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Autore: tucatua    06/01/2015    0 recensioni
E se non tutto fosse accaduto davvero?
E se persone che si credevano morte fossero invece vive?
Silenzi,amarezze,delusioni e scoperte.
Katniss sarà di nuovo sconvolta dopo tutte quelle scoperte?
Come reagirà?
E se Finnick,Gale,Peeta non fossero le persone che si crede?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 26.

Tolgo il fiocchino rosso e srotolo la carta stropicciata.

La luce lunare non è sufficiente per leggere quelle righe microscopiche.

Mi sporgo di più dall'albero per togliere l'ombra delle fronde.

Faticosamente e strizzando gli occhi incomincio a leggere la lettera.

Ciao Katniss,

perdonami per averti scritto solo adesso e anche per essermene andato.

Perdonami tutto ciò che ti ho fatto e che so che non rifarei. Avevo bisogno di riflettere e la guerra ha solo accelerato il mio processo di ricostruzione. La paura di perdere le cose che amiamo ci ha sempre resi diversi. Più vulnerabili,strani,diversi.

Non c'è niente che rimpiango Katniss per essere sincero.

Non rimpiango di essermene andato,non rimpiango il bacio con Annie,non rimpiango i momenti passati con te.

Sono fatto così e scusami,se puoi.

Ho bisogno di parlarti per davvero,e vorrei anche dirti che io sono qui se vuoi,nonostante tutto...perdona i miei e i tuoi casini,perdona quello che non può tornare.

Forse hai ragione,io non posso davvero ritornare quello di prima,ma non puoi farmi di questo una colpa...scusami ancora se puoi.

Tuo Peeta.”

 

Continuo a fissare allibita quelle righe.

Sola,persa e confusa,più di quanto non lo sia mai stata.

Mi ha detto che lui ci sarà,se voglio.

Ma mi ha detto anche che non c'è stato nessun problema per lui,tradendomi.

Non si è fatto tutti i problemi che mi sono fatta io e che mi continuo a fare ora,perchè sta accadendo tutto questo con Gale.

Lui non vuole cambiare,e di questo non gli do torto.

Ma gli do torto di non avere paura di se stesso.

Tutti dovremmo avere,almeno un po' paura di noi stessi.

Non voglio vederlo.

Non voglio parlarci.

Accartoccio il foglio e appoggio la schiena al tronco.

Vorrei dormire,ma non ci riesco.

Rimango li ferma,immobile,nel silenzio più totale.

Ma come sempre,la fortuna non è dalla mia parte,non c'è proprio niente dalla mia parte. Solo vuoto.

Tutto si infrange quando sento sotto di me: “Psss..”

Mi affaccio dall'albero,e vedo una figura che si staglia nell'oscurità.

La osservo,non capendo bene chi sia.

“Katniss! Scendi,ti prego,dobbiamo parlare..”

“Chi sei?” sussurro.

Peeta.”

 

-

“Smettila,smetti di dire queste cazzate ti prego..” dico rivolta a Peeta.

Sono trenta minuti che stiamo qua a discutere,ma ancora non siamo arrivati a niente.

“Katniss,okay,mi dispiace,ma non posso cambiare quello che è accaduto.” risponde lui.

“No,ascolta,non è questione di cambiare le cose,è questione che a te non ti frega niente,e non provare a negarlo..non te ne penti,okay..” gli dico.

“Non vuoi riprovare?”

“Peeta,va via,lasciami vivere in pace,non crearmi tutti questi problemi okay? Tutte le volte che mi rassegno,tutte le volte che dico “okay è finita.” tu devi sempre ritornare,non ce la faccio più,voglio morire,come sempre,come tanti anni fa,e tu non sei riuscito a cambiare tutto questo,quindi mi dispiace anche a me,ma io mi pento invece,mi pento di aver buttato via tutto questo tempo,rincorrendoci a vicenda. Perchè ti ho amato Peeta e forse ti amo ancora. Forse non potrò mai smettere di farlo,ma voglio che tu te ne vada.

