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Autore: Athanatos_Deus    12/01/2015    1 recensioni
Crossover nata dopo aver visto una fan-art crossover tra Rumbelle (Once Upon a Time) e Howl's Moving Castle.
Rumple è un mago terribile che vive in un castello semi-movibile,oscuro e incapace di amare. Belle è la principessa di un regno alla quale è stata afflitta una terribile maledizione a causa di una perfida strega. Le loro vite,come le radici di due alberi secolari,sono destinate ad incrociarsi e aggrovigliarsi.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Belle, Neal Cassidy/Baelfire, Signor Gold/Tremotino, Zelena
Note: Cross-over | Avvertimenti: Triangolo
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I demoni non fanno promesse.

Capitolo Primo.

I'am a victim of your charms.
Say where is my shame
When I call your name?
So please don't set me free
I'm as heavy as can be.
I will do you harm
I will break my arm
I'm a victim of your charms.

(Rule of Rose-Love Suicide)
 
 
Belle! La colazione! Mia cara,siete di una lentezza disarmante!
La donna fece finta di non ascoltare la burbera predica. In modo composto,sebbene gli acciacchi della vecchiaia si facessero pesantemente sentire,preparò tutte il necessario per la colazione: uova strapazzate,pancetta, pane e,immancabile,una bella tazza fumante di tè nero per il padrone.
Già,padrone. La donna era stata costretta a divenire la donna delle pulizie del più potente mago di tutte le Lande. Forse l’unico che sarebbe stato in grado di spezzare la sua maledizione.
Si guardò allo specchio. Davanti a sé non vedeva più la ragazzina di un tempo;i suoi capelli ramati erano diventati grigi,la pelle del viso piena di rughe,la sua bella postura,anni di numerose fatiche con i libri sulla testa come richiedeva il codice di corte, curvata su se stessa. Faceva fatica a riconoscersi e non si piaceva per nulla. Voleva ritornare nel suo castello,abbracciare suo padre,leggere i libri che tanto amava. Rifletté su tutto ciò che le era successo. Non aveva avuto molte possibilità di viaggiare e forse il destino le aveva riservato quell’occasione per vedere il mondo. Ma si sentiva così sola,senza poter dire a nessuno la terribile sciagura che le era capitata.
Beh,non proprio a nessuno.
Il padrone scese al piano inferiore per gustare la colazione. La ragazza poté sentire i suoi passi fieri mentre scendeva i gradini. Il suo portamento austero fu anticipato dallo scalpitio di un bambino che,vivacemente,si avvicinò alla donna e la salutò allegramente. Buongiorno signora Belle!
La donna sorrise dolcemente:Buongiorno,Baelfire. Siediti,ho quasi finito di preparare le uova!
Arrivò anche il padrone. Belle si irrigidì improvvisamente.
L’uomo la scrutò dalla testa ai piedi e abbozzò un ghigno.  La cenere del focolare vi dona terribilmente,mia cara
Belle guardò la gonna e la vide sporca di cenere. Si pulì immediatamente e si mordicchiò il labbro. Che fare? Azzardare una replica ed essere spedita fuori dal castello oppure stare zitta e subire?
Belle non ci pensò due volte.
Buongiorno,padrone. La colazione è pronta. Magari se voi e la vostra grandissima sensibilità prendeste posto,potrei servirvi la colazione. Il piccolo Baelfire ha fame.L’uomo rimase per un attimo stupito,poi sogghignando disse:Che vecchina sfacciata! Sebbene l’età siete ancora arzilla,eh nonnetta?
Cercando di essere quanto più fredda e controllata possibile,tolse le uova dal fuoco e al suo interno lanciò i gusci delle uovo. Quest’ultimo si animò e cominciò a parlare: Gnam! Fate piano con quei gusci,sono estremamente preziosi per noi! Il fuoco mangiò avidamente i gusci e la sua fiamma aumentò improvvisamente.
Non dovreste viziare Pan in questo modo,cara! Il castello si muove grazie a lui. Se voi lo fate ingrassare in questo modo,corriamo il rischio che una strega di nostra conoscenza ci venga a trovare senza preavviso!
Belle rabbrividì al solo pensiero di dover incrociare di nuovo gli occhi verdi di quella Perfida Strega,capace di rendere una donna in questo stato,solo perché ha avuto l’enorme piacere di volare sopra i tetti del proprio villaggio avvinghiata al mago per il quale ha un amore morboso.
Il piccolo Baelfire si sedette al suo posto,prese forchetta e coltello e cominciò a sbatterli sul tavolo urlando:
Pancetta! Pancetta!Uova strapazzate!
Il padrone lo fulminò con lo sguardo.
Bae! Questo è il modo di stare a tavola!?Cosa ti ho insegnato?
Il bambino terribilmente mortificato: Scusate,padre..Posò il coltello e la forchetta e si sedette composto,con lo sguardo basso e gli occhi lucidi. Il mago sembrò non pentirsi di quella sgridata. Apparentemente.
Belle posò tutta la roba sul tavolo,sistemò con cura la tazza di tè accanto al padrone,si avvicinò a Baelfire e gli diede una carezza sulla testa. Oggi il piccolo Baelfire accompagnerà la signora Belle a fare compere,sei contento?
Bae alzò gli occhi verso Belle,pieno di gioia. Si! disse,quasi urlando.
