Anime & Manga > I cinque samurai
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Autore: LaReginaAkasha    01/01/2015    0 recensioni
La notte era incantata come quella sera. Il giardino risplendeva sotto la volta celeste, immutabile nel tempo che non scorre. Lui, vestito con il suo abituale kimono, seduto dietro di lei, la abbracciava dolcemente tenendola per la vita, mentre lei con lo sguardo perso ammirava il giardino.Lo sguardo di lui che si posava sullo smeraldo dei suoi occhi, così dolci mentre assecondavano quel suo timido sorriso. La Luna, romantica e pallida, si rifletteva in quelle iridi che potenti lo gravitavano a lei.
All’improvviso una tempesta di fulmini si scatenava intorno a lui.Lo sguardo si abbassava verso il peso che sentiva nella mano destra. Vestiva l’armatura di Korin, ma la spada che impugnava ricordava solo vagamente quella del Nimbo. Era più semplice e leggera. Con un lampo, il suo campo visivo fu invaso dal rosso del sangue e vedeva la sua spada fluttuare nell’aere e fondersi con un’altra spada più piccola, uno stiletto, e dare origine alla spada del Nimbo da lui così conosciuta e amata.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mia Koji, Sage Date
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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DISCLAIMER: I personaggi de I Cinque Samurai non mi appartengono. Essi sono di esclusiva proprietà di Hajime Yatate e della Sunrise, Inc. Anche i personaggi di Sailor Moon non mi appartengono. Essi sono esclusiva proprietà di Naoko Takeuchi e della Toei Animation Co. Ltd. Il cross-over da me creato prevede la fusione di due personaggi provenienti dai due anime in uno solo, cosa non prevista dalle storie classiche. Per quanto riguarda il timing, la vicenda si svolge dopo l’ultimo OAV de I Cinque Samurai “Message” e  in un futuro imprecisato post Sailor Moon Sailor Stars, in cui le ragazze sono oramai studentesse universitarie.
 

Seiji

Sono un codardo. Ecco quello che sono. Altro che il samurai della Sensibilità. Quello più maturo e riflessivo. No, nulla di tutto questo è vero. Avrò combattuto con tutto me stesso le forze del male. Avrò rischiato non so quante volte la mia giovane vita. Eppure io, Seiji Date (1), sono un gran codardo.
Appena le battaglie terminano, mi dirigo subito vero la casa natia, dove passo i giorni in meditazione, riflettendo sulla vita. Ma evitando accuratamente di viverla.  Non sento i miei compagni. Sono quello duro, che non ha bisogno di contatti se non necessari. E, invece, è la mia debolezza. Sono un gran guerriero, ma un uomo da poco. Vivendo in una importante famiglia tradizionale giapponese, ho imparato a domare il mio carattere selvaggio diventando calmo, saggio, riflessivo, immobile. Come il torrente impetuoso di montagna, il cui corso viene asservito dall’uomo in docile lago da una diga artificiosa. Tale è stato per me il mio amatissimo nonno.
Ha fatto di me un gentiluomo.
Eppure mi ha donato una maschera che acuisce i miei difetti. Sono pessimo nei rapporti umani. Sono freddo, sono solitario, sono tagliente. Altro che Sensibilità!
Non c’è pace nel mio animo e la cerco disperatamente in un posto senza tempo come la mia casa natia, con i suoi cortili in cui il tempo scorre solo grazie al tocco del bambù sul sasso in mezzo al laghetto artificiale. La cerco nella sacralità del dojo, dove mi muovo con naturalezza come se appartenessi a quel luogo più che alla vita stessa.

