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Autore: TheBlackPrincess    30/12/2014    2 recensioni
Era un giorno come gli altri, Italia si svegliò velocemente e senza perdere tempo andò in cucina a mangiare un bel piatto di wurstel, poi si diresse in bagno, ma appena aprì la porta...
-AAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!- subito dopo aver visto il suo riflesso nello specchio saltò in aria e come un razzo uscì dal bagno, si mise a correre, direzione? Stanza di Germania.
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Axis Powers/Potenze dell'Asse, Inghilterra/Arthur Kirkland, Russia/Ivan Braginski, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Body Swap: tutta colpa di un incantesimo mal riuscito

 

 

Era un giorno come gli altri, Italia si svegliò velocemente e senza perdere tempo andò in cucina a mangiare un bel piatto di wurstel, poi si diresse in bagno, ma appena aprì la porta...

-AAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!- subito dopo aver visto il suo riflesso nello specchio saltò in aria e come un razzo uscì dal bagno, si mise a correre, direzione? Stanza di Germania. Arrivato non esitò a sfondare la porta con un calcio.

-ITALIAAAAAAAAA!!!!!- urlò.

Germania si svegliò confuso -Aaaah! Buongiorno Italia.- e rimise la testa sul cuscino, ma la rialzò di scatto, c'era qualquadra che non cosa -Hey ma tu sei me- disse Germania alzandosi dal letto e dirigendosi verso l'alleato -sei identico e preciso a me, ma sei più basso.-.

Italia prese Germania per le spalle e lo mise davanti ad uno specchio -Italia guarda!-

-Oh ma questa non è la mia faccia...- il biondino si toccò il viso.

Ormai era tutto chiaro, Germania era intrappolato nel corpo di Italia e viceversa.

-Nein, nein così non va! Non posso essere Italia!- il tedesco (che per sua sfortuna si era tramutato in un italiano) si mise le mani nei capelli.

-Dai Germania non ti preoccupare vedrai che troveremo una soluzione- così dicendo l'abbracciò -sù forza andiamo a mangiarci un bel piatto di pasta.-

-TI SEMBRA QUESTO IL MOMENTO ADATTO PER PENSARE AL CIBOOOOO!!!!?- Ludwig spinse via Feliciano che inciampò e cadde sul pavimento.

-AAAAAAAAH!!!! No ti prego non arrabbiarti, scusa mi dispiace!- cercò di scusarsi l'italiano.

-Ja, ja non fa niente.- Germania guardò il calendario -WAAAAAAAH!!!!- urlò.

-AAAAAAAAAAAAAAAAH- Italia gridò a sua volta -C-cosa c'è?!-

-Oggi abbiamo una riunione con Giappone!-

-A-allora dobbiamo muoverci....-

"Ma come faccio a presetarmi ad una riunione in queste condizioni...?" pensò il tedesco.

Feliciano, come se avesse letto i pensieri dell'amico, cercò di rassicurarlo -Vedrai che Giappone capirà la nostra situazione e ci aiuterà.-

-Ne sei proprio sicuro...?- chiese Germania.

L'italiano annuì -E dopo che avremo risolto il problema andremo tutti e tre a mangiare un buon piatto di pasta!- senza rendersene conto tirò il suo ricciolo, ormai appartenente a Germania.

"Fastidio..." il volto di Ludwig (Italia) s'indurì "Fastidio... Fastidio..." -FASTIDIOOOOO!!!-

-AAAAAAAAAAAAH!!!- Italia corse via come un fulmine cercando di non farsi prendere dal germanico -ITALIAAAAAA!!!!- urlò quest'ultimo.

 

La sala riunioni dell'Asse era ben illuminata dalle grandi finestre del balcone ornate da enormi tende color panna, il pavimento bianco lucido donava ancora più splendore all'ambiente, sui muri erano esposti i ritratti dei membri dell'alleanza: Germania a sinistra, Giappone a destra, Italia a centro insieme al fratello maggiore, dopotutto anche lui faceva parte dello "stivale" no? Al centro della stanza era posizionato un grande tavolo rotondo con quattro sedie disposte secondo i punti cardinali.

Giappone stava leggendo un libro per ingannare l'attesa quando all'improvviso sentì la porta sbattere contro il muro, alzò di scatto la testa e in quel preciso istante si ritrovò le braccia di Germania intorno al collo -Giappone, Giappone! E' successo un guaiooooooo!!!!- si lamentò questi.

Il moro rimase sbigottito "Ma cosa gli è successo? Questo non è da Germania! Mi ricorda più..."

-ITALIA!- apparve Italia -SMETTILA! NON FARMI FARE BRUTTE FIGURE COME AL SOLITO!-

Il giapponese era evidentemente confuso -M-ma si può sapere che vi prende?- domandò, gli altri due si guardarono e decisero di spiegare al loro compagno la situazione.

