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Autore: JoSummer88    02/01/2015    2 recensioni
Salve ho inserito due nuovi personaggi nella storia Dell lo hobbit ,è la mia prima fan fiction.Buona Lettura.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fili, Gandalf, Kili, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~1 capitolo

Ogni giorno scorreva indifferente ,tra gli altri tutti uguali,mi svegliavo sempre alla stessa ora ,le sette del mattino avevo un ora e mezza prima di iniziare il mio primo giorno di tirocinio alla biblioteca della città,avevo sgomitato molto per ottenere quel posto e avrei fatto lo stesso anche oggi,perchè da venti tirocinanti solo cinque avrebbero ottenuto i posti,uno per ogni piano,quindi dovevo dare il meglio di me.Preparai la borsa accuratamente e la poggiai sopra la sedia all'ingresso,era una sedia molto regale ,mia nonna ne aveva lasciata una ad ogni suo nipote,mi mancava stare a casa sua,tutto dava l'impressione di essere nati nel medioevo con gli scudi,le armature per tutta la casa,lei ripeteva sempre che la sua famiglia ,la nostra famiglia aveva discendenza reale,io da piccola rimanevo affascinata dalle storie di battaglie epiche,re giusti e cavalieri valorosi.E poi le creature magiche,i draghi da uccidere,le fenici che risolgevano dalle loro ceneri,le sirene,gli stregoni,i nani,gli elfi.Chissà quante volte da piccola speravo di essere una di quelle creature in una vità piena di avventura.Molto diverso da questa nostra realtà,beh non povevo però lamentarmi,ero uscita dall'università col migliore dei voti,avevo una famiglia speciale,fantastica a dir poco,mia madre era la migliore cuoca del mondo,certo a mio parere.Mio padre era un abile costruttore,soprattuto di immobili,le sue case erano splendide,appena ho compiuto i diciott'anni ha iniziato a progettarne la mia,nei minimi dettagli.Era tutto nello stile a me preferito,volevo una casa simili a quella di mia nonna tranne per la camera da letto,nelle tinte del verde acqua,con un letto a baldacchino con coperte rosa candido e una trapunta di color acqua marina,sembrava di essere nella stanza della sirenetta,a me tutti lo dicevano per via del colore dei miei capelli di un rosso intenso e mossi.Mi truccai leggermente con dell'ombretto le palpebre ,gli occhi verdi li avevo presi da mio padre,l'unica cosa presa da lui,non avevo ne la sua pazienza ne la sua precisione.Ma ho compensato con la mia tenacia,non mi sarei lasciata battere da uno qualunque di quei ragazzi o ragazze.Scelsi gli abiti e li indossai ,la mia linea si era sfilata,da quando avevo finito di studiare.Presi la borsa e uscii di casa.Domani diranno chi avranno scelto e il lunedi dopo chi sarebbe stato scelto avrebbe scelto.Mi catapultai alla biblioteca con la mia macchina.Guidai ,fortunatamente non abitavo molto distante da casa mia.Arrivai e mi precipitai all'ingresso ,c'erano altri ragazzi e ragazze là davanti,il posto era ambito.D'altronde con la crisi di quel periodo un posto di lavoro statale faceva gola a tutti.Attesi con impazienza ,odiavo aspettare soprattutto perchè io non facevo aspettare nessuno.Iniziò il tirocinio,il direttore della biblioteca faceva domande di continuo ,cosi scontate la metà dei ragazzi non seppe rispondere;mi veniva da ridere ,come potevano aver avuto il coraggio di presentarsi se non sapevano nulla ci trovammo in meno di un ora solo in sette,la situazione ora era molto piu intensa.Finalmente domande mirate,Il direttore si presentò a me e mi chiese il libro che aveva sconvolto di piu la mia vità,uscii dalla mia borsa Il Signore degli Anelli,mi fece cosi tante domande del motivo,poi il suo vice gli sussurrò qualcosa e lui mi guardò stranito.Da allora non mi rivolse piu la parola,perchè insomma perche ora mi ignorò ma visto che ero li iniziai a dare un occhiata ad ogni scaffale iniziai a prendere diversi libri ,Le creature magiche mi colpii tra di tutti e iniziai a leggerlo,dato che dovevo stare li senza far nulla almeno avrei fatto che mi piaceva.Attesi quasi due ore e a poco finivo di leggere quel tomo cosi imponente.Il direttore dopo aver finito quel che sembrava un test infinito si sedette accanto a me e mi chiese se ero la nipote di Emily Danielle King,annuii,mi stava salendo una rabbia incredibile ,se stava per escludermi solo per la mia parentela era una vera ingiustizia.Lui mi disse che lavorava da anni con lei ,mi disse che mia nonna lo aveva gia chiamato e lo aveva convinto ad assumermi.

