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Autore: Watashiwa    04/01/2015    1 recensioni
Ho pensato molto prima di pubblicare questa raccolta.
Abbastanza autobiografica in forma vagamente (ed ambiziosamente) poetica e riassuntiva per parlare della condizione di un'anima vacillante, notturna anche quando il sole spacca ogni pietra.
La mia.
Genere: Angst, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Invettiva

Non importa in quale cultura tu sia cresciuto,
il suicidio non è la risposta ai tuoi problemi,
ma se troverò il tuo corpo imbevuto
nel calice della morte più tetra
sarò lì,
a dare fedel esecuzione ai tuoi schemi.

Oh signore, lascia che le tue creature si lascino andare,
ma sappi che io vivrò e continuerò ad amare,
ho imparato a vivere, strisciando nella polvere più nera
e onorerò sempre questa sposa che per me è pura,
semplice,
mera.

Sprofonderò sicuramente solo qualche volta,
l'esistenza vera martella comunque la mia testa,
ma sarò io il capo banda della rivolta
e so della mia resurrezione,
mai vigliacca,
né mesta.

Se mi conoscessi davvero capiresti 
che questi resti
non sono così sporchi di un sangue amaro e bollente
non perdere il tuo tempo con il mio spirito insolente,
ho trovato quella spada per difendermi
dalle accuse che lentamente
vivono nella mia testa.

Urla pure da lassù,
lancia le tue infantili maledizioni
non sarò mai tuo
ho compiuto le mie missioni
e testa e cuore sono d'accordo,
devo vivere senza dare evidenti 
e incomprese spiegazioni.
Watashiwa
(1 Gennaio 2015)
   
 
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