Fanfic su artisti musicali > B.A.P
Ricorda la storia  |      
Autore: shirylen    10/01/2015    3 recensioni
Dedicata a Sydrah per il suo compleanno :3
-Ehm...Hyung. ..?-
-Si? Dimmi! -
-Io…non so pattinare! -
-Come? E me lo dici solo adesso? Ormai abbiamo pagato…-
-Non intendevo questo... Hyung... potresti insegnarmi? -
Daehyun sospirò -Ho alternative? –
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Daehyun, Jongup
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Fanfiction dedicata a Sydrah per il suo compleanno :D
Spero che ti piaccia!!! :D
 
AVVISO IMPORTANTE PER TUTTI I LETTORI: LE PARTI SCRITTE NORMALMENTE PARLANO DEL PRESENTE, QUELLE IN GRASSETTO E AL FIANCO DELLA PAGINA SONO I RICORDI DI UN ANNO PRIMA (DEL LORO PRIMO APPUNTAMENTO)
 
E NATURALMENTE E’ IL COMPLEANNO DI SYDRAH, QUESTA E’ LA COSA PIU’ IMPORTANTE :3
Buona lettura!!!



 
 
 
L'appuntamento era stabilito per le tre di pomeriggio.
 
Jongup era impaziente già da diversi giorni, tant'è che aveva impiegato un'intera serata a decidere cosa mettere. Si sentiva stupido, si, ma voleva essere perfetto.
 
Daehyun non era da meno: ma per quanto riguardava i vestiti sapeva già cosa fare: avrebbe usato le stesse cose che si era messo un anno prima.
 
Jongup e Daehyun erano una coppia da 365 giorni.
 
Si erano innamorati gradualmente, quasi non accorgendosene, tra i banchi della scuola, facendo disegnini durante le lezioni noiose e confidandosi l’un l’altro tramite un pezzetto di carta che si scambiavano mentre il prof non li guardava.
 
 Jongup arrivò dieci minuti in anticipo, ma Daehyun era già lì ad aspettarlo.
 
Ridendo di loro per la loro smania di vedersi, si diressero verso il luogo in cui tutto era cominciato.
 
Affittarono i pattini, e si avviarono alla pista di pattinaggio.
 
 
 
 
 
-Ehm...Hyung. ..?-
 
-Si? Dimmi! -
 
-Io…non so pattinare! -
 
-Come? E me lo dici solo adesso?  Ormai abbiamo pagato…-
 
-Non intendevo questo... Hyung... potresti insegnarmi? -
 
Daehyun sospirò -Ho alternative? –
 
 
 
 
Daehyun sentì la manica della maglia tirare, e voltando il capo vide Jongup guardarlo con sguardo insicuro.
 
-Oppa- La voce lamentosa di Jongup, combinata ad “oppa” mandarono una scarica elettrica alla spina dorsale del maggiore, di orrore o chissà che cos'altro.
 
 -Non so pattinare...-
 
Daehyun lo guardò stupito, chi pensava di prendere in giro?  Guardando le sue labbra che erano furtivamente piegate all’insù capì il suo gioco.
 
-Ah...davvero? Poco importa, ti insegnerò io. -
 
Prese le sue mani, mentre Jongup avanzava insicuro, tenendosi stretto all’appoggio di Daehyun, che era ancora sconvolto della sua bravura nella finzione.
 
Beh, tanto valeva recitare la sua parte.
 
-Ascolta, ora devi...-
 
 
 
 
-Come prima cosa devi restare leggermente piegato in avanti, così sarà più difficile per te cadere. -
 
-Bravo, così. Secondo step: non avere paura, rimetti in sesto quelle gambe di gelatina che ti ritrovi. Sei un ballerino no? Il pattinaggio è come la danza. Non avere paura. -
 
Il maggiore sorrise nel vedere Jongup respirare profondamente per calmarsi. Ce la stava mettendo tutta, a quanto pare era davvero terrorizzato.
 
-Ora proviamo a fare un passo. Devi lasciare che la lama scivoli sul ghiaccio, ricorda che devi direzionare il movimento leggermente all’esterno. -
 
Up mosse un piede, facendo strisciare la lama, ma inclinandola troppo in avanti inciampò sui suoi stessi piedi, cadendo.
 
