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Autore: alma_valdez    03/01/2015    4 recensioni
Ma chi l'avrebbe detto che fra una fragola e l'altra Nico si potesse ...innamorare?
Lui di sicuro non lo voleva, ma si può comandare l'amore?
Una breve One shot Romanticomica sui sentimenti nascosti del Re degli Spettri più dolce che ci sia.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Nico di Angelo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nico Di Angelo era sempre per le sue, sempre nel suo mondo e nella sua tristezza, in una gabbia che si era fabbricato da solo –perché odio tutti e tutti mi odiano- diceva come scusa, quando in realtà il suo segreto era che proprio lui, odiava se stesso.
Si era isolato come in una bolla, da cui osservava lo scorrere del tempo, degli amori e delle gioie ,mentre lui riceveva un segnale ovattato ,lontano e come irraggiungibile.
Aveva perso tutto.
Non aveva più una casa,
non aveva più una famiglia.
Non aveva più nessuno.
Sua sorella Bianca era morta e lo aveva lasciato solo. Era morta per colpa sua, si ripeteva, per quello stupidissimo gioco, che alla fine aveva scoperto fosse più reale di quanto immaginava. Da quel momento aveva iniziato ad odiarlo, ed ad odiare pure quella vita.
Ma tutte le bolle prima o poi sono costrette a scoppiare…

Era una giornata di sole al Campo Mezzosangue, che scaldava i cuori e faceva venire sete solo uscire per strada.
Nico se ne stava sotto un albero, al riparo da tutta quella luce e quel calore, con la schiena appoggiata al tronco, nella sua solita posizione. La lama nera gli pendeva dai jeans grigi, mentre il vento caldo gli scompigliava i capelli corvini.
Questa volta sarebbe stata l’ultima, se ne sarebbe andato.
E sarebbe stato per sempre.
-Ei-una voce da dietro l’albero lo fece sobbalzare, distogliendolo dai suoi pensieri.
Una testa bruna fece capolino, e subito Nico intravide un ampio e splendido sorriso.
-Fa caldo vero? Stare sotto agli abeti di questo boschetto è perfetto per ripararsi dal sole!
La ragazzina si mostrò completamente ed a Nico sembrò di aver visto un fantasma e si sa, lui di fantasmi ne vedeva tanti. Impallidì, per quanto questo fosse possibile.
‘’B..bianca…lei …è uguale a Bianca’’
La continuò ad osservare a lungo, preso dai ricordi e dalla tristezza.
-Ei tutto bene?-
-Eh?...Ah sì.. tutto okay…credo. -
-Ma dimmi cosa ci fai qui tutto solo?-Gli prese un braccio e lo trascinò su una panchina, sempre all’ombra delle folte chiome.
Nico rimase con la bocca aperta per la sorpresa mentre quell’essere la trascinava. Tutti lo conoscevano al campo e nessuno si sarebbe mai sognato di parlargli e tantomeno trascinarlo per un braccio. Come aveva osato quella….
Lei gli cacciò una fragola matura in bocca.
-Ti piace?- Aveva un aria angelica con quel viso spruzzato di lentiggini –Le ho raccolte cinque minuti fa!-
Ne prese una per sé e quando lui cercò di riparlare gliene cacciò un'altra. Lui non potè fare altro che gustarsi il loro sapore mentre lei gli riempiva la bocca.
”Cavolo, però sono buone! Quasi quanto gli Happy meals!!” Si ritrovò a pensare.
Poi lei si fermò.
-Oh scusa non ti sto facendo parlare! Mi spiace sono nuova qui e non so niente di come ci si deve comportare.- Gli prese la mano e gliela strinse.
-Piacere, io sono Serena.- sorrise e piegando la testa le si mosse la lunga treccia scura.
“anche Bianca la teneva sempre quando era diventata cacciatrice…”
-E tu come ti chiami?-
Lui si scosse.
-I-io?....Nico…Nico Di Angelo- La osservò attentamente. Portava scarpe bianche, dei jeans militari ed una canottiera chiara con un teschio nero sopra .Aveva la pelle color latte ed i capelli raccolti da una treccia che le arrivava fino alle spalle. Portava una bandana verde che le copriva parte delle orecchie.
Nico sollevò un sopracciglio.
-Di chi sei figlia? Sembri quasi della Casa di Ares ma…-
-Si me lo dicono in molti! In realtà sono figlia di Afrodite.
Nico quasi cascò dalla panchina, tossendò come se gli fossero tornate su le fragole.
-Di..di A…Afrodite???-
“Ecco perché!!! LO AVEVA INCANTATO! Sì,ne era sicuro, aveva come Piper il dono della lingua ammaliatrice! Non c’era altra spiegazione!”
-Ora devo andare- disse lui alzandosi per andarsene da QUELLA COSA.
-No aspetta-
Gli porse un cestino colmo di luccicanti e rosse fragole- Tieni almeno queste, te le regalo!-
Lo lasciò di stucco, poggiandogli il cesto sulle mani ed andandosene saltellando felice come una capretta di montagna.

