In un giorno di sole, la piccola Liechtenstein era distesa sul prato.
Quei biondi capelli, lasciati dispersi sul prato per coprirle la testa, si erano un po' bagnati a causa della rugiada e ora luccicavano alla luce del sole. 
Si alzò una brezza e cadde una foglia sul volto della ragazza. Davanti a lei, poi, comparì la sagoma di una persona, che le rinfrescava le gambe. Sentì il respiro di qualcuno sul suo volto, poi, quando le venne tolta la foglia dal volto, un tenero bacio sulle labbra.
Con un leggero rossore sul volto, la piccola Lily alzò la testa. Davanti a lei, quasi sdraiato su di lei, un albino dagli occhi rossi la guardava.

'Lily.'
'G... Gilbert.'

Dissero in coro, mentre il ragazzo le dava un altro bacio, questa volta più lungo. Dopo essersi staccato, poggiò la testa sulle gambe della piccola, che cominciò ad accarezzargliela dolcemente, un po' imbarazzata.
Chiuse gli occhi e, ignorando il sangue sulle mani, disse dolcemente.

'Bentornato, Gilbert.'

Intanto, davanti lei, Vash comparve, tenendo in mano il fucile, con la canna ancora fumante e gli abiti sporchi di sangue; occhi vuoti, che sembravano quasi quelli di un morto, guardavano la piccola Lily tremante accarezzare la testa sanguinante di Gilbert, entrambi con le lacrime agli occhi.

'Lily... Vieni da me... Fai la brava ragazza.'

Disse il biondo, lasciando il fucile e tendendo le braccia in avanti, con un sorriso sadico in volto.
La ragazza, ancora in lacrime, strinse a sé, per l'ultima volta, la testa dell'albino, poi prese le mani del ragazzo, tremando sempre di più, mentre sul volto compariva un piccolo sorriso.

'... Bruder, bentornato.'