Serie TV > The Vampire Diaries
Ricorda la storia  |      
Autore: ludo22    30/12/2014    1 recensioni
Caroline scappa, scappa dai suoi sentimenti, scappa da ciò che sa di provare per l'ibrido Originale, scappa perché è più facile.
Anche Elijah scappa da Klaus, perché l'ha tradito, perché si sente riportare alla mente il sotterfugio per impedire alla Petrova di morire, perché teme le ire del fratello.
E se questi due personaggi (le cui interiezioni in The Vampire Diaries sono sempre stata poche se non nulle) si incontrassero e si riconoscessero?
Personaggi: Elijah, Caroline Forbes
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elijah
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Caroline Forbes si trovava a Roma, quasi stupita di come potesse esserci arrivata, visto che proprio lui le aveva detto che ce l'avrebbe portata. Ma Caroline Forbes non era la tipica ragazza che la dava vinta ad un'Originale facilmente, per questo, una volta lasciata Elena e Stefan e Damon e Bonnie e Matt ai loro destini (non voleva essere cattiva però, dopo che Elena aveva nuovamente posto dei dubbi su chi fosse il Salvator giusto per lei, Caroline aveva capito che Mystic Falls non faceva più per lei, e quando aveva chiesto a Bonnie e a Matt, come se fosse la cosa più normale del mondo, di accompagnarla nel suo giro intorno al globo, loro l'avevano guardata come se fosse un'assassina, come se fosse lei quella a cui mancava qualche rotella, ma non era lei quella pazz-) aveva intrapreso quello strano viaggio che per prima tappa l'aveva portata a Tokyo, poi era stato il turno di Pechino, poi Bangkok, poi di Nuova Delhi, per poi proseguire per altre mille e più città.
"Il mondo è veramente un posto meraviglioso" aveva pensato sotto alla Muraglia Cinese ed ogni volta che visitava una nuova città non poteva fare a meno di pensarlo: che fosse un minuscolo villaggio in Africa o una metropoli come New York City, Caroline Forbes pensava che il mondo fosse un'ostrica e toccava a lei mangiarla.
Adesso che si trovava sotto al Colosseo non poteva che alzare il naso al cielo e osservare quell'immenso muro di marmo che qualcuno, duemila anni prima, aveva eretto e stupirsi.
Era riuscita a scappare. Aveva deluso tutti, probabilmente, ma non le importava. Aveva ferito i sentimenti del grande lupo cattivo e li aveva messi in un'angolo per circa cinquecento anni (poteva davvero essere passato così tanto tempo dall'ultima volta che lo aveva visto?).
E no, non si sentiva minimamente in colpa per questo.
"Sai quanto ci avrà messo a trovare un mio rimpiazzo? Dieci minuti scarsi" pensava certe sere.
Nonostante ciò si chiedeva come mai lui stesse tenendo fede a quella promessa, stipulata cinque secoli prima.
Era Elena quella a cui tutti dicevano sempre la verità, quella a cui i mostri si piegavano. A Caroline invece i mostri continuavano a mentire e a mentire, e anche quando sembrava che lei li avesse cacciati, tornavano a roderle il fegato, dannandole perennemente l'anima e lasciandole il cuore a brandelli.
Come mai lui non era corso da lei dopo che Liz era morta? Come mai lui non c'era quando Matt e Bonnie e Tyler e Jeremy erano morti? Come mai la mattina non si svegliava sonnolento e malignamente stupendo vicino a lei?
Se si sforzava riusciva ancora a ricordare la sensazione delle sue mani calde sulla pelle, il suo profumo muschiato, i suoi occhi che non avevano smesso per un attimo di seguirla quando si era concessa a lui, dopo anni di autoflagellazioni e pensieri che non dovevano essere fatti su quell'essere che aveva distrutto, e spezzato, e rovinato così tante persone. 
O almeno finché era stata a Mystic Falls riusciva a ricordare tutto questo, poi viaggiando si era resa conto che i volti, le persone, tutto ciò che le era sembrato così importante, tendeva a sparire. Così fece con il suo viso, almeno fino al giorno in cui rivide Elijah.
<< Miss Forbes >> la salutò e a lei venne voglia di urlare e scappare ma per andare dove poi? Perché quegli occhi nocciola, così diversi nel colore ma così simili nella forma ai suoi, la guardavano con quel calore, con quella comprensione poi?   
Così si limitò a rispondergli
<< Elijah, che ci fai qui? >>
<< Sono in vacanza a dirla tutta, >> rispose il vampiro evasivo e lei non poté fare a meno di chiedersi se si fosse preso una vacanza dal salvare il fratello o se si fosse limitato a prendersi una pausa dalla guerra che ancora vigeva a New Orleans (non che lei l'avesse chiesto in giro, per l'amor di Dio proprio no, ma le voci circolavano quando si trattava della famiglia Originale) << e lei? >> proseguì il vampiro, cercando di deviare il discorso, e Caroline lo capì perché improvvisamente l'Originale iniziò a guardarsi attorno. 
<< Io… Anche… >> 
<< Bene, desidera un passaggio al suo hotel allora? >> chiese tornando a guardarla con quella vivacità nello sguardo. 
Caroline si sentì impallidire. Il suo primo istinto fu quello di dirgli di no, sapeva che Elijah era venuto a Roma per un motivo, che non poteva essere solo per fare una vacanza (magari quel maniaco di un ibrido gli aveva chiesto di andare a prenderla per poi portargliela) ma Elijah, prima che lei aprisse bocca, si rese conto dei pensieri della vampira, e scuotendo lievemente il capo prima di parlarle, sempre con quella voce dolce e gentile, ma con aria stanca, sofferta, malinconica:
<< Lui non è qui, e non mi ha chiesto di portarla a New Orleans >> 
<< Oh… allora va bene, grazie >> e si rilassò quel minimo che le serviva per trovare la forza per accettare il passaggio che, gentilmente, le stava offrendo l'Originale, perché lui non le stava dando la caccia, non le stava mettendo in condizione di scegliere tra un futuro che voleva e uno che le sarebbe toccato comunque.
Il viaggio in macchina durò poco e, oltre a quando Elijah le chiese il nome dell'hotel, fu fatto nel più totale silenzio.
<< Arrivederci Miss Forbes >> le sussurrò sorridendo prima di lasciarla davanti al suo hotel a Trinità dei Monti.
<< Arrivederci Elijah >> si limitò a sussurrare lei, prima di tornare veramente a rilassarsi e sorridere anche lei mentre pensava che quei due avevano un sorriso troppo simile. 


