Serie TV > Cold case
Segui la storia  |       
Autore: ADelacroix    05/01/2015    0 recensioni
A quattro anni dalla fine della serie, la squadra Cold Case di Filadelfia torna con un nuovo caso: Lilly e gli altri detective devono riaprire un caso del 2006, l'omicidio di Serenity Collins, una ricca e popolare ragazza uccisa a poca distanza dalla sua scuola la sera del ballo di fine anno, dopo il ritrovamento di alcuni suoi inquietanti messaggi scritti tra le pagine di un libro. Altri demoni, invece, sembra che stiano tornando dal passato a tormentare la detective Rush.
Genere: Mistero, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Cold Case 8'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
«ciao» Lilly, immersa nei suoi pensieri mentre aspettava l’ascensore, trasalì e si girò in dietro per poter vedere chi l’avesse salutata. Alle sue spalle c’era Scotty che, come lei, stava aspettando l’ascensore per poter andare in ufficio.
«tutto bene?» chiese Scotty più per educazione che perché si fosse reso conto che Lilly aveva l’aria tesa e preoccupata. La detective, però, non voleva far preoccupare l’amico così si limitò ad annuire.
Finalmente l’ascensore arrivò e  i due poliziotti vi entrarono assieme a molte altre persone.
«che cosa ci aspetta oggi?» continuò Scotty una volta che le porte si furono chiuse
«un caso del 2006» annunciò Lilly «mi ha chiamato ieri un uomo dicendo di avere degli indizi che potrebbero far riaprire un caso. Voleva parlarmi il prima possibile e credo che ci stia già aspettando in ufficio» concluse guardando l’orologio che teneva sul polso sinistro.
«di chi si tratta?»
«una giovane ragazza uccisa la sera del ballo di fine anno: Serenity Collins»
«la figliastra dell’imprenditore edile di Chestnut Hill?» chiese Scotty tentando di ricordare quello che aveva letto sui giornali anni prima. All’epoca la vicenda aveva destato molto scalpore e per molte settimane le prime pagine dei quotidiani cittadini non avevano fatto altro che parlare della prematura morte della figliastra di uno degli uomini più ricchi e prestigiosi di Philadelphia.
«già, ci aspetta un caso che attirerà molto l’attenzione dei media» confermò Lilly.
Finalmente l’ascensore arrivò al loro piano e i due poliziotti poterono uscire, Lilly prima ancora che potesse mettere piede in ufficio, si imbatté nel tenente Stillman.
«Lilly c’è nel mio ufficio un uomo che ti sta cercando» le disse Stillman accompagnandola lungo il corridoio «gli parlate tu e Scotty?»
«sì, pensavamo di occuparcene noi» rispose la detective.
Seduto davanti ad una scrivania piena di carte nell’ufficio del tenente, c’era un uomo che da poco aveva superato i trenta e che nonostante le piccole rughe che gli segnavano il viso e i capelli che sulle tempie incominciavano a scolorirsi, aveva ancora un aspetto molto giovanile. L’uomo, alla vista dei due detective, si alzò in piedi e si presentò ad entrambi allungandogli la mano
«sono il professor Alan Pauling» dichiarò stringendo la mano a Scotty e Lilly. Rispetto ad otto anni prima era cambiato non poco: aveva iniziato a portare un paio di occhiali da vista dalla sottile montatura di metallo squadrata e aveva tagliato corti i capelli tanto che ormai non si vedevano più i riccioli neri che portava da giovane.
«detective Rush e Valens» si presentò a sua volta Lilly introducendo anche il collega «si sieda pure, vuole una tazza di caffè?» chiese Lilly con garbo prima di sedersi su una sedia al fianco del professore.
«no, grazie. Non posso fermarmi per molto tra un’ora ho lezione» rifiutò garbatamente lui.
Lilly allora prese dalla tasca della giacca il taccuino che usava sempre per prendere appunti mentre ascoltava qualche testimone, per poi si rivolgersi al professore «ieri nella telefonata mi ha detto che voleva parlarmi del caso di Serenity Collins, giusto?»
«sì, giusto … era una mia alunna»
«ha detto di avere qualcosa da mostrarci»
«guardi questo» e mostrò ai detective un piccolo libro dalla copertina verde con sopra stampata la litografia di un ragazzo «la settimana scorsa un mio studente ha trovato questa copia del Giovane Holden in biblioteca, ma il libro non appartiene alla scuola e così me lo ha consegnato perché ritrovassi il proprietario» il professore fece una pausa e aprì la copertina del libro per mostrare a Lilly e Scotty la prima pagina «guardate qui» disse indicando un punto in alto a destra dove in bella calligrafia compariva scritto S. Collins.
«prima di chiamarla ho controllato che la scrittura fosse quella di Serenity confrontandola con alcune vecchie verifiche ed è proprio la sua. La cosa diventa interessante, però, quando si sfogliano le pagine» e iniziò a girare le pagine del libro mostrando come i bordi di queste fossero piene di date e parole «Serenity aveva l’abitudine di tenere un diario, ogni tanto l’avevo anche vista scriverlo, ma negli ultimi mesi preferiva appuntare sulle pagine di questo libro tutto quello che accadeva a lei e ai suoi amici» continuò a mostrare le varie scritte indicando di volta in volta le date e i nomi di chi veniva citato nelle frasi appuntate da Serenity «di solito era molto meticolosa nel descrivere quello che facevano o dicevano i suoi compagni, ne segnava addirittura il nome per intero o usava dei soprannomi che conoscevano tutti. Poi, però, un paio di mesi prima del ballo di fine anno, non parla più dei suoi amici, ma inizia a parlare unicamente di questo T.J. senza dire mai di chi si tratta e soprattutto, da quello che scriveva, sembra che ne fosse spaventata» poi aprì una pagina verso la fine del libro e mostrò ai detective l’ultima scritta.
02/06/2006 T.J. verrà al ballo, devo affrontarlo!!!”
«è del giorno della morte» constatò Scotty leggendo la data «e non dice più nient’altro?»
«no, questa è l’ultima cosa che ha scritto»
Lilly prese tra le mani il libro e iniziò a sfogliarlo lentamente guardando le parole che minuziosamente Serenity aveva scritto negli spazzi bianchi delle pagine arrivando addirittura a scrivere a volte nello spazio di interlinea tra una riga del romanzo e l’altra.
«a idea di chi potrebbe essere T.J.?» chiese Lilly
«mi spiace, no»
«sa se c’è qualcuno che potrebbe aiutarci: un’amica, un compagno di classe?»
«forse può aiutarvi il suo fidanzato di allora. Mi sembra che si chiamasse Harold … però potete facilmente rintracciarlo: era il capitano della squadra di basket»
Lilly annuì pensierosa, quel libro non era molto da cui partire, ma era già qualcosa e a quel qualcosa ci si sarebbe aggrappata fino a scoprire chi era T.J.
Il professor Pauling  si alzò dalla sedia, ma prima di uscire dall’ufficio del tenete si girò verso Lilly
«troverete chi l’ha uccisa?»
«ci proveremo professore … faremo del nostro meglio per riuscirci» tentò di rassicurarlo la detective, ma si rendeva benissimo conto di quanto sarebbe stato difficile riaprire e risolvere il caso da quel labile indizio. 
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Cold case / Vai alla pagina dell'autore: ADelacroix