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Autore: Ffransis    04/01/2015    0 recensioni
"Era la prima volta in venticinque anni che Frojaarn finalmente aveva trovato una compagnia con cui uscire." dal Prologo.
"Era la prima volta in venticinque anni che il suo migliore amico lo aveva tradito. Ed era la prima volta che la sete di vendetta lo prese con sé, divorandogli l'anima."
A più di 50 anni di distanza dalla sconfitta di Alduin, dei Thalmor e di Ulfric Manto della Tempesta, un gruppo di giovani amici nasce dalle ceneri di guerra. Ma anche la pace dell'anima non è eterna. E' più intensa e facilmente manipolabile, specie se di mezzo ci sono anche i principi daedrici.
Qualunque aiuto sarà accetto, per idee, correzioni e tutto quello che vi viene in mente. Grazie mille in anticipo.
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Lime, Otherverse | Avvertimenti: Gender Bender, Tematiche delicate, Violenza
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Stella della sera, 20, Turdas

Ulfskaar stava giocherellando con la sua ascia, seduto su una roccia poco distante dal fiume. La fredda brezza leggera gli faceva oscillare la lunga barba scura, legata solo da due piccoli ma elaborati nodi ai lati del mento. Alzò la testa e vide gli amici intenti a parlare e a ridere. Ultimamente lo facevano parecchio, specie da quando Frojaarn si era unito a loro dagli ultimi giorni della Gelata. Ulfskaar fece spallucce e si alzò, puntanto a Nadjr, la giovane redguard dai capelli rosso rame. Lei stava appena finendo di ridere a una battuta di Frojaarn che si sentì catturare da dietro da un abbraccio stritolatore. Sapeva di chi fossero quelle mani piccine, anche se forti da nord, e si voltò al volo per tirare a Ulfskaar un pugno sul naso. L’elmo uncinato volò via dalla testa di lui fermandosi di netto sul fiume ghiacciato, incastrato su una delle due corna perfettamente perpendicolare allo strato di ghiaccio del fiume. Ulfskaar mugugnò qualcosa e cercò di fermare il sangue dal naso mentre tentava di recuperare l’elmo.

Nadjr, per quanto avesse fatto capire il concetto, non era certo una ragazza modello. Al contrario delle sue sorelle redguard portava i capelli sciolti, sembrando così un enorme fiore voluminoso attorno al viso. Aveva avuto la fortuna di non aver ereditato dal padre quei capelli sudici e sudaticci, sempre incollati tra loro in lunghissime code. Inoltre, non solo il colpo non aveva procurato alcun danno ad Ulfskaar ma dandogli la schiena, di nuovo, sembrava invitarlo a riprovarci. Il secondo tentativo non mancò, stavolta Ulfskaar le tastò i seni da sopra la pesante armatura. Nadjr iniziò a ridere, era nervoso misto a un certo non so ché di soddisfazione.

Naxius a quella scena reagì male, come gli accadeva sempre. Si gettò tra Ulfskaar e Nadjr, cercando di difenderla come se fosse una sua proprietà, e venne scaraventato a terra, ai piedi di una fredda roccia sporgente presso il fiume. Però almeno era riuscito a dividere i due. Naxius era di origine imperiale, come la sua ragazza Aranea. Erano entrambi molto ricchi, anche se cercavano di mascherarlo al resto del mondo per evitare di diventare un bersaglio facile per ladri, briganti e mercenari di turno. Tuttavia sentiva per Nadjr un affetto quasi fraterno e gli dava molto fastidio che Ulfskaar, anche se fosse amico di entrambi, se ne approfittasse del fatto che lei fosse ancora una ragazza libera, trattandola quasi come una puttana. Beh, non che lei fosse in grado di mettere le cose in chiaro: era a questo che spesso Frojaarn pensava. Perché Nadjr faceva finta di dimenarsi e di picchiarlo se poi si lasciava toccare tutta? “Mah, le donne.” pensava tra sé e sé: “Chi le capisce è bravo.”

   
 
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