Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: ohwowlovely    09/01/2015    10 recensioni
5 goffi ragazzi in uno sgangherato minivan in rotta per il Glastonbury festival vivranno le avventure più bizzarre della loro vita, tra cui scappare dalla polizia, infiltrarsi in un lussuosissimo hotel, rischiare la morte (più di una volta) e venir coinvolti in una rapina da Waitrose's durante un pit stop. Con una sognante colonna sonora che va dagli Stone Roses ai The Cure e i Blur, Michael, Calum, Ashton, Tyler e Luke capiranno che non c'è niente di meglio di un viaggio per conoscere se stessi;
L'unica domanda è: come?
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=6qq0HkR6ma4
Soundtrack: https://open.spotify.com/user/11146695121/playlist/1iYmiG06Hty5uwX5WHTJrN
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
(17)
Chopsticks






 



-Servizio in camera? Vorremmo cinque maxiburgers Marylebone’s special e due porzioni di patatine e formaggio, stanza 154, suite presidenziale.-
Tyler aveva attorcigliato attorno alle dita il filo del telefono, spaparanzato sul letto matrimoniale a pancia ingiù. Erano tornati da qualche ora più che sfiniti.
-Sai che si deve pagare extra per il servizio in camera, vero?- disse Ashton, scuotendo i capelli bagnati sulla fronte e mettendoli dentro un asciugamano, Tyler annuì.
-Ruberò qualche cosa dal portafoglio di Luke-si giustificò lui, guardandosi le unghie e mordicchiandole, Ashton sorrise ed accese l’asciugacapelli.
-Ash…?-
-Sì?-
-Che cosa faresti se la persona per cui hai praticamente perso la testa non ricambiasse mai? Nel senso che non c’è alcun modo per fare in modo che ricambi?- sputò fuori Tyler, nascondendo la faccia nel cuscino bianco, Ashton aggrottò la fronte e si strinse nell’accappatoio, dirigendosi verso il letto ed accomodandosi accanto all’amico.
-Stai cercando di dirmi qualcosa?-domandò, Tyler si morse il labbro e premette la guancia sulla federa, esitando prima di rispondere.
-E’ brutto, sapere che quello che provi non sarà mai corrisposto. Si dice “chiusa una porta si apre un portone”, peccato che io continui a spingere nonostante ci sia scritto “Tirare”.-Tyler rise fra se e se, poi allungò la mano verso il basso e raccolse la bottiglia di champagne omaggio che aveva trovato nella suite, accarezzandola come fosse un cagnolino.-E quindi fanculo, altro che portoni, chiusa una porta si apre lo champagne!-
Ashton ridacchiò e gli strappò la bottiglia dalle mani, poggiandola nuovamente sul pavimento.
-Questa la prendo io-disse, Tyler sbuffò.-Potrebbe servirmi per più tardi-
-Cazzo Ashton, da quando in qua sei romantico?-Esclamò sorridendo.-Vuoi addolcire miss Fagiolino sott'olio con dello champagne omaggio? Pessima mossa-
-Almeno io una mossa la faccio-rispose l’amico con un sorriso sornione, Tyler mormorò un “touché” e si drizzò a sedere.-Allora, chi è questa persona con cui sei convinto non avrai mai chance?-
-Non lo conosci-disse velocemente, cercando di essere il più possibile convincente.-E non sono al cento per cento della tua eterosessualità dato che ti piace Bean-disse il suo nome arricciando il naso, come se solo il pronunciarlo gli dasse il voltastomaco.-Quindi non strepiterò ai quattro venti il suo nome-
Ashton rise e si alzò dal letto, rimpugnando l’asciugacapelli.