-Ma…-Rimase così per alcuni secondi, poi riprese a camminare verso il bosco inoltrato.
Mentre se ne stava lì, si sorprese a pensare quanto fosse stata…..gentile?
-No, no e NO! Aveva la lingua ammaliatrice, mi ha usato! Probabilmente dietro qualche albero c’erano le sue amiche che ridevano di me!-
Una vocina, nient’altro che la sua coscienza, però gli disse- Ma non ti ha dato nessun ordine, non ha detto. vieni, siediti, fai…quindi, anche se avesse quel potere…non l’ha usato.-
-Allora…-Nico era in difficoltà-Allora sono state le fragole sì! E’ colpa loro! Sicuramente ci ha messo qualche diavoleria rosa luccicosa e profumata, per esempio…un filtro d’amore!-
La sua coscienza, sotto forma di angioletto scheletrico rise.
LA SUA COSCIENZA RISE!
Nico si stupì anche di questo.
-Io non ho mai parlato di amore Nico….che tu per davvero…ti sia innamorato?-
Nico ci rimase come una vittima di Medusa, ovvero di sasso.
-MA COSA VAI A DIRE TU ESSERINO PUSILLANIME CHE NON SEI ALTRO???!!-
Brandì urlando la spada a destra e manca, decapitando fiori e pianticelle varie e quasi uno scoiattolo.
Gli disse scusa sottovoce e riprese.
-TU NON SAI NIENTE DI ME SEI SOLO,SEI SOLO…
-la tua coscienza? Ovvero te stesso?-
-CHIUDI QUELLA BOCCA!-
Accoltellò quell’esserino più malvagio di satana(e fidatevi,Nico l’aveva incontrato!)e  si dissolse in una nuvola di polvere immaginaria ed una risatina.
Nico rabbrividì.
Per quel giorno decise di non mangiare più le fragole.
Gli facevano venire troppi incubi ad occhi aperti.

Entrò nella Casa dedicata ad Ade, troppo provato per andarsene ora.
‘’Non ti sei innamorato, non ti sei innamorato, NONTISEINNAMORATOOOOOO!”
Non aveva mai visto i suoi pensieri urlare,ma c’è sempre una prima volta.
“anf…anf …anf…”
Cavolo, ansimavano pure! Questo era davvero grave.
Si alzò da quel letto per sciacquarsi la faccia. Entrò in bagno e guardò fuori dalla finestrella quadrata che dava sul prato.
-Ciao!-
Nico urlò -Nooo! -e scivolò per terra, incastrandosi tra il lavandino e la vasca.
-Oooops scusami! I-io.. non volevo spaventarti!
Quella ragazza era un incubo.
-Non mi hai spaventato!-
“nulla mi spaventa, sono il figlio del Dio della morte, Porca Era!”
-MI hai.. ehm…solo colto di sorpresa.-
Lei scoppiò in una risata che fece scattare qualcosa in Nico.

 Il …il suo cuore...aveva iniziato a battere più forte!
La bolla in cui era rinchiuso si incrinò a quella risata cristallina.
Una crepa la solcò, stridendo.
“Quella ragazza è un incubo, un incubo bellissimo…”
La bolla che lo isolava da tutto e tutti, che solo una Voce carica d’Amore avrebbe potuto riaprire, si spezzò definitivamente.
Ora la sentiva davvero. Sentiva davvero quella risata.
 Non era più un suono lontano ed ovattato.
Ora sentiva davvero quella voce…
Ora sentiva davvero l’amore.

  Angolo Autrice: Innanzitutto,so che Nico è ...(ma non lo scrivo per chi ancora non lo sapesse) Ho scritto questo testo così,tralasciando quel dettaglio perchè era per un mini concorso su instagram,quindi lo troverete sulla mia pagina ( @argosecondo) e su quella che ha indetto il concorso. c: spero che questa cosa venuta di getto vi sia un pochinino piaciuta.Anche se non lo fosse,però,lasciate una recensione,vi prego,mi serve per migliorare! Grazie mille !:D abbraccio, alma_valdez
   
 
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