Daehyun lo aiutò ad alzarsi, il minore era blu dalla paura.
 
-No Hyung ...non ce la faccio. Io non...-
Daehyun provò a tranquillizzarlo, eppure Jongup non pareva neanche sentirlo, alla fine il maggiore prese la sua faccia tra le mani gelate, mentre Jongup si reggeva al bordo della pista.
 
-Calmati. Ascolta: ci sono io qui con te, non staccherò mai le mie mani dalle tue, non ti mollo capito? Non ti farai niente. -
 
Jongup, dopo averlo fissato a lungo, annuì, e sorrise, segno che gli era arrivato il messaggio.  Daehyun ci sarebbe stato in qualunque momento.
 
E forse non solo su una pista da pattinaggio.
 
 
 
Jongup e Daehyun avanzavano a passo lento, uniti dalle mani, non più coperte dai guanti: avevano le une nelle altre per riscaldarsi.
 
Il minore ringraziava la sua idea geniale.
 
Era così bello non doversi nascondere, per una volta: Daehyun non era ancora pronto a farsi vedere fuori dal mondo.
 
Era "popolare" a scuola, e probabilmente per quello non voleva farlo sapere. Jongup accettava il suo pensiero, era la sua ombra silenziosa, che lo guardava da lontano mentre parlava con i suoi amici, mentre gli stava vicino recitando il ruolo da compagno di banco quando doveva.
 
Certo, si sentiva quasi...escluso, ma ogni tanto anche una calda occhiata da parte del maggiore c’era, e questa bastava a colmare la sua solitudine.
 
 
 
-Visto Up? Ci stai riuscendo! -
 
Jongup per replica perse l’equilibrio all’indietro, fortunatamente Daehyun lo recuperò e lo rimise in piedi.
Proseguirono per un tratto, il maggiore conduceva l'altro ancora scosso.
- Hyung come fai? Pure all'indietro! Come mai io non riesco neanche a stare su? -
 
Davanti a quegli occhioni Daehyun non riuscì a non ridacchiare, e gli scompigliò i capelli.
 
-È normale! Ho imparato da piccolo, e poi è da solo mezz'ora che ci stai provando, non scoraggiarti. -
 
Un bambino urtò Jungup, che già precario perse definitivamente l’equilibrio e cadde in avanti, e Daehyun lo prese prontamente. Tuttavia l’impatto fece scivolare anche il più esperto, e caddero, strisciando sino a toccare il bordo pista vicino.
 
-Maledetto bambino...io n-
 
Jongup si rese conto in che posizione erano. Faccia a faccia, le nuvolette del fiato condensato di Daehyun arrivavano sino al suo volto.
 
Erano dannatamente vicini, Daehyun con le spalle appoggiate alla parete, mentre Jongup era completamente addosso a lui. Jongup si ritirò subito in piedi, aiutandolo, volgendo lo sguardo altrove, non accorgendosi che anche l’altro era nelle sue stesse condizioni.
 
 
 
 
Jongup fece un movimento sbagliato, spingendo entrambi per terra, distesi sulla lastra di ghiaccio.
 
Daehyun rise come un bambino, seguito dal compagno, a cui però venne un idea. Da quella prospettiva nessuno avrebbe visto no?
 
Fu breve, un solo, piccolo istante, ma le labbra di Jongup sfiorarono quelle del maggiore, che rimase pietrificato. Jongup ridacchiò e si tirò su soddisfatto, ma appena un secondo e si accorse che Daehyun era ancora disteso per terra, non dando un minimo segnale di vita.
 
-Dae...-
 
-...-
 
-Daehyun...-
 
-...-
 
-Hyung…-
 
Jongup si alzò in piedi, a testa bassa -Scusami, ho sbagliato, non lo farò più...  È solo che... eravamo per terra e non c è tanta gente, e allora avevo pensato.... Vabbè. Scusami comunque, ho sbagliato. Lo so che a te non piace che queste cose si facciano in pubblico... se... vuoi... io sono più in là... ok? -
 
Si alzò e avanzò sino ad un angolo della pista, ad aspettare che fosse il più grande a fare la prima mossa, restando o andandosene.
 
