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Autore: Ino chan    06/01/2015    2 recensioni
Non c’è scritto nei libri, non sui impara sui campi di battaglia cosa significa donarsi e essere un elfo non è sinonimo di saggezza.
[Fili/Kili book version] [Kili/Tauriel] [SPOILER!Lo Hobbit - La Battaglia delle Cinque Armate]
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kili, Tauriel, Thranduil
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Tauriel non sa dire quando le sue compagne di gioco si siano trasformate in piccole lady con la puzza sotto al naso,  sa solo che non le piace per nulla. Un momento prima erano come lei, dedite al gioco e al divertimento e un momento dopo eccole lì, tutte impettite a fare a gara di signorilità.
Tauriel non riesce a capire cosa sia successo e, francamente, non vuole nemmeno farlo.
Meglio continuare a correre libera  per i prati, con le braccia spalancate come a voler abbracciare il cielo,  intrecciare fiori fra i capelli, e giocare con i topolini che di tanto in tanto entrano della sua finestra per rubarle la colazione.
Meglio vivere, vivere davvero, che rinchiudersi con le proprie mani in una gabbia fatta di buone maniere e sorrisi mai davvero felici.
Tauriel non sa cosa pensare delle piccole gentilezze che il principe Legolas le riserva. Una mattina le ha fatto trovare un cesto di fiori fuori dalla sua camera da letto. Un altro giorno invece si è presentato con un piccolo dolce avvolto in una carta argentata.
Tauriel l’ha fissato perplessa mentre un mormorio eccitato si spandeva alle sue spalle.
Il principe innamorato del capitano delle guardie? Lei si è fatta una grande risata quando sua madre, felice, le ha chiesto conferma della voce.
Eppure le dicerie hanno sempre un fondo di verità, l’ha imparato nel corso del tempo, e Tauriel non può fare a meno di guardare con occhi diversi i piccoli doni che Legolas è solito farle.
È  questo quello che chiamano corteggiamento? Ne ha letto nei libri, lo ha osservato da lontano, ma non l’è mai capitato di esserne oggetto.
Osserva il dolcetto con una smorfia sulle labbra…  Se è così è davvero stupido.
-Un giorno capirai cos’è l’amore.-
Tauriel osserva le dita sottili e abili di sua madre intrecciare i capelli rossi di suo padre. Da che ha memoria di loro Tauriel li ricorda così, intenti ad occuparsi l’ una dell’altro, come se non ci fosse nessun altro al mondo che loro due.
Forse è questo l’amore, anche se è lontano dai gesti eclatanti dei libri…  
Per questa ragione Tauriel non riesce a capire subito  Kili. Nonostante il suo modo di porsi sia più aperto, sfacciato quasi rispetto a quello di Legolas, così stretto nelle etichette elfiche, non comprende per quale motivo le chiede di custodire la sua pietra e per quale ragione, quando decide di accettare il suo dono, sospiri sollevato come se avesse infilato in tasca il suo cuore e non un pezzo di roccia levigato.
Non c’è scritto nei libri, non sui impara sui campi di battaglia cosa significa donarsi e essere un elfo non è sinonimo di saggezza.
Tauriel si rende conto di essere solo una stupida quando  vede Kili cadere lontano da lei. Lontano dal grido disperato che la sola vista del sangue sulla terra le ha scatenato.
Kili striscia per raggiungere Fili steso nel suo sangue. Lo abbraccia e affonda il viso nell’incavo  della sua spalla mentre su di loro piovono le frecce di un intera linea nemica. E’ un attimo che dura una vita, un abbraccio in cui è racchiuso un mondo d’affetto simile a quello che Tauriel vedeva nelle dita leggere di sua madre fra i capelli di suo padre e nei fiori di Legolas davanti alla sua porta, che solo ora riesce a capire.
L’amore può essere racchiuso in un gesto piccolo come un cesto di fiori o una roccia custodita come il più prezioso dei doni. Non ha bisogno di grandi spazi.
Non ha bisogno di un palcoscenico.


Tauriel sente ogni singola fibra del suo corpo dolere mentre carezza la fronte di Kili. C’è pietà negli occhi azzurri di Thranduil , anche se ha portato la vergogna su tutta la loro razza, scegliendo un nano al posto di un elfo, non la sta biasimando come si aspettava.
-Perché fa così male?-
-Perché era reale.-*
Tauriel vorrebbe chiedergli se passerà mai, se verrà un giorno che pensare a Kili non sarà così doloroso da perdere il senno, ma sa perfettamente che ogni parola del re, ora è solo dettata dalla pena, non dalla saggezza.
Preme le labbra contro quelle gelide del nano, gli bacia le dita,  mentre infila nella scollatura della veste la pietra che gli ha donato per tenerla vicina al cuore.

Secondo te avrebbe potuto amarmi? (**)

-Ti amavo già… Ero solo troppo sciocca per capirlo.-



 

Primo tentativo Kili x Tauriel, se vi va, fatemi sapere che ve ne pare.

(*) botta e risposta del film.
(**) frase del film.

 

 

 

DISCLAMERS: Il titolo della fanfic è tratto dal libro La grammatica dell'amore di Rocio Carmona.
   
 
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