere il fuochi. La apro. Dentro ci sono tre o quattro fiammiferi, ne prendo uno e provo ad accenderlo ma si spezza a metà la prima volta che lo passo sul lato abrasivo della scatola. Il secondo si accende senza problemi e decido di tenerlo in mano un paio di secondi in più del necessario per osservarlo meglio. Quella piccola e tremolante fiammella schiarisce la stanza e mi scalda la mano e la sensazione è piacevole: il tepore avvolge principalmente le due dita con il quale lo tengo e il palmo della mano sinistra. Mi avvicino ad un bastone nel caminetto e gli do fuoco ad un lato, soffio sul fiammifero spegnendolo e prendo il bastone dal lato ancora privo di fiamme e lo porto dall'altro lato della stanza per accendere anche il legno sotto la pentola in acciaio per scaldare l'acqua.
Mi sfilo l'elmo e lo appoggio in un lato del tavolo. Mi avvicino alla credenza e prendo un boccale, né troppo grande né troppo piccolo. Scendo nella ghiacciaia in cantina e mi dirigo verso una bottiglia di vetro verde scuro, la prendo e risalgo le scale. Tolgo il tappo anch'esso di vetro del medesimo colore della bottiglia e verso il contenuto fino a circa metà boccale, poco più poco meno. Alzo il boccale fino a portarlo a circa l'altezza del petto e dico tra me e me «Buon sedicesimo compleanno Dagur.» Porto il boccale sopra la testa e bevo l'idromele tutto d'un fiato. Il sapore dolciastro del miele mi resta nella bocca anche se l'ho bevuto in fretta dandomi la possibilità di gustarmi tutto il suo sapore la prima volta che lo bevo.Sciacquo il boccale e lo ripongo nella credenza. Richiudo la bottiglia ancora piena a due terzi e la riporto nella ghiacciaia sotto la casa. Prendo un'altra bacinella molto grande piena a metà d'acqua fredda, spengo il fuoco acceso per scaldare l'acqua e,grazie ad un panno di lana molto spesso, tolgo la pentola sopra alle braci del fuoco accese fino a poco prima. Con la mano destra tengo la pentola e aggiungo l'acqua calda a quella fredda. Rimetto la pentola dove l'avevo presa e porto la bacinella piena d'acqua tiepida nel bagno a piano terra.
Posiziono la bacinella vicino al lavabo. Immergo le mani nella bacinella e mi strofino la faccia insistendo vicino all'occhio sinistro per togliermi quel ridicolo “graffio” di color viola. Prendo una saponetta che sa vagamente di pino e rosa e me la strofino sulle mani per poi passarmele su tutta la faccia. Immergo nuovamente le mani nella bacinella e mi sciacquo la faccia. Tasto il muro a sinistra rispetto a me per trovare un asciugamani. Lo trovo. Non è grandissimo ma per quello che devo farci io è più che sufficiente, mi asciugo mani e viso e lo ripongo. Alzo il viso e incontro il mio riflesso nello specchio...mi piacerebbe esser sempre così...mi piacerebbe essere sempre me stesso: smettere di fingere, di far paura, di far ciò che non voglio...cioè di essere quello stramaledetto Dagur Lo Squilibrato!
Le cose di cui vado fiero sono poche ma per me sono importanti: di essere figlio di Hoswald il “Gentile”, di avere un cugino che mi capisca e sia come me, di avere amici che mi conoscono per davvero e di non aver ancora ucciso un drago. Non so cosa avrei fatto se Sdentato, il Furia Buia di Hiccup, non mi avesse fermato il giorno dell'annuale firma del trattato a Berk oppure quando Hiccup mi ha impedito di uccidere il suo drago. Nessuno si è accorto della facilità con cui si rimedia un aculeo di Uncinato Mortale o di quanto fosse strano quel teschio di Incubo Orrendo. Una delle cose che mi incuriosisce è che nessuno si è mai chiesto come mai ho voluto usare i draghi durante un assalto a Berk. Solo a pensare in quanti hanno davvero creduto che io si un ammazza draghi mi sento morire dentro ma la cosa che mi fa stare peggio è che anche Sophie lo pensa.
Esco dal bagno dopo essermi tolto i vestiti e essermi fatto un bagno e mi dirigo in camera mia al piano superiore dove mi rivesto e mi preparo per andare all'accademia del combattimento che teoricamente ora dovrebbe essere vuota ancora per un altro paio d'ore per potermi calmare colpendo con forza quei manichini con la spada.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Dragon trainer / Vai alla pagina dell'autore: MatteoIlSognatore