Fate tacere l’ululare della
morte
che quando giungerà sarà
ormai tardi
Nessun avviso prima della fine
è un bisogno che non ho
E mi basta sedere qui
in attesa
E mi basta respirare col
mio corpo malandato
Fiati, sospiri e rantoli
Crolli, crepe e scricchiolii
In questa casa
più vecchia di me e
delle mie ossa già
di polvere.
Disfacimento e morte
già prima di firmare
il contratto che cede la vita
per la fine
e ti lascia nudo e spoglio
di ogni minimo avere
Spoglio della carne e delle stesse membra
con unico lascito ricordi
e risentimenti
E ciò che resta è il buio
Buio e silenzio
e l’ultimo respiro
L’ultimo colpo di penna
L’ultimo soffio su una candela
e poi polveri.
E si torna alle polveri e alle ceneri
E si è di nuovo nudi e poi non si è più.