Lo spirito dell’inverno percorreva i cieli sopra le montagne innevate, volando libero come le raffiche di vento che, selvagge, lo trasportavano in tutto il mondo, per portare ai bambini la gioia della neve. Imbiancava i picchi più alti, copriva i tetti dei piccoli villaggi, ammantava di bianco le dolci curve dei sentieri di montagna. Se qualcuno avesse sollevato il naso all’insù e prestato attenzione, tra quelle zone sperdute, avrebbe probabilmente udito, tra un ruggito e l’altro del Libeccio, la risata cristallina di Jack Frost. Ma, lì come nelle grandi città, erano tutti troppo presi a scegliere “ il regalo perfetto”, a selezionare fiocchi, fiocchettini, fiocchettini e ancora nastri, nastrini… tutti tranne una bellissima ragazza dai biondi capelli, di lunghezza spropositata, che dalla finestra della sua torre non si stancava mai di osservare, con occhi colmi di meraviglia, ogni singolo particolare del paesaggio che la circondava. Fu così che, quando gli occhi di lui incontrarono quelli di lei, un’ idea si fece strada, sgomitando, tra tutti i pensieri che si affastellavano sotto quella chioma albina. Bastò un piccolo tocco delle sue dita affusolate per riempire il davanzale della ragazza di meravigliosi fiocchi di ghiaccio e stalattiti, suscitandole grande stupore. Un sussurro emozionato uscì, flebile, dalle sue labbra:<< Jack... >>; il ragazzo, sentendosi chiamare, sussultò, mentre uno strana sensazione di caldo sbocciava nel suo petto ed il suo corpo iniziava a diventare visibile… cosa che scatenò le grida euforiche della bionda:<< sei proprio tu! Lo sapevo che saresti tornato! >> Rapunzel, presa dalla felicità, fece per sporgersi ancora un poco, ma un improvviso capogiro le fece perdere l’equilibrio, precipitandola nel vuoto. Jack fu rapido a tuffarsi, prendendola poco prima dell’impatto col suolo e trovandosi così naso contro naso con lei. I suoi occhi parevano lucenti smeraldi verdi, oasi rigogliose in mezzo al deserto. E, mentre gli  ultimi raggi del sole morente scomparivano dietro i cucuzzoli delle montagne per lasciare posto al chiarore quasi lattescente di luna e stelle, colmare quella poca distanza non fu per nulla difficile. Fu così che due stelle, che si erano sperdute nei buchi neri del mondo, trovarono il loro posto nel cielo. Vicine.


Spazio autrice:
Heeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeey, buonsalve popolo di EFP :) ringrazio in anticipo tutti quelli che salveranno, recensiranno, leggerano, ect. questa cosina fruttodellamiamentemalatachenonsastaresenzaibigfour ;) è la mia prima pubblicazione e non sono sicura di aver fatto tutto giusto, quindi vi prego abbiate pietà di me T.T grazie ancora a tutti ^^ ci si legge in giro  ;)