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Autore: ABaker44    26/12/2014    2 recensioni
One shot che ripercorre il finale dell'episodio 7x04 secondo il punto di vista di Lisbon.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Patrick Jane, Teresa Lisbon | Coppie: Jane/Lisbon
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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"E se smettessimo? Andassimo via?" Disse tutto ad un tratto Patrick.
Non centrava niente con il discorso di prima, non capivo.
"Cioè, in vacanza?" Chiesi perché sul momento mi sembrava la miglior cosa da dire.
"No. Ci licenziamo." Rispose semplicemente come se mi stesse parlando di quello che aveva mangiato quella mattina.
"Andiamo altrove, voltiamo pagina." Aggiunse mantenendo gli occhi chiusi e un tono di voce tranquillo.
Cominciai a preoccuparmi e a sentirmi inferiore alle sue attese, se voleva voltare pagina era per sua moglie e sua figlia, dimenticare quello che era successo, e ricominciare una nuova vita. Non l'aveva appena ricominciata con me? Non ero forse abbastanza? Moltissimi pensieri invasero la mia mente. Forse non gli bastavo, forse non riuscivo a renderlo felice, o forse era semplicemente stanco e cominciava a dire sciocchezze.
"Beh, cosa vorresti fare?" Chiesi.
"Oh, non lo so." Mi rispose. 
Bene, almeno non aveva già progettato qualcosa, per ora forse gli bastavo.
"Ma lavoreremo davvero per l'FBI per tutta la vita? Guardando cadaveri, inseguendo cattivi?" Mi chiese.
Forse il problema era questo, era il fatto di stare assieme e continuare tutto normalmente, dover far finta di niente, far finta che tra noi due non era cambiato niente, scambiarci sguardi innamorati mentre i nostri colleghi ci passano da parte.
Forse non voleva più lavorare per la polizia, non era il mestiere che aveva scelto perché ne aveva voglia, aveva scelto questo lavoro per poter uccidere John il Rosso ed ora era morto.
"È quello che sono, Jane." Gli risposi.
Perché forse l'FBI non era il suo posto di lavoro, ma era il mio, la polizia è il lavoro che ho scelto.
"Lo so." Mi disse.
Sa che sarebbe difficile per me, ma sa anche che per me lui è la cosa più importante al mondo.
"Sono solo idee. Pensavo" mi disse come per rassicurarmi, ma ormai mi aveva già spaventata.
Però almeno sono solo idee, forse gli basto veramente.
"Buonanotte" gli dissi con la misera voce che mi rimane per parlare.
Non volevo più sentir parlare delle sue 'idee', avevo paura, paura di rimaner sola, senza di lui.
"Torno a trovarti domani, va bene?" Chiesi sfiorandoli il braccio.
"D'accordo." Mi rispose tenendo le sue mani incrociate sul suo petto. 
Non si è mosso, me ne vado e lui mi lascia partire, senza reclamare nessun bacio.
"Buonanotte." Mi dice mentre mi alzo.
Mi sento piccolissima e inutilissima.
Mentre vado a riprendere le mie cose starnutisco.
"Scusa." Mi dice sorridendo.
Esco e rimango un attimo davanti alla porta dell'airstream.
Di sicuro dormirà benissimo, mentre io passerò la notte sveglia nel mio letto, a pensare alla nostra storia.
A distruggermi psicologicamente.
Non posso passare una notte così.
Respiro e cerco di trovare la misera parte di coraggio che è rimasta in me.
Avvicino la mia mano verso la maniglia della porta e senza troppi riflettere la abbasso e apro la porta.
Patrick non ha cambiato posizione, è rimasto lì, con gli occhi chiusi e un sorriso.
"Teresa?" Chiede sorpreso aprendo gli occhi.
"Jane..." Comincio.
Lui si siede sul letto e mi indica il posto da parte a lui.
Cammino fino al letto e mi siedo da parte a lui.
Faccio appena in tempo a sedermi che Patrick si avvicina a me e mi bacia, dolcemente, per rassicurarmi.
"Teresa, sappi che quelle idee non hanno niente a che vedere con te, tu sei la cosa più preziosa che ho al mondo." Mi dice con un sorriso.
"Se voglio andarmene è per solamente per noi, non voglio più lavorare all'FBI, vedere cadaveri e arrestare cattivi, l'unica cosa che voglio... Sei tu." Mi dice guardandomi dritto negli occhi.
Gli sorrido e mi avvicino a lui, per baciarlo di nuovo.
Sapeva sempre trovare le parole per rassicurarmi.
"Ti amo, sai?" Mi chiede con uno sguardo felice.
Tolgo le mie scarpe e le appoggio da parte al letto prima di andare a sdraiarmi da parte a Patrick si sdraia anche lui e mi abbraccia.
Io resto tra la sue braccia con un sorriso enorme.
Sono la donna più fortunata del mondo.
   
 
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