CUFFIE

~Troppo grandi...
Accidenti alle gilde oscure!
Troppo piccole...
Accidenti alla sua abitudine di coprirsi le orecchie!
Troppo rigide...
Accidenti al commesso che la guardava con timore!
Ma più di tutti, accidenti a quel verme che, nel tentativo di colpirla, gli aveva distrutto i para orecchi!
Persino Gerard e Ultear, ambedue maghi molto forti che avevano affrontato esseri terrificanti quali Zeref e Erza, invocarono pietà dopo il massacro del malcapitato per mano del demone rosa.
Le sue dita sottili passarono con scialvo interesse la mercanzia; dopo il fatto, la figlia di Ul gli aveva suggerito di comprarsene altre, magari delle cuffie! La funzione per cui le avrebbe usate sarebbe stata l'ennesima...ma l'idea di ascoltare la sua canzone preferita per non sentire i rimproveri di Gerard, l'aveva galvanizzata.
Si riprese dal filo dei suoi pensieri quando la mano minuta di lei ne incrociò un altra, molto più grande e forte.
Alzò lo sguardo e...vide una montagna bionda.
Rimase a fissarlo, intimorita. Non tanto per la stazza ma perchè lo conosceva; era difficile non sapere chi fosse dopo che, da solo, aveva distrutto la gilda del padre!
"Oh...scusa...prendile pure"
La sua voce imperiosa nonostante il tono molle, ridestò l'inebetita Meredy che prese ad agitarsi, disorientata.
"Uhm...ehm...n-no! Prendile pure tu..." tese la mano e afferrò il primo oggetto avvertito al tatto "...i-io ho già queste!"
"Già...lo vedo" e Laxus, con leggero imbarazzo, inarcò un sopracciglio.
Quando la rosetta posò lo sguardo sulle cuffie agguantate, se avesse avuto le mani libere, le avrebbe usate per coprirsi il volto dalla vergogna; sulla cuffia destra svettava un pugno dalle dita serrate, fatta eccezione per il dito medio, sulla sinistra un membro stilizzato e, sul collegamento tra le due, la piccante silhouette di una pin up.
Le rimise dov'erano, tenendole con due dita, inorridita.
Quando tornò sul drago del fulmine notò che, mentre con una mano tastava la merce, con l'altra teneva la metà di un paio di cuffie spezzate.
Gonfiò d'aria i polmoni per fare la voce grossa; dopo la pessima figura con le cuffie da demenza ormonale, doveva recuperare la faccia.
"...ferita in battaglia?" chiese con tono forte, mestamente strafottente, riferendosi al dispositivo.
Un leggero fremito la inorgoglì; era certa di aver fatto una buona impressione!
"Anche tu sei una maga?"
Merda!
"Uhm...s-si, ma di una gilda nata da poco...dubito che tu la conosca"
In risposta lui annuì distratto. La copertura era salva.

Inizialmente fu intimorita dalla presenza di Laxus; un uomo grande almeno il doppio di lei, dall'aspetto e i modi burberi e anti sociali, dalla forza tale da essere paragonato a grandi maghi come Jura di Lamia Scale e che fu capace di mettere temporaneamente in difficoltà il virtualmente invincibile Master Hades.
Tuttavia, dopo alcuni minuti di silenzio, Meredy si sentì a proprio agio con il Dragon Slayer; in breve la sua mole e la sua maschera solitaria passarono dall'opprimerla a donargli un senso di protezione. In breve dal volersene andare il prima possibile, la rosetta desiderò rimanere al suo fianco ancora un pò.
E poi i suoi occhi verdi acqua incontrarono un oggetto interessante...
"Ehi, guarda..." attirata la sua attenzione, gli mostrò l'oggetto del suo interesse; un paio di cuffie con numerosi segni che richiamavano i fulmini.
Laxus sembrò interessato.
"Non sono uguali alle tue...ma appena le ho viste ho pensato che per te fossero perfette"
Il biondo le analizzò con lo sguardo mentre la paura di aver sbagliato crebbe nella rosetta.
Infine un sorrisetto compiaciuto ne increspò le labbra; "Mi piacciono..."
Meredy fu fiera di se; conoscendo la fama austera del signore dei fulmini, quella semplice reazione doveva significare molto.
L'entusiamo scamò dopo poco, i due faticavano a guardarsi negli occhi, scambiandosi continui sorrisi di cortesia, nel silenzio. Laxus non era uno che si perdeva in chiacchere e, sebbene facesse fatica, alla fine lo disse.
"Grazie"
"Prego, di nulla"
"...ciao"
E se andò. La semplice conclusione di un semplice incontro tra semplici sconosciuti. Eppure, persa la presenza del Dragon Slayer, Meredy si sentì nuda.

