Riempirò io stessa il tuo calice
Di divino vino,
Non preocuparti,
Il mio è già pronto.
Ammirerò tra le lacrime
I tuoi festeggiamenti su me
E ti spronerò a bere,
Ancora e ancora
Fino a quando sarai troppo ebbro.
Allora prenderò il mio calice
E lo solleverò
Mentre tu
Ti contorcerai sofferente,
Ti riaccartoccerai su te stesso
Avvelenato.
Non guardarmi così
Ho messo solo amore nel tuo calice
Tu hai aggiunto il mio dolore.
E questo sarà il mio risarcimento,
La mia vendetta.
Sei vittima di te stesso e io
Non sono riuscita a fermarti.
Piangevo mentre tu ridevi e ora
Ora berrò e riderò
Fino ad essere troppo ebbra,
Avvelenata del tuo stesso veleno.
Magra consolazione
Il mio e il tuo dolore
Al posto della
Nostra felicità.
E non c’è più il nostro affetto
Le nostre parole
A curare le ferite.
Vittime e carnefici di noi stessi.