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Autore: Gnarly    02/01/2015    5 recensioni
Dopo aver scoperto che a Sofia resta poco da vivere a causa di un tumore, Andrea decide di utilizzare la sua ultima occasione di confessare i propri sentimenti alla ragazza scrivendole una lettera.
[Prima classificata al contest Write me a letter — 75 pacchetti Contest di S_ Lily _S]
[Vincitrice del premio speciale “Best Drama” nel contest L'amore è uno stato d'animo indetto da Shinkari nel Forum di EFP]
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Nick dell'autore: gnarly
Titolo: You'll always have a place in my heart
Fandom: Originali
Pacchetto scelto: Stomaco (Male!character/Female!online crush, anello, “Dio, sei una delle persone più fantastiche che conosco, a prescindere dalla musica che ascolti o il modo in cui ti vesti”, Hey there Delilah)
Elementi utilizzati: tutti
Genere: Romantico, Angst, Drammatico - abbastanza
Avvertimenti: nessuno
Rating: Verde
Introduzione: Dopo aver scoperto che a Sofia resta poco da vivere a causa di un tumore, Andrea decide di utilizzare la sua ultima occasione di confessare i propri sentimenti alla ragazza scrivendole una lettera
N.d.A. : Credo di essermi dimenticata di chiederti se per online andasse bene anche un rapporto via Whatsapp ^^



You'll always have a place in my heart

Cara Sofia
Sof
Per la ragazza più pazza che conosco
Sofia, Sofi, mi manchi.
Da quanto tempo è che non parliamo? Uno, due mesi? Sono stati i giorni più pesanti della mia vita.
Nel momento in cui tua madre mi ha chiamato – le hai dato tu il mio numero? – per dirmi che il cancro si stava espandendo sempre più e che eri così debole da non riuscirti ad alzare dal letto, mi è crollato il mondo addosso.
Ricordi quando ti ho raccontato una scena accaduta alle elementari? Dei ragazzi che mi prendevano a pugni se non gli davo la merenda o se mi rifiutavo di completare i compiti che non erano riusciti a finire da sé per la scarsa intelligenza che possedevano? Ecco, la notizia che mi è stata data qualche mese fa è stata un dolore ben peggior rispetto ad un paio di pugni in pancia o a qualche gomitata sul viso.
Quando ho saputo che eri in procinto di morte, mi sono spezzato dentro.
E no, non è una frase detta e ridetta, una di quelle che leggi nei tuoi stupidi libri d’amore.
È vera. Troppo. Ora capisco Leo di Bianca come il latte, rossa come il sangue, e posso immaginare cos’ha provato Landon nel momento in cui è morta Jamie, in I passi dell’amore.
Quando dicono che il cuore si alleggerisce nel momento in cui perdi qualcuno a cui tieni, è una bugia. Un’enorme bugia. È un dolore che parte dallo stomaco, fino ad arrivare al petto. Ti senti vuoto, non provi più emozioni finché non arriva qualcuno a strapparti da quello stato di apatia in cui ti sei ridotto.
Ma non voglio deprimerti con queste parole, no. Voglio parlarti di quello che eravamo, di quello che siamo e di quello che saremo quando ti ripr sarò quando sarai morta.
Non ci siamo mai incontrati, e di questo me ne pentirò per sempre, ma ho deciso di venirti a trovare in ospedale per leggerti questa lettera – mi sembra molto più roman carino che farti sentire queste parole pronunciate dalla bocca di tua madre.
Ti ricordi come ci siamo conosciuti?
Tutto per colpa di una mia ex – anche se alla fine dovrei ringraziarla –, tua amica.
Non ho nemmeno capito come vi siete conosciute, considerando che lei è una latinense come me mentre tu sei di Brescia, ma non m’interessa saperlo. (1)
Parlavate di me e di quanto fossi stato idiota per aver lasciato Laura così, senza motivo. (2)
Poi mi chiamasti tu, supervisionata dalla tua amica, e mi urlasti contro le peggiori offese scritte sul vocabolario della lingua italiana.
Non so come, ma mi colpisti. Eri diversa, e prima che tu me lo chieda: no, nemmeno questa frase è tratta da uno dei tuoi libri. Non ti facev fai scrupoli a dire ciò che pensi, non hai peli sulla lingua.
Da quella stessa sera iniziammo a parlare, ti cercai io. Prima discutevamo del mio rapporto con Laura, poi cominciammo ad interessarci sempre più l’uno nei confronti dell’altra e… credo la chiamino scintilla gli inguaribili romantici, quello che successe tra noi.
Settimane fa iniziai a cercare una canzone tra le tue preferite che descrivesse il mio stato d’animo in questo periodo, ma non l’ho trovata. Mi dispiace distruggere le idee che ti sei creata sui cantanti che idolatri, ma nessuno di loro sa cosa vuol dire realmente vivere. Tutto gli è dovuto, sfondano con una canzone che fa anche schifo e scalano le classifiche di tutti i paesi fino a raggiungere il primo posto.
O almeno questo era quello che pensavo fino a ieri.
Ero in macchina con mia madre, il silenzio riusciva a far percepire il frinire dei grilli.
Ho acceso la radio ed è partita una canzone che, tra parentesi, non avevo mai sentito in vita mia.
Era già iniziata, ma comunque mi soffermai sulle parole.
Sei brava in inglese, quindi non serve che ti scriva la traduzione affianco al testo originale.