-Sei sempre bravo coi giochi di parole. Te la do vinta solo perché mi cedi la bottiglia.-
-Ti ringrazio-Tyler gli fece un occhiolino scherzoso dallo specchio, poi inclinò la testa ridacchiando fra se e se.-Ash?-
-Si?-
-Non che non mi faccia piacere, ma faresti meglio a stringere l’accappatoio-
Ashton avvampò e strinse il laccetto imbarazzato, bruciandosi per sbaglio il cranio con il phon acceso. Imprecò ripetutamente lasciandolo di getto e facendoselo cadere sul piede, cosa che lo portò solamente ad imprecare di più ed urlare dal dolore. Tyler stava ridendo così forte da sentire l'aria venirgli a mancare.
-Ma che sta succedendo?- Improvvisamente uscì Luke dalla porta del bagno, sconcertato dai rumori assordanti, Ashton si girò di scatto, rosso in viso dalla rabbia e l’imbarazzo.
-Succede che Tyler è un pervertito!-
-Non è una novità- rispose l’amico facendo spallucce, Tyler gli allungò il pugno e lo scontrò col suo, quando sentirono bussare alla porta. Ne Luke ne Tyler si mossero da dove stavano, e Ash fece cenno di andare ad aprire.
-Sono mezzo nudo!-disse nervoso,  Luke si stese a pancia in giù affianco a Tyler.
-E noi stiamo riposando, fai il gentiluomo-
-Vi odio-
Ashton cercò di coprirsi il più possibile e spalancò la porta, trovando davanti a se una Bean assonnata e dai capelli arruffati.
-Gesù Cristo copriti gli occhi!- urlò imbarazzato, socchiudendo la porta e nascondendosi dietro lo stipite, Bean rise e si posò due mani sulle palpebre scherzosamente.
-Non sarei interessata a vedere il tuo pene in ogni caso, Ash-disse tagliente, Tyler alzò di scatto la testa dal cuscino e le fece un pollice in su da lontano.
-Questa mi è piaciuta, sgualdrina-
-Faccio del mio meglio, Rupaul*-
Ashton  rise sommessamente, diventando così rosso in viso da giurare di sentire il calore bruciargli le guance, come se si fosse attaccato con il muso ad un termosifone.
-Che…ci fai qui?-chiese timido, Bean incrociò le braccia al petto, sporgendosi in avanti per guardare nella stanza.
-Ti ho sentito nominare Dio invano una quarantina di volte dalla mia suite, sono venuta a controllare che fosse tutto okay-disse, Ashton annuì piano, grattandosi dietro alla nuca nervosamente.
-Si, tutto okay, c’è stato solo un piccolo problema con il phon-esclamò.-Non preoccuparti.-
-Sicuro?-Disse con un sorriso rassicurante, Ashton esitò prima di rispondere, voltandosi verso Tyler che con un cenno della testa gli indicava la bottiglia di champagne, come ad invogliarlo a chiederle dell’appuntamento.
-Sicuro-rispose, Bean fece per andarsene, ma la trattenne per un braccio.-Però, prima che te ne vai…volevo chiederti se tipo più tardi…non so-fece una risata nasale, mordicchiandosi le pellicine delle labbra, Luke sbuffò sonoramente e si passò una mano sul viso straziato.
-Non so cosa?-chiese Bean retorica, Ashton scosse la testa e prese un bel respiro.
-Ti va di continuare la chiacchierata di ieri più tardi?-disse tutto d’un fiato, sentendosi quasi svuotare da un peso.-Magari stavolta evitiamo che finisca male-
Bean sorrise da un orecchio all’altro, dondolandosi sui piedi un po’ in imbarazzo, come se l’avesse colta di sorpresa, ed effettivamente era così.
-Ti prego dì di si!-la supplicò Luke ad alta voce, Bean rise piano e guardò Ashton negli occhi, stavolta senza fulminarlo o minacciandolo in qualche modo.
-Ci vediamo alle nove e mezza nell’atrio.-Disse.-Però mi raccomando, vestiti.-
-Perché? Non preferiresti una serata col dresscode “asciugamano chic”?-
-Non farmi pentire di averti detto sì, Ash- fece un sogghigno e chiuse la porta dietro di se, senza riuscire a smettere di sorridere.

