-Dormi-
-Non ho sonno…-
La camera è grande, una luce accesa al centro della stanza in un lampadario di carta di riso.
Lei sta seduta con le gambe incrociate sul letto matrimoniale. I gomiti appoggiate alle ginocchia che spuntano dalla camicia da notte.
-Magari se scendi in cucina, cucini qualcosa… ti viene sonno, mangiando, magari…-.
Il tono della voce è speranzoso, ma è interrotto da due voci all’unisono e da un colpo secco sulla testa del proprietario di quelle parole.
-Goku!!!-
-Ahia, ahia, ahia…-
- Non dovresti alzare le mani, pardon, l’harisen, su di un ragazzino…-
La voce di lei è morbida, mentre il ragazzino si rifugia dietro.
-Una partita a Mah Jong?-
Come sono verdi quegli occhi, come sorridono. Pieni di segreti inconfessabili e terribili.
-Una sigaretta, principessa?-
Una mano si allunga verso il ginocchio scoperto, una mano bella, lunga ed affusolata.
-Non si fuma a letto, e poi ho ricominciato a fumare da pochissimo…-.
I capelli del ragazzo si mescolano per un istante a quelli di lei. Due sfumature diverse, lo stesso colore. Rosso.
Un colpo secco interrompe la conversazione.
-Ma non l’ho neanche toccata! Bonzo maledetto! Stare seduti in cinque su di un letto matrimoniale senza toccarsi è difficilissimo!-.
Lei sorride, anzi ride.
-Potremmo giocare a briscola chiamata*…siamo giusto in cinque. Allora le regole sono così come a briscola però…-.
Il bonzo scrolla le spalle.
-Sentiamo…-
Lontano rintocca la mezzanotte.
-Si è addormentata, forza, andiamo-
Il manga scivola lentamente dalle sue mani, mentre qualcuno spegne la luce.
*
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