 
 
 -Okay, prova senza di me. -
 
Jongup spalancò gli occhi -Che? No aspetta io...-
 
-Ne sarai perfettamente in grado. Forza! - Daehyun mollò la presa, e sorrise per convincere il minore, che provò ancora titubante.
 
Daehyun gli stava vicino, pattinando lentamente. Il minore però perse nuovamente l’equilibrio, e finì per perdere il controllo, urlando disperato. Daehyun trattenendo le risate, gli corse incontro e lo prese in un abbraccio.
 
Tuttavia si fece serio, ricordando la sua prima reazione ad uno sbaglio, e temendo che succedesse la stessa cosa.
 
-Up? Stai bene? -
 
Contrariamente alle sue aspettative Jongup rise.
 
-E divertente! -
 
Daehyun sorrise: alla fine si era preoccupato per niente.
 
-Te l’ho detto no? Vuoi riprovare da solo? -
 
Jongup arrossì lievemente.
 
-Beh...io in verità... potrei tenerti la mano? Mi sentirei più sicuro...-
 
-Si...va bene! -
 
Jongup sorrise grato, e Daehyun fece lo stesso.
Doveva dirglielo.
Ci sarebbe riuscito.
 
 
 
 
Jongup aveva pensato male. Daehyun non era minimamente infastidito dal comportamento del minore, anzi. Appena lo aveva baciato, felicità ed adrenalina lo avevano travolto. E non aveva capito il perché.
 
O forse sì. In effetti quello sarebbe stato il momento di far cambiare qualcosa tra di loro.
 
Si alzò in fretta e si diresse verso Jongup, che fissava le sue scarpe con sguardo assente.
 
Non gli disse niente, non ce n’era bisogno tra di loro.
 
Tutto era detto tramite quell’organo che ora era in stretto contatto con il suo partner, diviso soltanto da qualche maglia, che batteva incessantemente.
 
Daehyun aveva abbracciato stretto Jongup, lui aveva fatto lo stesso.
 
Il cuore diceva tutto.
 
Daehyun si avvicinò ancora di più al minore e gli sussurrò provocatorio.
 
-Ehy principiante... riesci a prendermi? -
 
Finse così di perdere l’equilibrio, avanzando all’indietro. Jongup partì al suo inseguimento.
 
Chissà quanti si saranno domandati come fosse possibile che quello che poco prima non sapeva come avanzare di un solo centimetro ora stava pattinando alla perfezione.
 
Jongup lo prese con grazia, Daehyun lo agevolò nel compito prendendogli i fianchi. Il minore fermò la corsa con cerchi concentrici su loro stessi.
 
E Daehyun fece qualcosa che Jongup pensava non avesse mai osato compiere.
 
 
 
Dopo un'oretta, Jongup mostrava molti miglioramenti.
 
Il sole stava tramontando, il più piccolo propose al grande una gara di velocità.
 
-Dai! Voglio farti vedere come sono diventato bravo! -
 
-Va bene...ci andrò piano dai-
 
-Grazie, ma non ce ne sarà bisogno. -
 
-Eh? -
 
Fece appena in tempo a voltarsi che vide una scheggia passare al suo fianco. Non trovando il compagno dietro di sé guardò in avanti, trovando Jongup sorridente che lo guardava dall’altra parte della pista, con l’indice e il medio a formare il segno della vittoria.
 
Daehyun rimase basito.
 
Che cosa significava questo?
 
 
 
Le labbra di Daehyun erano calde e morbide su quelle del minore, che erano screpolate e gelide. Daehyun fu felice di rimediare passandoci la lingua giocosamente per renderle meno secche.
Non approfondirono il bacio, in fondo era la dolcezza a regnare su di loro in quel momento. Jongup, con ancora gli occhi sbarrati, riuscì a vedere gli sguardi di sorpresa, sdegno, disgusto di chi li stava guardando. Quando però Daehyun gli diede una pacca sulla schiena per risvegliarlo, decise di chiudere gli occhi. Ciò che era importante in quel momento erano solo loro due, nessun altro. Portò le mani al collo intrecciando le dita. Si separarono con calma, guardandosi negli occhi. Jongup posò un lieve bacio sotto l'occhio sinistro, in corrispondenza del neo, per ringraziarlo del gesto compiuto, a cui lui aveva sempre agognato. 
 
