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Autore: DanielleNovak221    05/01/2015    1 recensioni
Come gli sproloqui mentali e filosofici di Dean in proposito all'origine delle torte divaghino in scenari poco puri sull'altra sua recente ossessione, e come il diretto interessato impari a comparire nei momenti più opportuni. Sì, penso che renda l'idea.
Destiel, come se non esistesse un domani.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Dean squadrò con aria solenne la fetta di crostata che aveva davanti ai suoi occhi, posata accuratamente al centro del piattino ed affiancata dalla forchettina in dotazione, chiedendosi come potesse una cosa così buona essere stata inventata da una creatura perfida come l'uomo. Okay, era una domanda stupida da porsi, ma mentre metteva in bocca il primo pezzo assaporando estasiato il sapore della marmellata di fragole e la pasta morbida, non poteva fare a meno di pensare che, considerata la natura degli esseri umani, quel capolavoro, l'emblema della bontà e della dolcezza, non poteva essere stato introdotto sulla terra da loro.

Chissà, magari i marziani, per una volta, invece che puntare allo sterminio di massa della sua razza, avevano optato per un tentativo di miglioramento, suggerendo un buon metodo per calmare i bollenti spiriti anche ad una coppia di motociclisti sul punto di darsele di santa ragione.

Era un'ipotesi.

O forse, era stato qualcosa che aveva già visto nella sua carriera di cacciatore.

Demoni? Naaaah, assolutamente no, almeno da quando Crowley era in carica come re. Insomma, lo sanno tutti che capriole di stomaco causa la cucina inglese a chi è ignaro dei traumi alimentari a cui potrebbe andare incontro.

Forse gli angeli? Si, certo, quando non erano impegnati a macellarsi a vicenda sotto gli ordini di un Dio che solo in quattro avevano visto.

Improvvisamente, ormai a metà di quello spettacolo di torta, Dean si immaginò Castiel impegnato a prepararla, inserendo involontariamente qualche dettaglio che normalmente non sarebbe stato necessario in una simile situazione. La sua mente fuori controllo sembrava essere programmata, nell'ultimo periodo, per vederlo a torso nudo, il fisico allenato ed asciutto, i una sorta di sorrisetto languido ad increspargli le labbra perfette...

“Oh, Dio, Winchester ma che vai a pensare.”

Non gli ci volle nemmeno tanto sforzo, ormai quella pelle pallida e quelle spalle larghe sembravano essere protagoniste di alcuni suoi viaggi mentali, la scena che si dipinse nella sua mente lo fece sorridere come un'ebete.

– Dean, hai una faccia strana. – dichiarò una voce bassa e nota, pochi passi alla sua sinistra.

Per la sorpresa il Winchester sobbalzò sulla sedia, rischiando di cadere rovinosamente sul pavimento a piastrelle della stanza del motel.

Cas lo fissava, il capo leggermente inclinato di lato, con la sua espressione dubbiosa e leggermente persa rispecchiata nella fronte corrugata e nei limpidi occhi azzurri che sembravano implorare una spiegazione.

– Come mai immaginarti me preparare una torta ti fa fare quella faccia? – chiese, con innocenza quasi infantile.

Dean avvampò violentemente, non trovando niente con cui giustificarsi se non una serie di grotteschi balbettii senza senso né significato, cosa che confuse ancora di più Castiel.

Accidenti, se avesse ancora tentato di dire qualcosa, avrebbe sicuramente vomitato, e di abbandonare quella torta che adesso era esattamente dove avrebbe dovuto essere, cioè nel suo stomaco, era fuori discussione.

L'angelo si avvicinò, facendo rimbalzare lo sguardo dalla faccia di Dean che sembrava continuare a cambiare colore, alla mezza fetta avanzata nel piattino. Senza troppe cerimonie, ne tagliò una parte con la posata e se la portò alla bocca, prendendosi qualche secondo di riflessione per gustarne quello che era un sapore assolutamente da visibilio. Ora capiva perché l'amico continuasse a dipenderne, ma ancora non gli era chiaro perché si stesse immaginando lui che ne faceva una.

– Ehi, non ci provare nemmeno! È mia! – esclamò il cacciatore, che finalmente sembrava essere in grado di proferire parola, tirando via il piatto con sguardo di disapprovazione ma che sembrava sul punto di diventare un sorriso.

