Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: Vanilla_91    06/01/2015    10 recensioni
InuYasha non ha alcun ricordo del suo passato, ma poco gli importa. L'unica famiglia che conosce sono Falco Grigio e la tribù che lo ha accolto quando era ancora un infante: i Sioux.
Tutti conoscono il suo valore in battaglia e l'odio profondo che nutre per l'uomo bianco.
Kagome è costretta a lasciare la sua terra, la sua casa, per sfuggire alla tenebrosa e minacciosa ombra calata sulla sua famiglia. Fuggendo non si aspettava certo di finire prigioniera di una delle tribù considerata tra le più sanguinose.
Nel tempo in cui la guerra tra Europei e pellerossa incalza, tra sentimenti di odio e vendetta, mentre sangue innocente viene versato, potranno due cuori tanto tumultuosi conoscere la pace?
Dal testo:
-E' un dare e un avere, non un pretendere. L'amore rende liberi, non ti incatena con la gelosia, le paure o l'invidia. Chi ama dona sé stesso, ma non esige nulla in cambio.-
Genere: Avventura, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Koga, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Falco Grigio osservò con espressione imperturbabile la scena. L'estesa prateria era diventata un perfetto scenario di guerra. Il fumo ancora si ergeva verso il cielo e l'arco odore della carne bruciata aleggiava nell'aria. Gli animali erano stati sgozzati e le carovane depredate e poi consumate dal fuoco.
La sua tribù non era tra le più pacifiche, ma mai avrebbe permesso ai suoi uomini di compiere orrori simili. Dovevano essere i visi pallidi gli artefici di quella carneficina, non aveva dubbi. Non avevano risparmiato nessuno, né le donne né i bambini.
-Andiamo via.- ordinò agli uomini al suo seguito
Mentre si apprestava a voltarsi qualcosa lo bloccò. Un flebile vagito attirò la sua attenzione, risvegliando un mare di emozioni in lui.
Mosse qualche passo, avvicinandosi alla massa di cadaveri deturpati e straziati.
Una donna, dalla pelle pallida e i capelli neri, era riversa sulla terra arida, gli occhi privi di vita e le ampie gonne alzate a testimonianza dell'ultimo deprecabile torto subito.
Le mani tese verso un punto poco lontano, protese a raggiungere forse la parte più importante di sé.
Il fagotto, imbrattato di sangue, si agitava tra le sgualcite coperte.
Incerto, lo afferrò. Come aveva fatto una così fragile creatura a sopravvivere a tanto orrore?

 Il destino era beffardo. Gli spiriti guardiani pochi giorni prima gli avevano portato via la sua adorata seconda moglie, Rugiada brillante, e il loro bambino appena nato e adesso si trovava tra le braccia un cucciolo di viso pallido..Cosa avrebbe dovuto farne?
Lo osservò. Le piccole manine si muovevano, smaniose, inconsapevoli della morte che li circondava. Gli occhi erano vispi e di un insolito color ambra. Non ne aveva mai visti di quella tonalità, né tra la sua gente, né tra i bianchi.
-Ricordano gli occhi del fratello lupo.- mormorò.
Notò il piccolo bracciale d'oro, girato due volte intorno al piccolo polso, e con qualche difficoltà riuscì a leggere la lingua dell'uomo bianco, che poco conosceva.
-InuYasha, questo doveva essere il nome scelto per te dai tuoi genitori bianchi.-
Un'idea, forse pessima, probabilmente pericolosa, si fece largo in lui. Se gli dei avevano messo quel bambino sulla sua strada dopo il suo recente lutto un motivo doveva esserci. Forse la sua gente non sarebbe stata contenta, ma lui era il capo e avrebbe fatto valere la sua volontà.
-Hai un nuovo figlio?- gli domandò il suo saggio fratello senza alcuna particolare inflessione nella voce.
Sistemò meglio il bambino tra le sue braccia.
-Il suo nome sarà Lupo d'oro.- dichiarò, rimontando a cavallo e lasciandosi alle spalle quell'orribile spettacolo.

 

[Venti anni dopo..]