Finalmente Daehyun si dimostrava al mondo com'era davvero: un ragazzo innamorato perdutamente di un altro ragazzo, così come l'altro.  Ed era perfetto così.
 
 
 
 
 Il vapore caldo sfiorava il suo viso accarezzandolo, l’odore dolce gli inebriava i sensi.
 
Quando aveva iniziato a fare buio si erano rifugiati al bar lì vicino per prendersi una cioccolata calda, per riscaldarsi.
 
-Up...posso chiederti una cosa? -
 
-Hm? Dimmi-
 
-Tu...in verità. ...sai pattinare vero? Quello scatto di prima non è fattibile per un principiante…-
 
-Si... in verità ho fatto tre anni di pattinaggio agonistico. -
 
-E perché mi hai preso in giro? -
 
Jongup mischiava il miscuglio denso, ignorandolo. Il maggiore iniziò ad irritarsi.
 
-Jongup!!- sbatte la mani sul tavolo, il più piccolo sobbalzò, strinse un pugno e si alzò facendo cadere la sedia.
 
-Non ci arrivi??-
 
Daehyun senti mormorare qualcosa come "tutto inutile" oppure "non capirai mai" Ma l’unica cosa di cui fu certo era quella di aver sentito -Vado in bagno. -
 
Il maggiore restò basito e fissò la sedia di fronte a sé, che per le buone maniere che avevano sempre caratterizzato il minore, aveva rimesso a posto.
 
E allora iniziò a pensare: possibile che Jongup stesse cercando di dirgli le stesse cose che anche lui desiderava rivelargli? Valeva la pena provarci?
 
Si alzò. 
Aveva deciso; e se aveva sbagliato...beh, sarebbe stata colpa di Jongup che lo aveva illuso.
 
 
 
Il minore era ancora abbracciato stretto a Daehyun; mentre tutti li guardavano.
 
Si stupì di quanto fosse in imbarazzo.  Sebbene fosse stato sempre lui quello a desiderare di rivelare la loro relazione, non riusciva a reggere lo sguardo degli estranei, soprattutto quando iniziarono i primi mormorii, ben udibili, tra quei tanti Jongup ne udì solo pochi, che bastarono però per fargli inumidire gli occhi, come potevano dire quelle cose?
 
No.
 
Era stato egoista. Probabilmente Daehyun si era sentito costretto a baciarlo in pubblico per colpa delle sue costanti lamentele, però si era pentito troppo tardi, ormai il danno era fatto. Poteva scorgere una ragazza della loro scuola che stava facendo loro una foto. Sapeva che il giorno dopo a scuola ci sarebbe stato il putiferio.
 
-Smettetela! -
 
La voce di Daehyun coprì quella delle altre, mettendo fine alle voci. Poi la abbassò così che l’unico che potesse sentire fosse colui che teneva tra le braccia.
 
-Non pensare che mi sia pentito. Ascolta quello che dico. -
 
 
 
Daehyun si diresse verso il bagno, dove il minore si stava lavando le mani. Gli si avvicinò, e l’altro vedendolo dal riflesso dello specchio sussultò. Non pensava che sarebbe venuto per davvero. Lo osservò mentre si avvicinava a lui, abbracciandolo da dietro.
 
-Scusami…sono un coglione. -
 
-Dae...-
 
-No aspetta un momento. Voglio che risponda ad una domanda. -
 
-...okay-
 
-Quel tuo gesto... forse quello che volevi dirmi è la stessa cosa di cui volevo parlarti da tempo. Pensi che possa essere possibile? -
 
-Lo spero. -
 
-Posso... dimostrarti cosa volevo dirti io? -
 
-Dimostrarmi? ... Si. -
 
Daehyun lo spostò delicatamente, facendogli appoggiare la schiena al muro, e altrettanto delicatamente, poggiò le sue labbra su quelle del minore.
 
