Alejandro era finalmente fuori dal robot, sì, solo temporaneamente ma c’era la possibilità che i medici decidessero che non avrebbe avuto più bisogno di quel fastidiosissimo involucro. C’era molta luce al di fuori di quel coso e gli occhi del latino dovevano ancora riabituarsi ma in quel momento non aveva voglia di sforzarsi così si era messo una benda sugli occhi. Quella mattina aveva ricevuto diverse visite da vecchi amici e parenti però avrebbe decisamente preferito la visita di un'altra persona, una persona che gli aveva dato un bel calcione nel mezzo dei "paesi bassi" e lo aveva fatto scivolare giù per un vulcano, poi il disgraziato dopo essere caduto era anche stato calpestato da ventisei persone di cui alcune davvero pesanti più una su di una carretta perché incapace di muoversi(Blaineley) e per finire in bellezza era stato ustionato dalla lava… ne era valsa la pena? Mah? Il poveretto cercava ancora di capire perché Heather lo avesse umiliato in quel modo, come se non bastasse lei non era neanche mai andata a fargli visita, da quel fatidico giorno non l'aveva più vista, nemmeno un messaggio, una mail, niente. Forse l'innamoramento le era passato nel momento stesso in cui lui aveva abbassato la guardia, probabilmente lei lo amava solo perché le ricordava se stessa ma quando lui ha fatto l'errore di fidarsi lei aveva perso tutto il rispetto che aveva nei suoi confronti. Alejandro si era dimostrato debole, troppo debole e indegno di lei, era diventato solo un pollo da spennare ormai. O più semplicemente aveva smesso di amarlo perché il bacio le aveva fatto talmente schifo da farle passare l'infatuazione, insomma il dubbio poteva anche venire dato che ad un certo punto sembrava che lei stesse per vomitare.
Improvvisamente la porta si aprì, chi poteva essere?  

-Ciao come stai?- era la voce di una ragazza ed era molto familiare però ad Alejandro sembrava strano che potesse trattarsi di lei.
-Stai dormendo?- disse la ragazza ed Alejandro evitò di contraddirla, in quel momento non aveva proprio voglia di parlare con qualcuno.
Era certo che la voce della ragazza fosse quella Courtney però era stupito, come mai a fargli visita era proprio lei?
Lui l'aveva solo usata e di certo Courtney era abbastanza intelligente da capirlo però era anche vero che la ragazza,  a differenza di come si era comportata con Duncan, con Alejandro non era stata ossessiva e pesante di carattere, ansi le era stata utile e fedele anche durante il dopo show dopo aver scoperto la vera natura del latino e non si era arrabbiata quando lui aveva baciato Heather.
 Il ragazzo senti i passi della ragazza che si avvicinavano al lato del letto e sentì anche odore di fiori, probabilmente Courtney gli aveva portato dei fiori e li aveva messi nel vaso accanto al suo letto.
-Mi dispiace per quello che ti è successo con Heather, lei non è stata capace di riconoscere il tuo valore.- sospirò –A differenza di Duncan tu sei perfetto per me, sei uno stratega, sei intelligente oltre che di bell'aspetto ovviamente e io non ti volevo usare solamente per far ingelosire Duncan come ho fatto con Justin. Beh, inizialmente sì, poi però non più, forse perché mi ero innamorata di te e nonostante tu mi abbia solo usato vorrei dirti che potrai sempre contare su di me ma niente da fare, sono stanca di queste fregature in amore e non ho intenzione di correrti dietro. Però a te che te ne può fregare? Uscito di qui avrai di nuovo tutte le ragazza ai tuoi piedi, una più bella dell’altra quindi addio.- continuò la ragazza –Però questo credo di essermelo meritata.- Alejandro sentì il respiro della ragazza avvicinarsi sempre di più al suo viso infine sentì un bacio sulle labbra poi i passi della ragazza che si allontanavano, la porta che si apriva, altri due passi e la porta che si richiudeva.

In giorno dopo Courtney si svegliò presto e cominciò a prepararsi per la scuola, poi si rese conto che era domenica così non troppo dispiaciuta della cosa si rimise sotto le coperte fino a quando sentì suonare alla porta. La ragazza fece finta di non sentire ma dato che i genitori sembravano fare lo stesso gioco alla fine si alzò e andò alla porta.
 -Chi è?- disse la ragazza.
-Alejandro Burromuerto.- Courtney aprì la porta e si ritrovò davanti il ragazzo, un po’ malconcio, con qualche benda ma perlomeno si reggeva in piedi e con lui aveva un bel mazzo di fiori, lo stesso che gli aveva portato lei il giorno precedente in ospedale o forse non era quello ma in ogni caso i fiori erano gli stessi che gli aveva portato lei, delle fresie bianche. Come faceva a sapere che i fiori li aveva portati lei? Lo aveva chiesto all’infermiera? Oppure in realtà era sveglio? Courtney non si sarebbe dovuta fidare della benda.
-Emh… ciao. Grazie, per cosa sono i fiori?- domandò lei nervosa.
-Per ringraziarti della visita di ieri.- rispose il ragazzo.
-Bene ma come mai sei venuto a quest’ora?- domandò lei cercando di essere gentile nonostante lui si fosse presentato di mattina presto.
-Già, scusa non ci ho pensato. Mi hanno appena dimesso dall’ospedale e non vedevo l’ora di muovermi con le mie gambe, ho pure scordato di fare colazione.- le rispose lui.
-Visto che ci sei vuoi farla con me?- gli chiese lei.
-Mi piacerebbe ma non vorrei disturbare.- le rispose educato come al solito
-Non disturbi tranquillo.- Courtney lo portò in cucina, lo fece sedere e cercò qualcosa da offrirgli
-Come facevi a sapere che abito qui?- chiese Courtney molto curiosa.
-Non lo sai? Sierra ha messo sul suo blog il tuo indirizzo insieme a quello degli altri ex concorrenti.- rispose Alejandro.
-Come!? Io ora la denuncio a quella stalker!- disse Courtney scandendo con rabbia ogni sillaba.
-Se vuoi ti do una mano dato che nel blog c’è anche il mio indirizzo.- disse Alejandro.
-No, non ho bisogno del tuo aiuto ma visto che sei coinvolto anche tu sarò io ad aiutare te, va bene?- propose la ragazza.
-Va bene.-