Hey there Delilah
Don’t you worry about the distance
I’m right there if you get lonely
Give this song another listen
Close your eyes
Listen to my voice, it’s my disguise
I’m by your side


Questa canzone parla di noi, Sofi.
Dice che anche se siamo così lontani, noi siamo vicini.
Se mi farai un fischio, io correrò da te.
Io sono accanto a te, sempre.
Sempre. Questa è una bella parola, non trovi? Ho deciso di inciderla. Non su un albero, non su un banco o su un muro. Su un anello.
Ricordi l’anello che mi dicesti volevi per Natale? Quello argentato, con dei teschi disegnati sopra? Beh, te l’ho comprato io. Consideralo un regalo per la tua esisten amicizia.
Te lo porterò insieme alla lettera, quando verrò a trovarti a Brescia.
E ti canterò la canzone che ti ho citato sopra, si chiama Hey There Delilah, ma tu probabilmente già la conoscevi.
Lo scopo di questa lettera però non è raccontarti delle mie vicende quotidiane, no. Ho deciso di scriverti per dirti ciò che provo.
Sono stato così stupido a non capirlo prima, e me ne faccio una colpa. Sai quanto tempo avremmo potuto passare insieme se solo mi fossi dichiarato prima? Tanto, così tanto che tua madre mi avrebbe cacciato da casa a calci in cul nel sedere.
Ti ho mai detto che sei bellissima? Non so come mi sia venuta in mente una frase del genere in un momento come questo, ma voglio che tu sappia che ti reputo la ragazza più bella del mondo.
Perché sì, sei bellissima Sofi. Di una bellezza più unica che rara. Con il tuo sorriso che farebbe impazzire il mondo, con il tuo sarcasmo un po’ controverso e con il abbigliamento in stile Aria Montgomery durante l’estate della prima stagione di Pretty Little Liars.
Dio, sei una delle persone più fantastiche che conosco, a prescindere dalla musica che ascolti o il modo in cui ti vesti.
Dovresti vederti, quando parli. Credi così tanto in ciò che dici che gesticoli visibilmente, rischiando di mettere il dito nell’occhio di qualche passante.
Ed io ti amo. Già, siamo arrivati al clou di questa lettera.
Sai quando ho capito di amarti? Nel momento in cui mi raccontasti di non vedere l’ora d’incontrarmi il mese successivo che non arri.
Mi dicesti anche che un giorno accompagnasti tua cugina al parco e che un ragazzino le lanciò un bastone in pacia, allora tu pagasti un altro bambino con quindici carte dei Pokémon per fargli picchiare l’aggressore. Geniale. Lì ho capito che saresti stata una madre perfetta per i nostri figli.
Sei una ragazza forte, Sofia. Ti amo anche per questo.
Sei forte perché, per quanto stressante questa situazione possa essere, tu vai avanti a testa alta, non ti vergogni della tua situazione come farebbero altre ragazze. Ma, come ho già detto, tu non sei come le altre ragazze.

Delilah I can promise you
That by the time we get through
The world will never ever be the same
And you’re to blame


Non riesco a smettere di ascoltare questa canzone, Sofi. Mi ricorda così tanto te noi.
Il mondo, il mio mondo, non sarà più come prima, non senza te.
Ti amo Sofia, spero di riuscire a dirtelo prima che sia troppo tardi. Ti amo, e non smetterò mai di farlo, neanche quando non ci sarai più.
Avrai sempre un posto nel mio cuore, sempre.
Andrea



(1) latinense è il termine con cui viene chiamato l'abitante di Latina, una provincia del Lazio;
(2) Laura è l'ex ragazza di Andrea.









Note dell'autrice: questa è la prima cosa che ho scritto nell'anno nuovo - non è vero, l'ho iniziata tipo una settimana fa ma sorvoliamo l'argomento.
Già, non essendo contenta di aver deturpato solamente il fandom di Teen Wolf, ho deciso di venire a dare fastidio anche in questa sezione.
Per il contest non volevo scrivere una lettera diabetica degna del premio Miglior antidoto per il cinismo 2015 - mi fa strano scrivere 2015, argh -, quindi mi sono autoimposta di evitare di parlare di una coppia rose e fiori.
Le parole sbarrate sono volute - mi pare ovvio *tossisce imbarazzata* - perché, essendo una lettera, ho pensato che sarebbe stato carino far somigliare il più possibile quest'ultima alle missive vere e proprie. Insomma, chi non cancella qualche frase quando scrive una lettera?
Voce fuori campo: nessuno, perché siamo nel XXI secolo e neanche i bambini utilizzano più le lettere per chiedere i regali a Babbo Natale.
Ehm, credo di aver detto tutto quello che volevo farvi sapere, quindi mi dileguo per il bene dell'umanità.
Un bacio,
Gnarly


 
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