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Autore: Blank_InK    09/01/2015    0 recensioni
Trovare qualcuno che ti fa sentire accettata, e` una cosa rara per non dire impossibile o falso.
Lei pensava di essere amata.
Pensava di essere apprezzata dall'unica persona che le rimaneva accanto, e che nonostante tutto le avrebbe voluto bene, qualunque cosa fosse successa.
Quella persona era sua madre...
Ma a volte si e` troppo ingenui e ciechi per riuscire a vedere con chiarezza le cose.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Caldo... Faceva caldo. Non un caldo qualsiasi, ma un calore asfisiante, afoso che non ti lasciava respirare, ti entrava dentro in ogni piu` piccola parte di te, e se ne stava la` senza piu` lasciarti andare, e facendoti desiderare solo di tornartene a casa dove col condizionatore acceso pensi di poter sfuggire a quei 40 gradi, ma poi scopri che si e` rotto e non funziona piu`. Be` questo era quel che era successo a Clear, una ragazza diciasettenne dalla pelle chiara e sensibile al sole. Motivo per cui da piccola, quasi sempre chiusa in casa. Ma questo caldo poco confortante non faceva altro che ricordarle brutte cose. Come l’estate dei suoi sette anni. Erano sedute sul tavolo a giocare, quando il silenzio venne rotto dalla domanda della bambina chiese . disse la donna con le lacrime agli occhi. disse ormai piangendo. La donna singhiozzo` prendendo la mano alla bambina, che continuava a non capire il motivo per cui sua madre piangesse. Poi vedendo un uomo che non aveva mai visto prima che entrava dalla porta di casa loro,le tiro` la manica della maglia . . Sentendo questo l’uomo aggrotto` le sopracciglia, rivolgendosi alla donna con un tono confidenziale. . La donna si riscosse, e sembro` cercare di darsi un contegno. rispose tremando. L’uomo si avvicino` alla bambina sorridendo, le accarezzo` i capelli con una mano e con l’altra le pianto` una siringa nel collo, iniettandole un calmante troppo forte per il debole corpo di Clear, facendola svenire. Le ultime parole che senti` dalla madre furono parole che Clear avrebbe sempre portato dentro di se` Diede un pugno sul tavolo con rabbia, pensando a quella donna che l’aveva abbondonata sulla soglia dei vicini, comprese che nemmeno se si e` piccoli un rifugio nelle braccia di qualcuno non lo si puo` trovare. Be`, perlomeno diventando grande il suo corpo era diventata piu forte, e non doveva piu` preoccuparsi di quella malattia che l’aveva afflitta da piccola. Decise che starsene a casa a evaporare tutta l’acqua che aveva in corpo, sarebbe stata la cosa peggiore., mise i sandali per andare a fare una passeggiata lungo il mare. Chiuse la porta di casa, e si giro` a guardare la villetta a fianco. Mentalmente ringrazio` quelle persone che l’avevano accudita e cresciuta come se fosse davvero loro figlia. Saluto` Maggy, che si era appena affacciata alla finestra. Le sorrise, pensando a quando doveva rincorrerla nel giardino, per farle fare un bagno. Cammino` lentamente verso una strada poco soleggiata. Un passo... Disse Maggy. Non sentendo nessuna risposta da parte di Clear, Mag venne a cercarla in giardino, dove la trovo` seduta per terra a piangere con un ginocchio sbucciato e mentre suo figlio William cercava di consolarla, lei mise le mani sui fianchi, e le parlo` con una voce dura << Oh! Insomma! Ti ho detto mille volte che quando giochi con Will devi stare attenta! Lui e` piu` grande di te! Non puoi stare sempre dietro a lui!>> Ma, la bambina pianse ancora di piu` e William si senti` in colpa, perche` in realta` era stato lui a trascinarla in giardino per giocare. La voce di Mag si fece dolce Un’altro passo... << Mag, ma io ce l’ho una famiglia?>> Altri due passi. William fece una faccia concentratissima, pendeva letteralmente da quella piccola boccuccia a cuore. Lei scoppio` a ridere. Altri dieci passi, e arrivo` alla meta senza neppure accorgersene. Tutti quei ricordi le avevano affuscato la mente, e non si era accorta della presenza di una persona accanto a lei. Si giro` sgranando gli occhi. Quando lo riconobbe si alzo` alla velocita` della luce, mettendogli poi le braccia al collo. dessi piangendo dalla gioia. Lui le poso` delicatamente un bacio sulla fronte, stringendola con forza, come se avesse paura che potesse scivolarle via come l’acqua del mare. le sussuro` dolcemente. Adorava le sue braccia perche` erano forti e rassicuranti, i suoi occhi perche` cercavano i suoi, il suo cuore perche` legato al suo. Con la brezza che le spostava i capelli, il mare a far da sfondo, le sue braccia che l’avevano circondata e con il suo profumo che la rassicurava. Ecco l’unico posto in cui voleva stare. Aveva trovato il suo unico rifugio. Ciao a tutte! Ehehe sono emozionatissima! Io ho sempre e solo letto.... Questa e` la prima storia che pubblico! Spero che vi sia piaciuta, come e` piaciuta a me scriverla! ;D Avrei unamezza idea di continuarla e farne una vera storia!  Anche se in realta`l'ho incominciata a scrivere in un momento in cui piagnuccolavo pensando che mi manca l'estate e che questo inverno e` troppo invernoso!Aha deliri a parte vorrei che mi diceste cosa ne pensate...
   
 
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