LE PECCHE DI AVERE UN FANBOY PER FIDANZATO

Percy Jackson entrò calmo nel proprio appartamento, che condivideva col fidanzato. Si stiracchiò mentre entrava nella stanza. Era appena di ritorno da un’impresa per ritrovare una delle freccie dorate di Apollo. Che erano state ritrovate nella sua faretra, guarda un pò. Quando entrò nel salotto notò l’albero di Natale ancora in piedi. Sorpreso, visto che Nico non era una persona molto festiva, andò a cercare il fidanzato.

Aprì la porta della stanza di Nico. Tutto in quella stanza era sempre stato rigorosamente nero. Ma quel giorno il letto ed il pavimento era punzecchiato da macchie bianche. Percy le guardò sorpreso, fino a notare che si trattava di fazzolettini di carta usati. Solo allora notò la figura di Nico, avvolto nelle coperte, che piangeva sommessamente. Il sangue gli si gelò nel corpo.

“Nico!” urlò il ragazzo dagli occhi color del mare. Il ragazzo dai capelli scuri alzò lo sguardo su Percy. “Oh, Perce!” singhiozzò il più piccolo, alzandosi e facendo cadere un grosso numero di fazzoletti. “È morto, Perce!” Percy corse verso il più piccolo e lo strinse tra le sue braccia. Sapeva bene che Nico non avrebbe detto nulla di più finchè non fosse stato pronto. Provò a calmarlo con una semplice domanda: “Perchè l’albero di Natale è ancora di là?” Gli occhi del più piccolo si riempirono di lacrime. “Si è acceso come un albero di Natale!” Percy strabuzzò gli occhi, senza capire ancpra.

“Ehi, piccolino va tutto bene, okay? Okay.” Provò. Con suo orrore, Nico scoppiò a piangere nuovamente. “ ‘Okay’ doveva essere il loro ‘per sempre’!” Percy, senza capire, si ritrovò il collo stretto in una morsa fortissima da Nico. “Nico, non respiro!” si lamentò flebilmente Percy. Il ragazzo dai capelli scuri pianse con più forza di prima. “Augustus le ha tolto il respiro!” si lamentò tra i singhiozzi.

Percy prese Nico in braccio. Un libro cadde a terra. Finalmente Percy comprese. “Che libro era, questa volta?” Il più piccolo tirò su col naso. “Colpa delle stelle.” A Percy il libro non ricordava nulla, ma ricordava Annabeth che gli urlava che Rreyna l’aveva portata a vedere un film ‘Colpa delle stelle’. “Ho provato a controllare negli inferi, ma non riesco a trovare la sua anima!” fece il piccolo disperato. Solo allora Percy notò gli Happy Meal sparpagliati per la stanza.

Percy tirò un sospiro. Usci dalla stanza per tornare 10 secondi dopo con il suo Nemo di peluche. Ricevette un altro lamento. “Anche Hazel Grace aveva un peluche!” Percy decise di lasciarlo al suo dolore e gli promise di portargli qualche pancakes per tirarlo su. Nico continuò a piangere, addolarato dalla perdita dei personaggi inventati.

‘Ah,’ pensò ‘le pecche di avere un fanboy per fidanzato.’