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Autore: Lady Mirai    10/01/2015    0 recensioni
Violetta, dopo l'ennesimo litigio con Leon, decide di partire. L'unica ad esserne informata è Francesca, che però non accetta la decisione dell'amica e farà di tutto per fermarla.
Buona lettura! :'D
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Francesca, Leon, Violetta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Continuo a suonare il campanello. Sento Olga che si avvicina brontolando:“Ma non c’è mai nessuno in questa casa che vada ad aprire? Arrivo! Arrivo!”. Finalmente la porta si apre.
“Salve Olga! Vilu è in casa?” le domando con tono molto frettoloso.
“Tesoro, ma Vilu non ti ha detto niente? Ha pregato in ginocchio la signorina Angie e il signor German di andare a vivere per qualche mese in Italia..” mi spiega Olga con voce rotta. “Come temevo! La ringrazio! Grazie e arrivederci!”
Inizio a correre senza sosta verso casa di Leon. Dopo avergli spiegato cosa sta succedendo, lo prego di mettere da parte l’orgoglio e accompagnarmi all’aeroporto. Leon accetta.
In macchina rileggo la lettera che mi ha scritto Violetta, trattenendo a stento le lacrime.
 
”Fran, amica mia! La tua amicizia, insieme a quella con Cami, è stata una delle poche cose più belle di tutta la mia vita. Il nostro legame è qualcosa di magico. E’ un legame indissolubile.
Tutto quello che sta succedendo in questi giorni è troppo per me. So che può sembrarti esagerato, ma Leon è importante come la musica e l’amicizia con te e Cami. E’ come se, non avendo tutte e tre le cose, io non riesca a vivere. Ho deciso di dirlo a te, perché so che in qualche modo tu capirai e troverai il modo di dirlo agli altri in modo che non si arrabbino. Ti chiedo di avvisare per primi Camilla e Leon, e poi tutti gli altri. Se non hai ancora capito, beh..me ne vado! Vado qualche mese in Italia e in questo momento, se ho fatto bene i calcoli, starò aspettando l’aereo! Ho bisogno di tranquillità! Yo lo sé mi mejor amiga eres tu e qualsiasi cosa accada TU LO SARAI SEMPRE! Te quiero amiga. -Vilu.”
 
Finalmente arriviamo in aeroporto. Noto sul tabellone che l’aereo per Roma, parte fra qualche minuto. Inizio a correre e dietro di me due guardie della sicurezza cercano di raggiungermi. Qui si mette male!
Sto correndo come non ha mai fatto e non solo perché due omoni grossi come due armadi mi stanno inseguendo. Se non muoio oggi, i miracoli esistono veramente. Riesco ad arrivare davanti all’aereo, tutta intera. Forse li ho seminati, dopo tutte le acrobazie fatte e le spallate prese, qualcuno da lassù mi ha dato una mano.
Salgo la scaletta, ma l’hostess mi ferma:”Non può entrare!”. “Oh! Si che posso! Perdoni la mia maleducazione, ma devo riportare a casa la mia migliore amica!” esclamo, divincolandomi con forza dalla presa della donna. “Violetta! Violetta!” urlo entrando.
“Francesca?! Tu cosa ci fai qui!” “Sono io che te lo chiedo! Cosa stai facendo? Devi tornare a casa! Non puoi andartene! Lo Studio ha bisogno di te! I ragazzi hanno bisogno di te! Leon ha bisogno di te! Io..ho bisogno di te!” il mio tono di voce passa da un tono forte e sicuro da rimprovero, a un tono fragile e pacato da richiesta d’aiuto. Una lacrima riga il volto di entrambe.
“Ho rischiato di farmi prendere a sberle da tutte queste persone a cui sto ritardando la partenza e mi sono fatta inseguire da due uomini grandi come armadi che sicuramente appena metterò piede fuori da questo aereo mi accartocciano come un foglio di giornale, non mi puoi dire di no!” ironizzo. Le persone che stanno assistendo alla scena si mettono a ridere. Violetta sorride e mi abbraccia.
“Francesca ha ragione! Sono stato uno stupido! Ma io ti amo più della mia stessa vita e io ho bisogno di te, come ho bisogno dell’aria per vivere!”
Violetta si allontana lentamente da me riconoscendo la voce. “Leon..” dice sottovoce. Il ragazzo guardandola negli occhi, si avvicina lentamente e dopo un attimo di esitazione fa unire le loro labbra. Parte un applauso Generale. Quanto sono teneri! Dopo qualche secondo German, fa finta di tossire e Violetta e Leon si allontanano ridendo.
“Pienso que las cosas succede y el porque solo està en mi mente siento que sola no lo puedo ver hoy. Ahora se todos es diferente veo que nada nos detiene yo lo sé mi mejor amiga eres tu.” Canto, cercando di riportarla sulla Terra e ricordarle perché siamo qui.
“Papà..Angie..torniamo a casa!” esclama Violetta, con un enorme sorriso. Scoppia un altro applauso generale. Mi scusa con i passeggerei che in coro dicono:”Grazie a te, per averci fatto vivere questa bella cosa!”, poi mi scuso con la hostess che avendo capito il perché di quel comportamento mi dice che è stata lei a sbagliare.
Dopo aver preso tutti i bagagli ritorniamo indietro e alla reception due bodyguard mi fermano. Vorrei scomparire per la paura. Mi dicono solo di non farlo mai più. Annuisco e mettendomi una mano sul cuore, mi tranquillizzo. Leon mi spiega che suo padre li conosce e ci ha messo una buona parola. Grazie Signor Vergas!
 
Olga apre la porta e si ritrova davanti Violetta. “Tesoruccio! Ci speravo davvero che Francesca riuscisse a convincerti!” esclama entusiasta, stringendo in un caloroso abbraccio Violetta.
Dopo essersi liberata da Olga, Violetta viene da me e abbracciandomi esclama:”Yo lo sé mi mejor amiga eres tu! Non smetterò mai di ripetertelo!”.
 
Buonsalve! :'D
Come va? L'altro giorno mi era venuta voglia di creare una piccola FanFiction sull'amicizia di Violetta e Francesca (che io amo da impazzire sia nella serie che nella realtà fra Lodo e Tini *-*), ed è nato questo! :'D
Ormai il mio amore per Francesca lo conoscete, quindi eviterò (solo per questa volta) di commentarla! *-*
Spero vi sia piaciuta! xD
  
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