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Autore: _ Angel _    05/01/2015    1 recensioni
[Newtmas!centric | Angst | Spoiler The Death Cure]
Dal testo:
“Respingendo l'impulso di rimettere o di scappare via da quella visione, abbassò lo sguardo verso le labbra dell'amico, le quali erano, come incurvate dall'ombra di un sorriso.
Non ebbe mai modo di sapere che Newt era stato felice di morire per mano dell'unica persona che aveva mai amato.”
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Newt, Thomas
Note: Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!
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Please, Tommy.



***



“«Kill me!»
And then Newt's eyes cleared,
as if he'd gained one last trembling
gasp of sanity and his voice
softened.
«Please, Tommy. Please»
With his heart falling into a black abyss,
Thomas pulled the trigger.”



***



Mentre Thomas puntava l'arma verso il cuore dell'amico, fu travolto da un'ultima ondata di flashback.
Il primo giorno che aveva vissuto alla Radura, l'esatto momento in cui aveva incrociato per la prima volta i suoi occhi, le loro imprese e, se non tutte, almeno la maggior parte delle volte in cui Newt l'aveva chiamato 'Tommy'. Quel nomignolo, nonostante non l'avesse mai ammesso, gli aveva riscaldato il cuore come nient'altro abbia mai saputo fare, almeno nei pochi ricordi che possedeva.
«Non..Non posso!» disse con voce tremante una volta ritornato in sè e abbassando la pistola.
Delle lacrime avevano iniziato a rigargli il volto, ma non se ne preoccupò più di tanto.
Newt allora, con gli occhi spalancanti più per sorpresa nel vedere quelle lacrime che per altro e, allo stesso tempo, radunando tutto l'autocontrollo che gli era rimasto prima di lasciarsi totalmente andare all'Eruzione, lo abbracciò.

«Ti prego, Tommy. Ti prego.» Thomas ricambiò l'abbraccio. «Pive, questi sono gli ultimi barlumi della mia sanità mentale. Sei consapevole che li stia letteralmente sprecando per questo solo sploff di abbraccio piuttosto che per stare attento a quei caspio di Spaccati qui intorno, giusto?» cercò quasi di scherzarci il ragazzo, cercando di rendere meno angosciante quel momento. L'Immune annuì. «Allora prendi quella caspio di arma e sparami, dannazione! Sparami, perché non riesco, nemmeno per un secondo, ad abbandonarmi all'idea di diventare come loro.» disse indicando con un repertino cambio di voce ed un brusco cenno di mano verso gli Spaccati che vi si stavano, seppur lentamente, avvicinando. «Quindi ti prego, Tommy. ...Se sei mai stato mio amico, uccidimi.» concluse prendendo la mano con cui Thomas teneva la pistola e puntandosela sul capo.
L'amico annuì, poi chiuse gli occhi, muovendo l'indice appena sopra il grilletto.
Newt fece un passo indietro.
«Grazie.» riuscì a concludere nell'esatto istante in cui Thomas riuscì a fare fuoco.
Thomas aprì poi gli occhi di scatto, sentendo il tonfo del corpo dell'amico caduto in terra. Osò guardare verso il suo volto, pentendosene però subito dopo.
La pallottola di aveva sfigurato gran parte della fronte e il viso era attraversato dal sangue che fluiva dalla ferita.
Respingendo l'impulso di rimettere o di scappare via da quella visione, abbassò lo sguardo verso le labbra dell'amico, le quali erano, come incurvate dall'ombra di un sorriso. Non ebbe mai modo di sapere che Newt era stato felice di morire per mano dell'unica persona che aveva mai amato.


Udì Lawrence chiamarlo e dei passi che gli si avvicinavano. Che si trattasse di uno Spaccato? Non gli importava più. Non gli importava più di nulla. Aveva ucciso il suo migliore amico... Anche se non era certo di poterlo definire tale.
Una cosa gli era però certa: Newt era stato, in tutta quella sploff, ala persona a cui teneva di più.
«Forza, ragazzo!» sentì poi venire strattonato da terra e aiutato a rimettersi, nel modo più rude possibile, in piedi. «la CATTIVO attende.»
Annuì, pensando a come tutto fosse iniziato per via di quella caspio di organizzazione. Pensò a come quelle persone li avevano più e più volte soggiogati, giocando con le loro menti.
“CATTIVO è buona” gli aveva ripetuto più e più volte Theresa, ma più il tempo passava, più ne era certo: come poteva un'organizzazione che lasciava morire così tutte quelle persone e che trattava come burattini gli Immuni, alcuni dei pochi,(se non gli unici), che potevano realmente aiutare nella creazione di un siero curante? Come poteva essere ritenuta buona una cosa così meschina?
Così, spinto dalla sete di vendetta verso ciò che aveva letteralmente fatto a pezzi la sua vita e quella di altre decine di ragazzi per futili esperimenti che non avevano portato a nulla, ripose la pistola nella cintura dei pantaloni, per poi dirigersi velocemente, verso il furgone.
«Andiamo. Abbiamo un piano che aspetta solo di essere svolto.» disse con un brusco tono di voce mentre saliva, seguito a ruota da Lawrence. L'uomo sorrise fra sé ed infine, una volta salito, mise in moto.
«Che la battaglia abbia inizio, eh?» concluse infine guidando il veicolo lontano da quel luogo.



***




Angolo autrice.

Buonasera a tutti voi, Pive! :)
È la prima volta che scrivo in questo fandom, e devo dire che ne sono molto ansiosa a riguardo;
spero che la storia sia stata di vostro gradimento e che sia stata scritta correttamente, nonostante non sia stata beta testata da nessuno. In ogni caso, fatemi presente gli errori che trovate con una recensione, magari aggiungendo -oltre ad essi- anche un vostro parere riguardante essa.
Mi scuso anche per eventuali errori nei codici HTML: purtroppo mi ritrovo momentaneamente senza pc, quindi tutto è stato fatto frettolosamente con il cellulare.
Ne approfitto per farvi, anche se in un a dir poco scandaloso ritardo, gli auguri di un felice anno nuovo. Spero che il 2015 sia per voi un ottimo anno.


_ Angel _
  
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