Ti gridavo che non ero il tuo giocattolo e tu ridevi, prendendomi la testa fra le mani e mordendomi le labbra fino ad approfondire ogni singola ferita che vi avevi lasciato, soffiandomi addosso che ero solo la tua puttana e senza di te non sarei stato niente.
Era una gara a chi si faceva più male, e tu vincevi sempre.