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Autore: Celty23    04/01/2015    6 recensioni
STORIA IN REVISIONE! Corretta fino al capitolo quattro
Grazie a Lucy, che vince dei biglietti alla lotteria, lei, Juvia e Levy possono andare al mare insieme appena finisce la scuola.
C'è un problema, i biglietti sono 6 mentre loro solo 3, così decidono di invitare anche Natsu, di cui Lucy è innamorata, e Gray. Juvia propone di invitare un suo amico, Gajeel, che anche se controvoglia accetta.
Cosa faranno questi sei casinisti in vacanza tutti insieme? Nascerà qualche storia d'amore?
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gajeel/Levy, Gray/Juvia, Natsu/Lucy
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Tutto da una vacanza'
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Capitolo XV

Levy non sapeva dove avesse trovato il coraggio di dirglielo, ma appena pronunciò le ultime parole il suo cervello iniziò a lavorare mettendole paura e ansia.
“E se non mi volesse?”
Nonostante anche lui si fosse dichiarato, era assillata da mille e più pensieri, non riusciva a non comportarsi come un’adolescente innamorata, piena di dubbi e insicurezze e parlando senza collegare prima il cervello.
“Forse ora che mi sono dichiarata si rende conto che non gli piaccio. O forse era tutto solo uno scherzo e ora mi farà il suo solito ghigno. O forse…” Ma non riuscì a finire il pensiero che Gajeel la prese e la baciò.
Le ricordò molto il bacio del sogno, ma aveva qualcosa di diverso, era anche questo affamato e pieno di desiderio represso, ma era dolce, sembrava quasi che Gajeel avesse paura di ferirla, come se fosse stata una sfera di cristallo. Stettero così per un paio di minuti, finché Levy non dovette aprire la bocca per poter riprendere fiato, ma Gajeel, invece di approfondire il loro bacio, si staccò bruscamente, come se si fosse scottato.
“Oddio cosa ho fatto? Ho agito d’impulso senza ragionare, oddio adesso mi tirerà un libro e non vorrà più vedermi! Perché cazzo non so usare il cervello?!”
«Gajeel tutto bene?»
Guardò Levy spaventato di vedere sul suo volto collera e rabbia, ma l’unica cosa che vide fu la turchina con i capelli scompigliati, le gote arrossate e le labbra leggermente umide per il contatto appena concluso.
«Ehm… Sì, tutto bene… Non sei arrabbiata?...»
«E perché dovrei scusa? Sono sorpresa e felice, anzi follemente felice, ma perché dovrei essere arrabbiata?»
«Mmm… Beh… Ecco… Per il bacio?…»
«Baka!»
Levy gonfiò le guance e lo guardò male, ma durò solo un secondo, perché poi gli tirò la maglietta per portarlo alla sua altezza e dargli un bacio a stampo. A questo punto a entrambi i ragazzi era sparito ogni dubbio, si volevano e ora che si erano trovati non si sarebbero lasciati.
«Ghihi»
«Stupido Gajeel! Ma adesso cosa succede? Cioè di noi, io e te?...»
«Ghihi caro Gamberetto vuol dire che tu sei mia, e io sono tuo ghihi» La baciò ancora facendola arrossire sempre più, e quando finirono Levy era dello stesso colore dei capelli di Erza.
«Dovremmo tornare da Jet e Droy, si staranno preoccupando, e bisognerà anche spiegargli cosa è successo»
Gajeel grugnì una risposta, non gli andava di tornare dai due idioti, anche perché si sarebbero riattaccati alla SUA Levy senza lasciarlo da solo con lei.
Prima che si incamminassero però squillò il cellulare di Levy, che, quando vide da chi proveniva la chiamata, diventò bianca alla stessa velocità con cui era diventata rossa prima.
«Pronto?... Erza?....»
«LEVY STAI BENE? QUELL’IDIOTA NON TI HA FATTO NIENTE VERO?»
«Erza sto bene, non preo…»
«Se ha osato anche solo sfiorarti giuro che lo decapito appena lo vedo!»
«Erza fammi spiegare, non è come sem…»
«Non c’è nulla da spiegare! Mi hanno già detto tutto Jet e Droy tra le lacrime. Adesso sono qui, quindi sarai costretta a tornare a piedi, per fortuna non è un percorso molto lungo. Mi raccomando STAI LONTANA DA QUELLO LI!» Levy non fece in tempo a rispondere che Erza chiuse la chiamata, così si girò verso Gajeel che si era nascosto dietro un albero terrorizzato.
«Quella lì mi uccide appena mi vede! Non possiamo tornare lì! Fuggiamo!»
«Gajeel! Non possiamo fuggire, ragiona! Erza ci troverebbe comunque, l’unica cosa da fare, e anche la migliore, è di affrontarla adesso!»
Gajeel la guardò titubante e terrorizzato, non voleva affrontare Erza, si immaginava già morto, un mucchietto di ossa e polvere gettato in un angolo della casa come avvertimento, ma se fossero fuggiti lei sarebbe davvero riuscita a trovarli, e sarebbe stato anche peggio.
«E va bene!»