 

-E quindi vi siete scambiati di corpo, ho capito bene?-

-Sì esatto Giappone.- affermò il biondo -Vedi a me non dispiace affatto essere Germania, mi diverto! Però Germania non sembra molto felice della situazione... Senza contare che le ragazze tedesche non sono niente male, anche se sono ben più alte di me!-

Ludwig arrossì, scattò in piedi e riprese l'italiano per quello che aveva appena detto -NON PARLARE DELLE MIE DONNEEEE!!!-

-Waaaaaah! Scusami Germania!- Feliciano mise le mani davanti al viso come per pararsi da un eventuale colpo dell'ariano.

Intanto Giappone cercò di trovare una soluzione al problema, si toccò il mento con una mano e chiuse gli occhi -Mmmh... Ah! Forse so chi può aiutarvi!- esclamò sorridendo.

 

-Hey, sei sicuro che sia la persona che fa al caso nostro?- chiese Ludwig.

-Ma certo, ha molto a che fare con casi strani come questo.- rispose Kiku.

I tre camminavano lungo un sentiero alberato, si poteva sentire il canto degli uccelli e la luce del sole che filtrava dalle fronde degli alberi creava un'atmosfera rilassante.

-Hey fratello cosa ci fai qui!- il relax fu interrotto da una voce familiare -Ah ma guarda, c'è anche il bastardo...- il tono della voce dava l'impressione che chi stesse parlando fosse infastidito da qualcosa, per meglio dire da qualcuno -Allora? Non mi hai ancora risposto.- da un cespuglio uscì Romano.

-Fratellone!- il biondo tutto contento corse incontro all'italiano meridionale e l'abbracciò, ma questi lo respinse -Cosa ti sei messo in testa Mangia-patate?!-

-Ma cosa dici Romano? Sono io Feliciano il tuo fratellino.- Italia s'indicò, ma giustamente il maggiore non poteva sapere la verità.

-Sì ed io sono quel maledetto di Spagna, vallo a dire a qualcun'altro!- rispose in modo arrogante Romano.

-Ma è vero devi credermi!-

Romano non gli diede retta e si diresse verso il "fratellino", ovvero Germania -Quante volte ti ho detto di non frequentare quel Mangia-patate?- il tedesco lo guardò in modo strano senza capire.

-Vedi Romano...- intervenne Giappone -Lascia che ti spieghi una cosa...-

-Aaah...?- Lovino inclinò la testa rivolgendo la sua attenzione all'asiatico -Senti tu mi stai più simpatico del bastardo, quindi che problemi hai?-

-Si può sapere perchè non mi sopporti per niente?- chiese il tedesco.

-Non dire stupidaggini fratellino! Aspetta un momento...- Romano osservò il minore -WAAAAAAH PERCHE' ORA PARLI CON L'ACCENTO DEL MANGIA-PATATEEEEE?!!!!-Germania ed Italia si saranno pure scambiati i corpi, ma di certo non l'accento.

Lovino era visibilmente schockato, si voltò verso colui che credeva fosse Germania -Cosa gli hai fatto?! Sei un mostro!!! Sei peggio di quel che pensavo!!! Ti odiooooo!!!- e così dicendo scappò via gridando.

-No fratellooo!!- urlò Italia "Mi odia... Ha detto che mi odia..." si sentì ferito.

-Italia...- Germania notò l'espressione triste del suo amico -Non devi stare male... e poi quelle cose erano rivolte a me non a te...- sospirò, si avvicinò all'italiano, quando gli fu abbastanza vicino si alzò in punta di piedi e lo baciò sulla guancia, arrossì leggermente "Non è una cosa da me, ma so che a Italia piacciono queste cose... e poi mi fa strano baciare me stesso!". Feliciano guardava con sguardo perso la direzione in cui era scappato Romano.

 

 

 

-Sì, sì finalmente! Sento che questa è la volta buona.- un uomo incappucciato sorrise. L'ambiente circostante, di solito regnava un buio pesto, era illuminato da un enorme fascio di luce blu verticale, talmente intenso che era impossibile vedere cosa si nascondesse al suo interno. Dopo un po' s'iniziò ad intravedere un'ombra -Così... forza vieni a me!- esclamò l'uomo, intanto l'ombra si faceva sempre più chiara, sempre più evidente, sempre più... Russia?!

-Ciao Inghilterra.- Ivan salutò con un gesto della mano.

-Waaaaaaaah!!!- gli occhi dell'inglese si spalancarono insieme alla sua bocca, da cui fuoriuscì un grido -Perchè ci sei sempre tu?! Torna dentro!- Inghilterra cercò di rimandare il russo nel fascio di luce, ma non fu per niente facile visto che egli fece una certa resistenza -Torna dentrooo!!- con un'ultima spinta Arthur riuscì nel suo intento e velocemente chiuse il fascio -Perchè...? Perchè non mi riesce mai...?!- ansimò. In quel momento il grande portone di legno alle sue spalle si aprì -Disturbiamo Inghilterra?- domandò Giappone.