 Dopo un primo momento, in attesa di una reazione, positiva o negativa dell'amico, iniziò a far passare le mani sui suoi fianchi, per stringerlo in un abbraccio. Solo qui Jongup si svegliò e decise di contribuire. Partecipò al bacio con passione, cercando di trasmettere tutti i suoi sentimenti all’altro.
 
Tuttavia sentirono dei rumori, e si nascosero in una cabina, mentre Daehyun sorrideva nel bacio per l’ebbrezza del pericolo appena scampato: sentirono delle voci provenire da dove poco prima erano loro.
 
Si divisero, per respirare. Jongup mentre rideva, mise le braccia nel posto in cui, da quel momento in poi, sarebbe diventato un’abitudine: il collo caldo del maggiore, stringendosi così a lui. Daehyun si avvicinò di nuovo, dando vita ad una danza fatta di baci, sguardi e risa.
 
Non servivano parole, tutto era nei loro cuori che comunicavano dallo giorno stesso in cui Daehyun si sedette vicino a quel ragazzo timido che lo aveva attratto sin da subito.
 
 
 
 
-Potrà sembrarvi sbagliato, ma sento che questa sia la cosa più giusta da fare. Voi amate le persone che ci sono al vostro fianco?  Ebbene, anche io amo chi ho tra le mie braccia. Ogni volta che gli parlo il fuoco dentro di me diventa sempre più incandescente.  Mi sento speciale ogni volta che sento pronunciare il mio nome dalle sue labbra. Il mio amore per lui non varierà solo perché qualcuno che non ci conosce neanche, ci insulta, solo perché pensa di essere diverso da noi. Eppure abbiamo tutti uno scheletro, una faccia e un corpo, con un cuore che grazie ad una determinata persona può battere forte anche solo standole vicino. Maschio o femmina che sia. Con questo, ci congediamo. Jongup, vieni. -
 
Daehyun si fece strada tra il pubblico curioso, con Jongup che lo seguiva, basito dalle parole del maggiore.
 
Poco dopo erano al bar, in silenzio.
 
-Dae...-
 
-Hm? -
 
-Beh...io.... Volevo dirti... grazie. -
 
Dae sorrise intenerito nel vedere il partner arrossire. Mise la mano sul suo collo e fece pressione, avvicinandosi, facendo così combaciare le loro labbra in un bacio a stampo.
 
-Ti amo Up, e grazie dovrei dirtelo io, per avermi aspettato pazientemente per tutto questo tempo. Ora però, sono sicuro e sono pronto a dimostrarmi per come sono. -
 
Si strofinarono il naso, con le fronti che combaciano, quel contatto così intimo che il minore aveva sempre amato.
 
-Dae? -
 
-Hm? -
 
-Anche io-
 
-Eh? Cosa? -
 
-Non ci arrivi? – disse, revocando la piccola litigata di un anno prima.
Daehyun resse il gioco.
 
-Mh...forse no-
 
-Uh? Davvero? Allora.... Io vado in bagno-
 
Daehyun prese una ciocca ribelle dei capelli del minore e li sistemò dietro l’orecchio, dove Daehyun depositò un bacio.
 
-Ti raggiungo. –
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice
Buonsalve! :D Ritorno (dopo secoli di inattività, non uccidetemi, prima o poi aggiornerò) dopo secoli!!
Questo per una mia grandissima amica, che mi ha aiutato un sacco in.... tutto, che forse oggi ho offeso (please perdonami ><) Coooomunque, la ragione vera è che oggi la mia Sydrah compie gli anni!!! (non dico il nome vero perché altrimenti potrebbe strozzarmi) Auguri!! Ho pensato che fosse carino dedicarle questa fanfiction, nella mia ignoranza sui pattini (andata una volta in tutta la vita, e fidatevi... non so stare in piedi X’D) ho concepito...questa XD
E beh, che dire.... auguriauguriauguri :3
Daejong forevaH XD
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > B.A.P / Vai alla pagina dell'autore: shirylen