Uscì dal negozio poco più tardi, la meni vuote, le labbra sottili cariche di numerosi sospiri. Niente di fatto. Alla fine di quella giornata sarebbe tornata dai suoi compagni ancor più amareggiata.
Davanti al tramonto rosso vermiglio, a poca distanza dal suo volto, si palesò un ombra.
Cuffie. Cuffie coperte da soffice tessuto peloso rosato. Cuffie sorrette da una rude mano degna di un drago.
"Non saranno in linea coi tuoi gusti...ma appena le ho viste ho pensato che per te fossero perfette" la canzonò con le sue stesse parole, rimanendo poggiato al muro.
Il suo sguardo sorpreso passò dal biondo al suo dono. Sorrise con dolcezza.
"Grazie" e alzò le mani delicate a cogliere l'oggetto.
No...non gli avrebbe permesso di andarsene così presto, non dopo avergli mostrato quello splendido sorriso.
Alzò di scatto l'arto, fuori dalla portata della rosetta.
"Se le vuoi devi prenderle"
Lo guardò indispettita per poi tentare di afferarle con un balzo...e poi di nuovo...e ancora...e ancora...
Laxus di tretteneva a stento dal ridere vedendo quella buffa ragazza saltellare come un coniglio, vittima del suo gioco.
Il bambino che era in lui fu felice di trovare una compagna di giochi dopo tanti anni di solitudine. Il drago, invece, si compiaque di come trattava la preda.
Ora capiva cosa ci provasse Gajeel a sfottere Levy!
Un dettaglio, anzi due, catturarono la sua attenzione; ad ogni balzò, il seno di Meredy ondeggiava nel vestito che metteva in bella mostra il suo decoltè.
In uno scatto istintivo, Laxus si voltò, le guance scarlatte.
Cosa?! Lui, il grande e maturo Laxus, si stava vergognando?! Di una vergogna pudica dovuta ad una ragazzina appena conosciuta?!
La mano con cui guidava il gioco era improvvisamente vuote; la sua distrazione aveva fatto terminare il divertimento.
Meredy, ricomponendosi, indosso le cuffie intonate ai suoi rosei boccoli e chiese "Come mi stanno?"
Mille belle parole pervasero la mente del signore dei fulmini, ma per un motivo sconosciuto tutto ciò che uscì dalle sue labbra fu solo un vago grugnito.
Le sue guance imporporate erano una risposta più che soddisfaccente...quasi tenere.
Ricordando lo scialvo saluto di poco prima, provò malinconia all'idea di andarsene subito.
Si alzò sulle punte, con il mento rivolto al viso del biondo.
Lui la squadrò confuso; che combinava quella ragazzina? Quando vide le sue labbra tendersi nel tentativo di raggiungerlo, comprese. A discapito delle forme generose, erano davvero una bambina!
Abbassò il capo al suo livello e gli porse la guancia. Lei chiuse gli occhi e prese ad avvicinarsi mentre il Dragon Slayer ghignava; solo una bambina poteva dare tanta importanza ad un bacio innocente! Tuttavia, era questa innocenza a renderla così tenera...attese la sua ricompensa, dimenticando che, probabilmente, non l'avrebbe mai più rivista...
"Ehi Laxus, hai fatto o no?!"
"Fatto o no?! Fatto o no?!"
Per quale diavolo di motivo quello psicotico doveva apparire sempre nei momenti meno...!
Tutto si fermò.
Laxus ruotò il volto per rispondere al compagno. Meredy, non sentendolo, non si fermò. E le loro labbra si incontrarono in un semplice, casto e imprevedibile bacio...
Lunghi, piacevoli, candini attimi passarono prima che la rosetta, accortasi che qualcosa non andava, riaprisse i suoi specchi verdi acqua, incontrando un paio d'occhi severi e al contempo dolci di cui uno segnato da una cicatrice.
Le labbra si distaccarono con uno scatto; lui non sapeva che dire, lei si limitò a coprire l'oggetto del suo peccato.
Tre indesiderate presenze si stavano avvicinando.
D'istinto Meredy prese a correre, pigolando un ultimo ringraziamento all'inebetito drago.

Che aveva fatto? Cosa gli era passato per la mente? Come lo avrebbe spiegato a gli altri? Un momento! Perchè avrebbe dovuto dirglielo? L'avrebbe tenuto per se, sicura che difficilmente avrebbe rivisto il nipote del Master di Fairy Tail e che, dopo diverso tempo, sarebbe riuscita a dimenticare.
Appena entrata, Gerard notò a stento il suo ritorno, assorto nello studio di alcune certine.
Poi fu il turno di Ultear, colei che l'aveva allevata con la dolcezza di una madre e che, come tale, sapeva leggerla con un solo sguardo.
Sguardo che, per sua fortuna, era rivolto alla sua sfera di cristallo.
La salutò con un sorriso appena accennato. Ultear conosceva bene Meredy, e Meredy conosceva bene Ultear; sapeva che, in sua assenza e con Gerard distratto dallo studio, la mora piangeva sul ricordo della madre e di tutto il male di cui fu fautrice.
Nella mente della rosata nacque un nuova, malsana idea...ma se era per la sua migliore amica...
"Oggi ho baciato per la prima volta un ragazzo"
Il sorriso di Ultear fu raggiante.

"Chi era quella?"
"Mph...non lo so"
Gli occhi da Gorgona di Evergreen notarono subito il cambiamento; "Che belle cuffie!"
Il signore dei fulmini le sfiorò con le dita, passando rapidamente dalle labbra.
"Sono solo cuffie" ed era vero, erano segno di un gesto gentile, ma a lui non interessavano poi molto...
Era l'altro regalo lasciatogli dalla rosetta a piacergli.




Note dell'autore;
......92 minuti di applausi!!!
Darko il cavaliere della morte e di tutte le cose oscure e poco allegre, ha un lato romantico! <3
Che poi dovrete voi dirmi se faccio pena o meno, così evito di sprecare tempo nel fare altri aborti e magari dimostro che non tutti (ma quasi!) i maschi italiani pensano esclusivamente al sesso!
Buon rientro e attenzione alle vecchie accigliate perchè sono state chiamate befane! ;>