Eppure la pace manca, sempre.
Adesso ancor di più. Adesso, dopo l’ultima battaglia in cui abbiamo salvato il cuore di Suzunagi (2) dall’oblio del rancore. Adesso che di nuovo sono un Samurai Troopers. Adesso che di nuovo l’armatura del Nimbo è con me, forgiata nuovamente per sconfiggere il Male che alberga nel cuore degli umani.
Adesso. Istante in cui mi rendo conto di aver sprecato questo anno in cui potevo essere un ragazzo normale, in cui credevo di non dover più combattere.
Per paura, mi sono rifugiato qui, invece di stare nel mondo. Di stare dove lei stava, per cercare di conoscere lei e di far conoscere me.
Invece ho cercato di dimenticarla.
Di dimenticare i suoi lunghi capelli castani, la vivacità dei suoi occhi chiari. Quel suo farmi sentire accettato. Quel suo farmi sentire vivo.
E quando il mese scorso, dopo aver salvato Suzunagi l’ho rivista tutto è tornato come prima.
No, anzi si è acuito.
È così bella, così determinata, così gentile.
Vorrei tanto poterle parlare con la facilità che mostrano gli altri, ma per me è sempre stato difficile aprirmi. Soprattutto con le ragazze.
Colpa di mia sorella maggiore. Colpa di mia madre. Colpa di mio nonno. Colpa di questa famiglia che mi ha reso così immobile. (3)
Ma la cosa che più mi fa male é che sento il suo cuore appartenere ad un altro.
Ogni volta che la vedo per un attimo tutto si illumina. Fino a quando non noto il suo rapporto con Ryo. So che per il momento sono solo amici. Ma è impossibile non  notare l’affinità che c’è tra loro due. La vitalità del fuoco che scalda e fa sentire vivi.
La mia pallida luce, che rischiara le menti, non ha alcun fascino, lo so. Quello che mi fa rabbia è sentire la passione che ancora non è spenta in me, quella incontenibile vivacità che faceva di me un “enfant terrible”. Già, difficile a dirsi ora. Ma da bambino ero incontenibile. Come dicevo prima un giovane e tumultuoso  torrente di montagna. Oh Nasti (4), avresti notato me, se la mia famiglia non avesse fatto di me il perfetto e freddo erede della dinastia Date?
Antiquato, snob e acido.
E anche questa volta sono corso a casa in fretta e furia a nascondermi. A cercare di dimenticarti.
Eppure non ci riesco. Basta un dettaglio e la mia mente si scopre a sognare di te. Non hai idea di quanto vorrei di nuovo stringerti a me come era capitato sulla Montagna Nevosa. Ricordo ogni singolo istante in cui siamo stati così vicini, così intimi. Mentre ti tenevo la mano scappando dai lupi, mentre ti stringevo al mio petto cadendo nella cascata, mentre ti deponevo gentilmente a terra sperando di sentire di nuovo il tuo respiro. Ricordo quegli istanti come se fossero ieri. Eppure, nel mentre li vivevamo, non li ho gustati a pieno. Eravamo in battaglia e solo il mio inconscio li percepiva, mentre la mia attenzione era rivolta ad altro. Ed ora tornano a tormentarmi come demoni.

 E poi ci sono i sogni.  Avevo iniziato ad avere incubi sulla Luna e la spada del Nimbo fin dai tempi della guerra contro Arago. Da quando mi ero risvegliato nella grotta sotto la cascata sulla Montagna Nevosa con Nasti accanto. E si erano arricchiti di particolari durante la prigionia nel castello di Arago. Nei rari momenti in cui, tra una tortura e l’altra, riuscivamo a riposare un poco, frammenti di sogno mi affioravano nella mente. Sogni dolci e rasserenanti che mi davano conforto, anche se il mio cuore si riempiva di dolce tristezza. Vedevo il tuo viso incorniciato dai lunghi capelli raccolti in un’alta coda di cavallo, un diadema verde sulla fronte, verde come i tuoi occhi e come il colore della mia armatura. Solo che i tuoi occhi non sono verdi. Lo so bene. Li ho guardati così tante volte. Sono azzurri come il mare nelle mattine di primavera.
Eppure quegli occhi verdi in sogno mi tormentano. E i sogni si sono fatti col tempo sempre più vividi. Ho fatto così fatica l’ultima volta che ci siamo visti a trattenermi dallo stringerti a me, dall’accarezzarti i capelli, dal farti mia con un bacio.
Ancora rabbia nel mio animo. Rabbia per tutta la passione che provo e non riesco ad esprimere. Rabbia per tutta le reazioni che tutto ciò mi provoca e il non riuscire a controllarle.
Ecco quello che è il samurai di Korin (5): una contraddizione in essere. Desidero potermi lasciar andare alla mia vera natura e poi mi inquieto nel non riuscirmi a dominare fino in fondo.
Ah, cosa mi fai Nasti Yagyu!

Ma in fondo non ha importanza, sono scappato da te anche questa volta. Ti ho lasciato alle cure di Ryo e ora dovrò realmente dimenticarti.
Prigioniero del mio dovere di unico figlio maschio della famiglia Date ho acconsentito a conoscere la ragazza che da anni la mia famiglia vuole che incontri: la migliore amica di mia cugina Minako.
A detta loro è una bella e forte ragazza con tutte le doti richieste per poter essere la madre degli eredi Date. Eccellente nelle arti femminili come cucinare e l’ikebana (6), ma abbastanza forte nel corpo per essere una eccellenza in tutte le discipline sportive comprese le arti marziali. Praticamente tutte le caratteristiche “perfette” per una donna del mio clan. Frequenta la mia famiglia da qualche anno, ma non l’ho mai incontrata. Un po’ per destino e un po’ per capriccio: quando lei veniva in visita, io ero in viaggio e ne ero felice. Tutti in famiglia la adorano, ma a me viene l’orticaria a solo sentirne parlare.
Da quel che ho capito comunque l’idea che diventi mia moglie per lei è solo uno scherzo da bislacca famiglia altolocata giapponese. A quanto pare non la prende sul serio. Beata lei. Per me tutto quello che viene detto in famiglia è un diktat. La conoscerò se è questo che vogliono e spero che in qualche modo mi distragga dalla mia Nasti. Lei sì che sarebbe una in grado di tenere a bada la mia famiglia, così emancipata e libera. Credo che direbbe dritta in faccia a mia madre e a mio nonno che sono matti da legare. E poi lei non potrebbe mai praticare arti marziali!
Non sarebbe mai la benvenuta in famiglia. Ma che sto dicendo? Devo smetterla con queste fantasie, a breve la (s)gradita ospite di famiglia arriverà.