Da quando le domestiche scelgono il programma della giornata,nel quale è compreso cosa fa mio figlio? disse il padrone,sorseggiando il tè bollente. Vide lo sguardo speranzoso di suo figlio,non gli aveva mai permesso di uscire fuori. Aveva paura che se ne andasse perché a stare con un mago come lui si rischiava tantissimo. E l’ultima cosa che avrebbe voluto è vedere suo figlio stare male. O peggio. Era incapace di dimostrare l’affetto,anche se ne provava tantissimo nei confronti di quel pargolo che aveva perso troppo presto sua madre. Il mago fissò Belle successivamente.
Belle lo fissò a lungo,ponderò bene prima di parlare. La sua accortezza l’aveva salvata sempre da casini e problemi. Beh,quasi sempre.
Mancano alcune provviste,la legna scarseggia e Pan ha sempre più fame. E poi.. si fermò.
Il mago alzò lo sguardo verso di lei. Poi,cara? disse sogghignando.
Voglio portare Bae a vedere il mare.rispose Belle con decisione.
Il viso di Bae si illuminòDavvero,signora Belle? disse quasi incredulo,guardando suo padre.
Certo,piccino! rispose Belle radiosa.
Il mago terminò di bere e posò la tazza sul tavolo. Guardò di nuovo Belle. Era decisa,nessuna decisione da parte sua l’avrebbe fatta desistere dal suo proposito.
Avrei dovuto prendere una vecchietta meno arzilla. Come se avessi potuto avere altra scelta,d'altro canto, visto che siete letteralmente piombata nel mio castello! Siete un terremoto,mia cara!
L’uomo vide la determinazione in quegli occhi azzurri. Li fissò a lungo,come se fosse incapace di prendere una decisione. Dopo un silenzio che sembrava interminabile,sospirò e parlò.
D’accordo..Ma ad una condizione. Non girate mai il meccanismo della porta verso lo spazio nero. Quella è la mia zona. Se vi becco anche solo provarci,vi trasformo in una statua di sale. Intesi,cara?
Belle deglutì e annuì. Già la sua situazione era disperata,diventare una statua di sale avrebbe peggiorato i suoi problemi. Bae,tutto contento,dalla foga quasi si strozzava con una fetta di pancetta enorme. Vedrò il mare,vedrò il mare! disse Baelfire gioioso. L’uomo provò a rimproverare il figlio,ma venne zittito da un cenno di Belle. Oggi era un giorno di festa. Non l’avrebbe rovinato con i suoi modi burberi.
Il mago,arrendendosi all’evidenza,si alzò con fare elegante e solenne.Vado a farmi un bagno. Pan fai arrivare l’acqua calda di sopra.
Il fuoco,prendendo un blocchetto di legno e mangiandolo,disse Agli ordini,capo!
Belle si affrettò a sparecchiare,ma per la fretta e l’emozione di poter finalmente uscire e vedere la luce del sole si fece scappare la tazzina preferita del padrone dalle mani che cadde a terra,sbeccandosi.
Il mago si girò sentendo il rumore e il “No!” gridato a mezza gola da Belle.
Che avete combinato,imbranata di una vecchia?
Belle si girò,tremante e in piedi,con gli occhi lucidi. S-si è sbeccata.
L’unico pensiero di Belle in quel momento fu. Ora mi caccerà. Mi tramuterà in una statua di sale e mi caccerà. E io sarò costretta a vagare da sola,in terre sconosciute. E’ la mia fine.
La tazzina,tutta finemente lavorata,aveva un pezzo mancante. Le mani le tremavano.
Il mago vide qualcosa di diverso in lei. Di colpo gli parve ringiovanita,il viso levigato e opaco,le mani morbide senza rughe,un fisico asciutto,senza difetti e gli occhi azzurri spiccavano e luccicavano di una luce viva e decisa. Era lo sguardo più dolce e allo stesso tempo più fiero che avesse mai visto. Tenera e fragile allo stesso tempo,gli parve un piccolo animale spaurito di cui prendersi cura. Qualcosa nel suo cuore si accese. Rimase intontito per un po’,estasiato da quella donna.
Padrone?disse Belle tramante,riportandolo alle realtà.
L’uomo ritornò in sé e finse freddezza,mentre il suo istinto gli comandava di abbracciarla.
E’-è solo una tazza! disse,quasi non ne fosse convito. Lui non poteva sapere che quella tazza sarebbe diventato molto di più di un oggetto. Ma cosa aveva?Perché si sentiva così imbarazzato?
Belle si sentì un po’ risollevata.
Come desiderate,padrone.
Rumple disse,quasi sussurandolo,come se avesse paura di farle scoprire una parte di sé.
Come?chiese Belle incredula. Aveva capito male? Davvero le aveva detto il suo nome?
Chiamatemi Rumple.Disse il mago,fissandola intensamente.
Belle sorrise. Come desiderate… Rumple.
 Gli mostrò un sorriso luminosissimo e,soprattutto,sincero.Lui fece un inchino,cose se si fossero conosciuti davvero solo in quell'istante. Lei rispose all'inchino e,per la priva volta,vide qualcosa di positivo in lui. Forse non era il mostro di cui tutti avevano paura. Forse..c’era un po’ di umanità in quella bestia.
Rumple rimase estasiato da quel sorriso,ma non lo diede a vedere. Si voltò,incamminandosi verso il piano di sopra e sorrise di nascosto. Per la prima volta dopo moltissimo tempo.
 




-Angolo Autrice-
Buonasera! E' la mia prima fanfiction su questo sito,spero di non aver combinato un casino con i codici!
E spero che la storia possa piacervi. Lasciate una recensione se vi va,accetto tutti i consigli possibili. 
Buona lettura!
 
   
 
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