– E allora come mai, di grazia, ti stavi immaginando quella cosa? Io non so cucinare! – replicò Castiel, inarcando un sopracciglio in attesa di una risposta, come se del resto, la perte più importante fosse quella.

Dean non poté fare a meno di trovarlo adorabile, il suo angioletto confuso e non ancora esperto in materia di cinematografia mentale continuava a trapanargli la mente con il suo sguardo profondo come il cielo, scandagliandogli i pensieri alla ricerca dei suoi perchè. Notò che aveva i capelli più spettinati del solito, e non riuscì a fare a meno di pensare come sarebbe stato bello affondarci le mani.

“Oh mio Dio, non starà ancora leggendomi nella testa!”

– Ehm... Dean? –

Il biondo si alzò di scatto rovesciando la sedia, sentendosi affondare nel panico, e senza seguire un piano premeditato afferrò Castiel per il bavero del trench e lo tirò bruscamente verso di sé, facendo collidere le loro labbra.

All'inizio fu impacciato ed inaspettato da parte di entrambi, ma dopo qualche breve istante Dean piegò leggermente la testa e premette dolcemente il suo corpo contro quello di Castiel, mentre le mani di quest'ultimo andavano a cercare i suoi fianchi per stringerli e avvicinandosi fino a farli toccare.

In modo che sembrava quasi timido, le loro bocche acquistarono, l'una inseparabilmente premuta contro l'altra, un ritmo più veloce, i respiri che si fondevano erano già più affannati, le labbra che si rincorrevano e si assaggiavano, gustando quel lieve sapore dolce lasciato dalla crostata, sembravano mandare entrambi in estasi.

Dean, che fino a quel momento aveva atteso di poterlo fare, infilò le dita nei capelli soffici e perfettamente scompigliati di Castiel, mordicchiando il labbro inferiore in un chiaro invito ad approfondire il bacio.

L'angelo sembrò entusiasta di accontentarlo e, mentre le sue mani, in un moto incontrollabile, si accanivano sui bottoni della camicia per poter assaporare la pelle accaldata dell'altro, diede il via ad una danza passionale di lingue fameliche, mentre le labbra continuavano a muoversi cercandosi e prendendosi fra di loro.

Dopo un po', Dean si staccò con un lieve gemito, al contatto delle mani fredde di Castiel contro il suo torace nudo. – Hai capito perché? –

l'angelo sorrise e tornò a torturarlo, lasciandogli piccoli e languidi baci lungo la linea del mento fino al collo, mordendo e succhiando la pelle lasciando che l'amico godesse in silenzio, emettendo solo brevi mugolii soddisfatti e maledicendolo per la sua insospettabile bravura. Le mani del ragazzo si insinuarono dietro, sfiorando il profilo di quella spina dorsale perfetta, giungendo all'elastico dei pantaloni e dei boxer.
Dean si sentì andare nel panico solo per quegli interminabili istanti in cui, mentre il suo respiro gli espandeva i polmoni all'inverosimile , le labbra bollenti e quasi pulsanti di Cass scendevano pericolosamente giù, lungo la linea scolpita del torace, dell'addome del basso ventre e Oh, mio Dio.
Il tempo di lasciarlo inginocchiare e di sfilargli l'impedimento di cotone che cominciava a tirare, e Dean rivolse il viso verso l'alto, affondando nuovamente le mani nei capelli di Castiel, ebbro di piacere come non avrebbe mai pensato di poter essere.

I suoi occhi vedevano il soffitto bianco, ma probabilmente fuori stavano cadendo le stelle ed i pianeti. Non che in quel momento gli importasse di ciò che stava in alto tanto quanto di quello che stava in basso...

Quando l'angelo (più degno di quel nome di quanto non fosse mai stato) riemerse, lo baciò timidamente sulle labbra.

– Sì, penso di aver capito.

 

 

 

Salve a tutti, prometto che vi pagherò le cure per il diabete, e scusate.

Tecnicamente avevo bisogno io di un po' di dolcezza e bè, se si parla di Destiel, allora siamo a cavallo, no?, quindi ho deciso di sbizzarrirmi un po' nonostante avessi un'altra long incompleta gnaaaa

'ntastico, sono sull'orlo della fangirlaggine per questa coppietta!

Fatemi sapere che ne pensate, recensite!!!

Un bacione,

Danielle

   
 
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