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Autore: FlaviaNatoli01    09/01/2015    1 recensioni
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Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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~~Era il primo giorno di liceo classico.
 Scelsi il classico non perché mi piaceva l’italiano, il greco o il latino, ma perché amo leggere, mi piace scrivere e adoro parlare.
Ero agitatissima: non conoscevo nessuno. La maggior parte dei miei compagni delle medie andarono allo scientifico in degli istituti privati, ma non ero convinta che non ci fossero ragazzi di altre classi della mia vecchia scuola.
Ero davanti all’entrata della scuola insieme a mio fratello Zac.
 Zac ha quindici anni, fidanzato da 3 anni, felice,  secondo anno di liceo artistico: un bel tipo insomma.
Io ero concentrata sui colori e le diverse fantasie degli zaini che erano quasi tutti “eastpak” mentre lui era concentrato sul telefono e probabilmente chattava con la sua fidanzata, Anna, e di tanto in tanto sorrideva.
L’entrata era alle 8:00 ed io arrivai verso le 7:40 per paura.
Il cuore mi batteva all’impazzata perché notai che un uomo, probabilmente un bidello della scuola, aprì il portone gigantesco formato da due colonne ricoperte da vernice color oro: guardai l’orologio, 8:00.
Tremando salutai mio fratello che se ne accorse subito: “eii, tranquilla.” Mi rassicurò dandomi un bacio sulla guancia.
“Non è che mi sento proprio rassicurata con “Tranquilla” detto da te che il primo giorno sei saltato addosso alla bidella e sei riuscito anche ad andare dalla preside!”. Dissi io.
“Storie passate!” rispose lui sorridendo.
Lo salutai per l’ultima volta ed entrai spinta dalla massa.
La scuola era grande e fredda ma con il calore di tutti gli studenti si stava bene.
Mentre chiamavano riconobbi una ragazza della vecchia 3°A, Aurora, ed era capitata nel 1° C, quando sentii il mio nome; non risposi e non mi mossi.
La vicepreside ripetè il mio nome ed io salii sulle scale insieme agli altri ragazzi.
“Ciao Flavia! Sono contenta che tu sia in classe con me!” disse Aurora
“umh… si, anche io.” Risposi imbarazzata.
Nel frattempo in cui chiamavano i nomi dei vari ragazzi delle varie ragazze notai un ragazzo alto con capelli biondi: l’unico ragazzo affascinante che avevo visto in questa scuola anche se di decenti ce ne erano.
Lui capitò in 1°B ma fortunatamente eravamo sullo stesso piano e, anche se non so il perché, provai una sensazione di felicità.
Arrivati in classe il professore di Arte ci fece posare gli zaini e i giubbotti e ci portò a fare un giro completo della scuola.
Il prof era di media età, alto, occhi celesti e capelli marroni. Mi pare di aver capito che si chiamasse Cerchini… che cognome strano!!
Durante la ricreazione girai per i corridoi con Aurora quando per sbaglio, ridendo, inciampai e caddi. Quel ragazzo, passando di lì ,mi raccolse. Fortunatamente nessuno mi aveva notato allora lo ringraziai: “Grazie, scusami, potevi anche lasciarmi per terra!!” dissi, ridendo.
“ma ti pare! Non lascio ragazze carine per terra!”
“no scherzo! Ti avrei raccolta anche se eri un cesso ambulante ma per tua fortuna non lo sei” ammise dopo.
“Uuu si che lo sono! Comunque grazie!”
“non è vero… Com..”
All’improvviso Aurora ci interruppe: “scusatemi, non vorrei disturbare ma devo andare al bagno… Flavia mi accompagni prima che finisca la ricreazione?”
“emh.. certo si.. beh si.. arrivo” risposi intimidita.
“Vabbe ci vediamo dopo… Ciao” Mi disse lui.
“Ok, Ciao”. Risposi
Uscii da scuola, non lo avevo più visto quindi, forse, era uscito prima di me e quando tornai a casa mi misi sul divano ad ascoltare la musica e mi accorsi che pensavo sempre a quel ragazzo, quel ragazzo splendido, bello, affascinante, quel ragazzo che avevo appena conosciuto.
   
 
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