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Autore: La Matta    16/11/2008    2 recensioni
Prendete Andael, il giovane apprendista di Saruman, imbranato come pochi, pessimista ed ironico, abbastanza intelligente, e mettetelo a capo delle forze del Signore Oscuro. Poi prendete Konstantin, un'anonima moretta con tanta voglia di ridere e che vi riserva parecchie sorprese, e mettetela assieme ai “buoni” della situazione. Vi ritroverete fra le mani un comandante senza il minimo senso tattico, capace solo di combinare casini su casini, e di farci sopra battute idiote, ed una ragazza, innamorata cotta ma restia ad ammetterlo ed una buona dose di idiozia. Mescolate tutto questo alla storia originale ed otterrete una modifica divertente e spumeggiante, dal dubbio valore morale ed educativo. Ma che state aspettando? Leggete e commentate!!
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Boromir, Faramir, Nazgul, Nuovo personaggio, Sauron
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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andael11

CAPITOLO UNDICESIMO

GRAN BURRONE E TUTTO CIO’ CHE NE CONSEGUE

 

(20 ottobre 3018, Imladris)

 

Frodo di risvegliò. E si trovò di fronte a Gandalf, più barbuto e serio che mai

-AAAAAAAH!- strillò l’Hobbit

- Buondì, Frodo.- lo salutò l’Istari.

E giù lunghe spiegazioni che non ho intenzione di trascrivere.

 

Intanto tutti erano finalmente arrivati a Gran Burrone.

Beh, meno uno, ma nessuno si aspettava che il rappresentate di Gondor fosse puntuale.

Anche Aragorn e gli Hobbit erano infine giunti a destinazione, per l’infinità bontà dei Valar e per la gentilezza di alcuni pastori di pecore. Niente domande, prego.

Aragorn stava per l’appunto limonando con la tanto sospirata Arwen quando Glorfindel irruppe nella stanza, furente, con i capelli curiosamente crespi, ed afferrò il Ramingo per l’elastico delle mutande, trascinandolo lontano dalla figlia di Elrond

- Adesso noi dobbiamo parlare!- spiegò, con un tono che non ammetteva discussioni.

- Povero me.- sussurrò Aragorn

- Voglio sapere innanzitutto che notizie hai di mia sorella. Dimmi tutto su che fine ha fatto quella scema di Konstantin.-
Ah sì... la sorella. Glorfindel aveva una sorella adottiva, sui trent’anni, che aveva allontanato da sé nella speranza di non coinvolgerla eccessivamente nelle vicissitudini della guerra.

Non che non le volesse bene. Sinceramente.

-... non so se posso parlartene apertamente...- fece Aragorn, serio

- Senti, Aragorn – capitolò Glorfindel, alterato - Ho appena salvato la vita ad un Hobbit puzzone convinto che fossi sua zia e che mi interessassero i suoi ricordi sui funghi parlanti e sulle ortiche ballerine, uno dei suoi amichetti ha tentato di baciarmi per esprimere la sua gratitudine nei miei confronti, e forse avrò fatto tutto questo inutilmente, perché forse l’Hobbit ci resterà secco molto presto, nonostante tutte le mie fatiche. Oltretutto ho trovato UNA MASNADA DI NANI ad attendermi ad Imladris, ed avrei voluto sparire seduta stante, ed invece ho dovuto occuparmi dei preamboli e delle fottute presentazioni! Miseria, Aragorn, non mettermi anche tu i bastoni fra le ruote e dimmi che fine ha fatto quella psicolabile di mia sorella!-

- E’ viva e vegeta, a Minas Tirith. E’ andata in sposa al sovrintendente di Gondor, come da te ordinato e, nonostante continui ad essere incazzata con te per aver preso una scelta senza interpellarla, ha detto che se la cava bene.-

- Ma cos’ha da lamentarsi, adesso!- esclamò Glorfindel, esausto

- Non lo so... forse si lamenta perché l’hai mandata a sposare un nonnetto con dei problemi esistenziali non irrilevanti che potrebbe abilmente essere suo padre se non suo nonno?-