Vattene,va via e lasciami decidere da sola,non tornare,perchè l'ultima cosa che voglio adesso,sono tutti i fantasmi del passato,quindi basta Peeta,non voglio riprovarci.”

 

Fisso i suoi occhi cielo per qualche secondo.

Sono l'ultima cosa che vedo,e l'unica che rimane nella mia mente,prima che un enorme scoppio risuoni in tutta la valle.

Non mi arriva niente addosso,sento solo caldo e uno spostamento d'aria incredibile.

Il mio corpo si lascia trasportare,o meglio,lanciare.

Vedo tutto nero,e non capisco più nulla.

Assomiglia tanto alla morte che tanto desidero.

Ci assomiglia e vorrei vivamente che fosse così.

Ma vi ho già detto credo,che la fortuna non è mai stata dalla mia parte,e quindi,quando arriva qualcuno vicino a me,sono in grado di sentire tutto.

È Gale,ed è da solo.

Mi solleva,mi trasporta per una decina di metri.

Vorrei parlare e dirgli che stò bene.

Vorrei dirgli che gli sono grata.

Vorrei dirgli che in questo momento mi viene da amarlo.

Vorrei dirgli un sacco di cose,ma la mia bocca non ne vuole sapere di parlare.

Sembra esser diventata un mattone insollevabile.

Sento il vuoto dentro di me.

Vorrei essere morta.

Vorrei lasciare una volta per tutte questo mondo.

Vorrei smettere di far soffrire le persone.

Siamo come le mine,esplodiamo,distruggiamo.

Non so spiegarvi esattamente il mio stato di trans.

Semplicemente,vedo la mia vita con occhi neri,ma non riesco a parteciparvi.

Rimango immobile sdraiata e ascolto tutto,ma non riesco a parlare.

Credono che sia morta,lo spero anche io.

Ma non è così.

Percepisco la presenza di Gale fissa vicino a me,ma non riesco a stringergli la mano.

Un pensiero mi balena in testa.

Dov'è Peeta? Che fine ha fatto?

Per qualche secondo spererei solo che sia morto,e basta.

Ma poi il rimorso come sempre è più forte di me e capisco che infondo non potrei mai perderlo del tutto.

Non so,non mi capisco.

Un minuto prima darei tutto a Gale,il minuto dopo darei tutto a Peeta,la confusione che aleggia in me è totale,e il mio stato rende tutto ancora più difficile,non ho idea di quanto tempo sia passato,semplicemente me ne resto li,nello stato più vicino alla morte,ma che non mi lascia morire.

-

apro di colpo gli occhi.

È comunque tutto buio intorno a me.

Ho paura,non so dove mi trovo,non c'è nessuno intorno a me.

Mi rendo conto di essere distesa su delle coperte,dentro una tenda improvvisata,nel mezzo del bosco.

Non c'è nessuno con me.

Nessuno.

Devo essere sincera,per un momento,credo di essere morta.

E' l'unica cosa plausibile,ma capisco che non lo sono quando esco fuori e in lontananza sento spari e rumori soffocanti.

Il rosso è il colore predominante del cielo all'orizzonte.

Mi vien voglia di piangere.

Non ho idea di cosa fare in questo momento e come al solito,come sempre preferirei conficcarmi una lama nel cuore.

Ma qualcuno mi chiama.

“Katniss!” dice la voce.

“Sono qui davanti a te!” ripete.

Sposto lo sguardo di qualche centimetro e scorgo Peeta.

“Che diamine ci fai qui? Dove siamo? Che succede?” chiedo in preda al panico.

“Calmati..”

“Tu rispondi..” gli dico.

