Storie originali > Poesia
Ricorda la storia  |      
Autore: elisa81    08/01/2015    0 recensioni
Bussa inattesa nel mezzo del banchetto e sconvolge, bussa e spaventa, bussa e la si desidera ...e infine bussa e ... leggete e lo saprete :-P
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Un suono profondo, cavernoso.

Mani ossute contro il legno

Rimbombano in un suono grave:

“Toc, toc”

Tutto si congela per un attimo,

Il cuore arresta la sua corsa,

L’aria è insapore

E condensa esce dalle labbra.

Noi che banchettiamo felici

intorno al tavolo ci geliamo.

Stanno bussando alla porta e io,

Solo io so quello che gli altri intuiscono.

Lenta e rassegnata poggio il tovagliolo

Sul tavolo bianco di pizzo

Scosto la seggiola e vado ad aprire

Da brava padrona di casa

Come se nulla fosse.

Non serve che chieda so chi è,

Io lo so.

 

Fuori fa freddo,

Il vento lacera l’anima

E noi al caldo …

Il loro pensiero mi ferma,

l’ansia mi prende,

Devo aprire ma … perché?

Devo sprangare la porta in realtà!

Aprire o non aprire …

Poi ti penso la fuori, sola

E spalanco la porta:

Intravedo il tuo volto scarno

Tra le pieghe dell’enorme cappuccio nero.

Le tue orbite vuote mi spaventano

E le tue dita scarne mi indicano

E io di nuovo,

Io di nuovo tentenno.

Sbattere la porta come se non ti avessi visto

Ma poi … Ma invece

Ti sorrido e…

“Eccoti, finalmente sei arrivata.

Hai fatto un lungo viaggio

Vieni, fuori fa freddo,

Entra non restare sull’uscio!”

 

La tua mano è fredda

E il tuo respiro antico

Aspira vita

Come un sacchetto sottovuoto aspira aria.

“Tu sai chi sono”

La tua voce è una caverna

Rimbomba per la sala

Come ripetuta da mille voci

Le nostre orecchie sanguinano.

“So chi sei”

Una piccola luce di vita nei tuoi occhi

mi sfida, “dimmi chi sono” dicono in silenzio

E io obbedisco.

 

“Tu sei

Tu sei il sollievo ad ogni dolore,

la speranza di chi non ha più speranza,

sei la felicità nel pieno del dolore

sei una mietitrice inesperta

che raccoglie spighe acerbe e spighe ormai appassite

senza alcun criterio.

sei l’ingiustizia dei giusti,

Sei il dolore nel pieno della felicità

Tu sei

La tragedia e la soluzione…”

 

La tua mano si allunga verso di me

Sensuale mi afferra il collo,

il cappuccio scivola

e io incantata non ho paura,

il mio corpo trema, dovrei fuggire

ma i tuoi occhi le tue labbra il tuo amore

è questo il tuo segreto! Il vuoto delle tue orbite

si riempie quando ami

e il tuo viso scheletrico e putrescente

diventa irresistibile,

La tua mano ora brucia

E la tua forza toglie ogni volontà,

un bacio, un bacio e un altro ancora ma…

un rumore di sottofondo mi distoglie

La festa non è ancora terminata,

i miei ospiti mi attendono.

 

E io mi volto,

I tuoi occhi tornano vuoti,

la mantella ti oscura il viso

mi accorgo solo ora che sei fradicia

il pavimento intorno a te è una pozza d’acqua informe

ma io non me ne preoccupo

“Tu sei la fine di un cerchio senza fine”

Ti dico sorridendo e tu ti volti

E ti allontani.

E solo ora che tornano i colori

E solo ora che torna la luce

Mi accorgo del buio che mi circondava.

E solo ora che i profumi

riempiono di nuovo l’aria

Mi accorgo della loro assenza.

E solo ora che le voci dei miei cari

E solo ora che le voci dei miei ospiti

È musica alle mie orecchie

Mi accorgo del ronzio piatto che ti accompagnava.

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Poesia / Vai alla pagina dell'autore: elisa81