Così si incamminarono verso casa, a piedi ci avrebbero impiegato circa una mezz’ora, quindi avevano tutto il tempo di escogitare un piano per poter evitare la furia di Erza.
Dopo una decina di minuti però Gajeel, mentre la ragazza parlava, si distrasse e gli tornò in mente quello che aveva detto Levy poco prima sul ragazzo che le piaceva -L’ho addirittura sognato!... Quindi posso dire che sì, mi piace…-
«Hey Gamberetto.»
«Ma non puoi chiamarmi col mio nome ora che stiamo insieme? Pfff cosa c’è?»
«Ghihi assolutamente no, sei il mio Gamberetto. Comunque volevo chiederti quando mi avresti sognato?»
Levy arrossì al solo ricordo di quel sogno, non aveva avuto nessuna intenzione di raccontarlo a Gajeel, non ora almeno, ma si era fregata da sola.
«Ehm… stamattina prima di svegliarmi…»
Il corvino aveva notato che era arrossita, aumentando così la sua curiosità.
«Ah sì? E cosa avresti sognato? Ghihi da come sei rossa e da come lo eri stamattina non credo sia qualcosa di molto casto.»
Levy se possibile arrossì ancora di più, e dopo avergli dato dello scemo gli raccontò il suo sogno, facendolo scoppiare a ridere appena finì.
«Ghihi che ne dici un giorno di continuare quel sogno eh? Ghihi»
«Baka!»
Più si avvicinavano alla casa e più le chiacchiere diminuivano fino a cessare del tutto quando iniziarono a vederla in lontananza. Erano entrambi terrorizzati e non avevano trovato nessun piano attuabile, l’unica possibilità era che Erza, sentendo la verità, non uccidesse il ragazzo.
Erano davanti alla porta d’ingresso ormai da un paio di minuti, quando finalmente trovarono il coraggio di entrare. Le lampadine erano tutte spente e le finestre chiuse creavano un’atmosfera da brividi, l’unica luce presente in tutto il piano proveniva dal fuoco nel camino. I due poveri ragazzi si avvicinarono alla luce, come falene attirate dal calore, e videro che c’era una ragazza seduta su una poltrona. Più si avvicinavano più i dettagli diventavano nitidi, confermando ai due a chi appartenesse quella figura. Erza.
Aveva i capelli legati in una coda alta, con qualche ciuffo che le ricadeva sulla fronte, indossava una tuta da ginnastica rossa con la felpa nera legata in vita. Teneva le gambe accavallate e le mani si appoggiavano a una katana ancora nel fodero, per loro fortuna.
«Sedetevi!»
I due si sedettero sul divano esattamente davanti a lei mentre si chiedevano che fine avessero fatto gli altri.
«Erza non uccidere Gajeel! Posso spiegare perché si è comportato così!»
«Se è vero che questo idiota aveva una motivazione sarà lui a spiegarlo, non tu Levy. Gajeel…»
«Aye!»
«Jet e Droy mi hanno detto che all’improvviso hai preso Levy in spalla e sei fuggito senza motivo, è vero?»
«Hey non è stato all’improvviso! Quei due idioti si erano messi a…»
«Silenzio! Rispondi alla domanda!»
«E’ vero…»
«Ora spiegami il motivo, e non provare a mentirmi!»
Gajeel era terrorizzato, non voleva raccontare a Erza i sentimenti che aveva provato e che provava tutt’ora per Levy, ma sapeva che se non l’avesse fatto sarebbe morto, così si mise a narrare quello che era successo, dal ‘rapimento’ fino a quando Levy si confessò; non le raccontò del bacio in quanto terrorizzato all’idea di essere decapitato sul posto.
«Capisco… Non è successo nient’altro vero? Sapete che se verrò a scoprirlo in un altro modo rischierete grosso?»
Gajeel stava per confermare che quello era tutto, ma Levy lo interruppe.
«Ci siamo anche baciati! Ma questo è davvero tutto!»
A sentire queste parole Erza abbassò la testa, iniziarono a tremarle le spalle e strinse più forte l’impugnatura della katana, sia Levy che Gajeel pensavano che stesse per avere un attacco d’ira, ma con loro sorpresa scoppiò a ridere.

«Non pensavo che sareste arrivati fino a questo punto! Ahahah»
Le luci si accesero e gli altri compagni scesero dalle scale tutti sorridenti, Lucy, Jet e Droy si fiondarono ad abbracciare Levy, mentre Juvia si era buttata su Gajeel facendolo cadere a terra con un sonoro tonfo.
«Levy-chan! Che bello adesso anche tu hai un ragazzo! Non sai quanto sono felice per te! Poi potremo fare le uscite a quattro io te Gajeel e Natsu!»
«Lu-chan cosa succede? E come mai voi due siete così contenti per me? Mi sarei aspettata una scenata!»
«Levy-chan io e Jet non siamo più innamorati di te da un paio d’anni ormai, vero Jet?»
«Vero, In più mi sembra giusto che siamo contenti per la nostra migliore amica.»