I paesi dell'Asse spiegarono l'accaduto all'inglese che assunse un'espressione sbigottita, poichè quello strambo racconto gli fece tornare in mente un episodio avvenuto il giorno prima.

 

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Arthur aveva trovato un modo per liberarsi di quell'idiota di Francia una volta per tutte. Stava mescolando uno strano intruglio in un calderone e leggeva un libro d'incantesimi -Quel maledetto francese avrà ciò che si merita...- rise -Quest'incantesimo è meraviglioso, in pratica si tratta di far trasmigrare l'anima da un corpo all'altro, ho solo bisogno di un suo capello.- per Inghilterra non fu un problema, in precedenza aveva mandato le sue fate a prendere un capello di ogni nazione, in modo che le avesse tutte in pugno. Andò a prendere due barattoli dalla credenza e ritornò alla sua postazione di lavoro "Nella mia mano destra ho i capelli di Francia, nell'altra i peli di un gatto. Sì, trasformerò Francia in un innocuo gattino." . In quell'istante arrivò America tutto contento e casinista come al solito -AH! HEY DUDE WHAT ARE YOU DOING?!- esclamò.

-Assolutamente niente che ti riguardi America!- rispose il sopracciglione.

-Andiamo dimmelo!- insistette Alfred – Dimmelo! Dimmelo!-

-Ok come vuoi! Sto preparando una maledizione contro Francia. Vedi questi sono i miei ingredienti.- disse mostrando i barattoli all'americano.

-Hey là c'è ne sono altri!- il più alto indicò la credenza.

-Sì, ne ho molti...- spiegò Inghilterra, ma la sua ex colonia non l'ascoltava minimamente e si era precipitata a predere due barattoli a caso -Cosa succede se faccio così?!- buttò il contenuto nel calderone.

-WAAAAAAAH AMERICA COSA STAI FACENDOOOO?!!! QUELLI SONO I CAPELLI DI ITALIA E GERMANIAAAA!!!- disse furioso l'inglese agitando le braccia.

 

"Devo controllare che non sia successo niente, è la prima volta che desidero di aver sbagliato qualcosa." pensò Arthur mentre cercava Italia e Germania. Intanto che camminava per le strade di Berlino udì delle voci.

-Italiaa!!-

-Ah scusami Germania!-

Perfetto li aveva trovati, si nascose dietro ad un albero per non farsi vedere ed osservò la scena.

-Devi smetterla di dormire sempre!! Non hai niente di meglio da fare invece di poltrire sul divano?!- urlò il tedesco.

-Aaah no! Vedi è ciò che piace fare a noi italiani!- l'italiano si coprì la testa con le mani.

-Non è una motivazione sufficiente!-

L'inglese sospirò -Fortunatamente non è successo nulla, meglio così.- e se ne andò.

 

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-Quindi è stata colpa tua?!- esclamò il tedesco.

-No, è tutta colpa di quell'idiota di America!- rispose prontamente l'inglese.

-Sì, ma adesso non dovremmo trovare una soluzione Inghilterra?- chiese Giappone, Arthur si girò verso il giapponese -Mmmh... In uno dei miei libri ci dovrebbe essere un controincantesimo.- camminò verso un'enorme libreria antica ed iniziò a cercare scorrendo l'indice sui titoli impolverati dei manuali -Portali... no... incantesimi di evocazione... nemmeno...- bisbigliava concentrato -Ah! Ecco ciò che cercavo!- prese un gigatesco tomo rosso e lo aprì -Mmmh... Sì potrebbe funzionare.-

-Allora Inghilterra?- Germania era preoccupato, non voleva certo rimanere un italiano per sempre!

-Per favore, Italia, Germania, venite qui!- l'inglese indicò un punto sul pavimento vicino a lui, i due ragazzi eseguirono l'ordine. Arthur chiuse gli occhi e sospirò qualcosa -Uuuuuuh...My tongue will tell the anger of mine heart, or else my heart, concealing it, will break.- un'aura magica avvolse il mago -We know what we are, but know not what we may be. Say as you think and speak it from your souls.*- l'aura diventò fortissima, Inghilterra sollevò la testa e schiuse leggermente le labbra, continuando a tenere gli occhi chiusi, le sue ciocche bionde svolazzavano a causa della sua potenza spirituale. All'improvviso un bagliore bianco accecante invase l'ambiente, poi il nulla.

 

-Mmmh... oh...?- Giappone aprì gli occhi e si alzò dal pavimento, tutti i membri dell'Asse erano stesi a terra.

