EVELYN
Rinchiusa in un manto di stelle e di strazio
in ginocchio piange lacrime di addii.
Una luce rintocca le ore alla sua morte
che fragile si posa come
speranza di salvezza.
Evelyn racconta ogni giorno la sua vita con
voce di perle e di fanciullezza.
Evelyn tocca l’erba d’orata affamandola
con sincera speranza e con il sangue del suo perdono,
che si infrange sulla sua tunica bianca
quale segno della sua mancata bontà.
Evelyn troverà la sua via un giorno,
quando il sole non le illuminerà solo il viso,
quando le sbarre delle sue prigioni
si frantumeranno al suono della sua vita,
quando il coraggio le pervaderà il corpo
permettendo alle sue ali
di spiegarsi in volo libere.
Evelyn .