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Autore: Niky_94    07/01/2015    1 recensioni
[I Dalton]
Niky ha deciso di iniziare a seguire attivamente le orme dei fratelli maggiori Joe, William, Jack e Averell Dalton... Ci riuscirà?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Storia ispirata da un Roleplay con il mitico William Dalton (Fb) !!! :D grazie mille, William! <3




<< Oh, andiamo, perché non lasciate venire anche me? >> domandò Niky, prendendo Joe per un braccio e scrollandolo leggermente.
<< Perché non sei ancora pronta! >> rispose lui, spazientito. << Non sei ancora molto brava ad andare a cavallo e non sai maneggiare una pistola. Sarebbe troppo pericoloso >>
<< Dai, ragazzi, vi prego! >> insistette la ragazza << Datemi almeno una possibilità, per favore! >>
<< Ho detto di no, falla finita, adesso! >> sbraitò Joe.
La ragazza si arrese. Sapeva che non le conveniva insistere, a meno di non voler finire nei guai. << E va bene… >> borbottò, e si sedette sui gradini del portico.
Jack le passò accanto e le batté una mano sulla spalla, incoraggiante << Su, non essere triste. Non appena sarai pronta, ti porteremo sempre con noi! >>
<< Potrai accompagnarci tutte le volte che lo vorrai >> aggiunse William con un sorriso, mentre finiva di sellare il cavallo.
<< E ci divertiremo un mondo! >> esclamò Averell, saltando in groppa al suo.
Niky sorrise, ed annuì << Avete ragione >>
Joe montò a cavallo a sua volta, e scosse la testa << Bene, ora che siamo tutti d’accordo, muoviamoci! >> Si voltò verso la sorellina << E tu cerca di non combinare guai, intesi? >>
La ragazza si alzò in piedi ed imitò scherzosamente un saluto militare << Signorsì, signore! >> esclamò con una risatina.
Lui alzò gli occhi al cielo, e si avviò verso la città al gran galoppo, seguito dai fratelli.
Niky rimase sola, a guardarli mentre si allontanavano. Gli zoccoli dei cavalli battevano forte sulla strada sterrata, sollevando una gran nuvola di polvere al passaggio dei quattro banditi.
“ Ed ecco che vanno a divertirsi… Senza di me…” pensò la ragazza. Si alzò in piedi << Non è giusto! Sono stufa di restare qui ad annoiarmi mentre loro se la spassano in città! >> esclamò.
Corse verso la stalla sul retro della casa, e frugò tra i vecchi arnesi del padre.
<< Ci deve pur essere qualcosa che faccia al caso mio… >> mormorò, mentre spostava gli oggetti con cautela. Suo padre era morto in un’esplosione quando lei non era ancora nata; sua madre conservava gelosamente gli oggetti del marito, ma aveva nascosto quelli più pericolosi nella stalla.
<< Ah, ecco! >> esclamò Niky ad un tratto, estraendo una pistola piena di polvere dal fondo del baule. << Farò vedere a tutti di che cosa sono capace >> disse, alzandosi in piedi e levando alta la pistola sopra la testa << Vedranno tutti di che pasta è fatta Niky Dalton! >>
 
