Nota autrice

Ciaoo! Allora inizio col dire che io questa long l'avevo già pubblicata in passato, poi non continuai più e decisi di eliminarla. Poi in questi giorni ho deciso di continuarla, e ora sono qui a pubblicarla di nuovo! Spero sia di vostro gradimento.. come primo capitolo è davvero mooolto corto lo so. Mi scuso in anticipo per alcuni errori grammaticali, ho riletto si, ma potrebbe essermi scappato qualcosa.
Spero di ricevere molte recensioni, positive o negative! Altrimenti non avrei ragione di continuare:(
Okay la smetto, un bacione e alla prossima,
Ciaoooo!:3

"Perchè non mangi?"

"Anoressia.
Paura di ingrassare.
Agli altri appari sottopeso.
Sentirsi in colpa dopo aver mangiato.
Desiderare di essere più magri.
Amare sentirsi lo stomaco vuoto.
Stimolo di vomito dopo aver ingurgitato il cibo.
Gli altri insistono sul mangiare."

Pov. Diana
-Allora Diana, il reparto dove dovresti essere è pieno, quindi ti porteremo in un altro reparto aspettando che si liberi un posto di la', seguimi- mi dice la dottoressa. Annuisco con il capo rivolto verso il basso ed io e la mia mamma seguiamo la dottoressa. Arriviamo in una stanza, ed all'intero c'è un ragazzino intento a scrivere al telefono, appena mi vede sbuffa. Subito mi sento a disagio.
-No, uno scheletro come compagna di stanza no per favore- si lamenta.
Subito sento gli occhi pizzicare, ma cerco di non darlo a vedere abbassando lo sguardo. Mia mamma mi accarezza la spalla, come per darmi coraggio.
-Davide, per favore smettila, lei ha un problema serio, non fare stupide battute-lo rimprovera la dottoressa.
-Che palle oh-sbuffa di nuovo il ragazzino.
-Davide, ora basta- lo rimprovera ancora. Lui non risponde, si mette le cuffie e si gira dal lato opposto dandoci le spalle.
-Non dargli ascolto Diana, lui è fatto così- mi dice la dottoressa appoggiando una sua mano sulla mia spalla.-Più tardi verrà qui psicologa, okay?- continua.
-Va bene-sussurro. Lei sorride per poi andarsene.
Solo in quel momento mi accorgo che c'era un altro bambino in quella stanza, dormiva.
-Amore, vado a chiamare a papà per avvisarlo che siamo arrivate, va bene?-mi dice la mia mamma distraendomi dai miei pensieri. Io annuisco, prendendo la valigia e appoggiandola sul lettino per poi aprirla.
-Hai bisogno di qualcosa?-mi chiede lei.
-No grazie mamma-dico accenando un sorriso. Lei mi sorride di rimando e va via.
Inizio a posare i miei vestiti in un armadietto e sento lo sguardo di Davide addosso. Arrosisco cercando però di non darlo a vedere. Odio essere osservata dalla gente, tutti pensano che io non mangio solo perchè voglio diventare una modella o cazzate del genere e allora mi giudicano. La gente giudica senza sapere i fatti.
Mentre sono immersa nei miei pensieri, vedo entrare nella camera due ragazzi, entrambi sulla sedia a rotelle, senza una gamba ed una ragazza.
-Buongiorno Rocco- dice uno dei due ragazzi dando un bacio sulla testa del bambino addormentato.-Buongiorno Davide- continua. Gli altri due fanno lo stesso.
-Ciao ragazzi-dice Davide accenando un sorriso, togliendosi le cuffiette.
Poi lo sguardo dei tre si posa su di me ed io arrossisco nuovamente.
-Oh ma che bella fanciulla che abbiamo qui- inizia il ragazzo. -Io sono Leone ma per te facciamo Leo-mi rivela con un sorriso sornione.
-Io invece sono Cristina ma per te facciamo Cris-
-Io sono Valentino ma per te facciamo Vale-
Dicono gli altri due sorridendo.
-I-io sono Diana- balbetto.
-Che bel nome- mi dice Leo.
-Grazie- sussurro.
In quel momento arriva mia madre.
-Oh hai già fatto amicizia, vedo- dice la donna sorridendo.
Io non so cosa dire e abbasso lo sguardo.
-Eh già, ora noi la portiamo a fare un giro dell'ospedale-dice Leo allegro. Io alzo di scatto la testa.
-Che?-chiedo sorpresa.
-Si dai vieni- dice Vale avvicinandosi a me e prendendomi la mano.
Arrosisco di nuovo.
-V-va bene-
-Davide vieni anche te- dice Cris sorridendo.
Lui sbuffa.
-E va bene-dice, si alza e si mette su una sedia a rotelle e si avvicina agli altri.
Mia mamma mi sorride e poi io esco dalla camera insieme ai ragazzi.
Mi fanno vedere l'ospedale e nel frattempo chiacchieriamo, facendomi sciogliere.
Poi mi fanno conoscere un ragazzo di nome Toni, molto simpatico con il suo accento napoletano.
Mi parlano di Rocco e mi dicono che lui è in coma da otto mesi circa. Mi rivelano anche che loro sei formano un gruppo, i Braccialetti Rossi, ma che a loro manca ancora un componente per renderlo completo, "la bella".
Mi dicono anche che Leo è "il leader", Vale "il vice-leader", Davide "il bello", Cris "la ragazza", Toni "il furbo" e Rocco "l'imprescindibile".
Sono molto simpatici e mi mettono di buon umore, ma quando torniamo tutti nella stanza mia, di Davide e di Rocco, vediamo mia madre e la psicologa aspettarmi, e subito il buon umore scompare.
-Diana, eccoti qui-mi dice la psicologa.-Vieni nel mio studio, così chiacchieriamo un po'-continua. Io abbasso lo sguardo e la seguo verso il suo studio.
Arrivate, mi fa sedere e mi chiede: -Perchè non mangi?-