Kagome osservò con aria afflitta le due lapidi dinnanzi a sé,  stretta tra le braccia sicure e confortanti della sua migliore amica.

 Non pianse, non avrebbe mostrato una simile debolezza, ma il dolore che la lacerava dentro non poteva nasconderlo a sé stessa con eguale facilità. Suo padre era stato assassinato, sua madre non era sopravvissuta al dolore e lei non aveva alcuna prova a testimonianza delle sue parole.
-È ora di andare via, Kagome.- le sussurro l'amica.
-Ancora qualche istante, Sango.- mormorò.
Sapeva che quella era l'ultima volta che avrebbe rivisto la tomba dei suoi genitori.
Mentre i presenti si diradavano lei aveva già preso la sua decisione. Abbandonare la sua casa, Sango e Miroku, aggiungeva ulteriore dolore a quello che già provava, ma non aveva altra scelta.
Avrebbe inseguito la verità e la libertà ovunque l'avessero condotta.

 Le restava un'unica cosa da fare,forse la più difficile, informare Sango della sua decisione.

 

-Stai scherzando vero,Kagome?- le chiese, sconvolta, qualche ora dopo l'amica.
La padrona di casa continuò a frugare tra la montagna di documenti disordinatamente sparsi sulla scrivania.
Sospirò, stanca. Sapeva che non sarebbe stato facile, ma si aspettava anche comprensione dalla sua migliore amica.
-Io non ho altra scelta, Sango. Mio fratello è stato dichiarato morto, ma io sento che è vivo. Non mi hanno dato nessuna prova: né un cadavere da piangere, né la sua uniforme.- dichiarò.
Vide gli occhi dell'amica farsi tristi. Era a conoscenza del sentimento che un tempo aveva unito i due. Probabilmente Sango sarebbe già stata sua cognata se un maledetto giorno di tre anni prima una convocazione per l'esercito non avesse portato via suo fratello e dato il via alla distruzione della sua famiglia.
-Tu sai quanto vorrei che fosse vero, ma bisogna essere concreti, quante speranze in verità ci sono? In guerra capitano spesso queste cose.-
-Poche, forse nessuna, ma devo tentare. Qualcuno ha tramato contro la mia famiglia e i miei genitori sono morti per questo.-bisbigliò, sentendo la voce mancare.
-Non posseggo più nulla, i creditori rivendicheranno ogni proprietà. Non ho neanche più una casa.-
-Verrai a vivere con me.- propose, senza esitazione, Sango.
-Ti ringrazio, sei molto cara, ma non è questa la mia strada. Se resto non avrò nessuna possibilità di sfuggire a Naraku e troverà il modo di costringermi a sposarlo. Non posso sposare l'uomo che ritengo colpevole della fine della mia famiglia.-
-Cosa conti di fare?- 
-Andrò in America e scoprirò la verità su quanto accaduto a mio fratello e alla mia famiglia. Solo allora potrò far ritorno e onorare la memoria dei miei genitori.-
-Io vengo con te.- 
Quanto le sarebbe piaciuto, ma sapeva che non sarebbe stato possibile.

Osservò le forme arrotondate dell'amica e sentì la voglia di piangere. Non avrebbe assistito alla nascita di quel piccolo pargoletto...
-L'America è un luogo ostile, ricco di pericoli. Il tuo posto è qui, accanto a Miroku, l'uomo che ami e che ti ha ridato la felicità. Devi pensare solo al benessere del mio piccolo nipotino.-
Vide gli occhi nocciola dell'amica colmarsi di lacrime cristalline.
-So che non riuscirò a farti cambiare idea, se davvero l'hai deciso nessuno potrebbe, ma promettimi che farai attenzione e che tornerai, prima o poi.-
-Te lo prometto.- dichiarò, commossa, attirando l'amica in un abbraccio.
-Come conti di fare? Dove starai?-
-Partirò stasera, in gran segreto. Una nave salperà dal porto e io sarò a bordo. Verranno da te, tu nega di avermi visto. SirThomas mi ha offerto ospitalità nella sua casa, una volta raggiunta l'America e viaggerò con Sir Harry e suo figlio.-
-Fa attenzione, amica mia.- si raccomandò nuovamente Sango.