“Siamo nel bel mezzo del distretto 11 che è stato prontamente evacuato. L'esercito di Finnick è per metà distrutto,ma stà trovando altra gente. Stanno combattendo adesso,e io sono rimasto qui per controllarti,solo Gale sa che io sono qui e mi ha fatto giurare di non dirti assolutamente niente del fatto che io fossi qua,ma non ho potuto..” mi dice in risposta.

“Gale stà combattendo?” chiedo con il panico che ha già ricominciato a scorrere dentro di me.

“Si.” dice solo.

Non mi volto a chiedergli consiglio,non lo aspetto,non mi fermo quando mi urla di farlo,solo corro,corro verso i rumori forti della battaglia.

Non ho niente con me,ma il terrore mi sta spingendo,sempre più avanti.

La paura comanda i miei piedi.

Il mio cervello non ragiona più,solo il cuore,pompa,e continua a spingermi verso la battaglia.

Ci metto un sacco di tempo per arrivare in quel maledetto posto,e quando lo faccio il caos regna sovrano.

Vedo fuoco ovunque e sangue.

Solo questo.

Continuo a correre,e finalmente trovo qualcuno del mio schieramento che mi lancia al volo un arco.

Sinceramente non ci penso nemmeno all'arco..

il mio unico scopo è trovare Gale.

Sono costretta a rotolare per terra quando una freccia minaccia di colpirmi e a mia volta ne uso una,per uccidere il mio aggressore. Continuo a vagare per il campo in cerca di Gale che però sembra introvabile.

Ad un tratto mi sembra anche di scorgere Finnick,ma sono così presa che non mi curo di lui e continuo a lanciare frecce ovunque.

Solo dopo un'ora mi fermo dietro una cascina e mi abbandono sul liscio e ruvido muro.

Mi viene da piangere ma non lo faccio,vorrei prendere a pugni qualcuno,ma non c'è nessuno nei paraggi.

Rimango li distesa,mentre sento i rumori esplodere intorno a me.

Sento le grida e i frastuoni di una realtà che conosco bene.

Sola,ecco come mi sento adesso,non combatto per me stessa,non combatto per salvare nessuno,combatto perchè sono costretta a farlo,combatto perchè Finnick la deve pagare,ma niente di vero mi spinge sulle orme di questa battaglia.

Solo la difficile realtà,mi si prospetta davanti agli occhi,e solo quella mi fa alzare,per continuare a dare una mano o a cercare Gale.

Rientro nella mischia e aiuto varie persone,ma mai,qualcuno che mi dica dov'è finito lui.

Resto nel fuoco per ore,fino a che un urlo straziante non mi raggiunge.

Mi volto e so che probabilmente è troppo tardi,mi volto e per l'ennesima volta la mia vita,sembra essere inutile.

Mi volto e l'ennesima persona che amo stà svanendo.

Corro,mi lancio a terra e mi metto sulle gambe il suo corpo ferito.

Ha una freccia in pancia,forse non è troppo tardi,forse si può salvare.

Deve salvarsi,non può lasciarmi proprio adesso...

I suoi occhi grigi mi fissano e prova a sorridere.

“Non lasciarmi..” sussurro.

Lo bacio,mentre i miei occhi si riempiono di lacrime.

“Canta per me..” mormora.

Verrai, verrai,
all'albero verrai,
cui hanno appeso un uomo che tre ne uccise, o pare?
Strani eventi qui si sono verificati
e nessuno mai verrebbe a curiosare
se a mezzanotte ci incontrassimo
all'albero degli impiccati.

Verrai, verrai,
all'albero verrai,
là dove il morto implorò l'amor suodi scappare?
Strani eventi qui si sono verificati
e nessuno mai verrebbe a curiosare
se a mezzanotte ci incontrassimo
all'albero degli impiccati.

Verrai, verrai,
all'albero verrai,
ove ti dissi "Corri se ci vuoi liberare"?
Strani eventi qui si sono verificati
e nessuno mai verrebbe a curiosare
se a mezzanotte ci incontrassimo
all'albero degli impiccati.”

 

  
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