 
Michael fissava il suo cellulare, posto nel mezzo del tavolino da caffè con lo schermo rivolto verso il basso. Allungò la mano per poi subito ritirarla, i suoi amici sbuffarono sonoramente.
-Accendilo e basta!- gridò innervosito Calum.
-Non è facile come credi! Se mia madre ha chiamato sono nella merda-rispose lui, passandosi più volte le mani nei capelli.
-Se ha chiamato vedremo di inventarci una scusa plausibile-disse Tyler, cercando di tranquillizzarlo con un tono di voce rilassato.-Sai che sono convincente. Ed inoltre tua mamma mi adora-
-Mia mamma non ti adora, te lo dissi solo perché avevi avuto un crollo emotivo da ubriaco e non smettevi di vomitare nel mio bagno- sputò acido Michael, Tyler spalancò la bocca e fece per parlare, alzando una mano per protestare.
-Questo era rude e completamente gratuito!-Urlò .
-Scusami Tilly, oddio non intendevo dire quello!-si giustificò sospirando.-E’che sono teso.-
-Ho notato-rispose Tyler guardandolo di sottecchi, Luke scosse la testa ed afferrò il telefono, venendo però braccato da Michael che gli saltò praticamente addosso nel cercarlo di averlo indietro.
-TOGLITI DI DOSSO!- sbraitò cercando di liberarsi dalla presa dell’amico.
-Lascialo!-
-NO!-Luke premette il tasto d’accensione e lo schermo si illuminò, Michael si arrese e si lasciò cadere sul divanetto, con la testa nascosta fra le mani.-E’ per il tuo bene-
In una questione di secondi, il telefono iniziò a bippare diverse volte per le notifiche arrivate, tutti assunsero delle espressioni preoccupate.
-Sono morto-mormorò Michael.-Vi ho voluto bene. Mi sarebbe piaciuto almeno morire a ventisette anni, sai che figata, ma diciassette non sono male anche per deced—
-Sta’ zitto Mikey!-disse Calum, sporgendosi per guardare lo schermo.-Sono messggi da Wren-
Michael di colpo si tolse le mani dal viso, correndo alle spalle di Luke e scorrendo sullo schermo, leggendo: “14 Messaggi da: Wren Sugg”
-Ma che cosa vuole?-disse confuso, prendendo il telefono e leggendoli uno ad uno. Erano messaggi banali, del tipo “Perché non rispondi al telefono” o “Dove ti trovi?”, altri invece gli fecero saltare il cuore da fuori il petto, del tipo “Mi manca parlare con te” o “Vorrei rivederti”, stava succedendo davvero?
-Che dice la stronza?- esclamò Tyler, Michael si svegliò dalla trance, alzando gli occhi dallo schermo.
-Dice che le manco…credo-disse timido, arrossendo solo pronunciando quella parola, i ragazzi rotearono gli occhi all’unisono.
-Non mi dire che ci stai cascando di nuovo-esclamò Luke.-Wren gioca coi tuoi sentimenti da quando vi siete messi assieme, ti prego Mikey, non rispondere.-
-Perché secondo voi deve per forza essere un giochetto mentale?-disse Michael aggrottando la fronte.-Le persone cambiano, magari veramente le manco.-
-Le persone cambiano, ma le stronze traditrici no-esclamò Calum.-Ti ha trattato come tu fossi un fottutissimo zerbino, Mike, e quando ha visto che non le servivi più o che ne so, che hai colorato i tuoi capelli di qualche altro colore, ha trovato qualcun altro da usare come burattino personale e ti ha lasciato. Come puoi mai pensare che le manchi veramente?-
Michael sospirò forte, perché sapeva che quello che dicevano i suoi amici era vero, che Wren era davvero una stronza traditrice, e che lo aveva trattato come se fosse un passatempo o una fotocamera usa e getta, tradendolo con un tipo con più peli superflui rispetto a lui, mentre lui aveva inciso il suo nome sul muro della sua stanza affianco ad una loro foto insieme, le aveva fatto playlist musicali ogni santo mese da quando lo aveva mollato per farle in qualche modo cambiare idea, cosa così romantica che si meravigliò di se stesso. Lui che aveva perso la testa per lei, e lei aveva pensato bene di raccoglierla, impagliarla ed appenderla nel muro della sua camera dalle pareti dipinte di giallo (che guardacaso, è il colore dell’infedeltà).