Inuyasha uscì dal tepee*, sistemando meglio il gonnellino di pelle. Era pieno giorno, ma non c'era nulla di sbagliato o imbarazzante in ciò che era accaduto con Sole di Primavera. Era una vedova e lui provvedeva al suo sostentamento, godendo dei suoi favori quando ad entrambi aggradava.
-Fratello.- lo chiamo Koga, suo fratello minore -Nostro padre vuole vederci.-
Annuì, seguendolo nella tenda del capo tribù.
Molti degli anziani erano impegnati in un'accesa discussione, si sedette, ascoltandoli.
-I visi pallidi hanno sterminato i nostri cugini ad est. Per loro non possiamo far più nulla, ma è ora d'agire.- proclamò Falco Grigio.
-Una nave di coloni attraccherà stasera e noi avremo la nostra vendetta. Una vita per una vita.- sentenziò uno degli anziani.
Falco Grigio tacque per qualche istante, soppesando quelle parole. Con l'avanzare dell'età il suo spirito battagliero si era affievolito, lasciando prevalere un sentimento di attaccamento per la sua terra e la sua famiglia.
Avrebbe voluto preservare la pace, ma i Sioux erano una tribù di guerrieri e lui non poteva lasciare impunito un simile affronto.
Erano i bianchi a volere la guerra.
Guardò il maggiore dei suoi figli, il suo orgoglio.
-Lupo d'oro guiderà gli uomini. Fate in fretta, evitate loro inutili sofferenze.- proferì.
InuYasha annuì, abbandonando subito dopo la tenda.
Combattere per lui era fonte di vita. Era il più valente tra gli uomini del suo villaggio, conosciuto per il suo coraggio ma anche per la scarsa pietà che aveva nei confronti dei nemici. In lui lo spirito di conoscere, di scoprire, era forte.
Odiava gli uomini bianchi, forse più di tutti.
-Fratello, verrai con me. Raduna gli uomini, partiamo subito!.- ordinò a Koga, saltando in groppa al suo imponente stallone nero e spronandolo al galoppo.

 

Kagome era incredula. I suoi occhi le mostravano uno scenario terribile e le gambe erano paralizzate per la paura e la sorpresa.
Non avevano nemmeno ultimato di scaricare la nave quando erano stati assaliti da uomini urlanti al galoppo e armati di falci, asce ed archi.

Molte teste erano cadute prima ancora che lei ebbe avuto il tempo di muoversi, tra queste quella del gentile signor Henry.
Le urla, il clangore di armi e l'odore metallico e nauseabondo del sangue avevano creato una sorta di bolla intorno a lei. Sentiva sir Henry Junior urlare qualcosa, ma non riusciva a comprendere il senso delle parole scivolate da quelle labbra che si muovevano con fermento.
-Kagome, tornate in voi. Non c'è tempo, dobbiamo andare via immediatamente se vogliamo avere qualche speranza di salvarci.-
-I..io- solo quello riusciva a balbettare.
Tutto divenne crudelmente più vero quando sir Henry, colpito, si accasciò ai suoi piedi.
Meccanicamente sollevò il volto, per osservare quello che, probabilmente, a breve sarebbe stato il loro aguzzino, ma restò inevitabilmente sorpresa.
La pelle chiara del suo assalitore, non veniva celata dalla pittura che gli colorava il volto e buona parte del corpo. Il petto, muscoloso ed allenato, era lasciato scoperto, fatta eccezione per i pettorali. Un corto gonnellino gli fasciava le gambe muscolose e dei mocassini di pelle lo proteggevano dal contatto col suolo.