"No.Non verrò assunta per raccomandazione.Voglio un colloquio come tutti."

Lui si sbalordi

"Siete proprio sicura signorina Sanders?"

Non avevo dubbi

" Si ,nessun dubbio a riguardo. "

Mi fece un colloquio a parte e andai piuttosto bene,forse meglio di come mi sarei aspettata.Tornai in seguito a casa,dopo aver salutato il direttore.Ero cosi entusiasta,alla fine era stata una bella giornata.Andai a dormire,mi coricai e iniziai a sognare .L'immagine era la stessa da due giorni io che venivo portata da un uomo in braccio,ero esanime,con lo sfondo delle fiamme che ci avvolgevano entrambi,l'uomo era di bell'aspetto,forse un pò troppo serio,gli occhi di ghiaccio ,una barba incolta come di quella dei guerrieri degli altri tempi e i capelli lunghi castani che tendevano all'avorio,aveva due ciocche davanti intrecciate ad incorniciarne il viso rigoroso e nobile.Mi svegliai di soprassalto come le altre due notti,quell'immagine di me e di uno sconosciuto mi inquietava parecchio,ma d'altronde era solo un sogno,provai a girarmi e dormire ma non ci riuscii cosi mi alzai e mi misi al computer.Attesi con calma il giorno successivo,cliccai di continuo il tasto ricarica la pagina,sperando in un qualunque cambiamento ,il non sapere mi stava uccidendo.arrivate le dieci e mezza ero ancora in pigiama con i capelli spettinati,e in un mio tic decisi di farmi la colazione,mi chiamò al telefono la mia amica Melany,tutta entusiasta,le dissi di calmarsi,e mi disse di controllare immediatamente il computer.Non potevo crederci ,mi allontano cinque minuti dal pc e mettono i risultati proprio ora,incredibile,mi catapultai spegnendo i fuochi accesi e ricaricai la pagina e il mio nome spuntò .Ero stata assunta.Era anche ora.La felicità mi sopraffava,dissi alla mia amica di venire a casa mia appena poteva.Decisi allora di finire di cucinare la colazione e andai a farmi una doccia ,ero entusiasta di questa notizia.Avevo lavorato tanto per ottenere questo lavoro.Uscii dalla doccia e mi osservai allo specchio con cura,mi sistemai i capelli ,ed indossa un vestitino celeste leggero,ancora era piena estate,mi affacciai alla finestra e ebbi la sensazione di essere osservata.Notai  un anziano con un una lunga barba. Ebbi i brividi per un momento,cosa mai avrà da guardare .Entrai immediatamente e il citofono squillo' e rispose la mia migliore amica Melany,I suoi capelli erano di un nero corvino liscissimi e fatti molto lunghi,ci aveva messo quasi due anni per farli arrivare alla vita,gli occhi li aveva azzurri e il fisico piu asciutto rispetto allo scorso anno dopo la rottura  col quel deficienze di Robert,un tipetto molto arrogante e Don Giovanni e dopo l'ennesima ragazzetto vicino a lui,finalmente si era convinta a lasciarlo.Mi abbracciò calorosamente e mi diede tre pacche sulla schiena, e mi fece le congratulazioni.