-Mi dispiace-mormorò Luke, posandogli una mano sulla spalla, Michael storse la bocca e fece spallucce.-Ma puoi fare di meglio-
-Che ne dici di Nina?- esclamò Tyler con un sogghigno, Michael strabuzzò gli occhi appena sentì nominarla.-E’ carina e fuori di testa, fossi in te non me la farei scappare.-
-Dimentichi che il suo ragazzo è Matty “suono-in-una-band-synth-dark-pop” –disse Michael arrossendo, cercando di coprirsi le guance.-E poi non avrei possibilità.-
-Quindi stai teoricamente ammettendo che ti piace…?-disse Luke con un sorriso sornione, punzecchiandolo con un dito sulla guancia.
-Non mi piace Nina!-
-Si, e Tyler è etero-continuò Calum ridendo, Tyler si voltò verso di lui facendogli un occhiolino,e Calum ricambiò sorridendogli ampliamente, Luke inarcò un sopracciglio.
-Okay, quello che ho visto è stato decisamente gay.-
-Vaffanculo Luke-tagliò corto Calum imbarazzato, incrociando le braccia al petto e rabbuiandosi di colpo, Luke aggrottò la fronte e rivolse di nuovo l’attenzione a Michael.
-Ce l’hai il suo numero?-
-Si, ma non credo sia il caso di—
-Da’ qua-
Tyler si alzò velocemente dal suo posto e prese il telefono dalle mani di Michael, il quale scattò in piedi inseguendolo per la suite, urlando di ridargli in dietro il cellulare, finchè Tyler non si chiuse dentro il bagno.
-APRI LA PORTA!-
-Fidati di me, Sid Vicious**- disse scherzoso, ridendo fra se e se per la battuta.
-Ti prego Tyler ridammi il cellulare-lo pregò Michael, inginocchiato davanti alla porta del bagno, Tyler premette invio e la spalancò, lasciandogli il telefono tra le mani sorridente.
Ehi Nina, sono Michael.
Abbiamo ancora tre giorni da passare qui a Londra, io ed i miei amici vorremmo fare ancora qualche giro. Ti va domani di farci da guida turistica?:))”
-Punto uno: io non uso le emoticon-puntualizzò Michael, Tyler sbuffò.-E poi chi usa quella col sorriso e due menti?-
-Io-
-Ma tu sei gay ed in sovrappeso-
-Touchè-
-E secondo: Non sembro disperato così?-
-Cioè esattamente come sei?-
-Non sei per niente d’aiuto-
-Rilassati!-Tyler lo prese per le spalle, scuotendolo un paio di volte.-Mike, sei un ragazzo carino, sei simpatico, intelligente ed intrigante, hai tutte le carte in regola per averla in pugno. Non farti tanti problemi-
In quell’esatto momento Ashton uscì dalla stanza da letto, con indosso una maglietta forellata dei Misfits ed i capelli ricci e selvaggi, stavolta senza nessuna bandana a fermarli. Profumava di acqua di colonia e dentifricio, e non smetteva di torturarsi le mani.
-Ho interrotto un momento languido gay/punk? –domandò scherzoso, Michael rise e lo squadrò da capo a piedi.
-Come mai tanto elegante per cenare col servizio in camera?- chiese, Tyler ghignò furbo.
-Perché il signor Irwin in realtà ha un appuntamento con Ronald Mcdonald stasera, non è vero?-
-Si chiama Bean, Tilly-
-Fa lo stesso-
Ashton rise e si mise davanti allo specchio, sistemandosi i capelli che andavano in qualsiasi direzione.