- Ma...- Glorfindel fece un conto sulle dita delle mani – ma il sovrintendente non è poi così vecchio! Ha meno di settant’anni! E’ giovane!-

Aragorn si prese la testa fra le mani

- Stiamo parlando di un UOMO!! Hai presente? Quelli che durano meno di cent’anni!-

- Oh, per la sacra coda di Eru Iluvatar!-

- Imprecazione fantasiosa.-

- Grazie...-

I due si fissarono

- Ciò vuol dire che ho dato mia sorella in sposa ad un vecchio bavoso?- chiese infine Glorfindel, piuttosto angosciato, salvo poi rispondersi da solo – Dei, sono stato proprio un cretino!-

 

Nel pomeriggio ad Imladris giunse il cavallo di Boromir di Gondor.

Tutto solo, ed anche piuttosto scocciato.

 

Andael intanto stava preparando il proprio intelligentissimo travestimento.

Aveva delle nuove istruzioni precise, molto precise.

Peccato che se le fosse dimenticate tutte.

Non riusciva proprio a capire come, ma si era dimenticato ogni dannata cosa.

Ikar gli aveva affidato un foglietto con le direttive ma lui... ehm... aveva perso anche quello.

Povero piccolo Andael.

- Oh beh, poco male. M’infiltrerò lo stesso e di certo mi ricorderò cosa devo fare.-

Si gettò un mantello sulle spalle, si legò i capelli in una coda, si calò in testa l’elmo gentilmente fornito da Ikar e sollevò a fatica una grossa ascia bipenne fornitagli da un Uruk particolarmente volonteroso.

Il risultato fu una sottospecie di ibrido Elfo-Uomo-Nano con alcuni geni tipicamente verminosi. Avete presente i vermi? Quelle piccole cose rosate, che Ikar mangia a colazione?

Ecco, quelli aveva in comune con Andael molte cose, principalmente l’espressione intelligente.

 

Konstantin era stanca e stufa ed aveva definitivamente perso il suo entusiasmo e la sua positività.

Si era persa, pioveva, faceva freddo, gli alberi congiuravano contro di lei e la colpivano coi loro maledetti ramoscelli estremisti. Ecco.

E il suo cavallo, che in realtà era il cavallo di Faramir, non sembrava interessato a consolarla.

Galoppa, galoppa... raggiunse una strana capanna.

- Oh beh – si disse – tanto peggio non può andare. Tanto vale, chiederò informazioni sulla strada che non ricordo.-

Bussò alla porta della casetta.

La porta si aprì cigolando.

Dentro, la giovane vide la cosa più assurda ed inquietante della sua intera esistenza.

Qualcosa di peggio delle mutande di Denethor.

... beh, ok... quasi peggio.

 

FINE CAPITOLO UNDICESIMO

 

Ringraziamenti!

Illidan: un grande bacio e tanti ringraziamenti. Banale questo, vero? Beh, tu piglia il bacio di cui sopra e lasciamo correre... sì, probabilmente Andael non prestava molta attenzione alle lezioni di Saruman... o forse prendeva appunti nella sua personalissima maniera “per esempio: “evocazione demone: dire quelle quattro parole strane (che suonavano tipo iayto-tuut... temo di non aver capito molto...) e poi fare complesse coreografie con le mani. Mah, questo tipo ha dei problemi...”)! Tuttavia non temere, anche questo ti sarà svelato (sto lavorando ad un capitolo di flash-back.. io adoro i flash-back!!). Per quanto riguarda Denethor ed il viagra... beh, ringraziamo i Valar che il viagra non esistesse, altrimenti, povera Connie!! Occhio alle cimici! Un bacio!!

Cavolovai: ehi, qualcun altro ha letto questa storia?! Mitico, mi sento molto realizzata! Grazie mille per la recensione (ha fatto piacere a tutto lo staff, personaggi compresi!). Sono onorata che tu abbia sentito il bisogno di recensirmi (e non per ricoprirmi di ingiurie!). Grazie per i complimenti, finirai per farmi arrossire! Un grande bacio!!

  
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