"Sapevo che c'è l'avresti fatta,se non entravi tu,nessuno ci sarebbe riuscito".


Sì sedette nel divano più lungo del salotto ,e posò la borsa a terra,con l'aria stanca.

"Hai finito da poco di lavorare ?"

Sapendo già la risposta,aveva la faccia leggermente truccata,fare la ballerina la stava sfinendo ma almeno riusciva a dormire ogni mattina fino alle dodici ,e a lei questo bastava.Era giovane ,piu giovane di me di tre anni ,ma questo non ci dava nessun problema,eravamo unite sin da piccole e ora che abitavamo assieme ,lo siamo diventate di piu.Certo aiutava anche il fatto che stavamo assieme quel tanto che basta.

"Si ,ma va tutto bene.Quanto a noi ,cara.Dobbiamo festeggiare ,stasera vedo se riesco a prendere la giornata libera e usciamo assieme."

Annuii,mi faceva bene stare con lei,era cosi simpatica che ogni volta che entrava in una stanza la illuminava con il suo sorriso.Uscii ,di casa per fare un pò di spesa,mentre lei si stava sistemando a letto con un pigiama leggero.Il sole era molto caldo per essere l'ultima giornata di Agosto,presi la via per il parco,almeno cosi tagliai corto,invece che allungare troppo.La visione era tra le piu dolci e normali,madri che parlavano tra di loro,mentre i figli giocavano,ragazzini di tredici anni che giocava con le biciclette e gli skateboard e una coppietta di innamorati in atteggiamenti teneri,chissa se magari anche io sarò mai cosi,pensai tra me e me.Feci la spesa piu in fretta che potevo,era una cosa che non mi andava tanto a genio fare,soprattutto con un bella giornata come quella,che preferivo trascorrere a leggere un libro nella mia veranda con un bel ombrellone che mi ripara dai raggi solari cosi intensi.Tornando a casa notai di nuovo lo stesso anziano che mi seguiva.La cosa stava iniziando a farmi insospettire.Chi mai sarà quest'uomo e cosa vorrà da me?Velocizzai il passo e chiusi il portone dietro di me,tirando un sospiro di sollievo,misi ogni cosa al loro posto e andai in veranda e vidi ancora lui,ma cercai stavolta di non darci troppo peso.D'altronde io ero a casa mia ,chiusa a chiave e lui era per strada che male poteva farmi.Misi la testa immersa nel libro e iniziai a leggere ,neanche finito il primo capitolo e sentii un ombra di fronte a me,certo che il libro Il Corvo di Edgar Allan Poe non aiutava molto a rilassarmi,feci per alzare lo sguardo ,magari era Melany che si era svegliata dal riposino,mi trovai invece il viso leggermente inrughito proprio di fronte a me,lanciai il libro contro di lui e scappai dentro casa,chiudendomi dietro la porta finestra.Ma cosa aveva fatto ad entrare,pensai .Presi il telefono e glielo feci vedere.

"Ehi tu,non so cosa vuoi da me ma io sto chiamando la polizia."

 Gli urlai,lui restò immobile e mi sorrise,ma non era un sorriso beffardo di quelli malvagi,sembrava seriamente divertito,feci per comporre il numero ma a vuoto.Letteralmente a vuoto,perche non avevo nessun telefono tra le mani, e invece lo aveva lui,che mi scrutava ancora dalla veranda e con la porta finestra sigillata.Era incredibile.Avevo i pensieri annebbiati dalla paura,mi sembrava di vivere quei sogni,dal quale non riesci a svegliarti.

"Tu sei Milena giusto?"

Annuii spaventata

"Devi stare tranquilla,non ti farò del male.Anzi ho promesso di  proteggerti .Ma vorrei parlarti ,magari davanti una tazza di the."

Avevo la voce tremante.

"Come posso fidarmi di te.non ti sei neanche presentato."

Lui si tolse il lungo cappello grigio e mostrò meglio il volto rassicurante.

"Io mi chiamo Gandalf il Grigio."

  
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