-Ashton, smettila. Mi dai sui nervi quando sei su di giri-disse Calum, Ashton prese a grattarsi dietro la testa.
-Non voglio assolutamente sbagliare nulla, ma con lei mi è difficile-
-La risposta, Ash, ce l’hanno i Beatles-disse di punto e in bianco Michael, introducendo uno dei suoi soliti discorsi legati in qualche modo alla musica.-Sai perché i Beatles andavano forte fra le ragazze?... “I wanna hold your hand”, primo singolo. Cazzo se era una bella canzone, forse una delle canzoni più geniali che sono state mai scritte, perché loro avevano la risposta-
-Wolfang,vai dritto al punto-disse Luke ridendo.
-Questo è quello che le ragazze vogliono. Non vogliono una serie di scopate. Non vogliono un matrimonio che dura anni e anni. Non vogliono che tu le porti a fare un giro sulla tua Porsche e gesù cristo, a loro non importa quanto ce l’hai lungo. Loro vogliono solo che tu le tenga la mano. E’ una cosa che non sanno nascondere. Geniale, una canzone geniale-Michael sospirò soddisfatto, guardando i suoi amici confusi e anche rapiti dalle sue parole.-Quindi mi raccomando, fai in modo di mettere quelle tue dita sproporzionatamente lunghe fra le sue, prima di qualcos’altro da qualche altra parte.-
 

Bean era seduta sul muretto in pietra posto nell’angolo della hall, intenta a mangiarsi le unghie, Ashton la adocchiò immediatamente. Alzò la mano per farsi notare e lei scese velocemente dal davanzale, sorridendo ampiamente; indossava una maglietta grigia scolorita, dei pantaloncini corti e le sue solite calze bucate. Aveva gli occhiali da vista sghembi sul naso, Ashton la trovava più carina quando li indossava, e la cosa lo portò a renderlo solo più nervoso di quanto già lo fosse.
-Scusa il ritardo-disse, Bean scrollò le spalle.
-Ero arrivata da poco in ogni caso. Su andiamo-rispose prendendogli frettolosamente la mano, Ashton inarcò le sopracciglia.
-Dove vuoi andare?-
-Nel minivan, ovvio.-
Lo trascinò fuori dall’albergo, urtando per sbaglio il receptionista scorbutico che le scoccò uno sguardo gelato, lei ricambiò con un occhiolino scherzoso. Fuori piovigginava e l’aria umida stava facendo gonfiare i ricci di Ashton, che sperava di non finire per somigliare ad un membro degli Europe alla fine della serata.
-Prendi le chiavi!-gli ordino Bean riparandosi dalla pioggia sotto ad una colonna, Ashton le cercò velocemente nelle tasche e premette il tasto nel centro, riuscirono ad individuare il minivan grazie ai due enormi fanali e si catapultarono dentro.
-Allora…-incominciò Ashton prendendo posto sul sediolino davanti, Bean si allacciò la cintura di sicurezza.
-Ti va il Vietnamita?-chiese velocemente, Ashton rimase interdetto per qualche secondo.-Lo prendo come un sì. Un Wong Kei non deve essere molto lontano da qui. Dai su, andiamo-
Accese il motore confuso e sterzò, uscendo dal parcheggio e guidando in strada. Tra i due era calato il silenzio, accompagnato solo dal rumore fastidioso dei tergicristalli gracchianti del vecchio minivan. Ashton così accese di colpo la radio, cambiando ripetutamente stazione.
-Avevo portato lo champagne, ma non credo ci servirà allora-disse scherzosamente lui, Bean sogghignò appoggiandosi con il gomito al finestrino dell’auto.
