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Autore: MasterBocchan_    29/12/2014    2 recensioni
«Angleterre, c’est moi!»
finalmente quello stupido inglese si era deciso ad alzare la cornetta del telefono.
«…Tra pochi giorni sarò lì da te!Non barricarti in casa!»
[FrUk]
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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A simple joke can change everything



Ecco il quarto e penultimo capitolo. Buona lettura :)
Per farci perdonare del ritardo abbiamo pubblicato due capitoli ehehehe!
Ricordiamo che i personaggi non ci appartengono e i fatti narrati nascono da un’antichissima role!
Il POV di Arthur si alterna a quello di Francis.
 
*Amate questa ship con tutto il cuore perché ne ha bisogno*
Spread FrUk to The World ^^
 
 
 
 
 
 


«Fr-Francis! Ma cosa fai?» l'inglese soffiò arrossendo dopo essersi ritrovato la rana francese ad un palmo dal naso e, prima che potesse rendersene conto, ad unire le sue disgustose e gracidanti labbra francesi, alle proprie.
 
Ma che diamine! Non poteva crederci.
 
Non aveva mica acconsentito… per il momento.
 
Francis era di certo un bell’uomo, si, questo non si poteva negare.
 
Lo conosceva da sempre, e neanche questo si poteva negare.
 
C’era sempre stato, in ogni momento, brutto o bello che fosse, anche se non lo voleva riconoscere.
 
Era forse giunto il momento di dare un nome a quel sentimento?
 
L’inglese proprio non lo sapeva, e non sapere qualcosa non era proprio nel suo stile.
 
****************
 
Cosa stava facendo??
 
Stava solo dando libera espressione ai suoi sentimenti. Mon Dieu!
Anche se l'inglese sembrava non cogliere le sue manifestazioni d'affetto, come sempre!
 
«Mmm mi sembravi svenuto, stavo cercando di rianimarti!» disse sarcasticamente alzando un sopracciglio.
 
«Non credevo che svolgere poche faccende domestiche ti potesse abbattere così, Angleterre!» ghignò riacquistando un po’ della sua abituale sfacciataggine.
 
Si azzardò a massaggiare le spalle del “povero e stanco Arthur” come a voler dimostrare la sua preoccupazione verso le sue condizioni, il suo prodigarsi per la sua nazione preferita.
 
«Non sono stanco! E poi non puoi venire a casa mia e baciarmi all’improvviso!» replicò Arthur, visibilmente imbarazzato e un po’ indignato, poiché gli stava dando chiaramente dello sfaticato.
 
Beh effettivamente, aveva anche una sua logica. Francis non era mica Americano… non aveva di questi privilegi!
 
«Allora ricominciamo»
 
Si schiarì la voce.
 
«Posso baciarti, Angleterre?» continuò abbassando gli occhi.
Che umiliazione! La Nazione dell’amore che arrivava addirittura a chiedere il permesso.
 
****************

« Ma cosa dici? Ti sembrano domande da fare, stupid frog?»

Stupido orgoglio inglese.

Certo che poteva, ma non l'avrebbe mai ammesso.

Un momento… l‘aveva appena confessato a sé stesso, e questo era un gran passo avanti.

Udì la risata cristallina del francese, forse la prima di tutta la giornata.

«Sei una contraddizione vivente Arthùr… donc... Allora vuoi che andiamo giù a cucinare?» disse continuando a massaggiare il biondino, appoggiando le sue labbra nell'incavo tra la clavicola e il collo dell'inglese.

In quel momento Arthur aveva ben altri appetiti.

Ed anche se mai e poi mai l’avrebbe detto al suddetto francese, non poteva negare in quel momento di nutrire una malsana, e diciamo malsana, per dare un’accezione
negativa all’azione stessa, voglia di continuare ciò che avevano interrotto.

Arthur, sei definitivamente uscito di senno.
Non puoi accettare così tranquillamente, e nello stesso giorno, queste strane sensazioni, ormai quasi definite.

