The newcomer





Varcai la soglia della mia nuova scuola, la " Jefferson High School". Me ne stavo da parte e tenevo lo sguardo basso da tutti quei visi che mi osservavano da lontano, e giravano la teste verso di me mentre vagavo nei corridoi in cerca dell' aula di chimica. << Aula di chimica...no, non e'questa >> dicevo tra me e me a bassa voce. Li vicino c'era una bidella che faceva le pulizie, presi coraggio, mi avvicinai e le chiesi << Scusa, per caso sa dove si trova l'aula di chimica? >> dissi gentilmente, cosa che in quel momento mi fu un po difficile fare, per la stanchezza, per lo stressamento, e per il nervosismo << Ultima aula infondo al corridoio >> disse la bidella annoiata ; in quel momento suonò la campanella << Grazie >> dissi soddisfatta, in quel momento avrei voluto adorarla mettendomi in ginocchio, ma per fortuna non lo feci. Mi misi a correre per il corridoio, fin quando non arrivai all' ultima aula aggrappandomi allo stipite della porta ; in quel momento avrei voluto sotterrarmi sottoterra, perché caddi sul pavimento inciampandomi sui miei piedi maldestri come me. Alzai lo sguardo e vidi 25 occhi , compresi quelli dela prof. che mi guardavano, alcuni ridendo, altri sconvolti; a quel punto mi rialzai da terra e presi lo zaino, che come me era caduto, quando fui in piedi entrai in classe con tutti i miei capelli castano chiarissimo scompigliati << Buongiorno >> mi disse la mia nuova professoressa di chimica della 3^ superiore << Lei deve essere Ellieson Carter, la nuova arrivata,giusto? >> continuò, mi soffermai un attimo a pensare alla domanda, che mi parve un tempo infinito, e poi risposi << Sì...si, giusto. Buongiorno >> dissi << Va tutto bene? >> mi disse << Sì,  tutto a posto >> risposi << Bene se è tutto a posto, puo' andare a sedersi laggiù,  sì davanti a Hemmings >> Mentre mi andavo a sedere esaminavo tutte le faccie dei miei nuovi compagni, ma restai incantata da una sola, non sapevo il nome, e forse il cognome l'aveva citato la prof., ma non mi interssava, restai a guardare quel volto almeno per 3 secondi, e poi mi misi a sedere davanti a esso. La persona in questione era un ragazzo biondo con il ciuffo in alto che sporgeva a destra ,  aveva degli occhi profondi e azzurri come due laghi, al labbro portava un piercing nero che lo faceva sembrare sexy e dannato; indossava jeans skinny strappati sulle ginocchia, e indossava una t-shrit nera con una camicia a quadrettoni nera e rossa, e portava delle vans nere. Cercai di distoglermi il suo viso dalla mia testa disegnando sul mio taccuino da disegno, ma alla fine dalla mia matita, al taccuino venne di nuovo fuori il suo viso. Per tutta l'ora sentivo il suo sguardo fisso su di me, che mi bruciava la schiena.










Alla fine delle ore mattutine andai a mensa, presi un vassoio e ci misi dentro solo un po di insalata e del pesce, presi la bottiglietta d'acqua che portai con me, e mi avviai nel tavolo più lontano da tutti. Presi i mano la forchetta e il coltello e iniziai a taglire il pesce, addentai il primo morso, ma dovetti subito sputarlo nel tavgliolo, non mi osai neanche ad assaggiare l' insalata, quindi apri' la bottiglietta d'acqua e iniziai a berla , avrei deciso che quel giorno avrei pranzato con l'acqua. Feci per alzarmi ad andare a buttare il vassoio con tutte quelle schifezze, che al mio tavolo si sedette una ragazza coi capelli biondi e mossi, insdossava dei jeans skinny come i miei, e una maglietta con scritto "OBEY" , mi guardò e disse << Piacere io sono Kayli, tu sei Ellison vero? >> e fece il primo boccone anche lei di pesce << Sì,  ma chiamami pure Ellie >> dissi a bassa voce << Bleah!! Questo non è pesce, questo è gomma! >> disse << Gia' >> dissi sempre a bassa voce e allargando gli occhi << Scusa come hai detto che vuoi essere chiamata? Non ho capito >> disse << Ellie >> risposi con un po più di voce in gola e alzando lo sguardo  verso di lei << Bello!! >> mi disse, poi continuò << Se vuoi puoi chiamarmi Kay >> e  fece una faccia vergognata << Scusa ma io stavo andando via, ci si vede >> dissi << Okay, ciao >>, e portai con me vassoio e zaino, il vassoio lo buttai nel cestino mentre lo zaino me lo misi su una spalla, quando ad un certo punto mi bloccai, nel tavolo dell' altra parte della mensa, vidi il ragazzo che c'era dietro di me, nella lezione di chimica  ; al tavolo non era solo, c'erano altri tre ragazzi, uno coi capelli rossi e il piercing al sopracciglio sinistro, un altro moro con la pelle leggeremente più scura degli altri, e l'ultimo con dei capelli mossi, del mio stesso colore di capelli, e portava una bandana rossa in testa, tutti e quattro avevano i jeans skinny, alcuni strappati come quelli del ragazzo di chimica, e quello moro, altri normali come il ragazzo con il piercing al sopracciglio,e quello con la bandana.