Come on, Doctor, show me the
stars.
20. Dreams will only break
your heart {Doctor/Sarah Jane Smith}.
Sarah Jane Smith lo aveva aspettato a lungo, pensando che le
giornate potessero trascorrere come nel TARDIS: una fantasia, un’illusione, un ideale
fiabesco nel quale aveva creduto fermamente.
Poi erano passati gli anni e, sebbene di tanto in tanto lo cercasse, si era
convinta che non sarebbe tornato e avrebbe solo potuto sognare il ronzio acuto che
produceva del TARDIS, per non dimenticarlo.
Così, quando il Dottore era apparso nuovamente sulla Terra, Sarah Jane era
tornata indietro nel tempo – pur paradossale che potesse apparire – rivivendo
le speranze, i sogni e le fantasie di un’altra sé stessa. Non era facile
viaggiare col Dottore, ma ancor meno lasciarlo: il tempo poteva trascorrere in
maniera meno discontinua, ma non sarebbe stato più lo stesso.
Eppure, negli occhi del Dottore che non aveva mai smesso davvero di sognare,
ogni cosa sembrava infinita, mutabile e speciale – e così riusciva a far
sentire anche i suoi compagni di viaggio, ma Sarah Jane Smith aveva la
sensazione che quella fosse la sua intenzione sin dall’inizio.
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In memoria della meravigliosa Elisabeth Sladen. J