-Hai pensato in grande-
-Non credo di avere soldi sufficienti per mangiare fuori-
-E chi ti ha detto che mangiamo fuori-esclamò Bean.-Facciamo un take away e mangiamo qui.-
-Qui nel minivan?-
-Sai che è brutto chiamarlo minivan?-
-Ma è quello che è…-
-Oggettivamente sì, ma è molto di più di un semplice mezzo di trasporto. Io lo battezzerei.-
Ashton fece una piccola risata, guardando Bean furtivamente con la coda dell’occhio;
-E sentiamo, come vorresti chiamarlo?-
-Che ne pensi di…-Bean assunse un’espressione pensierosa.-Ozzy!-
-Ozzy? Come Ozzy Osbourne?-
-Credo che gli doni molto-
-Vada per Ozzy allora-disse Ashton.-Adesso abbiamo un motivo in più per stappare lo champagne-
Bean rise sonoramente e si spostò i capelli dalla faccia, quando improvvisamente si mise una mano alla bocca ed ordino ad Ashton di alzare il volume della radio.
-Amo questa canzone!-gridò, iniziando a ballare sul posto, facendo una specie di Macarena scomposta. Ashton riconobbe il pezzo dopo qualche secondo.
-E’ Kiss di Prince?-chiese, ma Bean era troppo presa a cantare a squarciagola ogni parola.-Non ti facevo una tipa da Prince-
-Sta zitto e canta anche tu!- Bean alzò ancora di più il volume, facendo tremare l’acchiappasogni pendente dallo specchietto-YOU DON’T HAVE TO BE RICH, TO BE MY GIRL! YOU DON’T HAVE TO BE COOL TO RULE MY WORLD! … I JUST WANT YOUR EXTRA TIME FOR YOUR—Bean si dimenò coi capelli, per poi mandare un finto bacio a se stessa con la mano dallo specchietto.—KISS!-
-Tu sei completamente pazza-disse Ashton ridendo, anche se doveva ammettere che stava muovendo i piedi a tempo di musica sull’acceleratore.
-Dì la verità che vuoi cantare anche tu-disse lei, continuando ad ondeggiare con la testa a destra e sinistra a ritmo.-Seguimi: Questo passo è il “gufo”-
Ed in poco ricrearono una coreografia imbarazzante, dando un nome diverso ad ogni passo improvvisato e sbagliando le parole della canzone. Interruppero il loro mini concerto appena Bean gli indicò l’insegna del negozio. Parcheggiarono velocemente e Bean si slacciò la cintura di sicurezza, aprendo lo sportello.
-Dove vai?-chiese Ashton.-Prendo io gli ordini, tranquilla.-
-Vuoi fare il cavaliere?-
-No, in realtà voglio andare io perché riesco furtivamente a superare le persone nelle file.-Ashton uscì fuori dal Minivan, lanciando a Bean le chiavi.-Non romanticizzare tutto.-
-Vaffanculo e prendimi una porzione di Nem Ran per favore- rispose lei rientrando e prendendo posto, Ashton si diresse verso il negozio a passo svelto. Durante la sua assenza, Bean curiosò nel cassetto del cruscotto, facendo cadere per terra carte e custodie di cd con un suono fastidioso. Le raccolse frettolosamente, per poi scorrere fra i nomi degli artisti dei dischi: Ashton passava dai Foo Fighters a Drake a Britney Spears, di cui a quanto pare aveva la discografia intera lì dentro. Erano impilati anche diversi biglietti di concerti, scontrini e post-it che le si appiccicarono sulle dita. Si sentiva una vera ficcanaso a spiare fra le sue cose e incominciò a rimetterle a posto, accatastandole un po’ a caso, per poi fare più pressione col piede per richiudere il cassetto stra colmo. Si passo le mani fra i capelli, cercando di dargli volume, e poi si diede un’occhiata nello specchietto, per quanto però potesse essere possibile, visto che era ricoperto da adesivi di gruppi musicali e locali. Sentiva come se dandosi un’occhiata all’interno di Ozzy potesse saperne più di Ashton di quanto potrebbe parlandogli, tipo il fatto che amasse la musica e fosse un tipo disordinato e caotico, cosa che rispecchiava il suo essere titubante. Dopo cinque minuti Ashton bussò sul finestrino e le mostrò due grosse buste di plastica, entrò dentro per ripararsi dalla pioggia, che aveva iniziato a scrosciare più forte.