 Il viso, dai tratti cesellatici e virili, era quanto di più perfetto avesse visto.
-No!- balbettò, posando le mani sul petto ferito dell'uomo che giaceva ai suoi piedi.
Non seppe spiegarsi cosa l'avesse spinta a parlare.. probabilmente quell'indiano neanche comprendeva la sua lingua. 
Sentì il disagio crescere mentre l'uomo teneva ostinatamente lo sguardo puntato su di lei.
I rumori della battaglia, intorno, cominciarono a placarsi, fino a spegnersi.
Quel silenzio, interrotto solo da qualche parola pronunciata in un linguaggio a lei sconosciuto, la rese ancor più nervosa. Avvertiva che la morte, implacabile e selvaggia, era scesa alle sue spalle.
-Chi siete? Cosa volete?- provò a chiedere.
-Sioux- si limitò a rispondere il suo interlocutore, con voce grave e fortemente accentuata.
Sobbalzò nel sentire quel nome. Tutti erano a conoscenza della crudeltà di quella tribù, si raccontavano cose orribili su di essi.
Che cosa ne sarebbe stato di lei e Sir Henry?
Abbassò lo sguardo sul giovane, preoccupata. Era ferito, perdeva sangue, ma il taglio, constatò con gioia, non era eccessivamente profondo.
-Ha bisogno di cure o morirà.-
InuYasha la fisso, soppesando le sue parole.
-È tuo marito?- chiese.
-Sì.- rispose, senza pensarci due volte.
Forse quella piccola bugia l'avrebbe protetta.
Annuì, prima di urlare qualcosa in una lingua per lei incomprensibile.
Alcuni uomini la circondarono, sollevarono il giovane svenuto, allontanandolo dalla vista della giovane.
-Cosa ne fate di lui? Dove lo portate?- chiese, ergendosi in piedi e tentando di seguirlo.
Si scontrò con il petto solido dell'indiano, che le sbarrò la strada.
-Ti prego, lasciami andare con lui.-
Sordo alle sue preghiere, afferrò le minute mani tra le proprie e strinse una robusta corda intorno agli esili polsi.
Kagome gemette alla fitta di dolore che la colse impreparata, ma troppo spaventata non proferì parola.
InuYasha legò la corda al pomo della stella del suo cavallo, prima di innalzare la donna in groppa e poi montare,a sua volta, alle sue spalle.
-Che fai? Dove stiamo andando?- chiese ancora, mentre la paura le scioglieva la lingua.
Il cuore le batteva all'impazzata, lo stomaco era contratto e a volte sentiva il contatto con la realtà sbiadire, mancare.
-Donna bianca da questo momento è mia prigioniera. Appartiene a me.-dichiarò con tono brusco l'uomo prima di spingere con un colpo deciso il cavallo al galoppo.
Un incubo, doveva sicuramente trattarsi di un incubo, pensò disperata Kagome.
Cosa ne sarebbe stato ora di lei?



*tepee: tenda utilizzata a scopo abitativo dagli Indiani d'America


NOTE DELL'AUTRICE:
Un pò di note storiche sono di dovere. Il termine Sioux indica 
popolazione che viveva nelle grandi pianure centrali degli Stati Uniti e del Canada meridionale, fra il fiume Platte fino al monte Heart e dalle foreste del Minnesota, fino al Missouri e poi alle montagne chiamate Big Horn.
Accanto alla 
caccia, l'attività principale degli uomini era la guerra. I Sioux sono passati alla storia per la loro grande resistenza all'invasione degli "uomini bianchi". Per i Sioux, la guerra era per molti versi un gioco basato sul valore e sul coraggio.
[Fonte: Wikipedia]
 
Non sto qui ad annoiarvi con troppi dettagli, molte cose verranno spiegate ed aggiunte di capitolo in capitolo. 
So di avere molte storie in corso, ma questa mi perseguitava già da un pò e dopo aver rivisto Pocahontas non ho saputo resistere xD
Riguardo all'ambientazione "particolare"..che dire, mi piace spaziare xD Se ritenete che la trama possa avvicinarsi a quella di "Come te..nessuno mai" o di "Torrida passione", sappiate che si distanzierà un bel pò :D
Spero che il prologo vi abbia incuriositi e se vi va sarei felicissima di conoscere i vostri pareri :D

Alla prossima :D
Baci, Vanilla :D

 

   
 
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Vanilla_91