-Ah... cos'è successo?- Germania si toccò la testa ed osservò il suo riflesso sul pavimento "Non posso crederci..." riusciva a vedere il suo vero aspetto "Sono io, sono proprio io..." girò la testa in direzione dell'italiano, quest'ultimo era ancora incosciente.

-Oh Inghilterra, non so proprio come ringraziarti.- disse l'ariano.

-Non preoccupatevi, era un mio dovere aiutarvi visto che è stata colpa mia...- sorrise ansimando Inghilterra, il suo viso era ricoperto di sudore, in un attimo svenne, ma prima che potesse cadere a terra Giappone lo prese al volo -Inghilterra?!- esclamò.

 

Era passato un giorno dall'accaduto e sembrava che le cose si fossero risolte. Inghilterra stava bene, aveva solo bisogno di un po' di riposo.

-E' stata un'impresa, ma ora tutto è tornato alla normalità.- sospirò il tedesco.

-Già, ed ora potrete continuare ad essere voi stessi.- rispose Giappone.

Italia era ancora triste per ciò che Romano gli aveva detto, sospirò.

-Qualcosa non va Italia?- chiese Kiku.

-No va tutto bene.- sorrise Feliciano -E' solo che... non posso ripensare alle cose che mi ha detto il mio fratellone.-

-Ah Italia, ti ho già spiegato che quelle cose erano riferite a me e non a te.- rispose Ludwig.

-Hey! Feliciano!- urlò qualcuno.

L'italiano si girò e vide suo fratello corrergli incontro -Forza devi venire con me!- il maggiore prese il minore per mano.

-Perchè?- chiese il più piccolo.

-Non fare domande e vieni!- lo tirò Romano. Feliciano abbassò la testa e assunse un'espressione triste -Cosa ti prende ora?- sbuffò scocciato il fratello.

-Ecco tu ieri... mi hai detto che mi odiavi e che ero un mostro...-

-C-cosa?! Non ti ho mai detto una cosa del genere! Non lo farei mai!- Romano guardò il fratellino, quest'ultimo alzò la testa verso l'alto per ricambiare lo sguardo del maggiore, Feliciano era un po' più basso di Romano -E perchè non lo faresti mai?- chiese.

In quel momento Sud arrossì -E-ecco perchè...- non riusciva a sostenere il contatto visivo con Nord e decise di guardare verso il cielo -perchè... io... ti... ti vo... o... be... e...- sussurrò a bassa voce per farsi sentire il meno possibile.

-Scusa fratellone non ho capito bene.- disse Feliciano.

-Ho detto...- Romano arrossì ancora di più -che ti voglio be... ne...-

-Anch'io ti voglio bene.- sorrise Italia abbracciando il maggiore.

-Ah?! Ma che fai?!- Sud ora sembrava davvero un pomodoro -L-lasciami...!- esclamò, ma non oppose chissà quanta resistenza a quell'abbraccio in fondo gli piacevano quei piccoli gesti d'affetto.

Germania e Giappone osservavano la scena -Tutto è bene quel che finisce bene no?- disse Giappone.

-Già.- annuì Germania.

-Bene ora vado a mangiare un bel piatto di pasta e poi...- Kiku sbadigliò -penso che andrò a dormire.-

Ludwig guardò il giapponese "Questo non è da te Giappone..."

-Sai Romano penso che dovrei proprio tornare a casa, dopotutto la mia dimora non è esattamente dietro l'angolo.-

-Ma che stai diceno fratellino?- domandò il maggiore.

"Già che stai dicendo Italia, ora siamo a casa mia, la tua non è tanto lontana." Germania rivolse nuovamente la sua attenzione a Kiku, il quale rotolava su un prato abbracciando un cagnolino randagio e faceva versi stupidi con la bocca, tipo "Veeeeeeh....!"

Il tedesco riosservò l'italiano, poi il giapponese, poi di nuovo l'italiano, poi di nuovo il giapponese e così via.

-Nein, nein, nien... non mi dire che... Ah! Nein, nein Ludwig non ti sei ancora ripreso del tutto.- si disse l'ariano.

 

Note: *Frasi di W. Shakespeare "La mia lingua dirà la rabbia del mio cuore, o altrimenti il mio cuore, nascondendola, si spezzera. Sappiamo ciò che siamo, ma non sappiamo quello che potremmo essere. Parla come pensi e dillo dalla tua anima. "

 

Angolo dell'autrice: Ciao a tutti spero che questa piccola storiella vi sia piaciuta, era da un po' che la stavo programmando. E sì, so che non è delle migliori ma mi è venuta così. Spero almeno di non avervi annoiati e felice anno nuovo a tutti voi! :D

P.s scusate per eventuali errori di distrazione :3

  
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