-Non è un po’ triste mangiare proprio fuori dal ristorante?-chiese Bean, Ashton arricciò il naso.
-Ma ho fame…-si lamentò, Bean sospirò e guardò fuori con teatralità, Ashton si arrese.-Pretendi davvero troppo-
Guidarono per un altro po’, finché non si trovarono lungo una strada residenziale, affiancata da una serie di casette e cottage, Bean si scusò per la “diligenza”, ed ebbe in risposta un dito medio.
Si sedettero sul retro ed aprirono i contenitori,  Ashton accese le lanternine sul tettuccio ed anche un po’ di musica in sottofondo, una canzone di Frank Ocean rendeva l’atmosfera più rilassante.
-Buon appetito!-disse Bean aprendo le sue bacchette, ma Ashton aveva già in bocca un involtino.-Che gentiluomo-
-Mi hai fatto guidare cinque kilometri più avanti con una porzione di noodles roventi sulle gambe!-      \
-Sono dettagli irrilevanti. Se preferivi mangiare sulle strisce di un posto per handicappati saremo rimasti lì-rispose ridendo, Ashton rise a sua volta.
Mangiarono e fecero quattro chiacchiere sul più e sul meno, scambiavano delle risate complici e Bean non sapeva come usare le bacchette correttamente, facendo schizzare salsa Nuoc cham ovunque.
-Vuoi una mano?-chiese Ashton, destreggiandosi invece con maestria con le bacchette ed arrotolando un boccone di noodles, Bean scosse la testa, ed in quell’esatto momento infilzò l’involtino di carne con forse troppa forza.
Fece un verso affranto e diede ad Ashton uno sguardo supplichevole, lui rise e lasciò la sua porzione di noodles, venendole incontro e prendendole le bacchette da mano.
-E’ tutta questione di coordinazione pollice indice-esordì.-Entrambe le due dita fanno pressione sul bastoncino superiore, e il medio fa d’appoggio per quello inferiore. Non è difficile!-
-Non lo è per te, hai le mani gigantesche-disse Bean, Ashton storse la bocca e si guardò i palmi, notando anche lui che i suoi amici avevano ragione sul conto delle sue mani abnormi.
-Almeno fai un tentativo. O finisco per imboccarti-disse, Bean scosse subito la testa e prese le bacchette fra le dita, seguendo le indicazioni dell’amico, ripetendo ad alta voce i passaggi, ma una volta afferrate non riusciva a coordinare il movimento di una con l’altra. Ashton rise.-Ti aiuto io, dai-
Le si avvicinò di più, esitando ad ogni piccolo movimento spaventato da una qualsiasi reazione, e prese la mano di Bean stretta attorno ai due bastoncini di legno; le posizionò le dita per bene e poi le disse di provare a muoverle, facendo un po’ di pressione su esse; Bean indugiò per qualche secondo, riuscendo poi alla fine ad aprirle e chiuderle con facilità, facendo un urlo di soddisfazione.
-OH MIO DIO CE L’HO FATTA-gridò.-E’ di sicuro la cosa che sono riuscita a fare di cui vado più fiera-
-Ma davvero?-
-Oltre ovviamente al primo premio di gara di ceramica in seconda media. Ho passato un periodo in cui impazzii per il fai da te. Fu una grande soddisfazione-continuò Bean, divagando. Poi guardò in basso alle mani sue e di Ashton, ancora intrecciate, il riccio arrossì di colpo, pensando che in una manciata di secondi si sarebbe potuto beccare un cinque dita dritto in faccia. Fece subito per slegarla, lasciando cadere le due bacchette nel contenitore, ma Bean subito gliela riprese, incastrando le dita tra le sue.