***   ***   ***   ***
 
Scesa la notte, Niky si alzò piano a sedere, e si guardò intorno, strizzando gli occhi nel tentativo di vedere nell’oscurità. Tese le orecchie, pronta a captare qualunque suono. Silenzio. Muovendosi nel buio, tastò il comodino, cercando di trovare la maniglia del cassetto. Una volta trovatala, la strinse forte nella mano e tirò, facendo attenzione a non fare rumore. Infilò un mano nel cassetto e ne sfilò una piccola scatola di fiammiferi. Prese un cerino lo accese e lo usò per dare fuoco allo stoppino della candela sul comodino. Tenendo la candela in alto, la ragazza scivolò silenziosamente fuori dalla stanza, e corse in giardino. Si avviò verso la stalla, e vi entrò.
Dopo essersi accertata che nessuno l’avesse seguita, aprì un baule nascosto in un angolo e ne estrasse dei pantaloni, una camicia, un cappello, un fazzoletto, degli stivali ed un cinturone. Si spogliò della camicia da notte ed indossò gli indumenti prima contenuti nel baule.
Infilò sei pallottole nel caricatore della pistola del padre e mise la sicura. Aveva passato l’intero pomeriggio ad esercitarsi a sparare; dopo molti tentativi, era riuscita a centrare il barattolo una sola volta. Tuttavia, aveva deciso di non rinunciare.
“Se sarò convincente, non ci sarà bisogno di usare la pistola. I ragazzi riescono sempre a rapinare tutte le banche che assaltano, e sparano molto di rado… Dev’essere tutta questione di atteggiamento…” decise “Se mi mostrerò decisa, il cassiere capirà che sto facendo sul serio e non opporrà resistenza!”
Dopo queste risoluzioni, montò in sella a Stracciatella, il suo cavallo, e galoppò verso la città.
 
***   ***   ***   ***
 
Una volta arrivata nei pressi della banca, Niky si legò un fazzoletto attorno al viso per non farsi riconoscere, impugnò saldamente la pistola, e aprì la porta della con un calcio. Si guardò attorno, per accertarsi che nessuno avesse sentito il rumore della porta che veniva sfondata, ed entrò, decisa a ripulire la cassaforte.
“Attenzione, gente,” pensò, soddisfatta “c’è un nuovo bandito in città!”
 
***   ***   ***   ***
 
“Mmm… che sete…”
Joe si svegliò nel cuore della notte, assetato. Si alzò e si diresse in cucina, per andare a prendere un bicchiere d’acqua. Percorse il corridoio buio, e, passando davanti alla camera della sorellina, rabbrividì: una folata di vento passava attraverso la porta semiaperta della stanza. Joe la aprì, e sbirciò nella stanza: la finestra era spalancata, ed il vento freddo della notte aveva invaso la camera.
<< Ehi, Niky, che ti salta in mente? >> borbottò Joe, correndo a chiudere la finestra << Vuoi congelare? >>
Si voltò verso il letto, e si stupì del fatto che la sorellina non si fosse svegliata.
<< Niky? >> la chiamò. Non ricevendo risposta, si sedette sul letto e la scosse con delicatezza, chiamandola ancora.
La ragazza non rispose.
<< Niky, stai bene? >> domandò Joe, iniziando a preoccuparsi. Accese la piccola lampada sul comodino, e afferrò le coperte, pronto a scostarle. Quando guardò la sorella, sobbalzò: dove avrebbe dovuto esserci Niky, c’erano invece due cuscini, disposti in modo da avere la forma e la lunghezza del corpo della ragazza. Joe non ci mise molto a capire cosa fosse successo.
<< Quella… piccola peste… >> disse  a denti stretti, e corse a cercarla.
 
***   ***   ***   ***
 
“Bhe, poteva andare peggio…” pensò Niky. Il colpo non era andato esattamente come lei aveva previsto: era riuscita ad entrare in banca e ad aprire la cassaforte, quando, improvvisamente, si era accesa la luce. Lo sceriffo della città, che stava pattugliando le strade per una ronda, aveva notato che la porta della banca era aperta, e aveva deciso di investigare. Notando che si trattava di una ragazzina, era rimasto stupito, e questo aveva dato occasione a Niky di riuscire a scappare, per nascondersi poi dietro una delle case avvolte nell’oscurità della notte.
“Bene,” si disse, scrutando la strada dal suo nascondiglio “nessuna traccia dello sceriffo!” Ciò nonostante, estrasse la pistola dal fodero, e tolse la sicura. “In ogni caso, meglio tenere pronta questa…”
<< EHI! >> gridò una voce dietro di lei.
Niky, che teneva ancora l’arma puntata verso il basso, sobbalzò per lo spavento e… premette il grilletto.

   
 
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