Si incontrarono nuovamente a Parigi, cinquecento anni dopo e Caroline iniziò a pensare seriamente di essere seguita, ma poi non sentendo lo sguardo o l'accento di nessuno che la chiamava "amore" o "tesoro" o "dolcezza", si rilasso e si avvicinò nuovamente al vampiro, che, fermo a Place Vandome, sembrava aspettasse qualcuno e quando la vide si illuminò di un sorriso di pura gioia (che le ricordava così tanto lui quando l'aveva presa sotto quell'albero nel boschetto Salvatore da farle male alla pancia e sentire le gambe tremare)


Dopo Parigi fu la volta di Sydney mille anni dopo il loro primo incontro e poi toccò a Brasilia cinquecento anni dopo Sydney, dove Elijah le chiese se stesse bene, vedendola per la prima volta scoppiare a piangere dopo che le disse che con quel semplice vestito blu stava benissimo, ricordandole le parole di lui quando l'aveva vista con un vestito che le regalò lui stesso di quella stessa tonalità di blu. 

Successivamente fu il turno di Pretoria, fino a che non divenne una consuetudine. Ogni cinquecento anni Elijah la accompagnava al suo hotel, ovunque si trovasse, ovunque potesse essere, quell'uomo la trovava e la riportava a casa, finché circa tre secoli dopo Caroline capì che anche lui era in fuga e dalla stessa persona che fuggiva lei.
<< Stai scappando anche tu, non è vero? Cosa potrai mai aver combinato per far arrabbiare tanto lui? >>
<< Ho fatto una cosa che un fratello non dovrebbe mai fare ad un altro fratello >> le sorrise stancamente lui, di quel sorriso che sembrava sempre il suo con così tanta forza che le faceva sempre tremare le gambe.
E Caroline capì che anche il loro viaggio si era concluso quando avvertì le gomme dell'auto stridere sull'asfalto dopo che le ebbe risposto.
<< Ci vediamo allora Elijah >>
<< Come sempre Miss Forbes >> le rispose, formale come lui non era mai stato 
<< Ah e Elijah >> lo fermò lei, prima che ripartisse 
<< Si, Miss Forbes >> sembrò stupito che lei lo avesse nuovamente fermato
<< Chiamami Caroline >>
Lo sentì ridere e nuovamente presero a tremarle forte le gambe, ma stavolta per un brivido caldo, rassicurante (era riuscita a far ridere uno degli uomini più seri ed ombrosi che avesse mai conosciuto e si sentiva bene per questo, si sentiva forte come quando rispondeva a tono a lu-).


Cinquecento anni dopo Elijah trovò il coraggio di confessare il suo tradimento a Caroline, nei confronti di quel fratello che tante volte aveva sperato di poter riuscire ad odiare, ma che nonostante i suoi sforzi, non poteva, non ce la faceva 
e le chiese perché anche lei stesse fuggendo.
E Caroline gli rispose sinceramente, come quando aveva pensato che fosse Klaus e non Silas a chiederle il motivo per cui non volesse andare a New Orleans
<< Ho paura di lui, ed è più facile scappare che affrontarlo >>
Ed Elijah non poté far altro che sorriderle e annuire, non rendendosi conto che Klaus l'aveva già perdonato.
Così anche come avrebbe perdonato lei, non appena si fosse presentata alla sua porta, per tutti gli anni di solitudine a cui lo aveva costretto. 
Ma questa è un'altra storia...   




Nota dell'autrice
FF scritta di getto, (è la prima che mi viene così spontanea) e nasce per sfatare il mito di Rebekah e Caroline che vanno a braccetto verso l'orizzonte, una amando
mentre l'altra odiando Klaus (spero di aver reso che Elijah non riesce ad odiare Klaus, ci prova perché vuole ma non riesce).
Se vi è piaciuta lasciate un commento, mi raccomando, così anche come se pensate che faccia schifo.
Baci 
Ludo  
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: ludo22