Levy era del tutto spaesata, così si girò per cercare aiuto in Gajeel, ma lui era messo peggio di lei, Juvia lo stava abbracciando per il collo, mentre Gray lo stava prendendo in giro su quello che aveva appena detto a Erza.
«Certo che non sai proprio cavartela con le donne è ferraglia? Prenderla e fuggire via, mi sembra la soluzione migliore.»
«Juvia è così contenta per Gajeel-kun! Sapeva che a Gajeel-kun piacesse Levy-san, per questo Juvia ha detto tutto a Erza-san!»
«Nudista dei miei stivali! Vai a metterti una maglietta piuttosto di insegnarmi a come comportarmi con le donne! E tu Juvia staccati dal mio collo! Mi stai strozzando!»
Fu Erza a riportare l’ordine in tutta casa e a spiegare cosa stesse succedendo.
«Come forse avrete capito da Juvia, ieri insieme a Lucy, mi hanno raccontato cosa era successo in mia assenza, sulla lotta di fuliggine, la scommessa e tutto il resto. Mi hanno anche informato che secondo loro voi due vi eravate presi una cotta, ma uno era troppo orgoglioso e l’altra troppo presa dai suoi libri. Così ieri sera ho chiamato Jet e Droy e gli ho chiesto se fossero potuti venire qui a far ingelosire Gajeel.»
«Come ti abbiamo detto prima Levy-chan dopo che ci siamo separati alle medie ci siamo resi conto che era inutile continuare a correrti dietro, così siamo andati avanti, vero Droy?»
«Vero, ma non per questo non ti volevamo più bene, così appena Erza ci ha raccontato del suo piano siamo partiti subito per darti una mano. Ti conoscevamo troppo bene, sapevamo che non te ne saresti accorta fino all’ultimo dei tuoi sentimenti. Vero Jet?»
«Vero, così abbiamo forzato un po’ la mano e alla fine voi due avete fatto il resto. Non ci crederai, ma Droy si è addirittura trovato la ragazza.»
Levy non riusciva a crederci, si erano resi tutti conto che si era presa una cotta per Gajeel tranne lei! In più le avevano anche organizzato un piano per far sì che se ne accorgesse.
«Quindi non hai intenzione di uccidere Gajeel?»
«Assolutamente no, non al momento almeno. Quando siete fuggiti vi ho fatto seguire da Jet e Droy, che mi hanno raccontato tutto quello che era successo. Dovevo pur mettere alla prova Gajeel, se non fosse stato degno lo avrei ucciso.»
Levy, a pensare di essere stata vista mentre veniva baciata da Gajeel, arrossì visibilmente, cosa che fece anche Gajeel, anche se in maniera meno visibile, e per nasconderlo iniziò una rissa con Natsu e Gray che avevano iniziato a prenderlo in giro.
Passarono il resto della giornata a chiacchierare, giocare con la play, comprata in mattinata dai ragazzi, oppure a fare qualche gioco da tavolo. Quando arrivò la sera salutarono Jet e Droy, che partivano per tornare a casa, e si misero a guardare un film d’azione tutti insieme, Die Hard 1.
Natsu era seduto su una poltrona insieme a Lucy e la abbracciava da dietro, dandole ogni tanto dei baci sul collo, ma dopo poco si addormentarono entrambi, il primo iniziando a russare sonoramente. Gerard e Erza erano sul divano e lui le cingeva la vita col braccio mentre mangiavano i popcorn insieme. Gray e Juvia avevano deciso di sedersi per terra davanti al divano di Erza tenendosi per mano, tranne quando Juvia si spaventava per delle scene del film e si stringeva al suo amato rischiando di soffocarlo. Gajeel era sdraiato su un altro divano e seguiva per metà il film in quanto poco sotto il suo mento spuntavano delle ciocche azzurre, Levy era sdraiata davanti a lui, ma essendo piccolina riusciva a stare sul divano senza cadere, era stata lei a proporre di vedere quel film e non si stava perdendo nemmeno una scena, ma a volte il corvino, che la stava abbracciando, si divertiva a farle il solletico per farla girare e baciarla.
Passarono così anche il giorno dopo, ma Lucy dovette tornare a casa in quanto dopo poche settimane ci sarebbe stato il test di ammissione all’università di letteratura e voleva passarlo ad ogni costo. Anche Natsu decise quindi di scendere e passare il tempo con lei per farle compagnia, rischiando di distrarla invece che farla studiare. Tutti quanti però si ripromisero che sarebbero tornati per capodanno.
Il giorno dopo furono Gajeel e Levy a tornare a casa, lui doveva riprendere a lavorare, mentre lei scendeva per stare con lui e per studiare per medicina.
Dopo una settimana anche Gray e Juvia se ne andarono per andare a fare una vacanza al mare solo loro due, lei aveva già fatto e passato l’esame per andare a fare l’insegnate d’asilo, mentre lui voleva fare l’insegnante di educazione fisica in un liceo, quindi aveva ancora tempo per iscriversi all’università.
Erza e Gerard invece decisero che si sarebbero trasferiti lì, era un peccato utilizzare quella casa così grande e bella, e ormai piena di ricordi, solo durante le vacanze.

   
 
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