Che non fosse stata poi costruita bene quella barriera?
Che ci fosse uno spiraglio?

Se quello spiraglio esisteva, ed esisteva, non era di certo per merito del francese, era un errore suo.

Errore suo perché la sua fortezza non era stata costruita con materiali resistenti.

No, non avrebbe mai permesso che il francese si vantasse di esser riuscito a sfondare il muro di cinta che aveva costruito e curato per tutta una vita, così facilmente.

E sottolineiamo il fatto che quella crepa nel muro l’aveva creata lui, di certo non il francese.

****************
Che stai combinando Francis, non sei andato di certo lì per sedurre u-un povero damerino, che era qui t-tutto s-sudato, senza camici-ia, r-rosso i-in viso, terribilmente imbarazzato…

Oh insomma c'erano tutti i presupposti perché il francese perdesse la testa!
 
Non era colpa sua!
 
Stai calmo Francis ragiona: Cosa sei andato a fare da Angleterre?
 
Bella domanda!
 
Semplicemente aveva reagito ad una provocazione di quel bruco malefico!
 
Lo morse.
 
“È questo quello che ti meriti, Arthùr! Prendersi gioco di un povero, innocente, francesino! Sei proprio senza cuore, Angleterrepensò il francese, e se lo avesse detto ad alta voce, di certo l’inglese l’avrebbe preso per un complimento
 
Come avrebbe voluto fargli capire che per lui era impossibile stargli lontano, che stuzzicarlo era l'unico modo che aveva per rimanergli accanto, e che baciarlo per lui era naturale come respirare?
 
«Ahia!» disse Inghilterra voltandosi di scatto verso il francese.
 
I loro visi erano a pochi centimetri di distanza. Poteva avvertire il suo respiro e l’elettricità nell’aria.
 
E a quel punto accadde.
 
L'inglese coprì quella distanza e lo baciò.
Un bacio di quelli che si vedono nei film (con tanto di lingua in fondo alla gola).
 
Questa era l'ultima cosa che il francese si sarebbe aspettato.
 
Cosa significa questo, Angleterre? Era un gesto dettato ...dalla foga del momento, da un istinto primordiale, o d-da s-sentimento?

Il solo pensiero che l'inglese potesse provare qualcosa per lui gli faceva scoppiare il cuore di gioia.
Non devi pensarci ora, Francis! Fa vedere a quel damerino, cosa si prova a fare l'AMORE, si perché con lui sarebbe stato amore con la A maiuscola con Francis Bonnefoy.[Il francese aveva già fatto voli pindarici con la fantasia, a quel punto non sarebbe più stato capace di fermarsi]
Continuarono a baciarsi con foga e a giocare con le loro lingue.

Si staccarono un attimo per prendere aria e l'inglese colse l'attimo per parlare.
 
****************

« Che sei venuto a fare stupida rana tentatrice!?
Ogni volta vieni qui per sedurmi e io ci casco sempre!»
 
Ed il suo intento era proprio quello di ferire e provocare

Francis, tuttavia non ebbe il tempo di rispondere perché venne zittito da una altro bacio passionale

Non a caso veniva chiamato bacio alla "francese".

E questo doveva ammetterlo.

Se c’era un merito che il francese aveva era proprio quello di baciare bene.

****************
Si staccò dalle labbra dell’inglese.

«Cosa? Non sono di certo venuto qui per sedurti! I-io sono venuto qui p-per controllare una cosa tutto qui»

 Si fece cupo in viso! Poi si voltò verso Angleterre, sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi [honhonhonh]

«…e poi Je t'aime, Angleterre» aggiunse, in un sussurro, quasi più a se stesso che all’altro.

Ovviamente l'inglese non ti crederà, caro il mio Francis, non c'è forse posto nel suo cuore per te, se non per soddisfare i suoi istinti.
 
Perché stava scoprendo, così palesemente, i suoi punti deboli al nemico?
 
Baciò nuovamente il suo bruco, e in quel bacio mise tutto l'amour e la disperazione che aveva in corpo‎.
 
 
 
 
 
  
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