-Non ti avevo detto di lasciarla.-disse timidamente, Ashton le sorrise e gliela strinse piano, cercando di essere il più delicato possibile, quanto la sua pelle chiara e ricoperta di lentiggini; ne aveva anche sulle mani, cosa che Ashton non ne aveva notato in primo luogo, eppure ora avrebbe passato il resto della serata a contarle tutte. Rise fra se e sé e pensò a quello che aveva detto Michael: “Loro vogliono solo tenerti la mano”. Aveva ragione, eccome se aveva ragione.
Perché Bean poteva essere la ragazza più volubile, fredda, schietta e pungente che avesse mai incontrato, con le sue risposte taglienti, le sue improbabili citazioni di scrittori di fine novecento, il suo essere tanto temeraria da scappare di casa e la sua sicurezza, ma bastava solo tenerle la mano per scioglierla.
















my space;
soundtrack: kiss-Prince & the revolution
E' UN MESE CHE NON POSTO
sì, ma sono giustificata stavolta; le feste di Natale le ho passate tra casa di mia nonna, cibo, compiti ed altro cibo, che poi non ho neanche mangiato perchè sinceramente, i cenoni Natalizi mi fanno cagare.
Ma eccomi qui, con un nuovo capitolo che mi piace davvero davvero tantissimo e spero voi apprezzerete molto! cc:
Per primo, come al solito, ringrazio tutti quelli che hanno recensito, nonostante le recensioni siano calate di gran lunga; Mi dispiace, so che è dovuto anche dagli ultimi capitoli che lasciavano a desiderare, non stavo passando proprio un bel periodo il mese scorso, mi dispiace tanto :c.Farò del mio meglio per far rientrare la ff in carreggiata^^
In questo capitolo succedono così tante cose mi viene da urlare, ero pronta a postarlo ieri ma sono andata ad una festa e quando sono tornata (oltre ad avere il cuore a mille perchè c'era il ragazzo che mi piace che Diosantissimo mi ha fatto sentire come scrEAMA ME LO SAREI FATTO NELLA TROMBA DELLE SCALE) ero sfinita.
Ashton e Bean vanno al loro primo appuntamento e aw
awawaw
lascio a voi i commenti, io se inizio non mi fermo più. Notp o Otp? 
Quanto al resto dei personaggi ci penserò nei capitoli a venire in fase di stesura e processo creativo,non voglio anticiparvi nulla ma ho tantissime idee!

CI TENEVO A FARVI SAPERE CHE HO FINALMENTE CREATO IL TRAILER DELLA FANFICTION AYY LMAO! metterò il link qui sotto^^
Spero di aggiornare presto ora che ho ripreso mano con lo scrivere, mi sento finalmente sbloccata e penso di riuscire a stendere qualcosa di decente.
VOLEVO ANCHE INFORMARVI CHE MANCA POCHISSIMO AL CONCERTO DI ED SHEERAN E STO URLANDO E SE MI VEDETE O SE ANDATE FATEMELO SAPERE INDOSSERO' UNA MAGLIETTA TYE DYE CON LA FACCIA DI FETUS ED NEL MEZZO ED HO I CAPELLI BIONDO PLATINO CREDO CHE MI RICONOSCERETE E SE VOLETE VI ABBRACCIO AWKDLFZ
E INOLTRE, HO POSTATO IL PRIMO CAPITOLO SU WATTPAD
E MIA MAMMA MI HA REGALATO LA BIOGRAFIA DEI NIRVANA E SONO MOLTO MOLTO FELICE
In ogni caso, buon 2k15 a tutti quanti spero che abbiate passato delle belle feste n' shit vi amo siete tutte carinissime con me vi adoro lil rays of sunshines
Mi trovate su twitter @fjuorescent, su tumblr myurlissouncool e su facebook 
xx
Lu


Dovevo mettere questa Gif di Bean perchè si insomma


Trailer: 
https://www.youtube.com/watch?v=6qq0HkR6ma4
Wattpad:http://www.wattpad.com/story/29794377-take-me-to-glastonbury-5sos-au
Spotify: Take me to Glastonbury- Fanfiction soundtrack


 
  
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: ohwowlovely