 


Angolino della Regina:
Babba bia... Spero che chi ha letto questo primo capitolo non si stia contorcendo dagli spasmi... Visto che sono in paranoia da primissima Fanfic cross over iniziamo con le gustificazioni della serie “abbiate pietà di me”:
premessona: anche se l’ho divisa in capitoletti la storia è mooooolto breve. Non so neanche come classificarla. Purtroppo ho veramente troppo poco tempo per scrivere e stare dietro alle mille idee che mi girano in testa.
OOC: l’ho segnalato anche dove previsto. Non sono mai molto convinta di centrare bene i personaggi, negli anni li ho fatti talmente tanto miei che non so più distinguere chi era in origine o chi è diventato per me. L’unica libertà conscia che mi sono presa è che nella mia mente i personaggi dei Samurai sono un po’ più grandi che nell’anime... Insomma se Seiji in Message ha 17 anni per me in realtà ne ha 20 o 21... Non è un grosso cambiamento però mi sembra più credibile...
 Tutti i riferimenti sulla famiglia di Seiji li ho presi da internet dove sono raccolte info in base alle audio-cassette e ai romanzi usciti in giapponese e credo mai arrivati in Italia. Non so giudicare fin dove sono notizie reali provenienti dagli autori e cosa fandom inventato dai fan on gli anni... Se qualcuno avesse accesso ad altro materiale originale me lo faccia sapere!!!!! Comunque per me, anche se amo le versioni Yaoi, alla fine nella mia mente sono etero. Quindi rassegnatevi, almeno Seij per me è etero e destinato da sempre a Nasti. No way for other paring! Okey ho quasi finito con il soliloquio “parachiappe”, ma: ho deciso di usare i nomi originali giapponesi per entrambe le opere. Metterò man mano delle note per aiutare a chi è pratico solo con i nomi italiani.

Aspetto nell’angolino, tutta angosciata, la pioggia di critiche.

NOTE:

1) Seiji Date: per noi italiani meglio noto come Sami della luce, per gli anglofoni Sage Date.
2) Suzunagi: personaggio dell’OAV Message che riporta i cinque samurai a combattere. Per chi non avesse visto l’OAV Message: eccovi la trama “Molto tempo è ormai passato dalla distruzione delle cinque armature e le strade dei cinque eroi, Nasty e Jun si sono completamente divise. Ci pensa un inquietante manoscritto rinvenuto da Toma a farli riunire: sembra che le loro avventure, le loro battaglie, le loro sofferenze e i loro sacrifici fossero già scritti dal destino, in quanto rappresentati teatralmente secoli prima. Dilaniati dall'angoscia e da dubbi esistenziali, i ragazzi si rinchiudono in se stessi isolandosi completamente, trovando così terreno fertile per gli inquietanti propositi di Suzanagi, misteriosa donna il cui triste passato l'ha portata a voler distruggere il mondo degli umani...” presa dal sito Anime Asteroid, di cui vi lascio il link della recensione http://anime-asteroid.blogspot.it/2011/04/recensione-i-cinque-samurai-message.html
3) Tutti i riferimenti alla famiglia Date li ho presi dal sito Samurai Hearts (http://roninwarriors.wikia.com/wiki/Sage_of_the_Halo), derivano principalmente dalla traduzione delle audiocassette che potete trovare sul sito di Stardustway (http://www.stardustway.org/samuraiheart/Traduzioni/Traduzioni.htm).
4) Nasti Yagyu: per noi italiani meglio nota come Ambra, per gli anglofoni Mia Koji. In realtà non ho capito se la scrittura corretta sia Nasti o Nasty, in più esiste anche la versione Nasuti. Ho scelto quella che mi piaceva di più in senso estetico =P
5) Korin: nome giapponese dell’armatura della luce.
6) Ikebana: arte giapponese della disposizione dei fiori recisi. fonte wikipedia.
 
  
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