«E dimmi, cosa ti ha fatto innamorare di me?»
«Tutto. Sei sempre stato accanto a me, mi hai aiutata, sostenuta, incoraggiata, spronata, guidata. La tua presenza costante, il sorriso malizioso e furbo, gli occhi verdi smeraldo, l’intelligenza, l’astuzia, l’imprevedibilità, il coraggio, ma anche il tuo lato tenero e timido. E forse anche il fatto che la mia vita abbia preso una svolta improvvisa, e che tu l’abbia resa colorata e inaspettata. Ti sono eternamente grata per tutto questo. Grazie.»

Le guance di Misaki erano bordeaux, ma quelle di Takumi ancora di più. Non si sarebbe mai aspettato di sentire quelle parole, anche se ormai erano passati più di cinque anni da quel Natale e ormai erano prossimi a nozze. Il silenzio era così irreale, per una volta la maid aveva lasciato di stucco il proprio padrone.

«E per te, caro?» Misaki ruppe quell’assordante silenzio.
«Semplicemente perché sei Misa-chan, e sei solo mia!» disse ridendo.
«Baka!»