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Autore: Adeia Di Elferas    05/01/2015    1 recensioni
Mary chiama in suo soccorso la fedele cameriera Anna per portar via dal suo letto il corpo del povero signor Pamuk. Anna la convince a coinvolgere anche la madre, Cora, che, dopo un primo momento di smarrimento e confusione, si comporta come una donna pratica e disposta a tutto pur di proteggere sua figlia. Tuttavia, questa prova la segnerà profondamente.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anna Smith-Bates, Cora Crawley, Mary Crawley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti
- Questa storia fa parte della serie 'Upstairs & Downstairs Abbey'
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Image and video hosting by TinyPic ~~ Non avrebbe mai pensato di trovarsi in una situazione simile. Mai. In tutta la sua vita: mai.
 “Attenta...!” sussurrò a sua figlia Mary, mentre le gambe del povero signor Pamuk le scivolavano dalle mani. Ella le afferrò appena prima che toccassero terra, evitando sia di far rumore, sia di far perdere l'equilibrio a Cora ed ad Anna.
 Mentre attraversavano in fretta il corridoio, Cora sentiva tutto il peso di quel giovanotto turco sulla sua spalla. Era bello, dannazione, sì, anche adesso che era esangue, pallido, morto, ma perchè mai sua figlia aveva dovuto essere così stupida?
 Cora era felice che l'avessero chiamata. Sua figlia aveva cercato prima l'aiuto della sua cameriera Anna, il che era comprensibile. Chiunque sarebbe stato a disagio a dover ammettere una cosa simile davanti alla propria madre, figuriamoci Mary, sempre così compassata ed attenta all'etichetta...
 È proprio vero che non si conosce mai nessuno fino in fondo. La stessa Cora si rese conto di essere molto diversa da quel che credeva. Era americana, accidenti, era moderna, molto più di suo marito Robert e di tutti i Crawley messi insieme. Si tirò il braccio di Pamuk bene sopra la spalla, perchè gli sembrava in procinto di scapparle. Tuttavia, trasportare un corpo privo di vita in giro per Downton era una prova sufficiente per mettere in difficoltà la più moderna delle persone...!
 “La curva, milady...” avvertì Anna, lanciando un'occhiata di sottecchi a Cora, mentre affrontavano la svolta che le avrebbe finalmente portate a destinazione.
 Cora annuì in fretta e si risvegliò dai suoi pensieri, seguendo la cameriera nel giro stretto e preciso che furono costrette a fare per non farsi scappare di mano il corpo del ragazzo.
 In tutto questo Mary continuava a reprimere le lacrime e il suo volto tradiva vergogna, ma, soprattutto, delusione. Era stata sfortunata, era vero, ma come poteva pensare che non ci sarebbero state ripercussioni? Adesso, per una notte di follia, rischiava di passare una vita da reietta...
 Mary aprì la porta ed aiutò la madre e la cameriera a mettere nel letto il giovane turco morto. Cora ancora non credeva che fosse tutto vero. Non credeva di essere riuscita a trasportalo fino a lì. Non credeva che sua figlia... Oh, sua figlia...
 Guardò a lungo Mary, mentre lei guardava il turco. Adesso era Mary quella da tenere sotto l'ala. Era lei quella da salvare. Il patrimonio, l'eredità, il titolo, tutto in secondo piano: adesso Cora doveva salvare sua figlia dallo scandalo. Sì, dallo scandalo, come la più ottocentesca delle madri. Era moderna, sì. Moderna, ma fino a un certo punto.
 
   
 
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